"Devo cambiare numero di telefono!"
(capter thirthy-three)
Indossiamo tutti delle maschere e arriva un momento
in cui non possiamo togliere senza toglierci la pelle.
Bruce mi fece cenno di sedermi con loro e di non scappare in camera, ma lui la faceva facile perché tanto doveva andare via, quindi sarei rimasta da sola, con tutti loro. Per mia fortuna il posto libero era vicino a Niall, che appena mi sedetti, mi mise il braccio intorno al collo mi diede un bacio sulla guancia e poi mi chiese nell'orecchio se stavo bene, e io gli risposi con un sorriso, che stava ad un "si" come risposta.
'Louis, per caso sai quando El è libera?' chiesi a lui, con la voce un po' tremante, perché mi vergognavo di avergli urlato contro e adesso di chiedergli proprio a lui, della sua morosa.
'No, il solito, lavora, ma ha il pomeriggio libero in questi giorni..' mi rispose lui, normalmente.
'E Danielle e Perrie?' chiesi guardando verso Liam e Zayn.
'Vuoi fare una serata tra ragazze?' chiese Liam ridendo un po' alla fine.
'No, cioè, volevo solo stare un po' insieme a loro, dato che, non le vedo da molto, anzi solo perché glielo avete detto voi che tornavo e che sono ancora uman- - Merda! Non l'ho detto a Perrie' dissi sbiancando in faccia con una sfigata, aprendo la bocca a forma di O.
'Io pensavo glielo dicessi tu!' disse Zayn ridendo, per la faccia che avevo.
Niall con la mano mi chiuse la bocca, e si mise a ridere di fianco al mio letto.
'Danielle, è impegnata, ha uno spettacolo, però la prossima settimana magari è libera..' disse Liam.
'Harry dove hai appoggiato il mio telefono?' chiesi rivolgendomi a lui, e per la prima volta incrociando i nostri occhi.
Tutti rimasero di piatto, nessuno parlava, Harry mi guardava con una faccia distrutta. Si aveva pianto anche lui, ma anche io, quindi avrei sicuramente pensato prima al mio bene stavolta, perché non l'ho fatto io l'errore, ma lui.
Non mi rispose per vari secondi, ed ad interrompere questo momento imbarazzante fu proprio il mio telefono suonare.
La suonerai proveniva dall'entrata, quindi sorrisi ad Harry, mi alzai e corsi verso il tavolino, dove recuperai il mio telefono.
'Pronto?' chiesi mentre mi avviai al posto di prima. 'No, non sono sola, ma non è in vivavoce- - Ascolta, ma con tutte le persone che conosci, devi proprio chiamare me e chiedere a me queste cose- - Taylor, guarda che devi stare tranquilla, e ti prego, smettila di chiamarmi, io non so mica niente su queste cose, so solo che è meglio andare dal ginecologo, perché il Test di Gravidanza, non va molto bene, ci sono molte persone che hanno riscontrato positivo e poi non era vero- -Si aspetta' dissi per poi alzarmi, uscire dalla finestra, per poi chiudermela dietro di me.
'Charlotte, ho chiamato te, perché sei forte, perché sei l'unica persona che ho conosciuto che non ha paura di niente, e che davanti a delle situazioni del cazzo riesce sempre a trovare delle soluzioni..' mi disse al telefono Taylor con la voce bassa.
'Se vengo, mi prometti che non mi chiamerai tutti i giorni?' chiesi io, stufa, perché comunque, poteva essere la persona che odiavo di più al mondo, e fidatevi la era, ma non mi sentivo, dopo tutto, di lasciarla andare da sola. Avevano ragione i ragazzi, ho un cuore grosso, forse anche troppo..
'Grazie mille, davvero..' disse lei quasi in lacrime.
Oh ma deve sempre piangere?
'Non ti preoccupare ora devo andare..ciao!' dissi per poi buttare giù, alzarmi e rientrare in casa.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanficStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"