Non pensavo che sarebbe mai arrivato questo momento. Lo immaginavo sì, ma non pensavo che lo avrei mai detto, ne tanto meno pensato o vissuto così in fretta. La paura di non sapere come presentarmi, come parlare, come addirittura viverlo. Come si vivono questi momenti? Non ne ho la minima idea, ma quello che so è che ce l'ho fatta, di nuovo. Dopo aver passato duecentoquarantacinque 10 Maggio 1994, sono finalmente tornata nella mia epoca. E duecentoquarantacinque giorni dopo, Mystic Falls non era cambiata per niente. ma io mi sentivo di nuovo a casa ed era questo quello che contava. Mi trovavo nel bosco vicino a delle rovine, e ad una piccola chiesetta. Chiesetta per modo di dire dal momento in cui secondo me era una tomba molto bella. Ad un certo punto sentii un dolore allo stomaco, e non riuscii più a respirare. Mi si spezzò la schiena a novanta gradi proprio come quando mi ero trasformata anni fa, e mentre caddi all'indietro, sparì tutto. Mentre mi trovavo per terra a tossire per riprendere aria, sentii una magia incanalarsi tutta dentro di me.
'È il confine quello che ti trovi davanti.' Disse una voce troppo famigliare. Infatti vidi Kai uscire da quella piccola chiesetta. O tomba, chiamatela come volete. 'I Travels e Markos hanno fatto quello di cui avevano bisogno. Una città libera da ogni specie sovrannaturale così da non dover più viaggiare, peccato che-' disse, facendo un passo verso di me e ridendo. 'Sono tutti morti.' Concluse.
Mi alzai mettendomi una mano sulla testa. 'Non si può più entrare a Mystic Falls?' chiesi, impaurita. Lui annuì tranquillamente. 'Ma tranquilla, manterrò la tua promessa e tutta la tua famiglia e amici saranno al sicuro.' Disse, facendo un cenno di testa.
'Non capisco, com'è possibile - -'
'Hanno incanalato la tua energia, non ti ricordi? Tutta quanta.' Interruppe i miei pensieri, Kai. Lo guardai e negai con la testa. 'Non c'è bisogno che tu mi creda o no, volevo solo ringraziarti per un'ultima volta, Charlotte.' disse, con un tono che non avevo mai sentito da lui.
'Ringraziarmi? Speravo in delle scuse per avermi spezzato il collo almeno venti volte negli ultimi duecento giorni.' Dissi, cercando di ironizzare. 'Ma non c'è di che. Spero tu possa trovare la tua famiglia Kai.' Dissi, sorridendogli.
Ed ecco il primo sbaglio. Al tempo non sapevo che lui aveva intenzione di uccidere tutta la sua congrega di streghe e che suo padre l'aveva chiuso in quella prigione apposta. La prigione da quale io l'ho liberato, ovviamente. Bisogna essere proprio idioti come me per non accorgersi di una presa per il culo.
'Ah, pensavo che saperlo da parte mia sarebbe stato meno doloroso ma, sono morte alcune persone.. e tu le conoscevi.' Disse, per poi voltarsi e andarsene.
Mi guardai un po' intorno e poi iniziai a camminare verso un punto sconosciuto, ma dovevo trovare una strada, poi fare l'autostop sarebbe stato un gioco da ragazzi. Non pensai molto all'ultima frase che Kai mi aveva detto, perché ero troppo eccitata di rivedere tutti, finalmente. E di mangiare qualcosa di diverso da Pancake coi mirtilli!
Arrivai in città qualche ora più tardi e mi guardai in giro, cercando di capire che giorno era, e dove potevo trovare un telefono pubblico per chiamare qualcuno. Qualcuno come Damon o Stephan o qualsiasi persona mi avrebbe risposto. Fermai una ragazza e le chiesi che giorno era e lei mi informò che era quasi natale. Natale. È un bel periodo dell'anno, ma avrei potuto capirlo anche da sola, dal momento in cui c'era neve ovunque! Entrai in un bar e arrivai dal bancone dove una bionda coi ricci mi servì.
'Che ti porto oggi?' mi chiese. La guarda in faccia e poi guardai il suo cartellino.
'Un Bourbon, Liv.' Dissi, accennando un piccolo sorriso. 'Ho bisogno di una botta.' Aggiunsi. Per farle capire che non ero un'alcolizzata o una maniaca. Lei rise e poi me lo porse.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
Fiksi PenggemarStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"