New life for me with HIM.
(capter seven)
Cinque giorni. Solo cinque giorni erano passati.
Quattro insieme a lui.
E già c’era stato il primo bacio.
Non l’avevo fatto assolutamente perché era famoso, a dire il vero non pensavo mai a quello quando stavo con lui o con gli altri.
Non pensavo a niente quando lui era vicino a me, o si trovava in una stanza dove mi trovavo anch’io.
Mi perdevo sempre in quello sguardo così intenso.
E quegli occhi color verde smeraldo? Non ne parliamo va.
Ero passa della sua semplicità.
‘E menomale che me lo hai detto’ quelle parole giravano nei miei pensieri. Chissà cosa voleva dire.
Aspettava solo quello? Aspettava che sarai stata io a fare la prima mossa?
No, ripensandoci bene lui mi aveva già provato a baciarmi. Ma quella volta ero a disagio. Quindi non aveva concluso niente.
Ma cosa diavolo stavo dicendo? È famoso, ha detto tutte quelle parole solo perché vuole portarmi a letto. Nient’altro.
Al suono di quelle parole, sentii un brivido per tutto il corpo.
Io però l’ho baciato. Ed è come se gli avessi dato il via al suo intento. Che stupida.
Mi sentivo una merda. Allora a questo punto avevano ragione le persone. Troia forse era il termine giusto. Ero caduta davvero in basso.
Stavo traendo conclusioni solo da un bacio. Ed erano tutte negative.
‘Magari è stato sincero’ dissi cercando di consolarmi da sola.
Ero immersa nei miei pensieri, quando mi ricordai che dovevo andare al lavoro.
‘Cazzo’ quella parola uscii dalla mia bocca dopo aver visto l’orario.
Presi di corsa i vestiti, corsi verso il bagno, mi lavai i denti di fretta. Misi un filo di trucco e mentre scendevo le scale, mi infilai la maglietta.
Misi le calze dopo di che le mie tenere Vans.
Presi la borsa, le chiavi e il cellulare e in men che non si dica, ero fuori casa già sulla strada.
Avevo il respiro ancora pesante e quando fui vicina al supermercato, cercai di rallentare respirando più piano che potevo.
Guardai l’orologio ‘cinque minuti alle nove..’ dissi ansimando ‘più veloce di Bolt’.
Entrai e mi avviai verso la stanza ‘casino super’ e mi cambiai la maglietta.
Uscita, mi ritrovai Mike davanti.
‘Passato un bel weekend?’ chiese
‘Si certo, soprattutto mi son divertita molto con voi! I tuoi amici sono simpatici!’ risposi sorridendo.
‘Son felice vorrà dire che uscirai ancora con noi’
‘Certo!’
Ci avviammo verso le casse. Il turno d’oggi era quello.
‘Io non sono capace’ dissi preoccupata.
‘Non ti preoccupare, è facile, passi i prodotti sul robo rosso, prendi i soldi ed eventualmente dai il resto. Ringrazi e auguri buona giornata!’ disse ridendo
‘La fai facile te. Lavori qua da molto tempo!’ dissi tirandogli una pacca sulla spalla ‘e smettila di ridere!’
****
Finì anche quella giornata di lavoro.
‘Te la sei cavata molto bene!’ disse Mike mettendomi un braccio sulle spalle.
‘Più che bene! Non hai visto che fila avevo alla cassa? Tutti volevano venire da me! E tutto questo grazie alla tua ‘spiegazione’ !’
Ridemmo insieme mentre uscimmo dal supermercato.
‘Ora vado, devo fare delle cose!’ dissi salutando con la mano
‘Va bene ragazza, ci si vede domani’ rispose ricambiando il saluto.
Le cose che ‘avevo da fare’ erano semplicemente riempire un po’ il frigor di casa con un po’ di roba.
Non volevo stare ancora più tempo sul posto di lavoro quindi mi ero fatta dare l’indirizzo di un altro supermercato da Anne, una compagna di lavoro.
Mi ero dimenticata la carta, quindi usai il telefono.
Appena lo presi in mano, mi ricordai della frase detta da Harry
‘Va bene principessa..ti mando un messaggio io!’
Non mi aveva ancora scritto. Non mi aveva detto di preciso quando me lo avrebbe inviato quindi potrebbe inviarmelo anche domani o dopo domani. Però stava di fatto che non avevo ancora sue notizie. E io comunque volevo sentirlo.
Seguii le indicazioni del navigatore sul telefono e arrivai a destinazione. Entrai presi qualcosa così alla cavolo, pagai e uscii.
Mi incamminai verso casa. Dopo di che una volta arrivata, misi tutta la roba in frigor e quella che non ci andava, la misi nella dispensa.
Non sapevo cosa fare.
Ero stanca si, ma non così tanto da stendermi sul divano e guardare la tv.
Presi l’ipod, una felpa cambiai le scarpe con quelle da ginnastica e i jeans con dei pantaloni corti e uscii di casa, senza borsa, mettendo le chiavi nella tasca della felpa.
Jogging. Io stavo andando a fare jogging. Forse ero ubriaca. Io non sono una sportiva, quindi per me era come una cosa nuova. Eppure il giorno prima avevo detto che non avrei più corso dopo quella ‘corsa fuggitiva dalla fan accanite’. Comunque dovevo fare qualcosa, e respirare aria fresca non fa mai male.
Iniziai camminando, più andavo avanti e più aumentavo il passo.
Cercai di arrivare fino al parco. Solo lì potevo fermarmi e riposarmi un po’. Era più o meno un’ordine.
Finalmente i miei occhi potevano vedere il prato verde. Menomale ero stanchissima.
Mi sedetti su una panchina qualunque.
Stavo cercando di riprendere tutte le forze che avevo perso.
‘Cazzo. Mi son dimenticata la fascia del ginocchio.’ Pensai. Avevo avuto problemi in passato col mio ginocchio sinistro e dovevo stare attenta, perché un verso sbagliato e avrei spaccato i tendini crociati.
E se succedeva voleva solo dire Ospedale. Punture. Operazione.
Io odiavo gli ospedali. Non volevo più entrarci dopo l’ultima volta.
Quattro persone non erano riuscite a salvare mio nonno. Quattro. Non mi fidavo di quei dottori.
Non gli avrai mai permesso di mettere le mani dentro il mio corpo.
Mentre mi rilassavo qualcuno mi mise la mano sulla spalla.
Era Niall.
‘Ehi Charlotte ci incontriamo sempre qua è?’ disse sorridendo.
‘Avevo voglia di correre un po’, quindi ora sono qui solo per riprendere le forze poi riparto’
‘Ah, quindi giochi a PES, vai a correre fuori e chissà quante altre cose abbiamo in comune. Sei da sposare.’ Rispose ridendo.
Io non dissi niente, risi soltanto.
Dovevo per caso dirgli quello che era successo con Harry? Ormai mi fidavo di lui. Mi ero già sfogata con lui quindi potevo sicuramente farlo un’altra volta. Non sfogarmi ma semplicemente riferirgli quello che era successo e chiedere consigli. Lui conosceva bene Harry alla fine.
‘Niall posso parlarti di una cosa?’ chiesi timidamente
‘Certo baby! Tutto quello che vuoi!’ rispose guardandomi mentre si sedeva.
‘Ieri..quando Harry mi ha portato a casa abbiamo parlato..’
Lui mi guardò facendomi capire che dovevo andare avanti
‘sul fatto della nostra conoscenza. E mi ha detto che sono speciale per lui. E che sono diversa dalle altre’
Lui smise di guardarmi.
‘Ora io non voglio trarre conclusioni. So che magari l’ha già detto a molte altre ragazze. Solo che mi sono sentita strana..non sapevo cosa rispondergli’ continuai.
‘L’hai baciato?’ mi chiese
‘Si..’ quel ‘si’ era uscito dalla mia bocca come un sussurro.
‘Pensi di aver sbagliato?’
‘L’ho baciato io. Di solito non faccio cose che non voglio fare. Ma mi sento una merda..’ risposi
‘E come mai?’
‘Perché lui è famoso e sicuramente vuole solo portarmi a letto.’ Dissi con tono duro.
Niall mi mise un braccio intorno al collo e mi spinse verso di lui.
Era sudato. Ma lo ero anch’io quindi non mi faceva schifo.
‘Ehi. Harry non userebbe mai le ragazze. Gli sei rimasta in mente dal primo giorno in cui vi siete incontrati. Io all’inizio non volevo che succedesse quello che è successo..’
Forse si riferiva al bacio.
‘però mi sei simpatica, molto simpatica quindi mi vai bene!’
‘Ti vado bene? Perché devo avere il tuo permesso per uscire con Harry?’ dissi ridendo
‘Certo e poi quello di Louis. Quindi vedi di dirlo a lui!’ rispose ridendo.
‘Non..non avevo intenzione di farlo sapere a tutto il gruppo Niall! L’ho detto a te..perchè mi fido..’
Dissi cercando di fargli capire che doveva stare zitto.
‘Puoi fidarti Charlotte. Muto come un pesce!’ finì ridendo.
‘Dio Niall perché devi sempre imitare quello che dici! Sei così buffo!’ dissi mettendomi a ridere.
Mi abbracciò per l’ultima volta e poi iniziammo a parlare di quello che gli succedeva quando erano in tour o sul palco.
‘Dio ma sul serio? Non ci posso credere! Pensa poi al fatto che tornavano a casa senza reggiseno!’
Ridemmo entrambi.
‘No ti prego, sto morendo non ce la faccio più!’ continuai ormai senza fiato.
‘Robe da matti! Avresti dovuto la faccia di Liam quando doveva spostarli!’ disse sorridendo.
Guardai l’orologio. Era passata un’ora. Eravamo rimasti un’ora a parlare di quello che gli era accaduto negli ultimi anni.
‘Niall mi hai fatto morire dal ridere davvero. Sei sempre un’ottima compagnia. Ora forse è meglio se torno a casa però!’ dissi non contenta.
‘È bello stare con te baby!’
Ma perché diavolo mi chiamava ‘baby’ ?!
Però sotto sotto era carino. Mi aveva dato già un nomignolo.
Dopo esserci salutati mi avviai verso casa.
Era contenta di aver parlato con lui. Mi sentivo già meglio o comunque meno preoccupata.
Arrivai finalmente davanti a casa.
Mi bloccai di colpo. La porta era socchiusa. Io l’avevo chiusa a chiave NE ERO SICURA.
Non ero preoccupata che mi avessero rubato oro, argenterie o cose di questo tipo. Comunque ero spaventata.
Entrai cercando di non far rumore.
Corsi subito in cucina e presi un coltello.
Girai tutta la casa con il coltello in mano.
Tremavo tutta.
Per mia fortuna non c’era nessuno in casa. Mille vetri erano sparsi per la casa. Parecchie cose erano rotte e io sinceramente non sapevo cosa fare.
Presi il telefono, andai sul nome di Niall e lo chiamai.
‘Ehi baby cosa succede?’ rispose tranquillo
‘Niall sei con qualcuno?’ chiesi
‘Si sono con i ragazzi come al solito!’
‘Ah ok, niente ho sbagliato a chiamarti!’ dissi di fretta.
‘Ehi, ehi, ehi. Charlotte cos’è successo?’ chiese con tono preoccupato.
‘P-potresti venire a casa mia? Da solo?’ dissi iniziando a piangere.
‘Certo arrivo subito!’ rispose subito.
‘Niall da SOLO!’ cercai di rispondere duramente.
‘Sono già lì!’ mi rassicurò.
NIALL’S POV
‘Ragazzi ora devo andare! Torno appena posso!’dissi avviandomi verso la porta.
‘Aspetta Niall, cos’è successo?’ mi chiese Harry.
Mi voltai verso di loro e notai che tutti aspettavano una risposta. Avevo così la faccia preoccupata?
Evidentemente si.
‘Niente non è successo niente! Ciao!’ dissi uscendo di corsa.
Andando più veloce che potevo arrivai davanti a casa sua..
Arrivato davanti alla porta, notai che era socchiusa.
Un senso di ansia mi riempì il corpo.
‘C-Charlotte sei in casa?’ chiesi pieno di paura.
Nessuna risposta.
Intanto mi guardai intorno, era pieno di vetri per terra. Il frigor era aperto. Iniziai a guardare in tutte le stanze.
Ero spaventato. Lo ero per davvero.
Arrivai in bagno e la vidi.
Era vicino al lavandino e si stava togliendo il sangue dalle braccia..Alzò lo sguardo e mi guardò.
Aveva pianto si poteva benissimo vedere.
‘Perché non mi hai risposto?’ dissi ‘ mi hai fatto spaventare diavolo!’ continuai.
‘N-non ti ho sentito scusami…’ rispose con voce tremante.
Ero bloccato. Scendeva molto sangue dalle sue braccia.
Mise qualche cerotto e poi mi venne incontro.
Mi abbracciò più forte che poteva io ricambiai subito accarezzandola.
‘Son felice che tu sia qui!’ disse iniziando a piangere. La presi in braccio e la misi sul letto.
‘Chi ti ha fatto questo?’ dissi guardando le sue braccia
‘No questo è stato un’incidente. Ero spaventata e sono caduta sui cocci di vetro all’entrata.’ Rispose asciugandosi le lacrime.
‘Chi è entrato in casa tua?’ chiesi con tono duro.
‘Non lo so Niall! Sono arrivata ed era già tutto così!’ … ‘Ho paura Niall!’ continuò.
‘Shh non devi averne ora ci sono io con te!’ dissi abbracciandola.
Eravamo in camera. Io cercavo di consolare Charlotte e ad un certo punto sentimmo dei rumori provenire dall’entrata.
‘Rimani qua…vado io!’ dissi
Mi avviai verso la cucina rimanendo vicino al muro per non farmi vedere.
‘Niall perché ti nascondi?’
‘Zayn, mi hai fatto prendere un colpo cazzo!’ dissi tranquillizzandomi.
Dalla porta entrarono tutti. Louis, Harry e Liam.
‘Cosa ci fate qua?’
‘Sei uscito di casa di corsa con una faccia terrorizzata! Ci siamo preoccupati!’ rispose Louis.
‘Ma cos’è successo qua?’ chiese Liam
‘Venite, andiamo in camera..’
CHARLOTTE’S POV
Ero sul letto distesa, cercando di trattenere le lacrime. Aspettavo che Niall tornasse.
‘Niall, è tutto a posto?’ urlai
Nessuna risposta.
Ad un certo punto lo vidi, seguito dal resto del gruppo.
Cercai di alzarmi con le mani ma urlai dal dolore. Mi ero dimenticata che ero piena di tagli.
Niall corse verso di me
‘Ehi tutto bene?’
‘Si, si tutto bene!’ risposi tremolando ‘Ehi ragazzi che ci fate qua?’ chiesi tirando un’occhiata a Niall.
‘Niall è uscito di casa pallido in faccia e allora ci siamo preoccupati..’ rispose Louis sedendosi sul letto.
‘Tutto bene?’ chiese Zayn
‘Cos’è successo alla tua entrata?’ chiese Liam
Tutti si sedettero sul letto apparte Harry. Lui era appoggiato sullo stipite della porta.
‘Sono arrivata e ho trovato tutto così. Comunque ora sto bene..grazie’ risposi continuando a guardare Harry con aria interrogativa.
Niall guardò Harry e poi di nuovo me.
‘Ehm ragazzi andiamo di là va!’ disse facendogli segno di muoversi.
Uscirono tutti dalla stanza, ma Harry non si era mosso.
‘Harry, non ti mangio mica..’ cercai di ironizzare.
Lui si avvicinò e si sedette sulla fine del letto.
Io mi avvicinai a lui sedendomi proprio di fianco e appoggiai la testa sulla sua spalla.
Lui mi baciò i capelli.
‘Cos’è successo?’ chiese alzandomi la testa.
‘Non lo so Harry, sono arrivata ed era già tutto così. Sono inciampata e mi sono distrutta le braccia praticamente’ dissi cercando di ridere e mostrandogli le braccia.
Era preoccupato. Lo si poteva vedere nella sua espressione.
‘Che hai?’ chiesi cercando il suo sguardo.
‘Ho paura che ti possa succedere di peggio. E non voglio’
‘Harry non dire cavolate, pensi veramente che siano state le vostre f…’ si girò di scatto verso di me. Accennando un ‘si’ con la testa.
‘Harry sei pazzo. Va bene tutto ma questo no. Non sono state loro. E io sono sicurissima di quello che sto dicendo!’ dissi alzandomi di scatto dal letto.
Mi prese i fianchi con le sue mani e mi porto in mezzo alle sue gambe.
Guardai in basso e trovai il suo sguardo.
‘Vieni a stare con noi ragazzi. Saresti sicuramente al sicuro. Te lo prometto!’ mi chiese
‘Harry, io davvero non voglio farvi portare questo peso. Pulisco la casa e torna tutto come prima! Tranquillo!’ dissi tutto d’un fiato.
‘No non tornerà tutto a posto perché potrebbe succedere di nuovo.’
La sua mandibola si tese.
‘Harry, non l’hai nemmeno chiesto agli altri! Non voglio essere un peso cazzo!’ dissi staccandomi dalla sua presa.
Lui si alzò di scatto e mi mise contro il muro.
Mi baciò.
Avevo le farfalle nello stomaco. Il cuore incominciò a battere all’impazzata. Provavo sensazioni a me nuove.
Era come se avessi un’orchestra dentro il mio stomaco.
Si staccò.
‘Io voglio che tu stia con me!’ disse abbassando lo sguardo.
Presi la sua faccia con le mie mani e la portai davanti alla mia.
‘Starò con te’ dissi cercando di tranquillizzarlo.
Prese la mia mano e mi accompagnò in salotto dove c’erano i ragazzi.
‘Ehi uomini, Charlotte starà con noi in questi giorni!’ disse sorridendo.
‘Ehi baby! Potremmo parlare e ridere quanto vogliamo!’ disse Niall felicissimo
‘Per me va bene, dorme con me però’ disse Louis ridendo
‘Non ci sono problemi!’ disse Liam
‘Va bene!’ concluse Zayn.
Harry mi guardò con uno sguardo come per dire ‘te l’avevo detto che non c’erano problemi’.
‘Grazie ragazzi, ora avete fatto felice Harry e io ho perso la scommessa!’ dissi facendomi sembrare arrabbiata.
‘Ci sarà da divertirsi!’ disse Niall abbracciandomi e poi mettendomi il braccio sulle spalle ‘Andiamo!’.
In men che non si dica, uscimmo da casa mia.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanfictionStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"