Festa a sorpresa.
(capter fourty)
Il risveglio fu al quanto stordito. Mi ricordo della sera passata, mi ricordo praticamente tutto, però per quel poco alcool che avevo bevuto, il mal di testa si sentiva, e anche parecchio. Mi alzai mettendomi una mano sulla nuca, e tranquillamente, scesi le scale per andare in cucina e bere un po' d'acqua, dal momento in cui la mia bocca era secca. Arrivata in cucina incontrai Zayn e Liam, come al solito.
'Buongiorno!' dissi con voce roca, dirigendomi subito vicino al lavandino e prendere un po' d'acqua.
'Buongiorno, divertita ieri sera?' mi chiese Liam con il sorriso.
'Si, vi ringrazio molto per quello che avete fatto, solo che ora sto malissimo..' dissi per poi aprire il frigo, tirare fuori il latte, prendere i corn-flakes e poi andarmi a sedere con loro nell'isolotto che c'era in cucina.
'Non sei più abituata?' mi chiese Zayn.
'No, solo che quando ero un v-' mi bloccai, ma non so il perché 'un vampiro, bevevo il Bourbon tranquillamente, mentre ora mi fa un altro effetto, comunque mi ricordo tutto, quindi sarò stata brilla. Ma è tutta colpa di Simon, è stato lui a farmi bere..' dissi io alzando le braccia al cielo, per poi versarmi sia il latte che il cibo nella ciotola.
Loro risero.
'Che bello risvegliarsi e averti qui con noi..' disse Liam.
'Siamo sempre i mattinieri noi..' disse Zayn.
'A proposito che ore sono?' chiesi io che non avevo ancora visto l'orologio.
'Sono l'una e un quarto..' rispose tranquillamente Liam.
Io stavo mangiando quindi ci mancava poco che mi strozzavo con il latte. 'C-cosa?!' chiesi quasi urlando.
'Avevi qualche appuntamento?' mi chiese Zayn con aria sospettosa.
'No, solo che dovevo alzarmi prima..' dissi finendo tutto, portando la ciotola e il cucchiaio nel lavandino e correndo di sopra, più veloce che potevo.
Una volta vestita, scesi, presi il cellulare, la carta di credito e le chiavi della macchina, uscii dalla porta senza aver salutato nessuno, salii in macchina e partii subito. Indovinate un po' cos'avevo da fare? No dai non ditemi che la prima cosa che vi è venuta in mente è stata andare in palestra o alla ricerca di chi mi ha tolto i freni, perché non è così. Sono uscita di casa per fare una sorpresa a tutti questi amici che mi stanno intorno sapendo che ogni giorno la loro vita potrebbe essere in pericolo. Faccio una festa per quelle persone che mi amano e che lo dimostrano tutti i giorni. Faccio una festa per quelli che mi hanno raccolto dalla strada e mi hanno aiutato a ricominciare una nuova vita.
Prima tappa: Cercare un posto.
Okay, devo mettermi in testa che sono famosa, quindi quello che chiedo praticamente mi viene dato e del costo non me ne può fregar de meno. Quindi il punto prima non era il posto, ma sapere quante persone avrei invitato. Essendo agosto, e essendo che in questa settimana fa abbastanza caldo, potrei fare una festa in piscina, ma a questo punto potrei farla a casa nostra, cioè loro, cioè nostra, amen! Però poi non vorrei che succedessero guai, quindi devo pensare ad un posto qua a Londra con piscina e magari qualche altra cosa. Okay posto trovato. Sono entrata nel vecchio hotel in cui stavamo io con i ragazzi, Hilton London Syon Park, e ovviamente Rud riconoscendomi subito, mi disse che non c'era nessun problema se prenotavo cinque stanze con dentro tre camere da letto e la piscina per un'intera notte, anche se poi la sorpresa cominciava alle dieci e mezza/undici di sera. Gli spiegai anche che ci sarebbe stato alcool, ma che avrei chiamato sicuramente qualcuno per la security, perché quelli ubriachi causano sempre guai. Quindi via il posto, dovevo andare a ordinare le bibite, il cibo, le torte e quelle robe lì, poi trovare un dj, dei camerieri o almeno uno che stesse al bar e poi pensare agli invitati. Okay, avevo esattamente 4 massimo 5 giorni, e se chiedevo aiuto potevo farcela, ovviamente non ai ragazzi, non a Bruce e William, non a Simon e Usher, non alle ragazze, non a Justin sicuro, potevo e volevo chiederlo ad una persona e alle sue amiche, che non vedo da molto, e sarebbe più che altro una scusa per passare del tempo insieme, spero solo di trovarli e di contattarli il prima possibile.
STAI LEGGENDO
Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena- Trilogy
FanficStoria di Carlotta Corvi Trilogia: "Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena" "Sono un vampiro e questa è la mia storia" "Tilbury's Fate"