The f*ck?
Tilbury's fate.
Charlotte's pov.
Quell'odore di ferro mi stava dando alla testa. Presi un lungo respiro e mi alzai di botto. Ero confusa e scossa. Mi alzai in fretta con la mia velocità e andai vicino ad un albero, guardandomi intorno. Vidi delle facce conosciute e poi vidi lui, Damon. Avevo paura, sì, ne avevo tanta. Non sapevo cosa fare, cosa dire e cosa pensare. La mia testa era un blackout. Tutto nero. Le immagini della notte prima mi entravamo come Flash e la faccia di Damon che mi urlava contro mi fece spaventare ancora di più. Mi guardai intorno per capire dove diavolo ero.
'Charlotte, siamo noi.' Disse un ragazzo biondo, cercando di fare qualche passo verso di me. Il mio sguardo finì sul fucile che aveva in mano e feci un passo all'indietro. Lui accorgendosene lo buttò a terra e alzò le mani. Matt. Perché erano tutti qui?
'Ti ricordi cosa ti è successo?' mi chiese Damon, preoccupato?
'E tu?' chiesi, urlando fuori di me. 'Te lo ricordi quello che è successo?' chiesi avanzando verso di lui. 'Te lo ricordi quello che hai detto?' chiesi, recuperando il fucile che Matt aveva fatto cadere qualche istante prima per terra. Sparai un colpo nello stomaco di Damon. 'Te lo ricordi quello che hai fatto?!' dissi ancora, urlando ancora di più, sparando un altro colpo. Lo vidi accasciarsi a terra e subito Stephan mi bloccò buttando il fucile il più lontano possibile.
'Cosa diavolo fai?' mi urlò contro Stephan, continuando a tenermi ferma. Non ero pazza. Damon mi aveva appena, appena si fa per dire, rotto l'osso del collo e loro lo stavano difendendo? Mi aveva appena urlato contro che avrebbe ucciso i ragazzi e loro lo stanno difendendo? Che diavolo è preso a tutti?
'Sto facendo quello che dovevo fare, Stephan. Si merita tutto il male possibile su questa terra. Perché non si deve permettere di parlare così con me e dire quelle cose sui ragazzi e tanto meno si deve permettere di rompermi l'osso del collo!' urlai, puntando il dito contro Damon. Tutti si guardarono confusi e poi voltarono lo sguardo verso Damon.
'Che c'è?' chiese lui, tenendosi una mano sullo stomaco. 'Io non ho fatto niente. Ero con voi!' disse, rivolgendo lo sguardo su Tyler e Stephan. 'Sta chiaramente dicendo una cazzata!' disse rivolgendosi poi verso di me. Alzai il sopracciglio e incrociai le braccia sul petto.
'Okay ragazzi, cosa sta succedendo?' chiese Jeremy ad entrambi. Mentre io continuavo a guardare Damon con gli occhi che si faceva via via sempre più piccoli, lui rispose.
'Io non lo so. Insinua che le ho rotto il collo quando io nemmeno ero a conoscenza che lei fosse qui con Matt!' disse in sua difesa per poi alzarsi e gemere di dolore. Mi dispiaceva per lui, mi dispiaceva perché a questo punto non sapevo più a cosa pensare. Damon non è abituato a dire balle con me e forse dopo tutto quello che mi è successo, sono davvero diventata pazza. Ma se non fosse così?
'Giurami sulla nostra amicizia che tu non eri qui e non mi hai rotto l'osso del collo.' Dissi, a denti stretti, continuando a tenere il contatto con i suoi occhi. Occhi trasparenti come il ghiaccio. Occhi che ti intimoriscono con un solo sguardo, ma non me.
'Giuro sulla nostra amicizia che non sono stato io a romperti il collo, Charlotte. Non lo farei mai!' urlò lui di risposta. Sembrava sincero. Non vidi niente di particolare da poter dire che mi stava mentendo, quindi sbuffai.
'Well.' Pensai ad alta voce, bloccandomi prima del resto della frase. I think we have a problem. Pensai tra me e me. Non sapevo cosa dire. Non sapevo a cosa pensare e tanto meno a come giustificare questo comportamento. 'Bhe, allora- -'
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
Fiksi PenggemarStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"