'Ehi, io ti conosco..'
(capter eleven)
L'amore non sente pesi, ignora i suoi problemi, affronta quello che è al di sopra delle sue forze,
non invoca scusa per l'impossibilità perchè pensa che tutto sia legittimo per lui, e che tutto sia possibile.
-Charlotte Gesmin
'Tavolo prenotato per quattro' disse Elena arrivando all'entrata della sala.
'Nome?' chiese il signore anziano davanti a noi.
'Gilbert' rispose Elena sorridendo.
Lui fece scorrere il dito lungo un enorme lista di nomi, dopo di che rialzò la testa e ci guardò dritto negli occhi.
'Non c'è nessuna prenotazione sotto il nome Gilbert.' Disse serio.
'Bhe, ci deve essere un problema allora, perché noi abbiamo prenotato.'
'Signorina, non mi manchi di rispetto, si calmi.'
'Caroline, spostati dai andiamo, mangiamo in stanca, non ti preoccupare!'
'No Charlotte' mi rispose fredda. 'Eveline!' dissero in coro le altre due.
'Mi dispiace, ma dovete spostarvi..' disse ancora il signore.
Stare zitto no è?
Presi sotto braccio Caroline e tornammo alla reception e mi avvicinai a Rudolph.
'C'è il servizio in camera a quest'ora?' chiesi gentilmente.
'No, cioè si, solo per le persone importanti.' Rispose senza guardarmi.
'Rud, sono io..' dissi avvicinandomi al bancone e sporgendomi per far si che mi sentisse.
'Oh gosh. What happen to your hair?' chiese urlando e sbiancando in faccia, agitando le mani come un pazzo.
'Non ne parliamo. Le ragazze hanno organizzato tutto per non farmi riconoscere e ora mi ritrovo con un fuoco in testa. Comunque non ci hanno preso la prenotazione quindi..'
'Come no?' chiese spalancando gli occhi come un rospo.
Io feci una faccia del tipo 'non è colpa mia..'.
'Dai venite con me!' disse uscendo dal bancone e prendendomi sotto braccio, dopo di che anche Caroline, Elena e Bonnie ci seguirono, e in pochi minuti eravamo ancora davanti al signore di prima.
'Mi scusi Mr Hart, questa ragazze hanno chiamato me e io mi sono dimenticato di prenotare il tavolo per loro. Ne troviamo una adesso, vero?' chiese Rudolph.
'Certo.' Rispose il signore cercando di sorridere.
Ci fece segno di andare e Rud ci fece mettere nella parte VIP.
Dopo averci fatto sedere, se ne andò augurandoci una buona cena.
'No, spiegatemi perché siamo qui se noi non possiamo mangiare?' chiesi ridendo.
'Perché noi mangeremo..' disse Elena tirando fuori dalla borsa una bottiglia di "vino" 'anzi berremmo questo' finì ridendo.
Caroline gliela rubò di mano 'Annata '800. Buona!'
Dopo di che lo aprì e lo versò nei nostri bicchieri, e Bonnie ci guardò schifata come sempre, aggiungendo un: 'Io do un'occhiata al menù'
[..]
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
Fiksi PenggemarStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"