Calum's pov
"Come mai sei così silenzioso?" quando ormai eravamo quasi arrivati alla spiaggia, Grace decise di rompere il silenzio che io stesso avevo creato.
Per tutto il tragitto non le avevo nemmeno rivolto la parola, ma solo perché ero agitato.
Forse non avevo mai provato così tanta ansia in vita mia.
"Stavo solo pensando..." ammisi sorridendole mentre camminavamo mano nella mano.
"Pensando a cosa?" mi domandò voltandosi verso di me.
Faceva sempre tante domande quando mi vedeva distratto o pensieroso, ma a me andava bene così.
"A noi due." dissi soltanto senza neanche aver avuto il bisogno di mentire.
Stavo davvero pensando a noi due, ma in particolar modo a come avrei fatto a farle la proposta di matrimonio.
Nei film sembrava sempre così semplice...
"Anche io penso spesso a noi due...al nostro futuro...e soprattutto alla nostra piccolina in arrivo." beh, era stata lei a iniziare a parlare del nostro futuro, e forse avrei potuto cominciare da lì, ma prima volevo arrivare in spiaggia, quasi in riva al mare: lì sarebbe stato più bello, e anche l'atmosfera sarebbe stata più bella...romantica...
"La nostra cucciola sarà bellissima come te." le dissi accarezzandole il grembo con la mia mano libera.
"Sta crescendo. Ogni tanto sento che si muove. A volte scalcia un po'." lei si mise a ridere abbassando lo sguardo e appoggiando la sua mano sopra la mia.
"Vorrei sentirla scalciare anch'io..." ammisi sospirando.
Avrei tanto voluto sentire muovere la nostra piccola.
"Quando comincia a scalciare, te lo dico." rise.
Nel frattempo arrivammo in spiaggia e iniziammo a camminare in riva al mare.
Il leggero vento che ci accarezzava la pelle era gelido in quanto fosse inverno, ma era sopportabile, e in fondo anche un po' piacevole.
"Non è bellissimo qui?" le chiesi fermandomi e mettendomi davanti a lei.
"Fa un po' freddo, ma se ci sei tu...sto sempre benissimo." disse, ed io le presi entrambe le mani guardandola negli occhi.
"Copri bene la piccola..." con un gesto delicato cercai di chiudere la sua giacca in modo da tenere al caldo la nostra bambina.
Forse non serviva, ma ero convinto che fosse così.
"Ti saresti mai aspettato di arrivare fino a qui?" mi chiese Grace dopo un po' che la nostra attenzione era rivolta solo a nostra figlia.
Il momento si stava creando da sé.
Forse non avevo bisogno di discorsi per dirle ciò che presto le avrei detto.
"Assolutamente no! Non mi sarei mai aspettato nulla di tutto ciò. Ma sei la cosa più bella che mi sia capitata. Sarei perso senza di te." quella era la verità, perché prima di avere lei, io non ero nessuno.
Ero solo una nullità, ma non perché me lo dicevano gli altri, ma perché ero convinto di esserlo.
Più volte avevo pensato di farla finita, ma poi era arrivata Grace che mi aveva letteralmente salvato.
Era incredibile come le cose potessero cambiare in così poco tempo.
"Anche io sarei persa senza di te. Ti amo così tanto..." a quel punto lei si alzò in punta di piedi e mi baciò.
Quella volta non fu un semplice bacio a stampo, ma uno vero e pieno di amore.
Ma proprio in quel momento, proprio mentre il corpo della mia ragazza era completamente contro il mio, sentii dei leggeri movimenti.
"Cally...sta scalciando..." Grace interruppe il bacio e mi prese subito una mano mettendola delicatamente sul suo ventre dove sentii come dei piccoli calcetti.
"Oh mio dio! La nostra piccola bimba si sta muovendo!" esultai abbassandomi fino ad appoggiare l'orecchio sulla sua pancia ormai piuttosto pronunciata.
"Stai tranquilla piccolina mia...il papà è qui. Quando uscirai ti abbraccerò forte, forte. Non vedo l'ora..." parlai alla piccola quasi con le lacrime agli occhi dall'emozione.
Forse era stupido mettersi a parlare con lei, perché forse nemmeno poteva sentirmi, ma mi piaceva pensare che in realtà ci riuscisse.
"Mancano ancora molti mesi..." commentò Grace ridendo.
Forse poteva sembrare un'eternità, ma in realtà non mancava molto: forse ancora tre o poco più.
"Dici che sente già la mia voce?" le domandai alzandomi nuovamente in piedi.
"Ma certo che ti sente! Sente anche il tuo affetto...quanto la ami..." amavo già nostra figlia anche se non l'avevo ancora vista, ma era normale che provassi quel sentimento così forte nei suoi confronti.
"La amo esattamente come amo la sua mamma." sorrisi dando a Grace un veloce bacio a stampo.
"Anche noi due ti amiamo tanto. Vero, piccolina?" rispose riportando l'attenzione sul suo grembo e accarezzandolo dolcemente.
"Presto saremo una vera famiglia! Non è fantastico?!" con quella frase speravo solo di arrivare al punto della situazione, perché eravamo lì per un motivo.
"Sì! La nostra piccola ci unirà ancora di più! È fantastico! Non avrei mai creduto di arrivare fino a qui. Stiamo mettendo su famiglia, e questo è...è ancora surreale! Non posso crederci...sto vivendo un sogno." mi aspettavo una risposta diversa: magari una che mi avrebbe permesso di continuare fino ad arrivare alla proposta.
Ma forse potevo prendere una scorciatoia per arrivarci.
"Però...questo sogno è ancora incompleto. Non credi anche tu?" le dissi quasi come una provocazione.
Chissà cosa avrebbe risposto...
"Che...che cosa intendi dire?" lei tornò improvvisamente seria.
Forse aveva già capito dove io volessi arrivare...oppure la stavo solo spaventando.
Così, senza aggiungere altro, feci un respiro profondo e mi misi in ginocchio davanti a lei.
Presi la scatolina dalla tasca e la aprii sotto i suoi occhi.
"Grace Russell...mi vuoi sposare?" non potevo credere che glielo avessi finalmente chiesto.
"Oh mio dio! Sì! Sì! Certo che voglio sposarti! Ti amo amore mio! Ti amo tanto!" lei esultò ed io le presi delicatamente la mano per metterle l'anello al dito.
Feci appena in tempo ad alzarmi in piedi che lei mi buttò subito le braccia al collo saltandomi letteralmente addosso e baciandomi.
"Quindi...diventerai mia moglie?!" la mia suonò più come una domanda, che come un'affermazione.
Volevo solo una conferma, perché sembrava veramente un sogno.
Un sogno da cui non avrei mai voluto svegliarmi.
"Certo che sì! Aspettavo questo momento da mesi! Io ti amo così tanto!" era bello vedere la mia Grace così felice come non l'avevo mai vista.
Era ancora più bella quando rideva.
Più la guardavo, più mi rendevo conto di quanto io fossi fortunato ad averla al mio fianco.
Con lei stavo bene, riuscivo ad essere me stesso e non avevo paura di niente.
Ancora non potevo credere che fosse mia.
E soprattutto, ancora non potevo credere che sarebbe diventata veramente mia moglie.
"Anche io ti amo piccolina mia." affermai con un sorriso, poi lei si bloccò un attimo.
"Aspetta! Ma...i miei genitori? Devo prima chiedere a loro..." si preoccupò subito di cosa avrebbero pensato i suoi genitori.
Meno male che il giorno precedente c'era Ashton con me, altrimenti io non avrei chiesto nulla a loro.
"Non preoccuparti, ci ho già parlato io e hanno detto che a loro va bene. A patto che inizieremo con i preparatevi dopo la fine dell'anno scolastico." le spiegai tutto velocemente in modo da tranquillizzarla.
"Allora non c'è problema! È fantastico, Cal! Io non vedo l'ora! Non vedo l'ora di dirlo a tutti!" esattamente come me, anche lei avrebbe voluto dirlo al mondo intero, e forse sapevo già chi sarebbe stato il primo.
"Voglio chiamare subito Ash! Sarà felicissimo!" come previsto, avrebbe chiamato lui.
Non feci in tempo a dire nulla, che subito fece partire la telefonata attivando il vivavoce.
"Pronto? Ciao piccola! Buon Natale!" Ashton rispose dopo pochi squilli ed io sorrisi.
Ormai non ero più geloso di lui: sapevo che Ashton avrebbe sempre chiamato Grace in quel modo.
"Ash! Buon Natale anche a te! Come stai?" iniziò così.
"Bene, direi. Sono qui a Hornsby con la mia famiglia." sapevamo che sarebbe partito per qualche giorno, ma sarebbe comunque tornato presto perché doveva lavorare.
"Salutami i tuoi fratelli e tua madre. Un giorno mi piacerebbe conoscerli..." Grace era così legata ad Ashton che aveva conosciuto anche i suoi fratelli ma solo telefonicamente.
"Certo, te li saluto. E tu invece? Mi devi dire qualcosa in particolare?" domandò mettendosi a ridere.
Ciò che Grace non sapeva era che Ashton mi aveva aiutato in tutto ciò.
"Sì! Cal mi ha chiesto di sposarlo! Sono così emozionata! Non puoi immaginare...non riesco nemmeno a dirti come mi sento adesso..." lei spiegò esultano ancora.
"Quindi hai accettato, vero? Ti prego...dimmi che hai accettato..." ovviamente lui voleva avere una conferma di ciò che già sapeva.
"Sì, Ash! Sono così contenta! Non puoi nemmeno immaginare quanto! Tu sai bene da quanto tempo aspetto questo momento." ancora una volta trenette a dire che l'avevo fatta aspettare forse troppo, ma in fondo stavamo insieme da poco più di un anno.
Probabilmente si aspettava che dopo essere rimasta incinta, io le avrei chiesto immediatamente di sposarmi, ma io avevo solo aspettato il momento giusto.
"Lo so, lo so. E pensa che Cal era spaventatissimo...pensava non avresti accettato..." disse Ashton confessando le mie precedenti paure.
Grace mi lanciò uno sguardo, ed io feci sono un sorrisetto imbarazzato.
"Tu sapevi tutto?!" Grace era stupita di sapere che io avessi detto tutto ad Ashton, ma in fondo non era poi così strano: lui era il mio migliore amico e fratello.
"Certo che lo sapevo! Sono stato io ad accompagnare Cal prima dai tuoi genitori, e poi a comprarti l'anello!" era assolutamente vero: mi aveva scarrozzato un po' ovunque con la sua auto.
"Voi siete pazzi!" lei rise.
"Ash! Sai che poco fa ho sentito la piccola scalciare?" io invece ero emozionato per quello, e non ci pensai due volte a condividere tutto con Ashton.
Mi ero intromesso, ma non mi importava.
Sentivo il bisogno di dirglielo.
"Davvero? Beh...non è una novità: quella piccola peste scalcia sempre." Ashton si mise a ridere, ma io non ridevo affatto.
"E tu come fai a saperlo?!" gli chiesi con stupore.
"L'ho sentita scalciare spesso. Si muove sempre quando sono con Grace..." ammise con naturalezza.
Com'era possibile che lui sentisse sempre mia figlia che si muoveva, mentre io non ne avevo mai avuto l'occasione?!
"Questo è ingiusto!" ovviamente mi lamentai perché era come se lui conoscesse mia figlia più di me.
Era assurdo!
"Non è colpa di nessuno se solitamente è tranquilla quando ci sei tu. Probabilmente sente la presenza del padre e si tranquillizza." mi spiegò Grace con un sorriso.
Beh, questo mi rassicurava molto.
"Visto? Non è ancora nata e già mi odia..." scherzò Ashton mettendosi a ridere.
Mi piaceva pensare che fosse come dicevano loro.
"Cambierà idea quando ti conoscerà. È impossibile odiare lo zio Ash." ero certo che mia figlia l'avrebbe adorato, anche perché Ashton si sarebbe preso cura di lei quando noi non potevamo.
Presto si sarebbe affezionata a lui, e lui a lei.
"Ancora non mi sembra vero! È strano pensare che tu e Grace presto diventerete genitori..." Ashton era davvero felice per noi, ma ancora non credeva a ciò che stava per succedere.
In realtà nemmeno io riuscivo ancora a crederci: pensare a me come padre, faceva un certo effetto.
"A me invece sembra più che vero." Grace si mise a ridere, in quanto lei fosse l'unica che poteva davvero rendersi conto di quanto tutto ciò fosse reale: la nostra piccola cresceva dentro di lei, e lo sentiva più di chiunque altro.
"...e noi possiamo solo immaginarlo..." aggiunsi ridendo e facendo ridere anche Ashton.
Detto questo, andammo avanti a parlare con il nostro migliore amico ancora per un po', poi dovette salutarci per continuare a festeggiare il Natale con la sua famiglia.
"Ash è sempre molto carino con noi." disse Grace quando mise fine alla telefonata con lui.
"Già...è il miglior amico che si possa desiderare." avevo legato davvero molto con Ashton, ovviamente senza nulla togliere a Luke e Michael che erano anch'essi i miei migliori amici, ma con Ashton...avevo un rapporto diverso...molto più stretto.
In ogni caso, a quel punto ricominciammo a camminare per la spiaggia e quando cominciava a fare freddo, decidemmo di avviarci verso il centro e passeggiare lì in quanto fosse un po' più riparato dal vento.
Grace ed io parlammo molto, e nel frattempo percorrevamo le vie del centro nonostante i negozi fossero tutti chiusi e in giro non ci fosse assolutamente nessuno.
Dopodiché tornammo a casa.
Ognuno a casa propria.
"Allora? Com'è andata?" mi chiese subito mio padre quando entrai in casa.
"Benissimo! Ha accettato!" spiegai un po' a mio padre come fossero andate le cose, ma lui non sembrava poi così felice per me.
Neanche mia madre lo era.
Ma non mi importava: io amavo Grace, e se volevo passare la vita con lei, erano solo affari miei.
Almeno non mi avevano detto nulla...
"Dov'è la mamma?" chiesi a mio padre dopo un po'.
"Di sopra a prepararsi per la serata. Io sono già pronto. Vai a prepararti anche tu." detto questo, io andai in camera mia a prepararmi.
Mi feci solo una doccia e mi cambiai i vestiti, poi tornai in salotto dove entrambi i miei genitori mi stavano già aspettando.
Non eravamo in ritardo, ma quando si trattava della mia fidanzata mi piaceva arrivare in anticipo, almeno non la facevo aspettare.
Così uscimmo subito di casa prendendocela con calma, e in poco tempo arrivammo a destinazione.
I suoi genitori si congratularono con me appena mi videro: evidentemente Grace aveva già raccontato a loro ogni cosa, anche se in realtà sapevano tutto già dal giorno precedente.
Loro, al contrario dei miei genitori, furono veramente felici.
Si vedeva che mi volevano bene davvero.
Forse neanche i miei genitori tenevano a me come facevano loro, e in fondo...tutto ciò mi faceva piacere.
Mi facevano sentire parte della famiglia.
In ogni caso, anche la cena era cominciata e noi tutti iniziammo a mangiare chiacchierando tra noi come in una grande famiglia allargata.
Almeno andavamo tutti d'accordo.
Poi finalmente finimmo di mangiare.
"Volete andare a vedere un film al cinema?" ci proposero i nostri genitori.
Esattamente come era successo a pranzo, sembrava proprio che non ci volessero tra i piedi, ma a noi non dispiaceva affatto.
Così lanciai uno sguardo a Grace per capire cosa volesse fare, ma lasciai comunque rispondere a lei.
"Sì! Mi piacerebbe tanto!" fortunatamente era d'accordo anche lei, perché io volevo davvero andarci anche solo per stare un po' da solo con lei.
Così salutammo le nostre famiglie, ed io la portai al cinema.
Lasciai scegliere a lei il film anche se a me non sarebbe piaciuto.
Forse...almeno una volta avrei dovuto impormi, in quanto lasciassi sempre a lei la scelta, e ovviamente se ne usciva sempre con film romantici.
Ma quella volta non mi sarei opposto: era il suo giorno, ed io volevo solo che lei fosse felice.
Le comprai bibite e popcorn, poi entrammo.
Come previsto, il film non mi stava piacendo affatto, ed io trovai ogni scusa per baciarla, o parlare con lei.
"Dai, Cally...smettila!" si lamentò, ma il suo tono di voce era dolce e allo stesso tempo divertito, tanto che ridacchiò leggermente.
"Ti sta piacendo questo film?" le domandai in quanto solitamente noi passassimo tutto il tempo al cinema a baciarci senza seguire veramente ciò che stavamo guardando.
"Sì! È bellissimo!" affermò riportando l'attenzione allo schermo.
"E va bene..." a quel punto mi arresi, e dopo averle dato un ultimo bacio, cercai anche io di guardare il film.
Ma nonostante tutto, la serata proseguì al meglio, e quando il film terminò, riportai Grace a casa.
E ancora una volta riuscii a tornare ad essere felice: da quando stavo con Grace ero quasi sempre felice.
Ma quel giorno lo ero ancora di più, perché ci aspettavano tanti progetti insieme per il futuro.
Non vedevo l'ora di avere una vera famiglia con lei.
![](https://img.wattpad.com/cover/149783244-288-k726937.jpg)
STAI LEGGENDO
Forbidden Love 2 // 5sos
Fiksi PenggemarOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...