Capitolo 27

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'Si, si sieda pure le portiamo noi l'ordine al tavolo.' Mi disse la cameriera, continuando a sorridermi. Così tanto felici di prima mattina? Sul serio? Le sorrisi, presi lo scontrino e mi voltai alla ricerca di un tavolo libero. Era una bar che io non avevo nemmeno mai visto. Londra e i suoi piccoli segreti. Aspettavo ansiosamente la persona con cui dovevo incontrarmi, senza dare peso a quello che mi stava succedendo intorno. Occhiali e cappuccio erano un MUST in centro Londra, a quest'ora del mattino e se sei famosa. Famosa sia in bene che in male, dato che ho persone che mi odiano pure. Presi il cappuccino e iniziai a sorseggiarlo. Sorrisi appena vidi la figura magra e i capelli castani di Bonnie, mossi dal vento, mentre attraversava la strada. Correva con in mano un paio di libri e si guardava intorno. Appena entrò nel bar, si tolse gli occhiali da sole e si guardò intorno. Appena vide il mio braccio muoversi, mi sorrise e si avvicinò. Si sedette davanti a me e fu solo allora che mi tolsi gli occhiali.

'Scusa il mio abbigliamento, ma se solo qualcuno mi riconoscesse, sarebbero guai..' le riferii, passandogli il Thè caldo con due biscottini.

'Tranquilla. Posso immaginare.' Mi rispose, per poi poggiare i libri sul tavolo e guardarmi preoccupata. 'Allora..' disse per poi togliersi la giacca e la sciarpa.

'Allora?' chiesi io, subito. 'Trovato qualcosa?' aggiunsi, guardandola cercando un qualsiasi movimento facciale che mi potesse far capire se erano cose positive o negative. Non fece nulla, si mise più comodo e mi guardò, aprendo poi uno dei due libri che aveva portato.

'E' possibile. Quello che mi hai fatto cercare, è possibile, ma raro, Charlotte.' Disse, cercando di rassicurarmi. 'Il punto è che io non mi capacito di come tu e D- -'

'Questo non è il punto, BonBon.' La bloccai subito, arrossando. 'E' di Harry. In tutti i casi.' Dissi subito, cercando di convincere entrambe. 'E poi non sono nemmeno pure sicura, ho la visita la settimana prossima.. dal medico..' aggiunsi.

'Okay, okay.' Disse lei subito, gesticolando. 'Non sono affari miei, però posso aiutarti in una cosa.' Disse, guardandomi seriamente. 'Posso dirti se sei incinta o no, se è maschio o femmina e quando è iniziato a crescere- -'

'Che cazzo sei un'ecografia umana?' le chiesi bloccandola e ridendo come una matta. Per fortuna rise pure lei e poi mi spiegò.

'Sono cose da streghe, Charlotte. Erbe e tisane aiutano.' Aggiunse. Finì il suo the caldo e pure i biscotti e poi mi sorrise. 'Allora, come va qui?' mi chiese. Chissà perché' mi aspettavo questa domanda. Alzai le spalle e sbuffai.

'Va tutto alla grande, sto recuperando tutto il tempo perso e stava andando tutto bene prima di.. questa notizia..' dissi indicandomi lo stomaco.

'Vedrai che tutto andrà bene. Anch'io ero spaventata quando ho saputo di Annabelle..' ammise, alzando solo una spalla e sorridendomi. 'Ma poi ho cominciato ad eccitarmi all'idea di avere una piccola Bonnie in giro per casa.' Aggiunse, sorridendo.

'Non diventiamo così felici e eccitate per niente BonBon, non è ancora detto.' Dissi io, cercando di tornare alla realtà.

'Da quando mi chiami coi nomignoli di Damon?' mi chiese lei, guardandomi curiosamente. Cercai di rispondere e aprii la bocca, ma poi mi bloccai e la richiusi. Damon mi mancava, mi mancava davvero tanto che mi attaccavo a tutto pur di sentirlo vicino. Mi rattristii e spostai lo sguardo. Volevo vederlo davvero tanto. 'Charlotte?' mi riprese Bonnie vedendo che non ero più attenta. 'Va tutto bene?' aggiunse, poggiando la sua mano sulla mia. Alzai lo sguardo sul tocco caldo e mi ripresi. 'C'è qualcosa che devo sapere?' mi chiese di nuovo. Negai con la testa e ritirai la mano indietro.

'Ora ho un appuntamento, dovrei andarmene.' Dissi, tossendo e alzando svelta rimettendomi gli occhiali. 'Riesci a tornare nella mia vecchia casa? Ti pago il taxi- -'

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora