PIETRO

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Qualche giorno dopo sentii bussare alla porta dell'ufficio avanti dissi.

Lidia e Tommaso erano fuori per passare un po' di tempo da soli, era la prima volta dopo tutti i casini degli ultimi mesi con Tisha, ne avevano decisamente bisogno.

Ad entrare fu Nicolò, vedevo che era preoccupato "cosa succede?" gli chiesi, si sedette con pesantezza "non so cosa dirti padre, Tisha è strana, non si muove e non parla, quando qualcuno viene a trovarla finge di dormire, rifiuta il brodo di carne, appena lo butta giù lo vomita" mi raccontò lui frustrato.

Quel comportamento non era da Tisha, poteva essere che fosse solo ancora molto provata dalla prigionia? Ma perché rifiutare la carne? Era sempre stato il suo alimento preferito.

Gli feci cenno di andare e lo seguii.

Studiai la ragazzina di nascosto e vidi che guardava sempre il vuoto, arrivò Laura per parlarle ma quando aprì la porta vidi che aveva chiuso gli occhi, così Laura se ne andò.

Appena fu sicura di essere di nuovo da sola riaprì gli occhi e si mise a guardare il vuoto di nuovo.

Presi il telefono e chiamai il medico "ho bisogno che venga subito qui, il comportamento di Tisha è strano" lo informai "sarò lì il prima possibile" mi rassicurò.

Decisi di rimanere lì fino alla fine della sua visita.

Arrivò e andò subito da lei, quando uscì era molto preoccupato "le ossa guariranno del tutto entro un paio di mesi, forse meno, però al momento la cosa che mi preoccupa è il fatto che rifiuta la carne, il suo corpo la rigetta in modo istantaneo, non so cosa possa averle provocato un tale shock ma va risolto, altrimenti sarà difficile guarire la sua grave denutrizione. E poi ho riscontrato una grave depressione, tutto questo è rischioso, molto rischioso" mi spiegò.

Depressa? Ma perché? Aveva già affrontato in passato situazioni gravi e disperate e ne era sempre uscita. Cos'era cambiato questa volta? Non sapevo cosa dire né cosa pensare.

Lo guardai dubbioso "cosa possiamo fare per farla stare meglio?" ma lui scosse la testa "per ora la depressione può passare in secondo piano, aspettate che guarisca dalle ultime ferite, potrebbe essere dovuta all'essere immobilizzata a letto. La cosa più urgente è capire come mai il suo organismo rifiuta la carne, nel frattempo iniziate a darle zuppe di legumi, cereali o verdure, continuate con il liquido ancora per qualche tempo e non esagerate con le quantità. Il suo organismo è stato senza mangiare quasi nulla per molto tempo, cibi pesanti e quantità troppo elevate le farebbero molto male" spiegò.

Annuii, sperando dentro di me che davvero il suo stato di depressione fosse legato solo alla sua immobilità.

Quando mio fratello e mia sorella tornarono gli riferii quello che aveva detto il medico, concordammo di non dirle nulla dei suoi tendini al momento, non era sicuro visto che già non aveva un umore ottimale.

Quella sera tornai alla casa per osservarla e la vidi dormire, per davvero questa volta, con accanto il suo amico Marco, le stava accarezzando delicatamente i capelli e il viso, accarezzava ogni singola cicatrice in vista ed era praticamente ricoperta da cicatrici, più o meno fresche.

SPERDUTA NELLA NEVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora