CAPITOLO 1

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Victoria's pov
"Dai Vicky, sbrigati!" urlò Luke dall'altra parte della stanza.
Finalmente era arrivato il fatidico giorno della partenza, e dovevo ammettere di essere un po' emozionata all'idea di fare un viaggio con i miei amici.
Il giorno precedente, Luke mi aveva invitato a dormire a casa sua, e con noi c'era anche Michael.
In fondo quei due erano diventati come fratelli, ormai.
Era inevitabile che ci fosse anche lui.
Ci eravamo divertiti tanto, tra film, giochi stupidi, scherzi, risate...ma quando ci svegliammo, l'agitazione prese il sopravvento su Luke e Michael.
Non facevano altro che continuare a chiamarmi e a gridare dicendomi di fare in fretta.
Inutile dire che io feci comunque tutto con calma senza dare ascolto a quei due idioti.
"Finisco di truccarmi e arrivo." risposi con tutta tranquillità dall'interno del bagno.
Forse stavo facendo tutto con troppa calma...
"Sei bella anche senza trucco! Esci da quel cazzo di bagno! È un'ora che sei lì dentro!" gridò poi Michael, bussando con forza alla porta.
"Michael, non rompere! Fra pochi minuti esco, ma fatemi finire..." mi lamentai continuando ad ignorare i loro continui solleciti.
Erano già diventati insopportabili.
In quel momento mi stavo chiedendo se avrei davvero voluto passare una settimana con loro.
Meno male che ci sarebbe stata anche Grace che avrebbe cercato di mantenere un po' d'ordine in quella casa di pazzi.
"Okay! Ho finito! Ora la smetterete di essere stressanti?! Comincio ad odiarvi..." dissi, quando finalmente uscii dal bagno e mi ritrovai Michael lì davanti che mi aspettava.
"Ma rischiamo di arrivare in ritardo!" intervenne ancora Michael che sembrava proprio che quella mattina avesse tanta voglia di parlare inutilmente.
"Da quando ti importa di arrivare puntuale?" lo provocai, puntualizzando il fatto che Michael fosse sempre stato il ritardatario per eccellenza.
"I nostri amici possono aspettarci, ma l'aereo non ci aspetta di sicuro! Ora muoviti! Porto giù io la tua valigia. Luke ci aspetta fuori." a quel punto Michael prese la mia valigia e la portò al piano di sotto.
Nel frattempo io recuperai le ultime cose, successivamente scesi anche io.
Quando li raggiunsi, mi guadagnai subito un'occhiataccia da parte di Luke.
"No ma fai pure con comodo..." il suo tono così sarcastico non fece altro che irritarmi, ed io alzai gli occhi al cielo.
"Abbiamo già caricato in macchina le tue cose. Almeno vai a chiudermi a chiave la porta..." concluse poi Luke, lanciandomi le sue chiavi in quanto io fossi ancora davanti alla porta.
Senza dire nulla feci ciò che mi chiese di fare, dopodiché salii in macchina sul sedile accanto a quello del guidatore apposta per non sentire più le mille paranoie di Luke.
Anche se stare accanto a Michael che guidava...non era poi così diverso.
Ma almeno era impegnato a guardare la strada, per questo motivo avrebbe sicuramente rotto le palle di meno.
Stranamente, però, il viaggio fu piuttosto silenzioso, finché non ricevetti un messaggio.
*9:28 a.m.; mittente: Grace;
Vic, mi dispiace tantissimo ma non credo di venire con voi. Ne ho già parlato ieri con Ash...*
Al momento non dissi nulla agli altri, volevo solo saperne di più.
*9:29 a.m.;
Cos'è successo? Cos'hai detto ad Ashton?*
Aspettai una sua risposta.
Speravo solo non fosse successo niente di grave.
*9:30 a.m.; mittente: Grace;
Calum mi ha lasciata senza neanche un motivo...ma ti racconterò...*
Non potevo credere a ciò che avevo appena letto.
Ma che problemi aveva Calum?!
Finalmente aveva trovato una ragazza fantastica come Grace, e lui la lasciava?!
Non aveva senso, ma ormai dovevo dirlo agli altri.
"Ragazzi...Grace non viene. Cal l'ha lasciata. Non chiedetemi il motivo perché non lo so nemmeno io." mi dispiaceva davvero di non avere una delle mie migliori amiche accanto a me, ma forse era meglio così per il suo bene, e per il bene di Calum.
"Ma non ha senso! Quei due si amano!" commentò Luke.
"Non sappiamo cosa sia successo veramente. Avranno avuto i loro buoni motivi per farlo, ma comunque non sono affari nostri. Sono grandi abbastanza, e non sono cretini. Risolveranno la questione tra loro." nonostante nessuno di noi fosse d'accordo sulla loro rottura, sapevamo di non poter fare niente.
Dovevano arrangiarsi da soli, e forse, una pausa di riflessione di una settimana avrebbe fatto bene sia a Grace, sia a Calum.
"L'unico cretino è Cal." intervenne poi Michael.
"Come fai a dirlo? Nessuno di noi sa niente. E poi...non dovresti difendere il tuo migliore amico?!" risposi, con la certezza che anche Michael fosse all'oscuro di tutto.
Aveva passato tutta la giornata con me e con Luke...non poteva sapere sempre tutto, non quella volta.
"Non quando è dalla parte del torto. Conosco abbastanza bene Grace da essere certo che lei non ha fatto nulla di sbagliato. Tutti noi sapevamo che ultimamente Cal stava ripensando a molte cose. Ora che è diventato popolare...si sta montando la testa. Come ho già detto: è un cretino." il ragionamento di Michael non faceva una piega, ma non riuscivo a vedere Calum come un approfittatore.
La popolarità per lui non aveva mai contato nulla.
"Va bene, ma ora basta. Non mi piace parlare dei nostri amici in questo modo. Sono cazzi loro, okay?!" cominciavo ad odiare quella situazione.
Non sopportavo il fatto di parlare alle spalle delle persone, soprattutto se erano cose che non ci riguardavano.
Michael alzò gli occhi al cielo è scosse la testa per poi riportare lo sguardo sulla strada.
"Potresti essere meno scazzato almeno oggi?!" forse era l'agitazione per la partenza, ma ero già stanca dell'atteggiamento di entrambi, soprattutto di quello di Michael.
Se dovevo passare una settimana in quel modo, avrei addirittura preferito stare a casa con i miei genitori.
"Io faccio il cazzo che voglio." sbottò lui.
"Metti da parte il tuo lato punk-rock! Non sei divertente...idiota..." non sarei riuscita a non rispondergli male.
Ero già infastidita da lui e dai suoi commentini provocatori.
"Non rompere, stronzetta!" il mio odio verso di lui continua a crescere.
Perché doveva fare così, quando la sera precedente ci eravamo divertiti tanto?!
"Ma la smettete?! Non fate altro che litigare ogni volta! Smettetela! Siete insopportabili!" Luke si intromise.
Aveva ragione, ma le discussioni con Michael erano inevitabili.
"Luke! Stai zitto!" gridammo all'unisono Michael ed io.
"Siete inquietanti quando dite la stessa cosa contemporaneamente..." commentò Luke.
"Ah! E prima che voi possiate aggiungere qualsiasi cosa...potete stare in silenzio per il resto del viaggio? Almeno fino all'aeroporto: mi avete già fatto venire mal di testa." aggiunse Luke.
Ciò che lui non capiva era che la colpa era di Michael: era stato lui ad iniziare ad essere insopportabile...io glielo avevo solo fatto notare.
Non potevo credere di doverlo sopportare per un'intera settimana.
In ogni caso, ascoltammo la richiesta di Luke, e nessuno di noi aprì più bocca fino all'arrivo in aeroporto.
Quando scendemmo dalla macchina, Michael portò anche il mio bagaglio senza dire niente.
Non capivo se lo stesse facendo solo perché si sentiva obbligato a farlo, o perché voleva davvero essere gentile.
"Hey! Lascia stare! Sono in grado di portare la mia valigia da sola." odiavo dover dipendere da qualcuno, e il suo gesto mi fece solo sentire inutile.
Ma lui non rispose nemmeno, mi lanciò solo un'occhiataccia.
Fortunatamente riuscimmo a trovare in poco tempo i nostri amici, ma i commenti da parte di Ashton furono inevitabili.
"Buongiorno ragazzi! E...Mike, perché hai due valige?" ero certa che Ashton sapesse che una di quelle fosse mia.
L'aveva fatto apposta.
"Una è di Vicky. La voglio portare io. Qual è il problema?!" probabilmente sarebbe stata la stessa risposta che avrei dato io.
Perché nessuno si faceva mai gli affari propri?!
"Ash, lascia perdere. Sono entrambi nervosi: non smettono di litigare da questa mattina..." spiegò Luke.
Non era necessario che dicesse tutto.
"Perfetto! Vic e Mike sono nervosi, Cal è depresso, e Grace non viene. Credo proprio che sarà un lungo viaggio..." disse Ashton, facendo un cenno verso Calum seduto sulla sua valigia a pochi passi da noi.
"Ho detto che verrà!" fu proprio Calum ad alzare la voce quando notò che stavamo parlando di lui.
"No, Cal. Mi dispiace, ma lei ha detto che non ci sarà. È inutile convincersi del contrario." Ashton non esitò a togliere al nostro amico ogni speranza, ma forse era giusto così.
Illuderlo avrebbe solo peggiorato le cose.
"Cal. Alza il culo. Sei un coglione e ora ne paghi le conseguenze." Michael poteva evitare di parlargli in quel modo, anche se aveva ragione.
"Michael, stai zitto!" gli sussurrai, tirandogli una gomitata.
A quel punto, io mi avvicinai a Calum.
Parlargli gentilmente sarebbe stata la soluzione migliore per fargli capire cosa stesse succedendo.
"Cal...ascoltami un attimo. Io non so cosa sia successo tra voi. So che pensi che sia colpa tua, e probabilmente lo è. Ma continuare a colpevolizzarti ormai è inutile...è troppo tardi. Non voglio dirti di smetterla di sperarci o di crederci, ma per questa volta dovresti. Guarda! Mi ha scritto stamattina..." forse non ero molto brava con le parole, ma facendogli leggere il messaggio che mi aveva inviato Grace quella mattina, gli avrebbe fatto capire tutto.
"Mi sento uno schifo. Io...io non voglio partire senza di lei." non sapevo più cosa dire.
Sembrava che il mio tentativo di farlo ragionare fosse fallito.
"Eh dai, Cal. Dobbiamo andare!" insistette Michael.
"Io non mi muovo da qua! La mia ragazza sta arrivando!" era evidente quanto lui fosse innamorato, e dovevo ammettere che anche io avrei tanto voluto qualcuno disposto ad amarmi in quel modo, ma a me non sarebbe mai successo.
"Non è più la tua ragazza! Se non ti alzi, rischiamo di perdere l'aereo! Sai che non verrà!" continuò Michael, con tono parecchio rude.
"Smettila, Michael! Smettila! Ho detto che io resto qua! La aspetterò anche a costo di perdere l'aereo!" era davvero molto carino da parte sua, ma il nostro aereo sarebbe partito a breve.
Non potevamo aspettare ancora, ma non potevamo neanche lasciare lì il nostro amico...
"Cal! Ora calmati, okay?! Grace non ci sarà! Lo sai benissimo! Ora fammi il piacere di alzarti da lì, e di venire con noi." ormai il mio tono di voce non era più poi così gentile, ma non potei far altro.
"Possiamo...possiamo aspettare ancora qualche minuto? Per favore..." mi chiese Calum con uno sguardo che lasciava intendere tutto.
Aveva già gli occhi lucidi.
Come si poteva dirgli 'no'?!
I minuti passarono, e Calum continuava a guardarsi intorno, ma tutti sapevamo che tra tutte quelle persone non avrebbe visto Grace.
"Cal...adesso dobbiamo proprio andare. Mi dispiace..." intervenne poi Luke.
Avevamo davvero pochi minuti ormai.
Così, Calum si alzò, si asciugò gli occhi, e senza dire nulla iniziò a camminare con la sua valigia nella direzione in cui dovevamo andare.
Io lanciai uno sguardo ai miei amici per far capire loro che avremmo solo dovuto seguire Calum che ormai era a molti passi di distanza da noi.
"Ehm...hey, ragazzi...faccio ancora in tempo ad unirmi a voi?" appena iniziammo ad avviarci, sentimmo una voce alle nostre spalle.
Era Grace, e nessuno riusciva a credere che lei fosse davvero lì.
"Grace! Cosa ci fai qui? Io pensavo che..." iniziai andando subito da lei.
Ma mi interruppe prima che potessi finire la frase.
"È stato mio padre ad insistere: mi ha convinto a non rinunciare a voi solo perché...beh...lo sapete..." ci spiegò abbassando lo sguardo.
"Amica mia...hai un aspetto orribile..." intervenne Ashton che effettivamente aveva ragione.
Nonostante Grace avesse cercato di coprire le occhiaie con del correttore, si vedeva che aveva trascorso una nottataccia.
"È così evidente che ho pianto tutta la notte?" lei cercò di ironizzare, ma era evidentemente distrutta.
"Credo che lui sia messo peggio di te. Ci ha fatto aspettare qui sperando che tu arrivassi, e a quanto pare abbiamo fatto bene a dargli retta. Ti va di andare da lui, adesso? È là in fondo." le disse Ashton, indicando Calum che camminava lentamente proprio davanti a noi.
"Dite che potrei...non so se vuole parlarmi..." balbettò Grace che probabilmente non aveva nemmeno capito le condizioni in cui era il suo ragazzo.
O meglio...ex ragazzo.
"Vai da lui! Ma veniamo anche noi...mi dispiace, ma sull'aereo dobbiamo salirci tutti." scherzò Ashton, spingendo la nostra amica a correre da a Calum.
Ovviamente non la seguimmo solo perché dovevamo prendere lo stesso aereo, ma anche per pura curiosità.
"Cally..." lo chiamò Grace appena arrivò abbastanza vicina a lui.
Calum lasciò immediatamente cadere la sua valigia sul pavimento, dopodiché si voltò lentamente verso di lei con un'espressione quasi incredula.
Calum rimase qualche secondo a guardarla negli occhi come se non riuscisse a credere che lei fosse proprio davanti a lui.
"Grace...oh mio dio! Cosa ci fai qua?" le chiese subito avvicinandosi a lei per prenderle le mani.
"Ho cambiato idea e mi sono convinta a venire lo stesso, ma pensavo che tu..." era bello come entrambi si stessero guardando fissi negli occhi senza mai distogliere lo sguardo.
Si poteva affermare che il loro fosse vero amore, ma forse le cose non sarebbero cambiate da com'erano in quel momento.
"Lo so cosa pensavi ma...cazzo, Grace...mi sei mancata! Io...io...ti amo così tanto che...non so nemmeno cosa dire! Sono stato malissimo senza di te questa notte. Dico davvero...mi mancava anche solo un tuo messaggio, o una tua chiamata...volevo te al mio fianco, in un modo o nell'altro. Mi dispiace per tutto quello che ho fatto, e non ho intenzione di giustificarmi! Ho sbagliato. So di essere dalla parte del torto e voglio solo che tu riesca a perdonarmi, perché io ti amo. Non ho mai amato nessuno come amo te, e...spero tanto che tu accetti le mie scuse perché voglio chiederti se vuoi tornare ad essere la mia ragazza." il discorso di Calum fece rimanere tutti noi a bocca aperta.
Era così sdolcinato...ma allo stesso tempo, il loro era un amore invidiabile da chiunque.
"Anche io ti amo, e non ho mai smesso di farlo. Non sai quanto io abbia sofferto senza di te, e...voglio che le cose tornino come sono sempre state. Voglio stare con te, Cal. Sai quanto ti amo, e non smetterò mai di dimostrartelo." rispose Grace.
A quel punto sembrava che le cose si stessero sistemando tra loro, ma intervenne Michael, e come al solito...a sproposito.
"Bene, avete fatto pace. Ora baciatevi in fretta, così possiamo partire." quello era uno dei pochissimi momenti in cui adoravo Michael.
Come dargli torto?!
Mi stava già venendo il diabete.
"Aspetta! Cal...devo dirti una cosa..." Grace si fermò, continuando a tenere le mani del suo ragazzo.
Ma quella volta il suo sguardo era puntato su Ashton che subito spalancò gli occhi.
"Grace, lascia stare. Dobbiamo andare. Glielo dirai dopo, okay?" insistette Ashton, spingendo tutti noi a dirigerci verso il check-in.
Forse avrei dovuto parlare con Grace.
Qualcosa mi diceva che lei stesse nascondendo qualcosa.
Ma avrei aspettato a chiederglielo.
"Bene! I biglietti sono questi, dobbiamo solo dividerci. Siamo tre da questa parte, e tre da quest'altra." appena salimmo sull'aereo, Ashton ci porse i biglietti, invitandoci a sceglierli casualmente.
"Vicino a Michael? Ma seriamente?" mi lamentai, notando che Michael aveva la stessa espressione che avevo io in quel momento.
"Io cosa dovrei dire?! Sono vicino a Calum...che è vicino a Grace. Dovrò fare il terzo in comodo...come sempre..." effettivamente Luke era quello messo peggio.
Almeno io ero in mezzo tra Ashton e Michael.
"Io dico che c'era qualcosa che non andava quando ci hai fatto scegliere i biglietti. Com'è possibile che Grace e Calum siano capitati proprio uno accanto all'altra? E guarda caso...Michael ed io siamo vicini..." mi venne subito un sospetto, ma sapevo che per una volta loro non c'entravano nulla.
"Ma che cazzo vuoi?! Li avete scelti voi!" replicò Ashton.
"Tranquilla, non ti romperò le palle. Ascolterò la musica per tutto il viaggio. Anzi...se vuoi ti do un auricolare, almeno anche tu non romperai le palle a me." disse, porgendomi un auricolare, e...beh, accettai.
Tanto, cosa avevo da perdere?
Ascoltava anche le stesse canzoni che ascoltavo sempre io.
Prevedevo un lungo viaggio.
Ma forse, se chiudevo gli occhi, sarei riuscita ad addormentarmi.
Purtroppo non fu così, e trovai un altro modo per far passare il tempo.
"Ash...sai cosa voleva dire Grace a Calum? È successo qualcosa?" a quel punto mi rivolsi ad Ashton.
Sapevo che sarebbe stato meglio farmi i cazzi miei, ma chiunque al mio posto avrebbe chiesto spiegazioni.
In fondo, loro erano i miei amici più stretti, e avevo tutto il diritto di sapere.
"Ehm...io non credo che..." sembrava quasi intimidito dalla mia domanda, ma era facile capire che lui fosse a conoscenza di tutto.
"Eh dai! Sei il suo migliore amico, lei ti dice sempre tutto! È ovvio che tu sappia cos'è successo." insistetti.
Nel frattempo, notai che anche Michael cominciò ad interessarsi alla mia conversazione con Ashton.
Era come se quell'argomento riguardasse tutti noi.
"Cazzo...te lo spiego con un messaggio, non posso dirlo ad alta voce..." alla sua affermazione, alzai subito gli occhi al cielo.
Come poteva essere così stupido?!
"Cretino! Il cellulare non prende qui in aereo! Scrivilo...non so...tipo sulle note, almeno puoi passarmi il tuo cellulare e leggo direttamente da lì." gli proposi, e lui mi diede ascolto.
Era l'unico modo se non voleva parlare ad alta voce.
Quando mi passò il suo telefono lessi cosa aveva scritto: Grace mi ha baciato.
Non potevo credere a quelle parole.
"Che cosa?!" gridammo all'uniscono Michael ed io.
Evidentemente anche Michael l'aveva letto.
"Hey! Non gridate!" Ashton ci richiamò a bassa voce.
"Cosa sta succedendo lì?" ci chiese subito Calum dalla parte opposta del corridoio centrale dell'aereo.
"Ehm...niente! Non preoccuparti!" rispose Ashton cercando di tranquillizzare il nostro amico.
"Cazzo Ash! Ma sei impazzito? Ti rendi conto del casino che verrà fuori appena Cal lo scoprirà?!" forse Ashton non si rendeva conto di ciò che aveva fatto, ma doveva aprire gli occhi.
"Non è colpa mia! Giuro che io non ho fatto niente! Non questa volta! E poi...è stato solo un bacio a stampo!" spiegò, ma tutto ciò non mi convinceva affatto.
Come poteva non essere colpa sua?!
"Non c'entra un cazzo! L'hai baciata, Ash! Come hai potuto farlo? È la ragazza del tuo migliore amico!" io dovevo essere l'ultima a dire quelle cose, in quanto avessi tradito più volte Ashton proprio con Luke che era il suo migliore amico, ma era ben diverso.
"È stata lei a baciarmi! Era un momento...particolare, okay?!" non potei far altro che pensare che lui stesse mentendo.
Conoscevo Grace e sapevo che non poteva aver fatto una cosa del genere.
"Non dire cazzate! Lei non lo farebbe mai!" Grace non avrebbe mai baciato un altro ragazzo al di fuori di Calum, soprattutto se lui l'aveva appena lasciata.
"Allora chiedi a lei! Ti ho già detto fin troppo!" Ashton sembrava essersi innervosito.
Forse stava dicendo la verità, ma avrei comunque chiesto la conferma a Grace.
"Sta dicendo la verità." mi sussurrò poi Michael all'orecchio.
Subito mi voltai verso di lui con aria perplessa.
"Come lo sai?" gli domandai, anche se in realtà sapevo già la risposta.
"Conosco Ashton da anni. Fidati se ti dico che non sta mentendo." beh, se lo diceva Michael, probabilmente avrei dovuto crederci.
In fondo, lui conosceva Ashton più di chiunque altro.
"Non ascolti più la musica?" aggiunse poi Michael, indicandomi l'auricolare che avevo tolto per parlare con Ashton.
"Sì, ma lasciami dormire che ho sonno." risposi, mettendo l'auricolare nell'orecchio e appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Sei comoda?!" percepii il suo tono sarcastico, ma non aprii nemmeno gli occhi per dargli una risposta.
"Abbastanza, e tu?" ovviamente gli risposi con lo stesso tono che aveva usato lui.
Michael si mise a ridere, per poi appoggiare a sua volta la testa sulla mia.
Riuscii ad addormentarmi per parecchio tempo, forse per quasi tutto il viaggio.
Mi svegliai solo quando sentii i nostri amici ridere.
Ma perché stavano ridendo?
Quando alzai la testa, notai che anche Michael si era svegliato.
"Porca merda! Ma che cazzo avete da ridere?!" sbottò lui, strofinandosi gli occhi con una mano.
In quel momento mi resi conto che ci stavamo tenendo per mano.
Ma com'era successo?!
Perché ogni volta che ci addormentavamo insieme, ci risvegliavamo mano nella mano?!
Immediatame ci allontanammo, lanciandoci un'occhiataccia.
"Ma buongiorno piccioncini. Dormito bene?" Luke ci prese in giro ridendo.
"Piccioncini? Luke, è meglio che tu stai zitto! E smettila di dire cazzate!" sbottai parlando ancora con voce assonnata.
Ormai tutti si stavamo prendendo gioco di noi, tranne Ashton che sembrava piuttosto pensieroso: non faceva altro che guardare fuori dal finestrino non degnandoci nemmeno di uno sguardo.
"Quali cazzate? Vi siete tenuti per mano tutto il tempo...e tenete conto che ormai stiamo per atterrare!" non pensavo di aver dormito così tanto, e soprattutto non pensavo di aver tenuto la mano di Michael per tutto il tempo.
"Cazzo...non vedo l'ora di arrivare. E voi due, invece? Come ve la passate?" a quel punto Michael cercò di togliere l'attenzione da noi due, per portarla su Calum e Grace.
Tutti noi volevamo sapere cosa stava succedendo tra i due.
"Direi alla grande. Giuro che qualunque cosa accada, io non la lascerò più. Voglio passare ogni singolo giorno con la mia Grace." sorrise Calum, per poi girarsi a baciarla.
Se solo lui avesse saputo cos'era accaduto tra la sua ragazza e Ashton...
"Non so cosa farei senza di te, amore mio." gli rispose Grace.
E in quel momento ci fu un verso di lamento da parte di tutti noi.
"Che schifo...già non vi sopporto più..." affermò Michael alzando gli occhi al cielo e voltandosi verso di me con un'espressione schifata.
"Salvatemi, vi prego..." e intanto c'era Luke intrappolato dalla parte del finestrino, costretto ad assistere alle smancerie di quella coppietta.
"Dai amico, manca poco, poi sarai libero." scherzò Calum.
"Non vedo l'ora..." sbuffò Luke.
Fortunatamente, proprio in quel momento sentimmo l'annuncio che ci avvisava che in pochi minuti saremmo atterrati.
Ero un po' agitata in quanto non fossi mai stata in quella città, ma almeno ero con i miei amici.

L'aereo era già atterrato.
Stavamo scendendo in quel momento, ma c'era qualcosa di strano in Ashton.
Non si era nemmeno alzato dal sedile.
"Ash, stai bene? Guarda che dobbiamo scendere. Siamo arrivati." lo chiamai attirando subito la sua attenzione.
"S...sì...più o meno...soffro l'aereo..." avevo scoperto un'altra cosa di Ashton che ancora non sapevo, ma mi sembrava parecchio strano.
Pensavo fosse abituato a viaggiare.
"Ma abbiamo fatto solo tre ore di volo..." era questo ciò che mi sembrava più improbabile.
Forse c'era qualcos'altro che non voleva dirmi.
"Già...ma ci sono state delle turbolenze mentre tu e Mike dormivate..." mi spiegò, alzandosi in piedi con le mani sullo stomaco.
"Hai bisogno di una mano? Se vuoi faccio venire qui Michael o Luke..." forse il supporto dei suoi migliori amici l'avrebbe aiutato.
"No...no...ho solo un po' di nausea, nulla di più. Andiamo?" lui sorrise probabilmente per nascondere il fatto che stesse male, ma era comunque rassicurante vedergli un sorriso stampato in faccia.
Così, scendemmo e aiutai comunque Ashton a scendere le scale.
"Ma avete scopato in tutto questo tempo?! Dov'eravate finiti? Vi stavamo aspettando!" parlò Michael appena ci vide arrivare da loro.
"Idiota! Non vedi che sta male?! È più pallido di me e di te messi insieme..." gli feci notare, paragonando l'aspetto del nostro amico alla carnagione bianchissima che entrambi avevamo.
Un'altra cosa in comune che avevo con lui.
Avrei preferito avere gli occhi del suo stesso colore, ma non sarebbe stato possibile.
Nessuno poteva avere degli occhi meravigliosi come i suoi.
"Cazzo! Ash, cos'hai? Porca merda! Non mi ricordavo che tu soffrissi così tanto l'aereo..." Michael si precipitò subito dal suo migliore amico, e improvvisamente sembrava davvero preoccuparto.
Ashton non rispose anche se cercava in tutti i modi di far sembrare che fosse tutto a posto.
"Mike, io sto meglio adesso, non preoccuparti per me." insistette Ashton, ma Michael scosse la testa, gli mise un braccio attorno alle spalle, e iniziò ad avviarsi all'interno dell'aeroporto.
"Lo accompagno un attimo al bar a prendere acqua e zucchero. Voi cominciate ad andare a prendere i bagagli. Fra poco vi raggiungiamo all'uscita. Ah, Luke! Chiama un taxi che ci porti all'appartamento, l'indirizzo ce l'hai." a quel punto Michael si allontanò con Ashton, mentre noi ci avviammo al ritiro bagagli.
Recuperammo tutte le valigie, comprese quelle di Michael e di Ashton, dopodiché andammo all'uscita dove Luke chiamò il taxi, e intanto aspettammo anche i nostri amici che fortunatamente arrivarono solo pochi minuti dopo.
"Ash! Stai meglio?" gli chiesi subito appena ci raggiunsero.
"Sto decisamente meglio, grazie. Quando arriva il taxi?" beh, era evidente che ora stesse bene.
"Ne ho chiamati due, dovrebbero arrivare fra pochi minuti." rispose Luke.
Non c'era neanche bisogno di dirlo: era ovvio che avrebbe dovuto chiamare due taxi, eravamo in sei...
"Okay! Hemmo, Vicky...voi state con me." sembrava proprio che Michael avesse già deciso tutto.
Ci aveva già divisi nei taxi.
Ma se mi odiava tanto, perché mi voleva sempre tra i piedi?!
Probabilmente non l'avrei mai capito.
"Hey! Tu non puoi dirmi cosa devo fare!" ovviamente protestai.
Non perché non volevo stare con loro due, ma perché odiavo quando mi davano gli ordini.
"Preferisci stare con la coppietta sdolcinata? Oh...beh..d'accordo..." mi provocò, con finto tono indifferente.
Era semplicemente insopportabile...
"Direi di no...ma che sia chiaro: non lo faccio perché me l'hai chiesto tu!" nonostante non importasse a nessuno, volevo mettere le cose in chiaro almeno con lui.
"Come vuoi..." ancora una volta scrollò le spalle come se a lui non interessasse davvero.
Già ricominciavo ad odiarlo...forse troppo.
Sarei riuscita a sopportarlo per giorni interi?
Probabilmente l'avrei ucciso prima.
La mia pazienza aveva già superato ogni limite...

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