James, look at me!

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James, look at me!
(capter fifty-nine)








‘Anche voi qui stassera?’ chiese un ragazzino appena ci vide entrare.

Non sapevo chi era, ma aveva un faccino così tenero.

‘Si, c’è qualcun altro con te?’ gli chiese Harry.

‘Si, Ed è qui con noi, Taylor dovrebbe raggiungerci e c’è anche Justin..stesso tavolo!’ rispose lui.

Perfetto, c’era Taylor. Il mio corpo si irrigidii subito, e Harry se ne accorse, dal momento in cui mise il suo braccio sul mio bacino e mi strinse a sé.

‘Questa è Charlotte, la nuova del gruppo’ disse Harry parlando al ragazzo.


‘Charlotte Gesmin immagino, ho sentito parlare di te!’ disse il ragazzo porgendomi la mano e sorridendo.


‘E tu devi essere..’ dissi io dandogli la mano e facendo una faccia imbarazzata perché sicuramente sarebbe stato un famoso e io non l’avevo riconosciuto.


‘Conor Maynard’ rispose fiero.


Non avevo mai sentito parlare di lui, ma in tutti i casi per non fare una figura di merda, risposi.


‘Oh certo, ho sentito parlare di te..è un piacere!’ dissi sorridendo.


‘Bene, bene vi siete conosciuti ora andiamo che ho voglia di bere!’ disse Louis intromettendosi.


‘Si, andate dentro, vi raggiungo subito!’ disse Conor, per poi uscire dal locale.


Noi ci incamminammo allo stesso tavolo, dove seduti c’erano già Ed e Justin, come da Conor riferito.


‘Ciao Jus, ciao Ed!’ dissi subito io baciando prima uno e poi l’altro, dopo di che mi sedetti.

Tutti salutarono tutti, e si sedettero aspettando la cameriera per dare l’ordine.


Nessuno parlava, finchè Justin non aprì bocca.


‘Domani ha detto Simon che dobbiamo farci vedere..ma tutti e tre..’ disse poi come se fosse deluso.


‘Tutti e tre?’ chiesi per poi pensarci su ‘aah giusto..’ conclusi, dopo di che girai verso Harry.

‘Tu vieni con noi..’ dissi baciandolo poi sulla guancia.

‘Davvero? Voglio dire a cosa servo?’ disse per poi rivolgersi verso Justin con faccia arrabbiata.


‘Servi a far capire alla gente che io amo te e non Justin..’ dissi subito riportando il suo sguardo sul mio.


Ad interrompere quel momento  fu la cameriera.


‘Cosa vi porto?’ chiese tutte gentile mettendo gli sguardi su tutti i ragazzi.

‘La roba più forte che avete, per tutti.’ Rispose Louis alzando la mano al cielo.

Lei gli sorrise, e se ne andò con l’ordine in mano.

‘Stassera prevedo una serata da urlo..’ disse Justin ridendo.


‘Già e io prevedo una Charlotte per terra!’ disse Zayn ridendo.

‘Non è divertente Zayn!’ risposi io a tono. ‘Posso reggere l’alcool.’ 


‘Spero per Taylor che non venga subito..’ disse Niall.


‘Oh ma basta con questa storia ragazzi..’ dissi io arrossendo.


‘Ciao!’ dissero in coro Danielle e El.


‘Oh finalmente ragazze, nel momento giusto!’ dissi io alzandomi e andando ad abbracciarle, poi sussurrai nell’orecchio ad entrambe ‘nessuna parola di Perrie, hanno litigato..’ dopo di che mi staccai e tornai a sorridere.


El raggiunse Louis e lo baciò per poi sedersi vicino a lui e salutare il resto del gruppo, e così fece anche Danielle.


Tornò Conor, con di fianco Taylor. Mannaggia.

‘Ciao ragazzi’ disse lei felice per poi portare lo sguardo su di me ‘ancora viva vedo..’ disse con un sorriso beffardo.

‘Già, per tua sfortuna’ risposi io guardandola dritta negli occhi.

Harry mi bacio i capelli e mi sussurrò nell’orecchio di calmarmi.


Tutti si sedettero. Nessuno parlava, forse la musica era troppo alta, forse nessuno non aveva niente da dire.

‘Allora..’ dissi io ‘dove sono i drink?’ dissi per poi guardare verso il bancone.

‘Già ormai sono passati dieci minuti!’ disse Louis.

‘Niall, vieni con me? Andiamo al bancone a chiederli..’ dissi facendomi l’occhiolino, nel momento in cui nessuno mi guardava. Lui si alzò e mi prese per un braccio per poi avviarmi al bancone.

Lo abbracciai forte.


‘Ehi, ehi come mai tutto questo affetto?’ chiese lui mentre ricambiava l’abbraccio.


‘Non siamo stati molto insieme..’ risposi io con voce sottile.


Lui non rispose, allora lo lasciai andare e mi rivolsi al barista.

‘Scusa, abbiamo ordinato dei drink e non sono ancora arrivati..’ dissi, ma non con un tono arrabbiato.

‘Mi scusi signorina, arrivano subito!’ rispose subito lui arrossendo in faccia.

‘Non si preoccupi, siamo solo venuti a controllare che l’ordine sia arrivato’ risposi sorridendogli per poi tornare vicino a Niall e ritornare al tavolo.

‘Allora?’ chiese Zayn.


‘Stanno arrivando ha detto lui..’ risposi indicando il barista.


Taylor parlava con Justin, nell’orecchio ovviamente. Justin continuava a guardare me, e io ogni volta che incontravo il suo sguardo sorridevo, ma lui non faceva nemmeno una smorfia.


Harry rideva insieme a Ed e Conor, non so di cosa stavano parlando, e sinceramente non mi interessava.


El, Danielle, Louis e Liam parlavano tra di loro, lasciandosi sfuggire qualche risata.

Chiamai Zayn per dirgli di venire vicino a me e a Niall.

‘Dai, vieni con noi e parliamo di calcio, che qua nessuno ci caga!’ dissi appena si sedette.

Risero entrambi.

‘No, niente calcio..’ disse Zayn ‘a proposito, chiama tuo fratello e digli di venire qua no?’ disse con quel faccino da cucciolo, per poi lasciarmi un sorriso che mi fece ‘svenire’.

Ma no, non potevo chiamare James, non  mi andava di vederlo, cioè si, ma non dopo quello che mi aveva detto voglio dire ma cosa stava blaterando? Anzi io di cosa sto parlando..

‘M-mi ha detto che stassera aveva da fare..’ dissi ovviamente inventandomi una scusa.

Finalmente arrivarono i drink.

Ognuno ne prese uno.

Louis si alzò in piedi e alzò il bicchiere al cielo.

Brindiamo oggi, per il successo di Charlotte Gesmin, la mia amante!’ urlò.


El gli tirò una pacca sul culo e io le sorrisi. Tutti risero, a parte Taylor, ma non è che questa cosa mi toccava tanto.

‘Brindiamo a Charlotte!’ urlarono tutti, a parte Justin e Taylor.


Harry mi baciò, e a quel bacio, Taylor smise di guardarmi.


‘Ti amo’ disse Harry appoggiando la sua fronte alla mia.

‘Ti amo anch’io Harry e non sai quanto!’ risposi io ridendo.


‘Forza uno, due tre..’ urlò Zayn, dopo di che tutti noi buttammo giù alla ‘russa’ il bicchierino di alcool.


Mille volti schifati mille ‘ARGH’ che uscivano dalla bocca.


‘Ma che è sta roba?’ chiese Liam poggiando il bicchierino sul tavolino, pulendosi la bocca.

‘Non lo so, Louis ha ordinato la cosa più forte!’ rispose Niall che ancora cercava di sputare tutto fuori.

‘Questo è l’assenzio..dio, non me ne sono accorta sennò non lo bevevo!’ risposi io ridendo.


‘Che botta cazzo!’ urlò Justin.


Woah, quindi aveva ancora una voce.


Mi squillò il telefono, e con un ‘scusatemi’ mi alzai dai divanetti e mi avviai in un posto dove la musica si sentiva di meno.


‘Pronto?’
‘Piccina, piccina ho bisogno di te..’
‘Chi sei?’ chiesi quasi con stupidità.

‘Sono io James cazzo, muoviti, ho bisogno di te!’ urlò.

‘Va bene calmati, dove sei?’ chiesi tornando verso il tavolo.

‘Non lo so è un parco, un parco vicino al fiume.. muoviti non so se riesco a resistere ancora per molto!’ dopo di che mi buttò giù.

Presi il cappotto, e me ne andai, correndo verso l’uscita, senza dare spiegazione a nessuno.

Per mia fortuna avevo le chiavi del primo SUV nel giubbotto, e salii subito sopra alla macchina, mettendola in moto in men che non si dica.

Sapevo benissimo di che parco stava parlando. Era il parco dove io incontrai Niall un tempo, dopo che avevo corso. Quando mi aveva detto che lui ci sarebbe sempre stato, e aveva mantenuto la promessa dopo tutto.


Decisi di prendere le viette che allungavano la strada ma di poco, sicuramente se prendevo la via principale, avrei beccato mille semafori rossi.


Parcheggiai la macchina sul primo posto libero che trovai, e scesi, chiudendola mentre iniziai a correre verso di lui.




Era disteso per terra, per terra in mezzo al verde, fermo immobile.



Quell’immagine mi portò a pensare a Jay. Jay non mi aveva più parlato dopo che io lo avevo visto così.




Iniziai a correre più veloce. Non volevo perderlo ancora, non volevo perderlo per sempre!



Mi avvicinai sempre di più e quando fui vicino ai suoi piedi, mi accasciai a terra, cominciando a toccargli tutto il corpo per veder da dove proveniva quella pozza di sangue, sotto esso.



‘James, James guardami, guardami cos’è successo?’ dissi disperata mentre cercavo di fargli tenere gli occhi aperti.


Cominciò a piovere.

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora