Tell me the truth!
(capter four)
CHARLOTTE’S POV
Che stupida, che stupida, che stupida.
Perché me ne ero andata così? Perché avevo fatto notare le lacrime agli occhi? Perché diamine avevo accettato quell’uscita?
Come potete notare dalle mille domande che mi facevo, non riscii a dormire quella notte.
E così arrivarono le 8 di mattina molto in fretta. Dovevo prepararmi, e anche in fretta!
Mi alzai dal letto, feci una doccia, presi la borsa e uscii di fretta da casa mia.
Arrivai in tempo davanti al supermercato e vidi Mike che mi aspettava fuori.
‘Ciao ragazza, che faccia pallida che hai! Sembri un cadavere!’ esclamò
Oddio mi ero dimenticata il trucco, merda.
‘Ah ah ah spiritoso, non mi son truccata e mi son ‘svegliata’ per modo di dire, solo mezz’ora fa!’ risposi
‘Ah fatto nottata? Dove sei andata se non conosci neanche un posto!’ mi chiese ridendo.
Non mi andava di raccontargli cosa era successo lo sera prima, quindi risposi
‘D-da nessuna parte, semplicemente non ho dormito!’ replicai
Lui non mi rispose, sorrise soltanto. Entrammo al lavoro, e lui gentilmente mi porse un buon caffe caldo ‘take away’.
‘Grazie, posso già sentire il profumo buono che esce dal beccuccio!’ dissi felicemente
‘Lo sapevo che l’unica cosa che ti serviva era una caldo e dolce caffe!’ rispose ridendo.
‘Bhe, io sono già pronta e posso notare che lo sei pure tu. Cosa facciamo ora?’ chiesi
‘La solita cosa di ieri, che palle non ne posso più, ho la schiena a pezzi!’
‘Ma che barba! Vabbè forse è meglio se incominciamo, prima iniziamo e meglio è!’ replicai
****
Arrivò finalmente anche la fine di quella giornata di lavoro.
‘Ehi Charlotte, ti va di fare qualcosa stassera? È venerdì sera e noi domani e domenica non lavoriamo! Dai ti divertirai, non faremo niente di noioso!’ mi chiese Mike
‘Eh-ehm in realtà, non lo so, dovrei magari restare a casa questa volta..’
‘Dai, non fare la preziosa! Io lo so dove abiti, me lo sono fatto dire apposta per non poter farmi dire di no. Alle nove sono sotto casa tua ragazza! Non fare tardi!’ rispose facendomi l’occhiolino.
Ci so fare è? A finire sempre in situazioni di merda! È la seconda sera che esco con qualcuno, senza diciamo conoscerlo. Non va bene Charlotte, vedi di riprenderti presto!
Ripensando all’altra sera..perchè leggendo quel messaggio, mi era preso il panico? Perché avevo nello stomaco quella sensazione di, non so come dire, di rabbia e gelosia. Non lo conoscevo neanche. Era praticamente uno sconosciuto cazzo. Charlotte togliti tutto dalla testa e torna al presente. Diamine.
Mentre pensavo a tutto questo arrivai a casa, aprii la porta e mi buttai sul divano.
Accesi la tv con speranza che ci fosse qualche film da vedere, per distrarmi un po’.
‘Bene bella merda, non c’è niente…vabbè posso chiamare i miei!’
Presi il telefono e chiamai mia madre.
‘Mamma? Mamma sono io Charlotte, è da un po’ che non ci si sente..come state tu e papà?’ chiesi con voce tremolante.
‘Charlotte? Ciao piccola mia! Come stai? Noi stiamo bene, il lavoro va bene! Però sentiamo molto la tua mancanza! Lo sai, se vuoi tornare noi ti aspettiamo sempre a braccia aperte!’
‘Mamma, non torniamo su questo discorso, io amo Londra e in più ho trovato anche lavoro, pagano bene e penso che rimarrò qua tutta la vita!’ dissi felice, continuando ‘Io sto molto bene qui!’
‘Va bene Charlotte, non voglio farti arrabbiare!’ disse
*din dong*
‘Mamma, ora devo andare hanno suonato alla porta, ci sentiamo il prima possibile!’ dissi di corsa
‘Va bene ciao amore mio!’ rispose
Guardai attentamente l’orologio, erano le sei di sera, chi mai poteva essere? Nessuno sapeva dove abitavo.
Aprii la porta. Mi paralizzai alla vista di quella chioma scura e riccia e di quegli occhi verde smeraldo che fissavano dritto nei miei.
‘C-ciao Harry..cosa ci fai qui?’ dissi
‘Perché te ne sei andata ieri sera? Ti avrei accompagnata io a casa, se solo mi avessi aspettato!’ replicò con voce arrabbiata.
‘Harry, posso spiegarti tutto..’ ma che sto dicendo? Dovevo inventarmi una scusa plausibile al più presto! ‘ah, si giusto entra non stare lì fuori in palato!’ continuai.
Gli feci segno di andare sul divano e dopo aver chiuso la porta, lo raggiunsi.
‘Dimmi il perché Charlotte, ti prego!’
‘Non stavo bene Harry, avevo sonno e dovevo andarmene da quel casino..’ dissi senza guardarlo.
‘Stai mentendo. Avresti potuto aspettare me, e poi andartene.’
‘Perché dovevo aspettarti? Non ti conosco e ho le gambe, quindi me ne sono andata.’ Risposi con tono più deciso.
‘Hai salutato il gruppo con le lacrime agli occhi Charlotte! Me l’hanno detto, cazzo credi che sia una cosa normale?’
‘Non stavo piangendo.’
‘Louis non è cieco.’ Disse arrabbiato.
‘E io so cosa ho fatto, Harry.’
Tese la mandibola, e si girò dall’altra parte.
Ma che cavolo voleva da me?
Poi si rigirò verso di me, guardandomi dritto negli occhi.
‘Charlotte, lo so che hai letto il messaggio, e quindi ora perché, dimmi perché te ne sei andata?’
‘Harry io non volevo leggerlo ok? Non l’ho fatto apposta.’
‘Charlotte, porca troia, dimmi perché te ne sei andata e finiamola qua.’
‘Ma come ti permetti? Io non devo dirti niente e ora vattene da casa mia!’ dissi arrabbiata.
Volevo tirargli uno schiaffo in faccia, davvero ma come cazzo si permetteva di parlarmi così?
‘Charlotte, io non sono arrabbiato con te, ti prego…’ mi rispose abbassando la testa.
‘..ho letto il messaggio, e…ho provato una strana sensazione dentro di me, mi stavo per mettere a piangere e allora me ne sono andata, non mi piace piangere in pubblico Harry, tutto qui. Scusami.’ Risposi calmandomi un po’.
HARRY’S POV
Come mai avevo detto che dove aver letto il messaggio si era messa a piangere? Perché gli aveva fatto quell’effetto? Mentre pensavo, cercai di rispondere
‘Io e Taylor ci siamo lasciati ormai da un mese, ma a lei non è andata giù la cosa e quindi vuole parlare, ma io no. Ci siamo lasciati perché…’ mi fermai.
‘Harry guarda che non mi devi dare spiegazioni, è la tua vita’ mi disse sorridendo.
Non sapevo che dire, quindi la guardai e basta.
Aveva due occhi stupendi, un naso perfetto e due labbra rosse, aveva i lineamenti perfetti, aveva un viso perfetto, era tutta perfetta.
Continuava a guardarmi aspettandosi una risposta, quindi improvvisai
‘Scusami, non volevo..’
‘Tranquillo Harry..davvero!’ mi disse mettendomi un braccio sulla spalla.
A quel tocco, ebbi un brivido che mi attraversò tutta la schiena.
‘Ora però devo prepararmi, quindi, forse è meglio se ti accompagno alla porta..’ disse rivolgendosi a me.
‘Dove vai di bello? Con chi esci?’ chiesi curioso
‘Mike, il ragazzo che lavora con me, mi ha chiesto di uscire..non so dove però..’
‘Ah..’ risposi innervosito.
Mi alzai e me ne andai verso la porta, Charlotte era dietro di me.
Aprii la porta e mi voltai verso di lei
‘Allora ciao Charlotte, ci si vede in giro!’ dissi sgarbato
‘Ciao popstar! E scusami ancora per ieri sera!’ disse ridendo.
Amavo la sua risata, e anche se ero un po’ arrabbiato, mi voltai porgendole un sorriso.
CHARLOTTE’S POV
Io dovevo fare cosa? Uscire con Mike? Ma stiamo scherzando?
In tutti i casi, come scusa è servita molto, Harry se n’era andato e io ora ero da sola in casa ed erano ormai le sette e mezza, quindi era ora di cena.
Dovevo mangiare qualcosa, d'altronde oggi alla pausa pranzo avevo mangiato solo una mela, quindi decisi di mangiare una bistecca, una cosa semplice da fare.
Dopo aver mangiato, presi il telefono e me ne andai in bagno.
Misi su la musica, per l’esattezza ‘Impossible’ di James Arthur, mi rilassava e così mi feci una doccia.
Mentre ero sotto l’acqua, stavo pensando ad Harry, e a cosa era successo prima.
Ogni volta che avevo la mente libera da pensieri, mi veniva in mente lui e i suoi occhi verdi smeraldo.
Mi ero fissata insomma, forse un po’ mi piaceva.
Ma per favore, è famoso, perché dovrebbe puntarsi su di me. Eppure era venuto a casa mia per sapere perché me ne ero andata via l’altra sera..boh.
A farmi ritornare nella vita reale, fu lo squillo del mio telefono che indicava un nuovo messaggio.
*Ehi non darmi buca stassera. Mike xx*
Come diamine aveva avuto il mio numero? In tutti i casi guardai l’orologio e vidi che erano le otto e mezza.
‘Merda devo muovermi!’ pensai
Aprii l’armadio per tirare fuori dei semplici vestiti, un paio di jeans e una maglietta, tanto dovevo uscire con Mike, mica con uno famoso.
Andai in bagno per mettermi a posto la pettinatura e il trucco, dopo essermi lavata i denti, presi il telefono e andai in salotto.
*Io sono pronta, ben cinque minuti in anticipo! Charlotte x*
Risposi a Mike così, non volevo sembrare arrogante ma nemmeno dolce, quindi optai per l’ironia.
*din dong*
Aprii la porta dopo aver preso la borsa.
‘Ciao Charlotte, sei pronta?’ mi chiese Mike
‘Si certo!’ risposi sorridendo
Dopo aver chiuso la porta, mi fece salire in macchina.
‘Dove siamo diretti?’ chiesi
‘Andiamo al parco, lì incontrerai altri miei amici, c’è anche una ragazza, Lola, è molto simpatica! Vedrai ti piacerà! Poi una volta lì decideremo dove andare!’ rispose
Mi andava bene come programma, e al sol pensiero che non sarei rimasta da sola con lui tutta la sera, mi tranquillizzai.
Il parco non era molto lontano quindi arrivammo subito a destinazione.
Mike mi aprì la portiera, e io scendendo gli dissi ridendo
‘Grazie sei un vero gentiluomo!’
‘Visto? Sono molto bravo!’ rispose ridendo
‘Ehi Mike siamo qua! Muoviti!’ disse un ragazzo in mezzo al parco
‘Arrivo subito!’ rispose
Ci avviammo verso quella panchina dove c’erano seduti su due ragazzi e una ragazza.
‘Ciao Mike! Chi è lei?’ disse la ragazza.
‘è Charlotte, lavora con me al supermercato, stassera è dei nostri!’
‘Piacere, io sono Lola, e loro sono Jake e Zack.’ Disse
‘Piacere mio!’ risposi guardando tutte e tre.
‘Allora cosa facciamo stassera?’ chiese Zack
‘Non lo so possiamo andare da Nando’s e stare lì parlando tranquillamente!’ rispose Jake.
‘Per me va bene e per voi due?’ chiese Lola.
‘Certo per me va benissimo!’ risposi io prima di Mike.
‘Eccoci qua!’ disse Jake felicissimo.
Ci sedemmo al primo tavolo sulla sinistra. Quello vicino alla finestra.
‘Volete qualcosa?’ chiese la cameriera
‘Io una coca!’ ‘Io un trancio di pizza’ ‘Io un bicchiere d’acqua!’ risposero Jake, Zack e Lola.
‘Io niente grazie..’ rispose Mike. Io feci cenno con la testa di no, come per dire ‘io non prendo niente’.
Loro continuavano a parlare delle loro cose, io intanto presi il telefono per giocherellare un po’ dal momento che nessuno parlava con me.*Come procede la serata? Harry xx*
Mi era arrivato un messaggio da parte di Harry, mi aveva scritto di nuovo..ma stavolta risposi subito
*Siamo da Nando’s, loro continuano a parlare..io non faccio niente, ma per lo meno sono in compagnia..xx*
*Loro chi?*
*Gli amici di Mike. Zack, Jake e Lola..sono molto buffi mi fanno ridere molto.*
*Ah quindi non sei sola con Mike..xx*
Stavo per rispondere quando Mike mi chiamò
‘Ehi ragazza non avrai mica intenzione di stare sul telefono tutto il tempo vero?’
‘No scusate, ho dovuto rispondere a questo messaggio..’ risposi in imbarazzo.
‘Tranquilla Charlotte!’ mi disse Lola.
Eravamo lì seduti a quel tavolo da più o meno due orette, non facevo altro che ridere, erano così buffi, mi stavo divertendo un sacco.
Finchè non guardai l’orologio, erano le undici passate, e a dire il vero io avevo un po’ di sonno.
Quindi non esitai e dissi a Mike
‘Io è meglio se ne me vado, devo riposare, e posso andare a casa a piedi, so la strada non è lontana!’
‘No, Charlotte, non te ne andare!’ disse Jake facendo una faccia triste.
‘Ti posso accompagnare se vuoi!’ disse Mike
‘Ragazzi davvero, mi sono divertita un sacco con voi ma ora devo proprio andare! No Mike è meglio se vado a piedi, ho bisogno di prendere un po’ d’aria!’ risposi con un sorriso.
‘Va bene, allora ci vediamo lunedì al lavoro!’ disse
Dopo aver salutato tutti, usci dal ristorante e mi avviai verso casa.
Non vedevo l’ora di arrivare a casa, ero davvero stanca.
E quindi una volta arrivata, ed entrata in casa, andai dritta in stanza.
Non ci volle molto prima che io mi addormentai..
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanfictionStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"