L'inizio di tutto

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La sveglia stava suonando, erano le dieci di mattina e io dovevo alzarmi, dovevo riprovare a trovare lavoro, quindi scesa dal letto andai in bagno a farmi una doccia per svegliarmi meglio.
Andai in cucina per fare colazione e finita quella andai fuori con in mano la mia nuova migliore amica, la carta geografica di Londra.
Il primo lavoro cerchiato sul giornale per la giornata di oggi era per fare la commessa in un supermercato.
Entrai per chiedere informazioni e mi accolsero calorosamente dicendomi che andavo benissimo e che potevo, se volevo, incominciare subito anche il giorno dopo.
Accettai subito, ringraziai e uscii dal negozio con un sorriso a 40 denti.
Mi misi le cuffie, accesi l’ipod e pensai  ‘Addio mondo reale..’

Stavo camminando (ballando per la precisione) per la strada e dato che avevo deciso di festeggiare, decisi di andare da Nando’s, dato che era l’unico posto che conoscevo.
Girai l’angolo quando un deficiente mi tirò un pugno nello stomaco. Caddi a terra sulle ginocchia dal dolore e mentre ero persa fra i miei pensieri una voce roca disse ‘Merda, scusami non l’ho fatto apposta, davvero scusami tanto, va tutto bene?’
Alzai la testa per vedere che mi avevo appena tirato un pugno…vidi questa chioma di capelli ricci e scuri che coprivano in parte  quei lucidi occhi verdi, meravigliosi seguiti poi da quella bocca rossa e carnosa che continuava a muoversi e muoversi anche se io non capivo, forse perché ero troppo fissata a guardargli quel fantastico viso perfetto.
Mi diede una mano per rialzarmi e mi raccolse la borsa che mi era caduta.
‘Scusa davvero, stai meglio ora?’
Io balbettando risposi   ‘ S-si tutto bene, g-grazie!’
‘Non volevo farlo, stavo scherzando con il mio amico qua eee non so com’è successo, davvero scusami!’
‘Tranquillo io sto bene ora, un po’ affamata ma sto bene’ dissi tanto per rompere il ghiaccio

HARRY’S POV
Ero rimasto abbagliato da quei occhi azzurri che sembravano dispersi, non sapeva dove guardare forse era in imbarazzo o forse semplicemente era nuova qua a Londra. Quindi mi presentai.
‘Io mi chiamo Harry, Harry Styles, piacere!’ mentre si mise la borsa, alzò lo sguardo verso di me e con un sorriso mi rispose ‘Io sono Charlotte Gesmin, piacere mio’.
Per scusarmi decisi di invitarla a mangiare qualcosa da qualche parte.
‘Hai fame? Se vuoi puoi  venire con noi, stavamo giusto andando da Nando’s, se vuoi puoi unirti a noi!’
Volevo a tutti i costi che dalla sua bocca uscisse un SI diretto..ma non faceva nessun movimento..

CHARLOTTE’S POV
Ero come pietrificata, non sapevo che rispondere! Teoricamente me ne sarei dovuta andare via dicendo che avrei mangiato a casa ma mentre stavo per aprir bocca, Niall, il suo amico, mi prese sotto braccio e mi spinse dentro Nando’s con loro.
‘Cosa ordini?’ mi chiese Niall.
‘Non ho molta fame…’ risposi ‘Ma se fuori hai detto che eri affamata!’ disse Harry ‘Lo so, ma mi è passata la fame…’
‘ Beh, Niall vai ad ordinare e prendi un trancio di pizza anche per lei con un bicchiere d’acqua, noi intanto ci sediamo al tavolo’
‘Va bene bro!’
Harry scelse il tavolo nell’angolo più buio della sala, non mi chiesi nemmeno il perché avevo scelto proprio quello, perché tanto non mi importava più di tanto.
Ci sedemmo. Un silenzio cadde tra di noi, lui continuava a fissarmi mentre io cercavo di non incontrare il suo sguardo..
‘Allora Charlotte, non sei di queste parti giusto? Come mai ti trovi qui a Londra? Vacanza?’ mi chiese.
‘Vengo da New York e sono qui per iniziare una nuova vita..amo Londra da quando avevo otto anni, è il mio sogno da sempre..’
Mi fece un sorrisetto assai strano e poi aprì bocca di nuovo.
‘Tu sei venuta via da New York, per venire qua a Londra, quando ci sono migliaia di persone che vorrebbero andare a vivere là? Strana come cosa..’
‘Non è strana se tu ami Londra come quelle persone amano New York..’ risposi con tono un po’ duro.
Mi ero un po’ innervosita per il suo comportamento per il semplicissimo fatto che lui non conosceva ed era come se mi stesse prendendo in giro.
Non mi diede una risposta, annuì soltanto con la testa.
Finalmente arrivò Niall  al tavolo con in mano le ordinazioni, e così mi diede il mio trancio di pizza, solo che io non avevo veramente fame, non avevo detto una cazzata prima…

NIALL’S POV

Avevo come l’impressione di essere arrivato nel momento meno opportuno, quindi ne approfittai, all’insaputa di Harry, per inviare un messaggio a Louis con scritto:
‘Fra un quarto d’ora passa da Nando’s e porta via me e Harry con una scusa plausibile, non fare domande. Niall xx’
Avevo come l’idea che Harry se si fosse interessato a quella ragazza, non sarebbe stata una cosa molto positiva partendo dal presupposto che Harry si era appunto, appena lasciato con Taylor.
‘Lo faccio solo per il suo bene’ pensai.
Dato che nessuno parlava, chiesi a Charlotte se aveva già trovato un lavoro.
‘Si, in un supermercato, non so bene cosa dovrei fare, ma come primo lavoro mi va benissimo, mi serve solo per far entrare un po’ di soldi..’ rispose
‘Bene, bene son felice per te..e dimmi che facevi prima dove abitavi?’
‘A New York? I-io canto, suono la chitarra il piano e la batteria…in più ballo, ma ai  miei genitori non andava bene questa cosa dicevano sempre che non avrei avuto successo nella vita, solo mio nonno mi stava vicino, infatti fu proprio lui a comprarmi una palestra dove potevo ballare quanto volevo, e una sala audio dove potevo cantare quando volevo..ma dopo la sua morte, smisi di fare tutto, mio padre vendette tutto e mise il guadagno sul mio conto. L’unica cosa che ho tenuto sono le due prime chitarre che mio nonno mi regalò, una elettrica e una classica. Per questo sono venuta qua il prima possibile, subito dopo aver compiuto diciott’anni, i miei genitori non potevano sostituire mio nonno, loro non mi capiscono.’ Disse
Wow ero sbalordito, non sapevo che dire…ma sicuramente per il momento era meglio se tenessi per me il fatto che io e Harry facevamo parte dei ‘One direction’ .
A proposito, non ci avevo ancora riconosciuto?
‘ Mi dispiace pr tuo nonno! Un giorno possiamo incontrarci di nuovo così puoi cantare per me o suonare o ballare qualsiasi cosa, mi farebbe molto piacere!’ disse Harry.

CHARLOTTE’S POV

‘Ma perché non me ne sto mai zitta?!’ pensai.
Non sapevo cosa dire così feci solo un cenno con la testa.
Entrò un ragazzo nel ristorante, era incappucciato, che si avvicinò al nostro tavolo.
‘Ehi ciao Niall, ciao Harry’ poi si voltò verso di me ‘Ciao. Ragazzi dovete venire con me da Zayn, ci vuole e ha detto che è urgente dobbiamo andare subito a casa sua’.
Io ero come felice ma triste allo stesso momento ‘Cazzo menomale che se ne vanno, dopo che gli ho rotto le palle con la storia di mio nonno, forse è meglio così, però tutto sommato ero in compagnia e mi piaceva starci, e mi sarebbe davvero dispiaciuto rimanere sola ancora!’

SI LO SO STAVO PARLANDO DA SOLA.

‘Si Harry, andiamo magari sta male! Scusaci Charlotte, è stato un piacere comunque!’ disse Niall.
Harry non mi dava l’idea di essere uno che si stata per alzare o almeno che volesse andare.
‘Ragazzi intanto andate, vi raggiungo subito!’ rispose Harry.
I ragazzi non erano molto felici di quella risposta ma si allontanarono comunque…
‘Ehi Harry non ti preoccupare, posso sparecchiare io, tranquillo!’ dissi.
‘Passami il tuo telefono per favore!’ mi disse rivolgendomi pure un sorrisetto. Glielo diedi senza fare domande, d'altronde cosa poteva mai farmi? Tirarmelo addosso?
Capì subito dal suono che aveva fatto il suo di telefono che si era inviato un messaggio.
Quindi ora aveva il mio numero e io il suo.
‘Ciao bellissima, ci sentiamo è stato un piacere!’ disse ridandomi il cellulare e dandomi un lungo e leggero bacio sulla guancia.
‘Piacere mio!’ risposi arrosando.

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora