CAPITOLO 22

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Ormai me ne stavo andando da lì.
Michael ed io potevamo smettere di litigare solo e soltanto se uno di noi due si fosse allontanato dall'altro.
E quella volta fui io a farlo.
Iniziai a camminare a passo svelto verso il parcheggio.
Dentro di me speravo che Michael mi seguisse, ma non l'avrebbe mai fatto perché a lui non importava di me.
Era inutile illudersi che qualcosa potesse essere ancora salvabile, perché non era così.
Senza neanche voltarmi, salii sulla mia macchina, e la prima cosa che feci fu quella di cercare il mio cellulare nella mia borsa, e chiamare Luke.
Speravo solo di non disturbarlo in un momento poco opportuno.
Ma evidentemente non era così, infatti rispose dopo pochissimi squilli.
"Pronto? Ciao Vicky!" il suo tono di voce sembrava allegro, anche molto più del solito.
Beh...sapevamo chi ringraziare.
"Ciao Lukey. Come stai?" non sapevo esattamente come cominciare.
Non era facile introdurre un discorso dopo ciò che era appena successo.
"Avanti...dimmi cos'è successo..." ormai Luke mi conosceva anche fin troppo bene.
Tanto da riconoscere anche il mio stato d'animo in base al mio tono di voce, o dalle espressioni che usavo.
"Dimmi solo se sei a casa e se c'è qualcuno con te." non aggiunsi altro.
Non ce n'era bisogno.
Avrebbe sicuramente capito.
"Sì...sono a casa da solo, ma cosa succede?" Luke sembrava preoccupato dal tono di voce che mi aveva sentito usare.
"Posso...posso venire a casa tua?" gli chiesi diventando improvvisamente insicura.
Perché una semplice litigata come quella con Michael mi faceva sentire così male?
Eppure...ero consapevole che fosse lui dalla parte del torto.
"Certo che puoi! Dove sei? Devo venirti a prendere?" era bello che potessi ancora contare sul mio migliore amico nonostante mi fossi allontanata da lui anche a causa di Michael.
"No...vengo in macchina. Grazie Lukey..." a quel punto la telefonata finí, ed io partii verso casa sua.
Fortunatamente, ormai per le strade non c'era più molta gente, quindi riuscii ad arrivare in pochi minuti.
Così parcheggiai la mia auto sul vialetto di casa sua, e quando bussai alla porta, Luke venne subito ad aprire.
"Vicky! Dai, entra!" lui mi invitò subito ad entrare in casa.
Forse con un po' di stupore in quanto solitamente facessi come se fossi a casa mia.
"Hai già cenato?" mi domandò appena mi sedetti sul divano.
Io mi limitai a scuotere la testa in segno di negazione.
Non mi voltai nemmeno a guardarlo in faccia.
"Vuoi che ti prepari qualcosa?" continuò lui, ed io ancora una volta non aprii bocca.
Scrollai solo le spalle con indifferenza, facendogli capire che per me fosse indifferente.
Anzi...non avevo neanche molta fame.
Luke capí che in ogni caso non avrei parlato, infatti andò diretto in cucina.
Nel frattempo, io rimasi lì seduta a guardare la TV.
Solo dopo circa venti minuti Luke tornò in salotto con delle bistecche e dell'insalata.
"Tu non mangi?" ricominciai a parlare solo quando anche lui venne a sedersi sul divano a fianco a me.
Luke che non mangiava?
Cosa aveva? Stava male?
"Io ho già mangiato. Ho portato Jenna a cena." ammise facendo apparire un enorme sorriso sul suo volto.
Non l'avevo mai visto così felice.
"Già...anche io dovevo andare a cena..." sospirai parlando tra me e me, per poi iniziare a mangiare.
Forse non avrei dovuto dire quelle cose ad alta voce.
Non avevo il diritto di fargli pesare il fatto che io non fossi felice come lui.
"Cos'è successo? Ti va di parlarne?" inizialmente non risposi.
Ero titubante nel raccontare ciò che era successo con Michael e con Isabelle, ma alla fine cedetti.
Iniziai a parlare.
Raccontai molte cose, ovviamente non tutto...fino ad arrivare a dirgli della nostra litigata, e del motivo per cui la nostra cena fosse saltata.
"E dai, Vicky. Lo sai che Michael è un idiota. In fondo...anche lui sa di avere torto, ma non lo ammetterà mai. Dovresti conoscerlo..." il problema era proprio che Michael non sarebbe mai stato in grado di ammetterlo.
"Mi dispiace solo che sia tutto finito. Con Michael sono sempre stata così tanto bene, ma lui è...è come tutti gli altri..." ero solo delusa...nient'altro.
Mi ero fidata di chi non dovevo...come al solito.
"Io non credo proprio che sia finita così: Isabelle continua a chiamarti. Magari ha qualcosa da dirti su Michael, non credi?" subito guardai il cellulare, ma non mi importava di ciò che Isabelle avesse da dirmi.
Infatti, non lasciai nemmeno squillare il telefono.
Rifiutai la chiamata, e basta.
"E tu non credi che voglia solo raccontarmi cazzate dicendomi quanto suo fratello sia dispiaciuto, o...altre cazzate che so per certo che lui non direbbe mai?! Sono stanca di tutto questo!" ero sicura che Michael fosse andato a lamentarsi con Isabelle, e che avrebbe dato tutta la colpa a me.
Lei mi stava chiamando solo per provare a ristabilire quello strano equilibrio tra me e Michael, ma non ce l'avrebbe fatta.
Non volevo nemmeno provarci...
"Vicky...Michael tiene a te più di quanto tenga a sua sorella. Perché non rispondi a quel cazzo di telefono e non senti cosa vuole dirti?" Luke insistette, prendendo poi il mio cellulare dal tavolino davanti al divano e porgendomelo in modo che io potessi rispondere all'ennesima telefonata.
"No! Non ho nulla da dire né a Mikey, né a Isabelle!" in quel momento me la stavo prendendo con Luke, e sapevo che non fosse giusto, ma ero arrabbiata con Michael...per come mi avesse trattata, e anche per come avesse trattato sua sorella.
"Però lo chiami ancora 'Mikey'...anche tu tieni a lui..." come al solito non mi ero nemmeno accorta di averlo chiamato con il soprannome che gli avevo dato.
A quel punto arrivò un'altra chiamata da parte di Isabelle, e senza pensarci presi il mio cellulare dalle mani di Luke, e risposi.
"Pronto?" risposi con un tono che faceva capire chiaramente quanto io fossi infastidita da tutto e da tutti.
"Vic! Finalmente! Ti ho chiamata venti volte!" Isabelle iniziò subito a parlare, ed io non potei fare a meno di alzare gli occhi al cielo.
Improvvisamente ce l'avevo anche con lei solo perché era la sorella di Michael.
Ora capivo il motivo per cui lui non mi avesse mai detto che proprio Isabelle fosse sua sorella.
"Che cosa vuoi? Perché mi stai chiamando?" domandai sbuffando.
"Posso sapere cosa è successo?! Michael sembra impazzito! Prima entra in camera sbattendo la porta, prende a pugni il muro, mi chiede scusa, e ora si è messo a dormire sul tuo letto...cosa significa?!" in tutto ciò ero rimasta stupita soltanto del fatto che Michael avesse chiesto scusa a Isabelle.
"Abbiamo litigato, okay?! Il motivo puoi benissimo capirlo da sola, e poi...perché cazzo sta dormendo sul mio letto?! Digli di andarsene!" c'era il letto di Isabelle, perché non usava il suo?!
"Come faccio a dirglielo se non vuole nemmeno parlarmi? Mi sono chiusa in bagno per parlare con te. Michael si è anche addormentato subito, cosa dovrei fare secondo te?!" effettivamente nemmeno io avrei voluto che si svegliasse, sapendo il suo problema di insonnia.
"Non importa. Ma...sta bene, vero?" nonostante avessimo litigato, ero comunque preoccupata per lui.
"A quanto pare sta più che bene, visto che si è addormentato. Penso che tu sappia che..." non c'era neanche bisogno che lei me lo dicesse.
Sapevo di cosa stesse parlando.
"Lo so...lo so..." sospirai abbassando lo sguardo.
Quasi mi dispiaceva di aver trattato Michael in quel modo.
"Tornerai a parlare con mio fratello, vero?" non ero sicura di poter assecondare la richiesta di Isabelle, e forse non ci avrei nemmeno provato.
"No...non credo. So di aver ragione, e se lui non riesce nemmeno ad ammetterlo, allora è tutto inutile..." non avevo intenzione di cedere solo perché Isabelle lo voleva.
E poi...non erano affari suoi.
"Posso solo dirti che lui è davvero dispiaciuto, quindi pensaci, okay? Ti chiedo solo questo. Mio fratello ha bisogno di te, e a quanto pare sei l'unica di cui si fida davvero..." già mi aspettavo che avrebbe tirato fuori qualche cazzata del genere, e se pensava che io le avessi creduto, si sbagliava di grosso.
"Non ti assicuro niente. Buonanotte Isabelle..." non avevo neanche più voglia di parlare con lei e di ascoltare tutte quelle bugie.
La telefonata terminò lì.
Era inutile andare avanti.
"Perché ti preoccupi tanto per Mike, se fino a pochi minuti fa dicevi di odiarlo?" Luke non esitò a farmi una domanda così difficile.
Perché non si faceva anche lui gli affari suoi?!
"Non ho mai detto di odiarlo...non oggi almeno. E comunque...non lo so, okay?! Non ne ho la minima idea! È solo che..." non sapevo cosa dire se non che tenevo all'amicizia di Michael.
Avevo davvero paura di perderlo.
"È solo che lui ti piace! Ammettilo,Vicky...è evidente!" Luke in parte aveva ragione.
Non avevo mai negato che alcune sue caratteristiche mi piacessero parecchio, ma non sarei mai riuscita a vederlo in quel modo.
"Ma che cazzo dici?! Stai zitto cretino!" dissi, alzandomi per portare in cucina i piatti vuoti della cena che mi aveva preparato Luke.
Intanto ne approfittai anche per prendere un ghiacciolo dal congelatore.
"Ne prendi uno anche a me, per favore?" mi chiese Luke appena mi vide arrivare con il ghiacciolo in mano.
"Era l'ultimo..." risposi scrollando le spalle con indifferenza e tornando a sedermi accanto a lui.
"Sei una stronza..." si fine offeso.
"Almeno fammelo assaggiare..." aggiunse, ed io senza esitare allungai il mio ghiacciolo verso di lui tenendolo dallo stecco.
"Guarda che anche se lecchi tutto il mio ghiacciolo, non te lo darò lo stesso. Pensi che mi faccia schifo?" risi notando che stava leccando tutto il mio ghiacciolo con il tentativo di farmi rinunciare a mangiarlo.
"Io ci ho provato..." rise lasciando finalmente ciò che era mio.
"Mossa sbagliata, Mikey! Abbiamo decisamente fatto di peggio!" dopo essere stati 'amici con benefici' per così tanto tempo, ormai non mi faceva più schifo nulla.
"Hey! Mi hai chiamato 'Mikey'!" mi fece subito notare.
"No! Non è vero!" ero certa di non averlo fatto.
Soprattutto dopo aver discusso con lui.
"Non negarlo! Mi hai chiamato 'Mikey'! Ma che cazzo...?!" lui si mise a ridere, ma sapevo quanto fosse serio a riguardo.
"Ma la smetti?! Ho detto che non è vero!" mi sentivo decisamente in imbarazzo.
Forse l'avevo fatto davvero...
"Qualcuno qui è innamorato, eh..." mi prese in giro tirandomi un leggero pugno sulla spalla.
"Senti chi parla..." lì l'unico innamorato era lui...non di certo io.
Come potevo amare, se l'unico sentimento che riuscivo a provare era l'odio?!
"Io almeno lo ammetto." sorrise tornando ad essere il Luke felice che avevo visto appena ero entrata in casa sua.
"E...a proposito di questo...devi dirmi qualcosa?" era arrivato il momento che lui mi dicesse ogni cosa.
E probabilmente aveva molto da dirmi.
"Oggi al cinema ci siamo baciati. È stato fantastico! Lei aveva la testa appoggiata sulla mia spalla, e quando l'ho guardata negli occhi, io mi sono avvicinato un po' a lei. Poi non so come sia successo, ma abbiamo iniziato a baciarci e...ti giuro che è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata..." spesso era come parlare con una ragazza.
Anzi...a volte Luke era peggio di una ragazza.
"Okay...ma questo già lo sapevo. E poi?" chiesi ancora.
"Come fai a saperlo se tu eri da qualche parte per il centro insieme a Isabelle?" non mi aspettavo una domanda simile, ma la motivazione era ovvia.
"Me l'ha detto Michael. È per questo che se n'è andato: era seduto tra te che limonavi con Jenna, e Calum che faceva lo stesso con Grace. Ha fatto bene a venire via..." spiegai velocemente.
Com'era possibile che già sentissi una strana sensazione nel parlare di Michael?
Era come se stessi parlando di un passato lontano, eppure era accaduto solo poche ore prima.
"Che pezzo di merda...! Volevo essere io a dirtelo!" si lamentò lui, incrociando le braccia al petto.
"Sì ma vai avanti! Voglio sapere di più, okay?!" insistetti spingendolo a continuare.
"Poi...quando siamo usciti, le ho chiesto di venire a cena con me, lei ha accettato, e quando l'ho riaccompagnata a casa ci siamo messi a parlare un po'. Jenna ha detto che era pronta a fidarsi di me...che non ce la faceva più ad aspettare. Così le ho chiesto se era anche pronta a fare un passo avanti, e lei mi ha detto 'sì'!" Luke non smetteva di sorridere, ed era evidentemente agitato.
"Quindi? Vuoi dire che ora..." non finii nemmeno la frase.
Ero così felice per lui...
"Sì, Vicky! Jenna è la mia fidanzata! Mi fa anche strano dirlo perché...non lo so, ma non sono mai stato così felice in vita mia! Credo proprio di amarla. Anzi! Ne sono certo!" non sapevo perché lo feci, ma lo abbracciai forte.
"Te lo meriti Lukey...sono felicissima per te! Non puoi neanche immaginare quanto..." dissi mentre lui ricambiava il mio abbraccio.
"Grazie Vicky. Spero che questo duri per sempre, perché sto davvero benissimo con lei." ormai avevo perso il conto di quante volte l'avesse già ripetuto, ma non gli avrei detto niente.
Non volevo rovinare quel suo momento di felicità.
"Sappi che ti tengo d'occhio!" l'unica mia paura era che lui potesse tradirla.
Ormai lo conoscevo fin troppo bene da sapere che rischio correva.
"Non preoccuparti. Ormai penso solo a lei. Non potrei mai andare a letto con un'altra ragazza. Voglio solo lei. E sarò disposto ad aspettare mesi e anche anni, se lei non si sente pronta a farlo." quasi non riconoscevo più quel ragazzo che avevo davanti.
Non era di certo un'affermazione che avrebbe fatto Luke.
"Ti conviene non fare cazzate!" ribadii cercando di credere al fatto che per una volta sarebbe riuscito a pensare ad una sola ragazza.
"Non lo farò! Già mi manca..." sorrise appoggiando la testa sulla mia spalla, e guardando un punto indefinito del salotto.
Okay...avevamo perso anche Luke...
"Per favore, non diventate come Calum e Grace! Di coppia sdolcinata ne basta già una..." speravo che non diventassero anche loro così, ma conoscendo Jenna, e fortunatamente sarebbe stato davvero improbabile.
"Non esagerare! Nessuno può essere come loro..." Luke rise Luke non alzando nemmeno la testa dalla mia spalla.
Per qualche minuto ci fu solo silenzio tra noi.
"Lukey? Non credi che sia meglio avvisare Jenna che io sono qui? Non vorrei che pensasse male..." Jenna aveva appena cominciato a fidarsi di lui, e una mossa sbagliata avrebbe rovinato ogni cosa.
"Già...forse hai ragione. Ma l'avrei chiamata comunque per darle la buonanotte." disse Luke alzandosi per andare a prendere il suo cellulare, e quando tornò a sedersi, gli chiesi di attivare il vivace.
Ero curiosa di ascoltare una loro conversazione da fidanzati.
Chissà che tipo di coppia erano...
"Pronto? Hey Pinguino mio!" Jenna rispose quasi immediatamente.
Quando la chiamavo io, spesso nemmeno rispondeva...
"Hey, bae! Come stai?" ma come l'aveva chiamata?!
Stavano insieme solo da poche ore, e già si davano soprannomi ridicoli?!
E poi...'Pinguino'?!
Ma che razza di nomignolo era quello?!
"Mai stata meglio. Ed è solo grazie a te..." era bello vedere quel sorriso stampato sul volto di Luke.
Era tempo che non lo vedevo così solare.
"Potrei dire lo stesso..." sapevo che Luke avrebbe aggiunto qualche altra frase smielata, così gli tirai una gomitata per farlo andare subito al punto.
"Ah...ehm...volevo dirti una cosa..." iniziò lui, tornando stranamente serio.
"Cosa...cosa succede?" ovviamente anche Jenna tornò seria.
Riuscii a percepire la sua preoccupazione.
"Nulla di particolarmente strano. Volevo solo avvisarti che Vicky è qui a casa mia, dormirà da me." finalmente arrivò al punto.
Speravo solo che Jenna si fidasse.
"Ma non avevi detto che era con Michael?" sembrava quasi che Jenna pensasse che Luke le mentendo.
Era ovvio che non si fidasse ancora del tutto di Luke.
"Sì, ma come al solito hanno litigato, e...ora lei è qui e Michael è da sua sorella. Tutto normale direi..." odiavo il fatto che i miei due migliori amici mi stessero prendendo in giro in quel modo.
Come potevano farlo?!
"Come al solito...ma non importa. Mi fido di lei. E salutamela, eh!" avrei tanto voluto urlare che Luke era in vivavoce, ma non volevo intromettermi.
"Lo farò. Ci vediamo domani. Ti amo..." Luke concluse aspettando la risposta di Jenna prima di mettere fine a quella telefonata.
"Ti amo anch'io. Buonanotte amore." pensai subito che ormai avessimo perso anche Jenna.
Ed ecco un'altra coppia come quella di Calum e Grace.
Appena la telefonata finí, io guardai male Luke.
"Che c'è? La amo, okay?" ammise sorridendo.
"Sei così prevedibile...che razza di cretino!" lo presi in giro alzandomi e iniziando a dirigermi al piano superiore.
"Hey! Dove stai andando?" Luke mi fermò subito.
"A farmi una doccia, mettermi il pigiama, e andare a dormire. Tu che cosa fai? Resti lì?" ormai era molto tardi, e il giorno successivo dovevamo andare a lezione.
Non potevamo andare a letto troppo tardi.
"Io ho già fatto tutto. Ti aspetto in camera mia." appena sentii qualla frase, mi voltai subito.
Non potei fare a meno di lanciargli un'occhiataccia.
"Luke! Ma che cazzo stai dicendo? Ora sei fidanzato!" avrei dovuto sapere che non sarebbe stato poi così affidabile come Jenna credeva.
"E quindi? Questo non significa che non possiamo più dormire insieme..." era incredibile che ancora non l'avesse capito.
"Inizia ad abituarti a dormire da solo, e dimenticati di qualsiasi altra ragazza al di fuori di Jenna..." di certo non l'avrei assecondato...anche se sapevo che tra noi non sarebbe successo nulla in ogni caso.
Ormai ero andata oltre: non mi interessava più, e forse non mi era mai interessato davvero...se non per qualche beneficio che ne traevo.
Ma quei momenti facevano parte del passato.
Non sarebbe più successo nulla tra noi.
Non correvamo nessun rischio.
"Ma è diverso! Tu sei la mia migliore amica!" continuavo a non capire il motivo per cui insistesse tanto nel farmi dormire con lui.
Qual era il suo scopo?
"Non vedo quale sia la differenza. E poi...perché dovrei dormire con te? Fino ad oggi sono stata nella stanza degli ospiti..." quello era un altro punto che non mi tornava.
Nulla aveva senso ormai...
"L'ho fatto solo per far dormire te e Michael insieme! Davvero non l'avevi capito?" in realtà sospettavo che il suo piano fosse sempre stato quello, ma non avevo capito proprio tutto ciò che avesse in mente.
"Lasciamo perdere Michael per una cazzo di volta! Non dormirò con te in ogni caso! Accettalo e basta." non sopportavo che Luke tirasse in mezzo Michael in ogni suo discorso.
Era proprio necessario?
"Ti ho già detto che sei una stronza?" sbuffò.
"Stai zitto!" conclusi per poi salire le scale.
Andai a prendere un mio pigiama in camera di Luke, dopodiché mi chiusi in bagno per circa mezz'ora.
Era così rilassante stare sotto il getto dell'acqua calda.
In quel modo riuscii a scacciare la maggior parte dei pensieri negativi che avevo...soprattutto il pensiero che riguardava Michael.
Quando uscii dal bagno, andai in camera di Luke solo per prendere la mia borsa che avevo lasciato lì e per dargli la buonanotte.
Ma quando entrai, lui era al telefono...ancora.
"Come fai a dire che te l'aspettavi? Io pensavo che ormai le cose potessero solo andare bene." era ovvio che Luke stesse parlando di me e Michael.
Era sempre il solito pettegolo...
"Ora so che mi sbagliavo." rise Luke.
Ma subito smise di ridere appena notò che io fossi lì ad ascoltare tutto.
"E ora so anche di dover smettere di parlare altrimenti Vicky mi ucciderà..." aggiunse guardandomi con sguardo divertito.
Ma io non ridevo affatto.
"Anche tu mi manchi. Non vedo l'ora che sia domani per poterti baciare ancora. Non puoi capire quanto io ti ami..." non potei fare a meno di alzare gli occhi al cielo.
Erano decisamente peggio di Calum e Grace...
"Io sono schifata..." dissi con un'espressione disgustata.
"Ma certo che passerò a prenderti! Non preoccuparti. Ora andiamo a dormire..." Luke nemmeno sentì la mia affermazione...o forse mi stava solo ignorando appositamente.
"Che cosa? Che festa è?" evidentemente Jenna non sarebbe andata a dormire come avremmo fatto noi di lì a poco.
"Solo dalle tue parti si fanno le 'feste del vicinato'! E sentiamo...con chi andrai?" ero a conoscenza delle feste che ogni tanto venivano organizzate dalle sue parti.
Un paio di volte ero andata anche io.
"Con tua madre...?! Quindi...non ci saranno altri ragazzi, vero?" Jenna usciva spesso con sua madre, soprattutto quando c'erano quel genere di feste.
Per alcuni di noi poteva sembrare strano, ma Jenna e sua madre si consideravano anche amiche.
"No! Non è ovvio che ci siano! Come potevo saperlo?! Comunque...stai attenta, okay? A chiunque ti si avvicini devi dirgli che sei solo mia! Mi fido di te." non avevo mai conosciuto la parte gelosa di Luke.
Conoscevo solo il suo aspetto iperprotettivo, e quello era anche ciò che spesso scatenava accese discussioni tra me e Michael.
"Va bene...mandami un messaggio appena finisce la festa. Piuttosto lo leggerò domani mattina." stavo decisamente per vomitare...che schifo!
"Anche io, amore. A domani." a quel punto, lui appoggiò il cellulare sul comodino, e si buttò di schiena sul suo letto iniziando a fissare il soffitto con sguardo sognante.
"Io non ho parole..." lo presi in giro per l'ennesima volta, andandomi a sedere sul suo stomaco con il solo scopo di disturbarlo e farlo innervosire.
"Cazzo! Vicky...alzati! Non respiro!" si lamentò cercando di mettersi seduto.
Io mi misi a ridere, ma gli permisi di sedersi.
"Non credi di stare esagerando con Jenna? State insieme solo da qualche ora...non penso proprio che ci sia bisogno di essere così geloso. E poi...fino a qualche giorno fa la consideravi solo 'la tua sorellina'. Vacci piano con lei!" il mio era solo un consiglio, in quanto conoscessi Jenna molto meglio di lui.
Presto si sarebbe stancata di un ragazzo che le stava così addosso.
"Sono geloso semplicemente perché lei è bellissima, e chiunque ci proverebbe con lei! Ora che ho capito che deve essere mia...io non voglio perderla." non mi sarei mai aspettata che Luke potesse dire delle parole così dolci per una ragazza.
Anche lui stava cambiando...o forse no.
"Siete anche peggio di Calum e Grace. Che schifo..." ero l'unica che pensava ancora che l'amore facesse schifo?
"Non è vero! Ci amiamo e basta..." si difese.
"Come vuoi...ma non correre troppo. Buonanotte Lukey." lo congedai, dandogli un bacio sulla guancia e tornando nella stanza degli ospiti.
Appena mi sdraiai sul letto, iniziai a leggere alcuni dei messaggi che mi erano arrivati nell'ultima ora.
Uno tra quelli era da parte di Jenna.
*11:58 p.m.; mittente: Jen <3;
OH MIO DIO! VIC! HO APPENA VISTO UN RAGAZZO ASSURDAMENTE BELLO! DOVE SI ERA NASCOSTO PER TUTTO QUESTO TEMPO?!*
Non potei che ridere nel leggere ciò che aveva scritto.
*00:03 a.m.;
Pretendo una foto!*
Ovviamente pretesi una foto da parte sua, in quanto entrambe avessimo più o meno gli stessi gusti.
Quando la foto arrivò, la aprii e notai subito un particolare.
*00:05 a.m.;
Jen...è identico a Luke... -_-*
Il ragazzo della foto si vedeva solo di profilo, ma si vedevano i capelli lunghi e biondi come quelli di Luke, skinny jeans neri e giubbotto in pelle, esattamente come Luke.
Era praticamente Luke...
*00:06 a.m.; mittente: Jen <3;
Nah...il mio Lukey è più bello! Ma questo ragazzo...ci siamo capite...*
L'avevo capita eccome.
*00:07 a.m.;
Credo che verrò nel tuo quartiere più spesso...*
In realtà lo pensavo davvero.
Da brava stalker, l'avrei fatto senza problemi.
*00:08 a.m.; mittente: Jen <3;
Potrei diventare gelosa...*
Scherzò lei.
Sapevo che ora che stava con Luke, non ci avrebbe mai provato con nessun altro ragazzo.
In realtà non l'avrebbe fatto nemmeno prima.
Si limitava ad addocchiare bei ragazzi insieme a me, ma nessuna di noi due aveva mai avuto il coraggio di andare a parlare con qualcuno di loro.
*00:09 a.m.;
Gelosa di cosa? Tu hai già Luke! Non ti basta? Lascia a me il resto...*
Scherzai, facendole pesare il fatto che ora lei avesse un ragazzo, ed io rimanevo sempre la solita sfigata senza nessuno.
*00:10 a.m.; mittente: Jen <3;
Certo che Luke mi basta! Sto solo facendo degli apprezzamenti ad un bel ragazzo. Tu non lo faresti?*
Beh...effettivamente non c'era nulla di male in ciò che stava facendo.
*00:11 a.m.;
Probabilmente io me lo sarei già limonato...MA TU NON PUOI NEMMENO AVVICINARTI A LUI! SFIGATA!*
Era così evidente che mi stavo divertendo a prenderla in giro?
*00:12 a.m.; mittente: Jen <3
Non mi lamento. Voglio dire...LUKE HEMMINGS È IL MIO RAGAZZO!*
Forse aveva tutto il diritto di vantarsi.
In fondo...Luke era considerato il ragazzo più popolare e bello dell college.
Qualunque ragazza avrebbe addirittura pagato anche solo per uscire con lui.
*00:13 a.m.;
E va bene...credo proprio di averti persa. L'amore fa schifo, la mia vita pure, quindi ora vado a dormire. Goditi la serata troietta! <3*
A quel punto le inviai l'ultimo messaggio.
Iniziavo a sentirmi davvero stanca.
Così misi il mio cellulare in modalità aereo, lo appoggiai sul comodino, e mi infilai sotto le coperte.
Ci misi un po' ad addormentarmi, ma almeno riuscii a dormire.
Avevo la consapevolezza che quando mi sarei svegliata, tutto sarebbe cambiato: Ashton non sarebbe più stato lo stesso, Luke aveva finalmente trovato una ragazza da amare, e quindi avrebbe sicuramente trascurato tutti noi...e Michael...beh...probabilmente non sarebbe più stato con noi solo per non vedermi.
Era triste pensare che avessi perso un amico come lui solo per una stronzata come quella.
Ma dovevo accettarlo.

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