Capitolo 28

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'Certo, solo una zolletta di zucchero, grazie.' Le risposi. 'Ah, e un po' di latte!' aggiunsi, arrossendo.

'Non devi vergognarti, Charlie. Non dopo tutti questi anni!' mi rispose Anne, sorridendomi. Preparò pure due biscottini e poi mi porse la tazza. 'Gemma arriverà tra poco, tu, invece come ti senti? Ti sei riposata bene in questi giorni? Come ha detto il dottore?' mi guardò dritta negli occhi. Le sorrisi e annuii. 'Posso farti una domanda?' aggiunse, annuii mentre prendevo in mano la tazza e me l'avvicinai alla bocca, iniziando a sorseggiare. 'Sei incinta?' mi strozzai con il thè bollente e quasi non glielo sputai tutto addosso. Lei si mise a ridere. 'E' tutto a posto, Charlie, è solo una domanda! Quello che sta succedendo a te, a me è successo quando Harry era alle prime settimane dentro il mio pancino.' Disse per poi toccarsi la pancia. Sorrisi involontariamente. E poi mi ripresi.

'No, non sono incinta Anne. Harry è un bravo figliolo, usa sempre le precauzioni.' Le risposi per poi ridere insieme a lei. Mi sorrise e mi guardò ancora più attentamente.

'Chi è Damon?' mi chiese. Oddio, ma che è? un interrogatorio? Qualcosa mi dice che qualcuno è stato soggiogato. Sbuffai e appoggiai la tazza sul tavolo.

'Non dirmelo, un uomo dall'aspetto fantastico è passato di qui e ti ha detto che io sono incinta e lui è il padre.' Dissi, senza nemmeno sembrare sorpresa. Lei mi guardò perplessa.

'Come scusa?!' mi chiese quasi arrabbiata.

'No, no, non prendermi sul serio, nulla di questo è vero!' dissi subito in panico. 'Ma nessuno conosce Damon, cioè i ragazzi lo conoscono, ma.. te? E' passato di qua vero?' chiesi, parlando velocemente.

'Si, Damon Salvatore è passato di qua. Mi ha fatto molte domande su Harry, e su di te, è per caso un amico di vecchia data?' mi chiese, perplessa.

'Si, non lo vedevo da molto e si è rifatto vivo da poco ed è amico di famiglia e, quando gli ho detto che avevo un fidanzato, lui mi ha fatto mille domande.. sai, con tutte le storie del mie passato, insomma- -'

'Lo capisco, è un bravo amico! Un po' grande per te, ma è un bravo ragazzo. E pure sexy!' mi sorpresi di questa cosa e la guardai sorridendole.

'Chi è sexy?' ci voltammo entrambe verso l'entrata della cucina e vedemmo Gemma, che si stava togliendo la felpa e lo zaino dalle spalle. Sorridemmo entrambe. 'Io? Harry? Lo so che io sono più sexy di lui, ma non bisogna dirlo ad alta voce o potrebbe offendersi.' Continuò, sorridendo e versandosi un po' di the, per poi sedersi con noi al tavolo. 'O state parlando di quel ragazzo che ci provava con te alla porta, è? Mammina cara!' disse, rivolgendosi ad Anne.

'Si chiama Damon, e non ci provava con me, è un vecchio amico di famiglia di Charlotte che è venuto per sapere di più su Harry. Sai, si preoccupa per la qui presente.' Disse per poi guardarmi intensamente.

'Oh, dici sul serio?' chiese Gemma, stando al gioco.

'Smettetele! Damon è solo un peso al piede!' dissi, cercando di convincerle. Non lo era affatto, era il sole in una giornata di pioggia, la persona perfetta in una giornata disastrosa, quella che ti guarda e ti capisce, quella che ti abbraccia e si prende cura di te. Damon non era un peso al piede, per niente.

'Non essere così cattiva, è pure sempre un amico..' disse Gemma, sorridendomi.

'Si, ma io amo Harry.' Dissi infine, arrabbiandomi per nessun motivo. Troppo lunatica sto diventando. Mi alzai e poggiai la tazza vuota nel lavandino. 'Devo andare a prendere i ragazzi, scusate..' dissi per poi andarmene da quella casa e salire in macchina. Mandai un messaggio a Niall con scritto che sarei arrivata in una decina di minuti e lui mi rispose con un cuore. L'unica cosa a cui stavo pensando in quel momento era Damon. Dovevo parlare con lui, dirgli di smetterla di preoccuparsi per me e di andare in giro a fare il bel faccino. Deve stare nel suo, soprattutto qui a Londra, dove la mia vita è normale. Non come a Mystic Falls.

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora