Essere tornato in quelle quattro mura era una tortura, di nuovo le rigide regole che quella stupida scuola imponeva per formare delle persone estremamente intelligenti e senza scrupoli o sentimenti.
Almeno avevo Vittorio in classe con me e che aveva la stanza accanto alla mia, ma da quell'anno avrei avuto anche Tisha lì, avrei dovuto stare attento ai ragazzi che si avvicinavano a lei.
Era una regola non scritta ma quell'accademia era il luogo dove tutti i ragazzi appartenenti alla mafia studiavano, i balli di quella scuola erano l'occasione per conoscere possibili futuri pretendenti, ovviamente appena si fosse sparsa la voce della sua parentela così stretta con noi Moretti sarebbe stata presa d'assalto dai pretendenti.
Proprio in quel momento alzai la testa e la vidi che entrava, la divisa del liceo classico le donava parecchio, sorrisi e mi alzai raggiungendola "ehi Tisha, sei bellissima" mi sorrise.
Evidentemente a disagio "posso sedermi con voi? Non conosco ancora nessuno e mi sento alquanto a disagio in tutto questo lusso" le sorrisi stai "tranquilla, ti siederai con noi, sei nostra cugina in fondo" la portai al nostro tavolo e la feci sedere tra me e Vittorio, poi le porsi un vassoio "non sapevo a che ora saresti arrivata così ho pensato di prenderti il pranzo" "grazie Kevin ma non serve che tu faccia tutto questo, me la posso cavare da sola" alzai le mani in segno di resa "come preferisci, gli amici miei e di Vittorio non sono ancora arrivati ma appena lo saranno saremo felici di presentarteli" "ne sarò contenta" disse iniziando a mangiare la pasta.
Laura si fece avanti com'è la tua camera? lei sbuffò "è orrenda, terribilmente femminile e impersonale, non vedo l'ora di avere poster e foto ad abbellirla un pochino e nascondere tutto quel color crema e rosa" sorrisi "non mi hai mai detto qual è il tuo colore preferito" sollevò un sopracciglio "credevo si fosse capito che è il nero, basta vedere il fatto che ho comprato solo vestiti neri l'altro giorno" riprese a mangiare finché Nadia non parlò "il prossimo finesettimana c'è la giornata di inaugurazione del secondo semestre e anche il ballo, non vedo l'ora di vedere quali ragazzi ci inviteranno, di solito c'è la fila per noi, immagino che ci sarà anche per te quest'anno Tisha" le fece l'occhiolino.
Vidi mia cugina irrigidirsi "un ballo? Intendete un ballo formale?" fu Teo a rispondere a bassa voce "ovvio, come già sai noi apparteniamo ad un mondo vecchio stampo e questa è l'accademia più prestigiosa in Italia, in pratica tutti i figli di persone illustri di qualsiasi tipo frequentano questa scuola, per voi ragazze è l'occasione di trovare pretendenti importanti mentre per noi è un modo per avere rapporti con futuri politici e trovare una ragazza degna di essere la nostra consorte, questo ovviamente accade dai sedici anni in su, voi siete ancora troppo giovani ma ti assicuro che inizieranno ad assalirti da subito, è compito di noi maschi della famiglia assicurarci che voi ragazze rimaniate pure per tutta la vostra permanenza" le spiegò.
Vedevo che Tisha stava diventando sempre più rossa "be non ho bisogno di guardie del corpo Teo e non ho intenzione di giocare alla debuttante, questo sarà anche un edificio del 700 ma non ho intenzione di retrocedere a quegli anni, sono qui per studiare e per crearmi un avvenire come giovane donna indipendente non per fare la coda come un pavone in attesa che qualcuno mi impalmi" Vittorio annuì con forza "è ovvio che nessuno ti obbliga e non ti preoccupare, ti lasceranno in pace, pensa solo a divertirti e rilassarti" ero d'accordo con lui "si, per te è già una novità l'andare a scuola, non devi concentrarti su nient'altro" vedevo che le nostre parole l'avevano rassicurata ma non del tutto.
Finito il pranzo le presi la mano "andiamo in giardino? Mi sono accorto che non sei convinta e sei nervosa" lei annuì e mi permise di portarla in cortile su una panchina "cos'è che ti preoccupa?" le chiesi guardandola negli occhi.
Per il grande nervosismo si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro "la verità è che far parte di questa società mi innervosisce, fino ad ora non ho avuto nulla è vero ma sono sempre stata libera, libera di fare quello che volevo quando volevo, niente e nessuno mi tratteneva in un posto se non volevo starci. Nella vostra società ci sono delle aspettative su noi ragazze e se io non volessi rispettarle? Se fossi una ragazza troppo cocciuta e orgogliosa per sottomettermi alle vostre regole? Se per tutta la scuola nessun ragazzo si interessasse a me come possibile sposa? Una donna nella mafia serve a questo, se mi reputassero troppo indipendente e che ragiona troppo?" sorrisi al vederla così agitata quando di solito era così posata e fredda.
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SPERDUTA NELLA NEVE
ActionBuio. Vedo davanti a me solo oscurità macchiata da chiazze rosso cremisi e contornata da una sensazione di dolore e umiliazione. Tisha ha tre anni quando viene mandata in un orfanotrofio dai suoi genitori, fino a quel momento ha conosciuto solo dolo...