Hi Christina!

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Hi Christina!
(capter forty-seven)








 


Il taglio era superficiale, quindi, mi aveva detto il dottore, che sarebbe guarito in pochi giorni. Per mia fortuna non aveva premuto di più sennò, mi ha detto il dottore tranquillamente, che probabilmente ora non sarei qui a parlare. Interessante è?

Sei mesi, son passati sei mesi da quando sono partita, e questo è parecchio interessante, dato che sono finita nei guai già più di una volta e sicuramente avevo messo nei casini molte volte anche Simon e Usher, le persone che mi avevano aiutato ad arrivare fino a quel punto. Diciamo che gli dovevo la vita.



 
Mi trovavo nel letto, ma al mio fianco non c’era nessuno. Harry si era alzato prima di me. Mi stropicciai gli occhi con le mani e quando riuscii a mettere bene a fuoco la visuale, vidi un biglietto sul comodino.

*Siamo fuori per lavoro, torniamo il prima possibile. Ti amo. Harry xx*


Woah, mi aveva lasciato un biglietto, strano di solito escono senza dire niente, comunque ero felice di questo, quindi mi alzai col sorriso dal letto e mi avviai alla doccia.
Bella fresca, l’acqua stava scendendo su di me, sulla mia faccia ancora addormentata e io rimanevo ferma in mobile. I pensieri invasero subito la mia povera testolina che non era in grado di ragionare.
In sei mesi, avevo incontrato il mio migliore amico, I migliori amici che potevo mai avere e il mio amore. Simon e Usher  erano come un papà, dal momento in cui io avevo ‘perso’ il mio. Ero stata cosi fortunata, fortunata ad aver ricevuto un pugno nello stomaco quel giorno, ad essere stata accolta subito in quel modo, a farmi conoscere per quello che sono, perché è questo che ho fatto, mi hanno conosciuto per quello che sono, e mi hanno amato per questo. Un semplice grazie, in questi momenti non bastava.



Decisi di lasciare i miei pensieri a dopo, e di iniziare a lavarmi per bene, per poi uscire dal bagno e andare a fare una buona colazione.
Mi trovavo davanti allo specchio, dovevo medicare il taglio, il che significava metterci un cerotto sopra, di quelli enormi e bianchi, e anche con una crema che mi aveva dato il dottore dicendo che avrebbe aiutato con la cicatrizzazione. Detto fatto, indossavo già anche la biancheria cosi, uscita dal bagno, mi vestii con una maglietta di Harry, che era parecchio lunga, e mi avviai alla cucina.
Presi il caffe e lo misi nella macchinetta, presi la tazza e ci versai dentro il caffe pronto.


Uhm, che buon profumo, dio ero drogata della caffeina, era la mia salvezza di ogni mattina.


Tirai fuori dalla dispensa un sacchetto di brioches che mi ricordavo di aver comprato quando ero andata a fare la spesa una volta. Spesa, supermercato. Mike. Non l’avevo più sentito, e mi dispiaceva, non potevo neanche chiamarlo, dal momento in cui avevo perso il suo numero, e io lo avevo cambiato, quindi nemmeno lui poteva chiamarmi. Volevo vederlo e chiedergli come stava.
Qualcuno busso alla porta.


Corsi con in mano la brioches e la aprii.


‘C-ciao Justin, che ci fai qui?’ dissi pulendomi la bocca e nascondendo la brioches dietro la schiena.

‘Sono venuto per stare con te..disturbo?’ disse lui portandosi una mano nei capelli per poi tirare le punte.

‘No, certo che no, solo che non me lo aspettavo, entra pure!’ finii, spostandomi, dando cosi lo spazio a Justin di entrare.

Lui si sedette subito sul divano, e io lo raggiunsi finendo la brioches che tenevo in mano.


‘Allora come stai?’ mi chiese con voce roca.
‘Bene, il taglio va molto bene, e i polsi, non mi fanno più male, per il resto sto bene!’ dissi sorridendo.
‘Sei sicura?’ mi chiese guardandomi dritta negli occhi.
‘Certo Jus, e poi e solo grazie a te se ora sono qui’ respirai e mi avvicinai a lui ‘sai, io so di essere al sicuro dal momento in cui voi tutti, Simon e Usher compresi, siete al mio fianco..so che non ve ne andrete più e io smetterò di cacciarmi nei guai’ gli diedi un bacio sulla guancia ‘okay?’ lo guardai dritto negli occhi, come aveva fatto lui poco prima. Non mi ero mai accorta dei quegli occhi color castagna, cosi intensi.

Lui mi abbracciò.

‘Noi saremo sempre qui per te okay?’ disse con voce di quando uno si stava per mettere a piangere.

Il mio cuore batteva all’impazzata, e sentivo che anche quello di Justin batteva come il mio.


Quando ci staccammo, io andai a prendere il computer.

‘Ti devo seguire su twitter Jus, non l’ho ancora fatto’ dissi ridendo.
Lui rise insieme a me, e mi guardò per tutto il tempo quando stavo entrando nel mio account, e notò le menzioni, più che altro quelle negative, senza dar l’occhio a quelle positive, che nelle ultime settimane erano aumentate. Avevo delle fan ora, la mia carriera quindi era iniziata.
Notai una ragazza che mi aveva menzionata in una foto. Ero io, con una borsa della Harrods.
‘Non sapevo facessi la modella..’ disse Justin dandomi una pacca.
‘Nemmeno io a dire il vero cioè, dovevo fare un set fotografico, pero, dopo e successo quel che è successo, e quindi non potevo mica fare le foto con un taglio sulla guancia in bella vista..’ gli risposi per poi riportare le sguardo sul computer. ‘ma avevo fatto degli scatti, quindi probabilmente mi hanno vestita e mi  hanno fatto ‘indossare’ le loro cose, con photoshop..’ conclusi.
‘Bhe, sei bella..’ mi disse Justin. Io arrossii.
‘Ecco passi da una menzione stupenda, ad una che ti tira della troia’ dissi ridendo puntando il dito sullo schermo, indicando la menzione.
‘Aspetta, salgo un attimo su twitter e ti seguo.’ Disse lui tirando fuori il cellulare.


Io lo cercai prima che lui cercasse me, e lo seguii per prima.


‘Tze, ti ho battuto sul tempo..’ dissi ridendo ‘Woah, ma quanto cazzo sei famoso? Mamma mia, pagherebbero solo per avere una tua menzione tutte le tue fans!’ esclamai, appena vidi il profilo di Justin.
‘Già, guardati te invece, ti seguo direttamente e lo faccio da un divano in cui tu mi sei accanto’ rise ‘saresti già morta..’ disse con sarcasmo, rendendosi conto della parola che aveva usato. ‘scusa’.
‘Tranquillo Jus, tra le directioners e le beliebers, probabilmente, non so chi mi ammazzerebbe prima.’ Risi e sospirai ‘ma poi ci sono loro’ dissi indicando le varie menzioni ‘quelle persone che probabilmente dovrei chiamare fan’ conclusi con un sorriso in faccia ‘Cazzo, sono salita fino a 11M.’ urlai.
‘Bhe neanche tu scherzi però..’ disse Justin.
‘Si, ma più della metà sono persone che mi odiano’ dissi ridendo.
Chiusi il computer e lo misi sul tavolino davanti a noi.
‘È bello stare con te Justin..’ dissi sedendomi più comoda sul divano.
‘Sei una bella compagnia Charlotte..’ ammise lui.


*din dong*

Mi alzai per andare a vedere chi era alla porta. Non ci potevo credere.

‘Ciao Christina, che ci fai qui?’ chiesi riordinandomi i vestiti.

Lei mi guardò e poi guardò dietro di me, e vide Justin, il quale la saluto con un lieve ‘ciao’.

‘Sono venuta per vederti, ma se ho interrotto qualcosa, me ne vado’ disse
‘No, Christina, non dire cavolate, io sto insieme ad Harry.’ Dissi sbuffando ‘Justin e qui per tenermi compagnia, stavamo navigando su twitter..’ dissi arrossendo dalla vergogna.
‘Va bene, dai allora che ne dite di venire con me giù, e andare a fare un po’ di shopping?’
‘Certo’ risposi subito ‘Jus, alza il culo, oggi si va a fare shoppig’ conclusi mentre mi avviavo in camera per mettermi qualcos’altro addosso, dal momento in cui avevo solo una maglietta di Harry lunga fino alle ginocchia.
Tornai vestita meglio, e con i capelli più in ordine. ‘andiamo?’ chiesi uscendo per prima dalla stanza.

Loro mi seguirono.
 




Appena usciti dall’hotel i paparazzi incominciarono a far foto a raffica, con i loro fastidiosi flash. Christina continuava ad andare avanti, per poi sparire dentro la macchina, Justin mi mise un braccio intorno al collo per coprirmi, dato che aveva capito che io da sola non ce l’avrei mai fatta.


Entrammo in macchina e passammo una giornata fantastica, risate su risate e confessioni di quando eravamo piccoli.


 
Quando tornai a casa, invece,  una notizia mi fece cambiare subito espressione del viso.

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora