An unexpected call..
(capter eight)
Io ero in macchina con Niall.
Gli altri erano nell’altro SUV, sempre nero con i vetri oscurati.
Niall non diceva una parola, probabilmente non aveva niente da dire.
‘Io sto bene, tutto va a meraviglia! Sono in macchina con Niall James Horan e lui non mi parla.’ Dissi cercando di farlo ridere.
Niente. Neanche una smorfia.
‘Stai bene veramente?’ mi chiese poi
‘Si, sto bene veramente, sono in compagnia, non sono sola e questo mi rende felice.’ Risposi guardando fuori dal finestrino spostando poi la visuale sullo specchietto retrovisore.
‘Non ci sono gli altri. Dove sono andati?’ chiesi tornando a guardarlo
‘Siamo famosi ma non stupidi. Non credi che due SUV neri con i vetri oscurati uno dietro all’altro diano troppo all’occhio?’ mi rispose sorridendo
Finalmente aveva cambiato espressione. Questo era un bene.
‘Si, hai ragione..’ risposi .
Che stupida. Non penso mai prima di parlare.
Cercavo di capire dove mi stava portando. Cercavo di memorizzare via dopo via, ma andiamo era troppo difficile, non la conoscevo neanche Londra.
La macchina si fermò.
Eravamo arrivati.
‘Quando scendi, corri dentro l’albergo. Tieni mettiti questa felpa e tira su il cappuccio!’ disse Niall
Non obbiettai, feci quello che mi aveva detto e scesi dalla macchina correndo verso l’entrata.
Entrai nell’albergo non mi tolsi subito la felpa e neanche il cappuccio.
Mi guardavo in torno con faccia stupita. Era così bello. Si vedeva che dovevi essere ricco per vivere almeno una notte lì.
‘Ehi tutto a posto?’ chiese Niall da dietro le mie spalle
‘Si..’ risposi girandomi verso di lui
‘Andiamo! Non togliere il cappuccio e seguimi’
Prese la mia mano e mi portò sull’ascensore.
Quattro piani avevamo salito. Dopo di che l’ascensore si fermò.
Niall tirò fuori la testa per vedere se c’era qualcuno. Ma poi mi fece un gesto con la mano che significava che dovevo uscire.
Arrivati davanti alla porta, Niall l’aprì e una volta entrati potevamo toglierci le felpe.
‘Allora, benvenuta nel nostro regno!’ disse girandosi verso di me.
Poi andò in cucina
‘Hai fame?’ mi chiese
‘Si, un pochino..ma ho molta sete!’ risposi raggiungendolo
Lui aprì il frizer e tirò fuori una pizza surgelata, accese il forno e mise la pizza su una teglia.
Poi tirò fuori due bicchieri, ci versò della coca, e me ne passò uno.
‘Grazie’ sussurai
Gli altri non erano ancora arrivati, ma ci misero poco perché sentii la porta della stanza aprirsi.
‘Ehi Niall, siamo arrivati fa da mangiare io ho fame!’ disse Louis buttando il giubbotto sul divano del salotto.
‘Sto già facendo la pizza Louis sta tranquillo!’
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanfictionStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"