MARCO

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Andai alla porta della camera di Tisha, volevo vedere come stava prima che iniziasse la festa, fu Laura ad aprirmi "oh ciao Marco" mi salutò, le sorrisi "Tisha è pronta?" le chiesi, annuì "si certo, avrà finito tra poco, entra pure" mi invitò.

Accettai volentieri ma, appena la vidi, alcune delle mie preoccupazioni si dimostrarono fondate.

Indossava un kg di trucco che copriva le cicatrici sul viso e un abito da suora, per nulla nel suo stile, le copriva tutto il corpo.

La guardai arrabbiato e chiesi alle sue cugine "potreste lasciarci soli un minuto?" annuirono di nuovo e si dileguarono, tanto erano evidentemente già pronte.

Tisha non incrociava il mio sguardo "cosa c'è?" mi chiese, la guardai severamente "ma come ti sei conciata? Questo non è assolutamente il tuo stile!" mi arrabbiai.

La presi per mano e la portai davanti allo specchio sistemandomi alle sue spalle.

Iniziai ad aprirle la cerniera del vesto scoprendole il collo.

Iniziai a baciarle le cicatrici "non devi vergognartene, non ti rendono più brutta, fanno solo notare quanto tu sia forte" la rassicurai.

Presi delle salviette struccanti e le pulii il viso delicatamente "sembri una leonessa, una bellissima e forte leonessa abituata a combattere per ottenere quello che vuole" la rassicurai ancora.

Non potevo sopportare che si vergognasse del suo aspetto "ma tutti guardandomi mi hanno sempre visto come una bella ragazza, non mi piace che mi vedano ridotta così" mostrò un'insicurezza che non le avevo mai visto, poi le presi il viso tra le mani "chi è riuscito a farti dubitare del tuo aspetto Tisha? Voglio saperlo" le chiesi minaccioso, scosse la testa "nessuno in particolare, ma in America molti ragazzi mi prendevano in giro per queste, non vale la pena cercare vendetta nei loro confronti, sono solo degli idioti infantili" aggiunse, capendo che avrei voluto spaccare loro la faccia.

Trattenendomi andai al suo armadio e tirai fuori un abito argentato con una sola manica e un grosso spacco sulla gamba "mettiti questo e non ti preoccupare, quando entrerai nella sala tieni gli occhi puntati su di me, dimentica tutto il resto, non ti deve importare cosa pensano" mi sorrise debolmente, prese il vestito e un'ora dopo uscì dal bagno timidamente.

Appena la vidi provai il grande impulso di non permetterle di uscire da lì, in quel momento il letto mi sembrava tremendamente invitante.

Mi costrinsi a controllarmi e la presi per mano "sei splendida Tisha" mi complimentai, arrossì evitando il mio sguardo e la condussi dai suoi zii.

Prima di separarci le feci il baciamano "ci vediamo dopo" la salutai prima di andare nel salone.

Non essendo fidanzati non potevamo entrare assieme, lei sarebbe dovuta entrare con la sua famiglia e io dovevo rimanere tra gli ospiti.

Appena entrò i nostri sguardi si incrociarono e rimasero incollati per tutto il tempo.

Alle mie spalle Andrea fischiò "wow, era più di un anno che Tisha non si vestiva così sexy! Mi piacerebbe da matti accompagnarla a riposarsi in un posto più appartato!" esclamò, lo fulminai con lo sguardo "e a me piacerebbe parecchio farti a pezzi!" ringhiai protettivo.

Il signor Moretti salì sul piccolo palco dove c'era il microfono con Massimo e Teo accanto "buonasera a tutti, siamo qui questa sera per annunciare il fidanzamento ufficiale con Yasmin Gonzales e Iris Garcia, sigillando anche l'alleanza con la mafia brasiliana e messicana. Il matrimonio avverrà tra tre mesi e in quell'occasione i miei figli diventeranno il boss e il consigliere della nostra famiglia" annunciò.

Come da prassi le due coppie aprirono le danze.

Mi avvicinai a Tisha quando uno dei sottocapi dello zio le porse la mano "permette questo ballo signorina Plotnikov?" le chiese, vidi che mi chiedeva aiuto con lo sguardo e mi feci avanti "sono spiacente signor Colombo, ma la signorina mi ha già promesso alcuni balli" lo informai prendendola per mano e tirandola a ballare.

Ballammo per parecchio tempo quando ci separammo e io venni immerso in una discussione con i miei amici.

SPERDUTA NELLA NEVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora