Non ci volle molto perché io mi riabituassi alla vita da soldato della mafia e cazzo, se mi era mancata quella vita, studiare era bello, ma nulla poteva battere la sensazione adrenalinica che mi dava spedire i miei avversari al tappeto o fare un centro perfetto.
Ovviamente questa volta zio Tommaso mise delle regole rigide per me.
Quando andai nel suo studio mi guardò negli occhi severamente "accetto il fatto che vuoi riprendere a fare il soldato Tisha, ma da ora in poi non sarai così autonoma. Primo: durante le missioni lavorerai sempre con almeno uno degli altri soldati; due: dovrai pianificare tutto con gli altri e ti monitoreremo di continuo; tre se capiamo che la missione è troppo rischiosa per te ti ritirerai e lascerai fare ad altri senza delusioni o rancori. Se non rispetti queste tre regole non solo non ti sarà più permesso fare il soldato ma ti sarà proibito pure continuare ad allenarti come i ragazzi, dovrai passare il resto della vita come una normale donna della nostra società, sono stato chiaro?" era freddo come il ghiaccio.
Quella minaccia mi fece gelare il sangue nelle vene e annuii "si zio, chiarissimo, rispetterò tutte le regole" affermai seriamente, annuì e mi sorrise "be' credo che sia comunque il caso di farti affiancare dai tuoi amici, da quel che mi ha detto zio Pietro sei ancora al loro livello e poi avete sempre lavorato assieme" annunciò.
Ero felice di poter stare ancora con i ragazzi.
Mi resi conto di quanto mi fossero mancati solo facendo quello che avevamo sempre fatto, ronde, allenamenti, missioni grandi e piccole.
Non potevo credere di essere riuscita a stare quattro anni senza tutto questo.
La cosa che non mi piaceva affatto erano i ricevimenti a cui dovevamo andare, anche se non ero più vergine nessuno sapeva che fossi sterile così spesso e volentieri uomini scapoli cercavano di accalappiarmi come se fossi stata un premio, ma li ignorai, io, Kevin e Vittorio eravamo completamente concentrati a sorvegliare Lidia e Nadia.
Scoprii che Massimo stava cercando di conoscere le ragazze disponibili per trovare una sposa, entro quell'anno sarebbe comunque diventato il boss e doveva sposarsi per assicurare la discendenza.
Anche Teo stava considerando le ragazze per trovare una moglie, Nicolò invece faceva solo la guardia a sua sorella, lui era un medico e non doveva sposarsi così presto.
I ragazzi invece non avevano di questi problemi, con i due primi in comando ancora scapoli non erano molte le ragazze che li puntavano, giusto quelle che non avrebbero mai potuto nemmeno sperare di sposare il nuovo boss e il suo consigliere.
Vedere Marco circondato da tre ragazze che gli facevano gli occhi dolci mi dava fastidio, quelle nemmeno lo conoscevano, lo guardavano solo perché era nella squadra del figlio del boss e perché era probabile che presto sarebbe diventato sottocapo.
Lo stesso valeva per tutti gli altri, ma nessuno di loro aveva in mente di trovarsi una moglie a breve.
Però una cosa diversa c'era nella mia nuova vita.
Spesso passavo il tempo libero con le mie cugine e zie, andavamo a teatro o al cinema, facevamo shopping, andavamo alla Spa, facevamo tutte quelle cose che avevo imparato ad amare quando ero via.
Era bello fare delle cose più culturali di quelle che facevo con i ragazzi, sarò anche stata un soldato, ma non avevo alcuna intenzione di trascurare quella parte di me.
I miei genitori poi venivano a trovarmi abbastanza spesso ma io non andai mai in Russia, non ci ero più tornata dopo che gli zii mi avevano portata in Italia e non avevo intenzione di farlo.
Conoscevo la famiglia dello zio Axel solo virtualmente, facevamo videochiamate, ci scambiavamo messaggi, ma non li avevo mai visti dal vivo.
Non ero sicura di riuscire a tornare in quella che era stata casa mia ancora.
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SPERDUTA NELLA NEVE
AksiBuio. Vedo davanti a me solo oscurità macchiata da chiazze rosso cremisi e contornata da una sensazione di dolore e umiliazione. Tisha ha tre anni quando viene mandata in un orfanotrofio dai suoi genitori, fino a quel momento ha conosciuto solo dolo...