Vampire.
Tilbury's Fate.
La discussione con Simon non andò avanti per molto, infatti rimasi lì ancora pochi minuti prima di andarmene via correndo. Non ci posso credere. Eppure dovevo essere felice no? Era tutto quello che desideravo. Eppure mi sentivo strana. Mi sentivo diversa, cioè non sapevo nemmeno dire se ero felice o incazzata per quello che Simon aveva fatto senza dirmi niente. Eppure si trattava di privacy, giusto? E se quelle tracce non mi piacevano? Se non stavo dando il meglio di me? O se le ha messe a posto e addirittura quella non sembra la mia voce? What the fuck I suppose to do now?
'Lily, mi faresti ascoltare il mio cd?' questa è la prima cosa che chiesi quando il mio piede destro varcò la soglia dell'hotel in cui stavo alloggiando. Sentì un rumore pesante e guardai verso il bancone dove non scorsi nessuna chioma di capelli. Mi avvicinai curiosa di vedere cos'era caduto, quando mi spaventai di colpo perché Lily saltò in piedi dietro il bancone, mettendosi a posto la maglietta.
'Ti sembra il modo di entrare? Mi sono rotta il culo secondo me!' disse, cercando di usare un tono di rimprovero, anche se con quel faccino innocuo, sembrava più che volesse chiedermi scusa per quello che aveva appena detto. 'Il tuo cd? Lo ascolti praticamente tutte le mattine! È la radio di tutte le stanze..' mi spiegò.
Cercai di ricordarmi qualcosa e poi un flash mi tornò in mente. Io che canto sotto la doccia dopo aver acceso la radio. Ecco perché sapevo le parole ed ecco perché sembravano famigliari. Dio, non ci posso credere. Io ho fatto un cd. Io ho fatto un cd. 'Non ci posso credere..' mi fermai un attimo. 'Ho fatto un cd.' dissi quasi come se fosse un sussurro.
'Menomale che te ne sei accorta.. solo un anno dopo che è uscito.. hai problemi di memoria per caso? Dove hai vissuto fino ad ora, scusa?' mi chiese Lily, con sarcasmo. Accennò una risata, ma smise subito quando capii che io ero seria. Ero spaesata. Non sapevo come avrei dovuto sentirmi. Avevo come un vuoto. Ma non sapevo se era qualcosa di positivo o di negativo. 'Oi, ci sei?' sentii un tocco caldo sulla spalla e voltai lo sguardo. 'Ti senti bene?' mi chiese di nuovo.
'Non- - ahm, dovrei andare un attimo in camera, devo andare a prepararmi. Anzi, preparati anche tu che stasera si esce.' Dissi seria, come se fosse un ordine. No, non sono pazza. Avevo semplicemente voglia di bere, ubriacarmi e dimenticarmi di tutto quello che stava succedendo, ma soprattutto avevo bisogno di mettere qualcosa dentro lo stomaco. No, non avevo intenzione di mangiar Lily per cena. Cosa andate a pensare. Non le lasciai il tempo di rispondere che andai in camera e iniziai a cambiarmi.
'Cosa ordini?' mi chiese lei, quasi impaurita. Per caso non vuole farsi vedere in pubblico con me? Che le prende? Per tutto il viaggio continuava a guardarsi in giro come se avesse paura di qualcosa. Non mi ha nemmeno parlato, ed è una cosa stranissima dal momento in cui lei di solito raramente sta zitta.
'Pensavo ad un piatto di pasta rossa, perché? Tu che hai intenzione di prendere?' ribaltai la domanda.
'Ahm- - non sono molto affamata- - cioè- -'
'Ascolta, c'è qualcosa che vuoi dirmi? Qualcosa che non va? Ovviamente la cena te la offro io, non ti preoccupare!' dissi subito, pensando che magari non aveva abbastanza soldi, dal momento in cui non avevo scelto il ristorante più economico.
'No, è che- - Vado un attimo al bagno e torno.' Disse velocemente, guardando dietro le mie spalle. La seguii con la coda dell'occhio mentre si alzava dalla sedia, posando sul tavolo il tovagliolo che prima si trovava sulle sue gambe. Feci finta di niente e mi ripetei di non andare in bagno per nessuna ragione al mondo. Avrei mangiato la pasta, tranquillamente. Non avrei vomitato e non mi sarebbe successo niente di niente. Passato ben cinque minuti se non addirittura dieci prima che Lily tornasse dal bagno e la cosa mi incuriosì molto.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanficStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"