I LOVE U MORE.
(capter twenty-seven)
‘Charlotte ti stanno chiamando!’ urlò Niall dalla stanza.
‘Arrivo subito!’ dopo di che uscii dalla doccia più in fretta possibile e mi asciugai con il doppio della velocità, vestendomi con una maglietta che mi arrivava a metà coscia. Si lo so avevo già fatto la doccia in ospedale, ma mi sentivo sporca comunque e si, la maglietta era di Niall.
Corsi subito in salotto dove si trovavano tutti e zittendoli quando incominciarono a ridere per quello che indossavo, risposi al telefono.
‘Pronto?—Ciao mamma. Ok va bene lo accendo subito, però per poco tempo che devo uscire--- Va bene a dopo!’ sbuffai appoggiando il telefono e prendendo il computer.
‘Ciao mamma! Come sei bella! Da quanto tempo!’ mia mamma mi mancava davvero tanto e vederla, mi si emozionava il cuore, ero felicissima.
‘Ciao Charlotte, possiamo parlare?’
‘Certo mamma, secondo te!’ a dire il vero ero preoccupata, non sapevo di cosa voleva parlare e dalla sua bocca poteva uscire qualsiasi cosa.
‘C’è qui tua zia che deve parlarti’ mi schiarii la voca, guardando preoccupata i ragazzi. ‘Ciao zia! Come stai?’
‘Con che coraggio me lo chiedi? Per quale motivo tu sei ancora viva, mentre il mio piccolo Jay non lo è più? Perché gli hai fatto conoscere i tuoi amichetti del cazzo? Eri in un giro pericoloso, anzi lo era il tuo fidanzato ma tu lo amavi così tanto e hai lasciato che mio figlio entrasse in quel giro?! Piccola puttana!’
Io mi innervosii subito. ‘Hai finito?’ respirai ‘perché io non c’entro niente con quello che è successo. Jay ha fatto di testa sua, io ci ho provato zia, ci ho provato con tutto il mio cuore, ma lui mi ha mandato a cagare!’ iniziai a piangere ‘tu, tu non sai quel che farei per scambiare la mia vita con la sua. Mi dispiace ok? Io ci ho provato. Ciao!’ chiusi di colpo il computer, correndo in camera. Tra lacrime e singhiozzi mi vestii, legando i capelli e mi misi solo un filo di fard rosso sulle guance. Dopo di che tornai dai ragazzi. ‘Andiamo?’
Loro non dissero nulla e si alzarono per poi uscire dalla stanza tutti insieme. Avevamo a disposizione tre macchine. Liam e Zayn andarono sulla prima, andando a prendere Danielle e Perrie, Louis e Niall nella seconda, per andare a casa di El. Mentre io e Harry, sull’ultima.
Ci saremmo ritrovati tutti al ‘The Ivy’, il ristorante delle celebrità a Londra. Non mi sarei mai neanche lontanamente immaginata che avrei cenato lì, ma sarebbe stata una serata grandiosa, senza paparazzi.
Il viaggio in macchina fu al quanto silenzioso. C’erano solo degli sguardi, niente di più. Forse gli occhi stavano parlando al posto della bocca, da soli. Non mi ero mai accorta della bellezza di Harry, cioè si, ma non mi ero mai soffermata sui dettagli. Le fossette che uscivano quando sorrideva, le punte dei capelli leggermente più chiare, quegli occhi verde smeraldo con quel tocco di marroncino vicino all’iride. Era bellissimo ed era mio. Il mio piccolo segreto.
‘Vuoi una foto?’ la voce roca di Harry mi fece sobbalzare. Sentivo che le guance stavano arrossendo dalla vergogna, quindi cercando di non farmi notare, mi misi sull’attenti e schiarendomi la voce risposi ‘Non ho bisogno di una foto. Io ti ho qui con me!’
Lui prese la mia mano e l’appoggiò sul cambio e dopo aver inserito la terza, intrecciò le nostre dita. Era sempre così tenero quando stava con me. ‘Siamo arrivati’.
Scesi dalla macchina aspettando che lo fece anche lui. Mi guardai intorno e notai che gli altri non erano ancora arrivati. ‘Siamo andati troppo veloce o sono loro in ritardo?’ chiesi ad Harry ridendo.
‘Vieni qui, intanto che nessuno ci ha ancora visti, voglio stare con te’ mi disse prendendomi per i fianchi.
Ci baciammo, lasciando che le nostre lingue facessero tutto il lavoro.
Quando mi staccai, lo guardai dritto negli occhi, e mettendo le mie mani nei suoi riccioli gli dissi ‘Ti amo.’
Lui mi diede un bacio a stampo ‘Ti’ un altro ‘amo’ un altro ancora ‘tanto’ un altro ‘anch’io!’.
Dio se amavo quel ragazzo.
Dopo di che arrivarono i ragazzi e dopo aver salutato le ragazze, entrammo nel ristorante e ci avviammo verso il tavolo prenotato.
****
‘Non ci posso credere, ditemi che è uno scherzo!’ dissi guardando verso l’entrata. Tutti si misero a ridere come dei pazzi, persino Harry. Strano.
Volevo divertirmi, quindi alzandomi dal tavolo urlai ‘Ehi Taylor, amore mio, vuoi unirti a noi?’ con voce da ragazzina tutte perfettina. Dopo di che mi risedetti, notando che lei mi aveva fulminato con lo sguardo.
Ridemmo tutti come dei deficiente, facendo si che tutte le teste nella sala, si voltarono verso il nostro tavolo.
È strano come i ragazzi abbiano quell’effetto su di me, voglio dire, dopo tutte quello che mi è successo io ora stavo ridendo come una pazza, nel ristorante più vip di Londra. Che figura.
Ad interrompere le nostre chiacchere fu il mio telefono che iniziò a suonare.
‘Papà?’
‘Ciao piccolina mia, volevo scusarmi da parte di tua zia e di tua madre per il comportamento che hanno avuto oggi..’
‘Non ti devi scusare papà..tu non c’entri e poi, avevano tutto il diritto di essere arrabbiate con me..non ce l’ho fatta io..a tenerlo al sicuro..’
‘Amore ascoltami, tu non c’entri. È successo e quello che importa ora, è che tu sia ancora qui, vicino a me!’
‘Grazie papà mi ha fatto piacere sentirti dire queste parole! Ora ti devo lasciare, ci sentiamo al più presto!’
‘Va bene piccola mia, ti voglio bene ricordatelo! A presto un bacione!’
‘Ti voglio bene pure io!’
Dopo di che la discussione finì. I ragazzi si fecero gli affari propri, mentre Niall mise una mano sulla mia gamba, facendomi capire che lui ci sarebbe stato.
Finito la cena, molto tardi, decidemmo che forse era meglio andare a casa senza fermarci in nessun pub.
Invitai Danielle, Perrie ed El a fermarsi nell’hotel con noi, ma Perrie aveva un appuntamento la mattina seguente con le Little Mix, mentre El doveva lavorare, così anche Danielle rifiutò. Che pizza però oh!
Salutando tutti io e Harry, prenendo sulla macchina anche Niall, tornammo in Hotel subito.
‘Allora cosa facciamo?’ disse Niall
‘Non lo so..io sinceramente sono stanca morta...’
‘Già anch’io sono stanco..’ aggiunse Harry
Niall andò in salotto e si mise a guardare la televisione, io e Harry andammo in stanza, quella sera avremmo dormito io e lui insieme, non io e Niall.
HARRY’S POV
Appena salito sul letto, mi fiondai su Charlotte e non esitai a portare le mie labbra sulle sue, e con un sorrisetto, scompigliai i suoi capelli così perfetti. Avvicinando il mio corpo sopra il suo feci scivolare una mano lungo il suo fianco, mentre con l’altra reggevo il mio peso sul suo corpo.
Lei portò le sue mani sul mio petto e poi le avvolse intorno al mio collo, incominciando a giocare con i miei ricci, com’era abitualmente felice di farlo, e cominciò a muovere il suo corpo sotto il mio. Gemetti sulle sue labbra, per i brividi che mi stava provocando con quel movimento. Notai che lei era già nuda, sapeva benissimo che sarebbe finita così e pure io lo sapevo quindi l’unica cosa che avevo su erano i Boxer.
Spostai le mie mani sul suo corpo, facendole finire sotto il suo culo, dove lo accarezzai delicatamente facendo fuoriuscire un gemito dalla sua bocca. La guardai in faccia mentre facevo scivolare un dito dentro le sue gambe, notando che era già bagnata, quindi premetti il pollice sul suo clitoride facendolo muovere in modo circolare per farla godere. Baciando le sue labbra feci scivolare un dito dentro.
Feci entrare il dito a forza, e lei capendo che era difficile, aprì le gambe subito. Lo feci uscire e rientrare ripetendo lo stesso procedimento, dopo di che inserii anche il secondo, per farla godere il doppio. Dopo di che mi posizionai con la faccia davanti alle sue parti intime e mentre lei giocava con i miei capelli, portai la mia lingue contro la sua area. Un gemito fuoriuscì dalle sue labbra, significava che lo stavo facendo bene. ‘Harry--‘ ansimò. Io continuai senza fermarmi.
Quando feci una pausa, lei mi prese e mi fece scivolare sul letto. Ora ero io quello sotto. Sapevo cosa voleva fare, e non feci nulla per fermarla. Quando mi tolse i boxer, non esitò e si mise il mio cazzo in bocca. Io voltai la testa all’indietro dal piacere. La ragazza ci sapeva fare. Misi le mani nei suoi capelli cercando di non farglieli cadere sul viso, era così brava e bella, chissà dove aveva imparato. Prima che io riuscissi ad aprire bocca per dirgli che stavo per venire, i suoi denti sfiorarono la mia pelle, mentre stava staccando la bocca dal mio ‘giocattolo’. Ero al limite, e quindi venni sulla sua pancia, dato che lei si era alzata.
Ero felicissimo, sollevato e contento. Lei mentre si avviava verso il bagno per lavarsi via il mio sperma, mi guardò e sorrise.
Dio che brava.
Quando tornò nel letto, mi abbracciò felice.
‘Sei stata…’
‘Magnifica?’
‘Unica, pazzesca, magnifica. È stata una cosa bellissima!’ risposi senza fiato.
‘Ho ricambiato il favore amore mio. Buonanotte popstar.’
‘Buonanotte principessa.’
La mia ragazza..questa era la mia ragazza ormai si era aperta con me in tutto. Ora non l’avrei fatta scappare, nessun maschio avrebbe dovuto guardarla e nemmeno toccarla. Lei ormai era mia.
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Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanfictionStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"