'Non manca molto' pt. 1
(capter twenty-eight)
La gente crede più ad una grande menzione che ad una piccola
e se viene ripetuta abbastanza spesso la gente prima o poi ci crede.
-Walter Lang
Tutti rimasero in silenzio, mentre Harry si alzò e porse la mano ad Elia, accenando un "E' un piacere enorme signor Gesmin" , il quale però non ricambiò e disse:
'Tu devi essere quello che si è innamorato di mia figlia.' Quasi come se fosse disgustato.
Harry si risedette e io lo guardai cercando di fargli capire che era tutto okay.
'Ho già sentito questo nome..' disse Damon pensandoci su.
'Damon Salvatore scommetto' disse Elia, continuando a rimanere dietro di me con la sua mano stretta al mio braccio.
'Damon ti ho fatto cercare quel nome tempo fa..' dissi io per fargli capire.
'Quindi, fammi capire bene, mi ha fatto cercare il nome di tuo padre?' disse lui poi guardandomi dritto negli occhi. Non so perchè quei due pezzi di ghiaccio mi facevano sempre rabbrividire.
'Si..' dissi io con un filo di voce.
'E dimmi, Damon, cosa hai trovato su di me?' chiese Elia, puntualizzando il nome "Damon".
'Non mi ricordo..però so che sei un vampiro..' disse Damon per poi bere un sorso del suo drink.
'Vedi Damon, ora ti spiego dei piccolo dettagli della mia vita..' si schiarì la voce e poi si mise di fianco a me, non più dietro, e iniziò a parlare. 'Tanto tempo fa, ho iniziato ad interessarmi alla vera natura dei miei figli e ho sentito parlare di "Cacciatori di Vampiri" solo che non lo puoi diventare così, devi essere prescelto. Ma poi lessi una cosa sulla famiglia Originaria- -'
'Vuoi dire la mia famiglia' disse Kol guardandolo dritto negli occhi.
'Oh, che onore aver incontratro un altro Mikaelson, comunque stavo- -'
'Come un altro Mikaelson?' chiese Kol.
'Fammi finire giovanotto. Ho letto e mi sono informato su tutto, e poi sono arrivato al cimitero di Charlotte, la città, non mia figlia e sono andato ad aprire la cripta- -'
'Tu cosa?!' sbottò Kol alzandosi di scatto.
'Tranquillo, ora è di nuovo in quel postaccio. Bhe, l'ho risvegliato, e lui mi ha, come si può dire, addestrato per diventare quello che sono, cioè un vampiro, per vivere a lungo ed essere forte come i vampiri, però cacciatore di vampiri, quindi si sono diventato il mostro che odio, come mi ha fatto notare mia figlia, ma l'ho fatto per uccidere tutti i vampiri di questo posto. Dal primo all'ultimo.' Concluse.
'Non può essere vero..' disse con un filo di voce Caroline.
'Cos'hai intenzione di fare quindi?' chiese Stephan.
'Ucc- -'
'Sono questioni di famiglia.' Dissi io interrompendo Elia, per poi spostare lo sguardo su James, il quale si alzò e si mise al mio fianco.
'No Charlotte, ti sbagli,io voglio divertirmi.' Mi disse per poi sorridermi.
Calò il silenzio.
'Sono tutti soggiogati, quindi posso fare quello che voglio con tutti voi..' aggiunse.
'Non con loro, loro non c'entrano niente.' Dissi io mettendomi davanti a lui.
Fece un passo in avanti e mi venne ad un pelo davanti alla faccia.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanfictionStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"