Prima uscita

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Prima uscita
(capter three)





*Give a little time to me
We'll burn this out
We'll play hide and seek
To turn this around
And all I want is the taste
That your lips allow*

Quell’odioso ma bellissimo suono che mi svegliò, mi fece capire che era iniziato un altro giorno.
 ‘Oggi ho il primo giorno di lavoro…speriamo in bene’ pensai.
Con un pugno deciso, spensi la sveglia e mi diressi verso il bagno.
Un doccia bella fresca di prima mattina, cosa potevo chiedere di più, tanto per svegliarmi meglio.
Ed ecco arrivare il dramma di ogni ragazza ‘cosa diamine mi metto oggi?’
Ma non diciamo cazzate stavo andando ad un supermercato mica ad una sfilata, quindi mi misi il primo paio di jeans che mi ritrovai davanti abbinati ad una maglietta bianca a maniche corte, presi il telefono sul comodino e andai in cucina.
Mi feci un caffè e basta non avevo molta fame, quindi tornai in bagno per lavarmi bene i denti, finito quest’ultimo e presa la borsa, finalmente uscii di casa.
Come al solito misi le cuffie e accesi l’ipod.
Decisi che forse era meglio se scrivevo ai miei, quindi presi il telefono dalla borsa. Avevo un messaggio da visualizzare, lo aprii subito pensando fosse dei miei, d'altronde chi aveva il mio numero qui a Londra? Invece era da parte di uno sconosciuto:

                                                 ‘Buongiorno charlotte, passa una bella giornata. Harry xx’

‘Oh merda’. Urlai (dico urlai perché avevo su le cuffie e notai che la gente si voltò verso di me, ridendo), bene che bella figura di merda di prima mattina!
Non sapevo se rispondergli o no, quindi l’unica cosa che feci tu salvare il numero sotto ‘HARRY’.

Senza accorgermene  arrivai sul posto di lavoro ed entrai…

Mi guardavo in torno per cercare qualcuno del personale per chiedergli dove dovevo andare, e finalmente ne trovai uno.

‘Scusa, sai dove andare per cambiarmi? Sai è il mio primo giorno qua!’ dissi.
‘E chissene frega, non vedi che sto lavorando? Chiedi a qualcun altro!’
Probabilmente l’avevo chiesto alla più troia e arrogante dei dipendenti. Da cosa l’avevo capito? Semplice, indossava una gonnellina che copriva solo quello che c’era da coprire ma dando comunque la possibilità di immaginarsi quello che c’era sotto, portava un tanga nero di pizzo tanto per capirci. Per non parlare poi della camicetta personalizzata!
Vabbè, guardandola un po’ schifata mentre si allontanava, sentii una voce che mi chiamava da dietro.
‘Ehi tu devi essere la nuova, piacere io sono Mike!’
Voltandomi vidi questo ragazz che mi veniva incontro con la mano in avanti.
‘Si sono io, piacere Charlotte!’ risposi dandogli la mano.
‘Non fare caso al comportamento di Luna, di solito siamo tutti più cortesi con i novellini..dai su vieni che ti accompagno nella stanza ‘casino super’, così la chiamo io, perché ci sono cose sparse ovunque!’
‘Ah ok, interessante, va bene ti seguo!’ risposi ridendo.
Mi era già simpatico, sembrava un ragazzo a posto ed era pure carino.
‘Eccoci arrivati, tieni i tuoi ricambi e la chiave dell’armadietto! Ti aspetto qui’
‘Grazie mille, faccio più in fretta possibile!’ risposi.

Che puzza che c’era dentro quella stanza.

Dopo aver trovato il mio armadietto e solo dopo aver controllato se c’era qualcuno, mi cambiai maglietta, mi legai i capelli e lascia tutte le mie cose dentro il mio armadietto, tranne il cellulare.
‘Eccomi qua, più veloce di Bolt èèè?!’ dissi scherzando.
‘Non ho nemmeno fatto in tempo a chiudere gli occhi!’ rispose stando al gioco ‘Ora è meglio se ti presento il capo!’ continuò.
‘Devo aver paura o è bravo?’ risposi preoccupata.
‘Devi avere tantissima paura, sai si dice in giro che è un vampiro che si nutre con sangue di ragazze giovani e belle!’ disse con voce strana ‘Se fossi in te starei attenta!’ rise.
Gli tirai una pacca sulla spalla, ridendo.
Arrivammi davanti ad una porta con una targhetta in argento appena al centro.
‘Mr James Harlond..’ dissi ‘Già il nome mi mette paura’.

Mike aprì la porta solo dopo aver bussato, e mi fece passare per prima.

‘Mi scusi signore questa è Charlotte, è la ragazza nuova, mi potrebbe dire che turni deve fare?’ chiese con voce molto educata.
‘Oh buongiorno signorina…’
‘Gesmin, Charlotta Gesmin signore!’
‘Gesmin, okay, hai mai lavorato in questo settore?’
‘No signore, non ho mai fatto la commessa, da nessuna parte!’
‘Allora imparerà molto in fretta, non è poi così difficile…diciamo Mike che può fare i turni insieme a te per i primi mesi, dato che ho notato che siete già amici..e ora andate! Disse lasciandosi sfuggire un sorrisetto.
Mike chiuse la porta e mi fece cenno di uscire.
‘Bhe diciamo che ora posso respirare’ dissi ridendo ‘che turno abbiamo ora?’ chiesi a Mike.
‘Dobbiamo andare nel retro prendere la merda e metterla nei vari scaffali. Interessante eh?’
‘Bhe dai diamoci da fare…’ risposi tirandolo per un braccio.
  Passò tutta la giornata e finalmente erano finite le ore di lavoro  e potevo andarmene a casa a riposare. 

HARRY’S POV

Stavo camminando per strada, immerso nei miei pensieri, finchè non notai un viso famigliare dall’altra parte della strada. Era sicuramente Charlotte, riconoscerei quegli occhi  anche in mezzo ad un concerto!
Stava parlando con un ragazzo e per quanto non me ne poteva fregare, è come se mi desse un po’ fastidio.
‘Ehi Charlotta ciao! Ti ricordi di me?’ urlai mentre attraversavo la strada.
Lei si voltò da tutte le parti finchè non incontrò il mio sguardo. Sorrise.
‘Ehi ciao Harry!’ rispose arrossendo.
Arrivato vicino a loro cadde il silenzio e vidi lei che sbuffò e poi disse ‘Si giusto, Harry questo è Mike. Mike questo è Harry.’
‘So chi è Lottie!’ rispose il ragazzo ‘comunque ora devo andare, ci vediamo domani mattina, ricorda abbiamo il turno alle nove in punto..’ Charlotte lo interruppe.
‘E questo vuol dire che devo venire lì almeno un quarto d’ora prima. Lo so Mike sarò puntuale, ci vediamo allora!’
‘Brava ragazza, ciao! Ah ciao Harry è stato un piacere!’ disse Mike allontanandosi.
Io non risposi, feci solo un cenno con la testa.

CHARLOTTE’S POV

Che imbarazzo…non sapevo che dire, quindi dissi la prima cosa che mi venne in mente.

‘Scusa se non ho risposto al messaggio, l’ho letto prima di incominciare il turno e non me lo fanno tenere il telefono!’ balla assurda, il punto era che mi ero proprio dimenticata del suo messaggio e non volevo fare una figura di merda.
‘Non ti preoccupare!’ mi rispose.
‘Bhe, buongiorno, che fai di bello da queste parti?’ dissi tanto per cambiare discorso.
‘Niente, ho un po’ di tempo libero, quindi ho deciso di passarlo fuori casa, magari in un bar, niente di speciale!’ fece una pausa ‘Se ti va puoi venire con me, tanto per fare qualcosa, ovviamente se non devi fare niente!’ mi chiese.
Ecco ci risiamo per una seconda volta. Ero stanchissima, ma non ce la facevo a rispondere di no a quegli occhi verde smeraldo che mi fissavano ansiosi di avere un risposta. Così risposi ‘Va bene, ma stavolta niente pizza per me!’ ironizzai.
‘Ahahah va bene tranquilla!’
Così ci avviammo al primo bar che ci finì davanti. Era assai tranquillo, insomma un bar normale.
Appena entrati, Harry scelse il tavolo, e naturalmente non si trovava vicino a finestre o in mezzo alla sala.
Stavolta ero curiosa e dopo esserci messi comodi, glielo chiesi
‘Come mai scegli sempre tavoli in disparte? Non ti piace stare in mezzo alla gente? Non che mi dia fastidio è!’
Lui mi guardò sbalordito e poi aggiunse.
‘Tu non sai chi sono vero? Eppure dovresti averlo ormai intuito!’
Io feci segno di NO con la testa, non avevo la minima idea di cosa stava parlando.
‘Io sono Harry, Harry Styles, hai presente? ‘One Direction’?’
Feci una faccia spaesata, non sapevo veramente ancora di cosa stave parlando.
‘Ahahah’ rise ‘Stai scherzando vero?’ continuò.
‘No, Harry, scusami Harry Styles, io non so di cosa tu stia parlando sul serio! Scusa la mia ignoranza!’ risposi
‘Ecco spiegato il perché del tuo comportamente così tranquillo e spontaneo, mi piace questa cosa! Ti prego se ti dico tutto, promettimi che non urlerai!’
Io risposi un po’ ridendo ‘E perchè dovrei urlare scusa?!’
Lui sorrise poi continuò ‘Faccio parte della boyband  ‘One Direction’ famosa praticamente in tutto il mondo, senza vantarmi, siamo la band del momento! Strano che tu non abbia mai sentito parlare di noi..’
‘ ‘One’ che?!’ pensai.  ‘Va bene e quindi io ora sarei al tavolo con Harry Styles per la seconda volta, quindi mi devo ritenere fortunata…beh io ho sete vado ad ordinare, vuoi qualcosa?’  gli dissi sorridendo.
‘Una coca grazie..’ rispose.

HARRY’S POV

La guardai mentre andava al bancone, ero rimasto scioccato da come aveva reagito alla mia ‘rivelazione’, come poteva veramente non sapere niente su di noi? C’erano miliardi di cartelloni e accessori sparsi per il mondo e poi specialmente a New York!
Mi squillo il telefono e quindi risposi
‘Harry sono Louis, dove sei?’
‘Sono al bar con Charlotte, hai presente, la ragazza dell’altro giorno da Nando’s…perché hai bisogno?’
‘Stai scherzando vero? Harry non la conosci neanche e già è la seconda volta che la porti al bar! Non ci serve nessuna distrazione!’. Lo interruppi subito dicendo ‘Louis non sei mia madre, e poi l’ho incontrata per caso, e comunque non ci conosce, non ha mai sentito parlare dei ‘One Directionì’ negli ultimi anni, lei, lei che abita a New York!’ dissi
‘Magari ti sta prendendo in giro, cosa ne puoi sapere..’ mi rispose.
‘Perché dovrebbe, sembrava veramente seria..ora devo andare ci vediamo dopo!’
‘Harry dev…’ . Gli buttai giù il telefono, sinceramente non avevo voglia di stare lì ed ascoltare le solite cose.
‘Mi hanno detto che porteranno le cose al tavolo!’ disse Charlotte.
‘Va bene…ma hai già pagato?’ chiesi
‘Si, l’altra volta hai offerto te, quindi ora ho offerto io!’
‘No dai, ti ri..’ mi interruppe dicendo ‘Harry, non c’è problema, stai tranquillo!’.
‘Grazie allora…’ risposi

CHARLOTTE’S POV

Incominciammo a parlare del fatto che lui era un cantante.
Ridevamo e parlavamo allo stesso momento.
Mi stavo divertendo, era davvero simpatico…
‘Ecco a voi, la coca per il signore, e l’acqua per la signorina!’ ci interruppe la cameriera.
‘Grazie mille!’ risposi
                                                          

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora