We need Kathrine.
Tilbury's Fate.
Flash.
'Allora adesso che siamo arrivati a destinazione, ci prometti che non ci muoveremo mai più?' mi chiese una ragazza dalla pelle chiara, con i capelli ricci. 'Cioè non siamo più costretti a muoverci di continuo?' chiese di nuovo.
'Come ho già detto, ci servirà il sangue dei doppleganger. A Mystic Falls ci sono. E noi ora siamo qui, dobbiamo solo aspettare il giorno giusto per effettuare l'incantesimo.' La mia voce era maschile e molto potente. Non ero io che stavo parlando. Forse mi trovavo in un altro corpo. Forse tutto questo era solo un'allucinazione. 'Noi Travels smetteremo di viaggiare.'
'Grazie mille, Markos.' Disse la ragazza per poi andarsene.
Fine Flash.
Stavo ancora osservando il ragazzo che mi aveva salvato dal cadere per terra e notai che ero ancora appesa al suo braccio con entrambe le mani. Stupidamente mi ero messa a fissarlo e lui mi sorrise. Mi rimisi in piedi e continuai a pensare a quello che avevo appena visto. I doppleganger. Quindi si riferisce a Stephan ed Elena. Dannazione. Alaric aveva ragione. Questo è il famoso Markos e io ho avuto una visione mentre l'ho toccato. Gli sorrisi e cercai di non essere a conoscenza di niente.
'Piacere, io sono Charlotte.' dissi, continuando a sorridere. 'Scusami, non stavo guardando e sono di corsa..' dissi, iniziando ad indietreggiare verso la macchina.
'Non c'è nessun problema, buona giornata.' Mi rispose, continuando a fissarmi, finchè non partii definitivamente dal Grill, e la sua visuale non fu più su di me da potermi guardare. Lui sa. È impossibile che si metta a fissare della gente così a caso. Accelerai di più e cercai di prendere tutte le scorciatoie possibili immaginabili per poter arrivare alla Pensione, continuando a guardare verso lo specchietto retrovisore, nella speranza di non vedere nessuna macchina rincorrermi. Ma quando rimisi gli occhi sulla strada, notai una persona in mezzo ad essa e allora misi il piede sul freno, nella speranza di potermi fermare prima e fu così. A pochi millimetri dall'incappucciato, mi fermai. Cercai di regolarizzare il respiro e mi spostai i capelli dietro le spalle, uscii dalla macchina e mi misi il braccio sulla fronte per potermi riparare dal sole del tramonto.
'Chi sei?' chiesi, alzando abbastanza la voce da potermi far sentire. Non eravamo tanto distanti, eppure io non riuscivo a vederlo bene in faccia. Non mi rispose e iniziò ad avvicinarsi e quando fu vicino abbastanza, riuscii a vederlo in faccia per qualche secondo. Scoprii ovviamente troppo tardi che era una vampiro. Le mie ossa del collo che si rompevano fu l'ultima cosa che sentii.
Elena's pov.
Guardai Bonnie e Caroline preoccupata per la reazione che aveva avuto Charlotte poco prima e dopo aver avvisato Stephan, decidemmo tutte e tre di andare alla pensione, nella speranza di trovare Charlotte lì ad aspettarli. Non ci sarebbe voluto molto, Stephan e Damon erano in viaggio da un'ora e quindi non avremmo dovuto aspettare poi così tanto. Usammo la mia macchina e quando parcheggiai al posto dove di solito parcheggiava Damon, scendemmo e andammo verso la porta di casa che ovviamente trovammo aperta. Entrai per prima e mi affrettai ad andare nel salotto, ma non trovai nessuno e quindi mi voltai verso Bonnie e Caroline, preoccupata.
'Dove pensi sia andata?' mi chiese Bonnie. Alzai le spalle. Non lo sapevo, non potevo saperlo, come lei non poteva sapere che in città c'era un nuovo percolo per noi, come lei ci aveva detto. I Viaggiatori sono arrivati e Markos il loro leader ha fatto sì che tutti si uccidessero per farlo tornare indietro dal regno dei morti, la così detta Altra Parte. Lei non sa e noi dobbiamo dirglielo.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanficStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"