Michael's pov
Quel giorno ero andato a pranzo con la zia di Victoria, e sarei rimasto con lei anche quel pomeriggio.
Ovviamente senza Victoria perché sua zia voleva stare solamente con me per un giorno, così da sentirsi libera di farmi domande anche riguardo alla mia relazione con sua nipote.
Infatti, mi trovai costretto a raccontarle anche della brutta discussione che avevamo avuto quando eravamo in montagna.
Ma mi aveva fatto davvero bene parlarne con lei: mi ero tolto un grande peso dal petto.
In poche parole...mi ero sentito libero di parlare con lei di qualunque cosa mi passasse per la testa, come se stessi parlando con una psicologa.
Zia Kate era praticamente la mia seconda psicologa, perché anche se poteva sembrare che ormai io stessi bene, continuavo ad andare alle mie sedute settimanali da un vero psicologo, ma presto non ne avrei più avuto bisogno.
Passai così il pomeriggio con zia Kate, e quando fuori cominciava ad essere buio, tornai a casa.
Mi aveva fatto davvero tanto piacere passare del tempo con lei.
Era una zia davvero fantastica, anche se non era la mia vera zia.
In ogni caso, quando arrivai a casa andai subito a farmi una doccia, poi ordinari una pizza: se non c'era Victoria a casa mia a preparare qualcosa, io non cucinavo quasi mai...altrimenti avrei fatto solo danni.
Finalmente la pizza arrivò...avevo una fame da lupi!
Proprio mentre mangiavo, però, mi arrivò una telefonata.
Sperai fosse Victoria, ma era Calum.
"Hey Cal!" risposi subito.
"Ciao Mike! Senti, volevo chiederti se quasta sera hai voglia di uscire a bere qualcosa con noi." lui arrivò subito al punto, e intanto pensai a quanta voglia avessi di uscire quella sera.
Le possibilità di convincermi erano scarse...
"Chi ci sarebbe?" domandai.
"Oltre a me, ci sarebbero Ash e anche Luke. Una serata solo tra ragazzi. Volevo festeggiare con voi il fatto che mi sposerò con Grace. Dai, Mike! Non puoi non esserci!" Calum insistette, e forse stavo cambiando idea a riguardo.
"Hai detto che c'è anche Luke?! La mia puttanella?!" sì, era proprio la sua presenza che mi avrebbe fatto cambiare idea.
"Esatto...c'è anche la tua puttanella. Quindi? Ci sei anche tu?" beh, cos'altro potevo fare?
Lì in casa da solo non avevo molte cose da fare.
"Va bene, vengo anch'io. Dimmi solo dove, e a che ora." a quel punto accettai l'invito.
"Fra un'ora alla solita birreria. Ah! Ti consiglio di non venire in macchina: non so in che condizioni torneremo...e nemmeno se torneremo." Calum mi avvertì mettendosi a ridere.
Non c'era da stupirsi se saremmo tornati a casa tutti ubriachi: succedeva sempre quando andavo a bere con loro.
"Ho capito. Finisco la pizza, mi preparo e arrivo. Ci vediamo dopo. Ciao, Cal." a quel punto misi fine alla chiamata e continuai a mangiare la mia pizza in santa pace.
Quando finii, andai a vestirmi in quanto avessi già indossato il pigiama.
Dopodiché uscii di casa.
Ero in ritardo...come al solito.
"Mike! Dovevamo vederci qui venti minuti fa!" quando arrivai, Ashton fu il primo a lamentarsi del mio ritardo, ma io lo ignorai e andai a salutarlo come se non avessi nemmeno ascoltato le sue parole.
Poi passai a Calum con cui mi congratulai subito per il suo imminente matrimonio con Grace.
Tenni Luke per ultimo.
Gli saltai letteralmente addosso, perché era troppo tempo che non lo vedevo.
Dopo i saluti, ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo le nostre birre che arrivarono in pochi minuti.
Così iniziammo a chiacchierare sorseggiando dai nostri boccali.
"Cal? Tu da quando puoi uscire a bere e divertirti senza Grace?" la domanda mi sorse spontanea in quanto tutti noi sapessimo quanto la sua fidanzata fosse gelosa.
Grace non lo lasciava mai uscire.
Secondo il mio parere, lei lo controllava troppo.
"Lo sa. Sa che sono uscito con voi a festeggiare il nostro fidanzamento, ed è d'accordo." spiegò.
Beh, almeno un'eccezione l'aveva fatta.
"Come poteva non essere d'accordo?! Hai il diritto di uscire con noi! Siamo i tuoi migliori amici!" replicò Luke, ed io mi trovai pienamente d'accordo con lui.
"Già...ma sai com'è fatta lei: mi ucciderebbe se andassi in giro a divertirmi senza dirle niente." tutti noi sapevamo che fosse vero: Grace aveva fatto scenate di gelosia molte volte.
"Ash? Invece...la tua fidanzata?" domandai curioso di sapere di più a riguardo.
"Ehm...è a casa sua..." rispose senza aggiungere altro.
Non sembrava importargli molto di lei, il che era strano.
"Ammettilo! Tu stai con lei solo per scopartela!" Calum lo derise tirandogli una gomitata sul fianco, e tutti noi scoppiammo a ridere.
"Sì! Cioè...no! Anche per quello. Ma è...simpatica..." Ashton si giustificò, ma in quel modo stava solo indirettamente dando ragione a Calum.
"...e stupida come poche..." aggiunse ancora Calum.
Allora mia sorella aveva ragione riguardo a lei: pensavo mentisse perché era gelosa.
"Smettila, Cal! È solo...poco sveglia." lui continuava a cercare di difenderla, ma avevamo capito bene che tipo fosse.
"Fidatevi di me! Io l'ho conosciuta! Quella non capisce un cazzo!" rise Calum.
"Ash! Avevi detto che l'avresti presentata anche a noi!" protestò Luke, in quanto Ashton ci avesse promesso che ce l'avrebbe presentata, ma ormai erano passati giorni.
"Non abbiamo avuto occasione di vederci fino ad oggi. Mi spiace ragazzi...la prossima volta che ci vedremo, ve la farò conoscere." nonostante tutto ciò che avevamo sentito riguardo a lei, ci faceva comunque piacere conoscere la nuova fidanzata del nostro migliore amico.
Proprio in quel momento, però, sentii il mio cellulare vibrare nella mia tasca, e quando vidi chi fosse il mittente, mi preoccupai un po'.
"Oh cazzo! Aspettate un attimo..." era Victoria che mi aveva inviato il solito messaggio di buonanotte.
"Tutto bene?" mi chiese Ashton.
"Sì...Vicky mi ha inviato la buonanotte..." risposi fissando lo schermo del cellulare.
Cosa avrei dovuto rispondere?
"Lei non sa che sei uscito, vero?" Calum capì subito la situazione.
Io ero certo che se Victoria l'avesse saputo, non si sarebbe arrabbiata, ma dopo ciò che era successo giorni prima...come facevo ad esserne certo?
"No. Ma non importa. Le mando anch'io la buonanotte." così le scrissi quel messaggio come se nulla fosse.
La verità era che mi ero dimenticato di avvertirla che sarei uscito.
Come al solito mi dimenticavo sempre tutto.
"Mike...sai che Vicky ti lascia fare ciò che vuoi..." Luke la conosceva più di chiunque altro, e anche lui sapeva che non avrei corso nessun rischio.
"Non dopo ciò che ho fatto. Ora mi tiene sotto controllo..." oltre a Luke, nessuno di loro sapeva cosa avessi fatto, e infatti mi guardarono con sguardo perplesso.
"In poche parole...ci ho provato con una di Los Angeles senza dirle che sono fidanzato, e...Vicky mi ha scoperto." spiegai brevemente anche a loro cosa fosse successo.
Più lo dicevo...più mi sentivo un completo idiota.
Come avevo potuto fare questo alla mia Vicky?!
"Sei un coglione! Come hai potuto farti beccare?!" per loro il problema non era ciò che avevo fatto, ma che mi avesse scoperto.
"E questo cosa c'entra?! Non dovevo farlo, e basta! Hai proprio ragione...sono proprio un coglione..." lo ero davvero, e non mi vergognavo ad ammetterlo.
"Io invece mi chiedo come abbia fatto a perdonarti..." commentò Calum.
"Non lo so nemmeno io...ma dopo aver visto la sua reazione...ho giurato a me stesso che non farò mai più una cosa del genere. Oltretutto...Vicky e la ragazza con cui ci provavo hanno parlato al telefono e indovinate un po'...si sono alleate entrambe contro di me!" dissi ancora aggiungendo più dettagli.
"Ritieniti fortunato che Vicky non ti abbia preso a schiaffi e se ne sia andata..." ovviamente anche Luke era contro di me.
Quando gli avevo raccontato ciò che avevo fatto...lui avrebbe solo voluto uccidermi: mi aveva sempre avvertito riguardo al fatto che se avessi fatto soffrire Victoria, mi avrebbe ucciso.
"In realtà l'ha fatto: mi ha preso a schiaffi e se n'è andata. Ma poi è tornata e...abbiamo sistemato tutto." ancora mi chiedevo cosa l'avesse spinta a perdonarmi, ma non potevo lamentarmi.
"Fossi stato in lei, ti avrei fatto di peggio." disse Luke continuando a bere.
"Luke! Dovresti essere felice per noi!" pensavo fosse felice del fatto che tra me e Victoria fosse tornato tutto alla normalità.
"Io sono felice che voi siate ancora insieme, ma non posso fare a meno di incazzarmi quando fai soffrire la mia sorellina." Luke si giustificò, ed io sorrisi perché dopo tutto quel tempo, lui la considerava ancora 'la sua sorellina'.
"E tu, Luke? Come va con le ragazze?" Calum cambiò finalmente discorso, perché non ne potevo più di parlare dei miei problemi con Victoria.
Ci stavo molto male.
"A parte Isabelle che ci ha provato con me..." Luke iniziò volendo rendere pubblico ciò che aveva fatto mia sorella, ed io feci finta di niente perché per me lei non era più nessuno.
"Che troia..." Ashton fece quel commento a bassa voce tra sé e sé scuotendo la testa, ma in qualche modo riuscii a sentirlo comunque.
Infatti, istintivamente alzai lo sguardo verso di lui.
"Scusa Mike..." si scusò appena incrociò il mio sguardo.
"No. Hai ragione. Ma ora basta! Non voglio sentir parlare di lei: ormai non la considero neanche più mia sorella. Non lo è, e basta." ora che avevo detto quelle cose, dovevo dare anche delle spiegazioni.
Ma perché l'avevo detto?!
Non potevo semplicemente stare zitto?!
"Perché dici così? Hai litigato ancora con lei?" come previsto, Calum chiese spiegazioni.
"Sì! Per qualche strano motivo, ora odia Vicky e non fa altro che cercare di farmi rompere con lei. Continua anche a trattarla di merda e con una cattiveria indescrivibile: è arrivata pure al punto di far piangere Vicky..." più ci pensavo, più odiavo Isabelle.
Come poteva fare questo alla persona che aveva sempre considerato la sua migliore amica?
"Quindi...per favore...se vi scrive, ignoratela! Bloccate il suo numero, o...non lo so! Lo dico soprattutto a te, Ash. So che avete ricominciato a scrivervi, ma non farlo più, okay? Lo dico perché ti voglio bene...sei il mio migliore amico. Ti farebbe solo del male, quindi evita ogni contatto con lei." era brutto desiderare che mia sorella restasse sola, ma volevo che stesse alla larga dalle persone che amavo.
"Va bene, ora che ognuno di noi ha parlato dei propri problemi...possiamo fare almeno un brindisi a me e Grace? Siamo qui per divertirci! Beviamo come se non ci fosse un domani!" a quel punto, tutti noi fummo d'accordo con Calum.
Eravamo lì per lui, e dovevamo festeggiare.
Così facemmo un bel brindisi, poi andammo avanti a bere...come se già non avessimo bevuto abbastanza...
"Ragazzi, io ho portato anche da fumare. Venite con me?" dopo quasi un'ora lì seduti a bere di tutto e di più, Ashton propose di uscire a fumare erba.
"Vi accompagno, ma io non fumo." nonostante fossi ubriaco, riuscii a ricordarmi della prima ed ultima volta che avevo fumato e di quanto ero stato male, perciò rifiutai.
"Eh dai, Mike...fai almeno un tiro!" quando arrivammo fuori, Ashton insistette e alla fine mi trovai a cedere.
Forse non feci solo un tiro, ma fumai probabilmente mezza canna...o di più.
Come al solito, quello che reggeva di più queste cose era Ashton perché ormai era abituato e poi...non aveva bevuto quanto me.
Calum era solo un po'...strano, perché anche lui, come Ashton, aveva bevuto solo un boccale di birra.
Luke, invece, nonostante fumasse da tempo, era quello messo peggio tra tutti noi.
Probabilmente non si sarebbe mai abituato.
E poi c'ero io...ero messo davvero male, ma comunque meno di Luke.
"Credo sia meglio tornare dentro..." commentò Ashton prendendo sottobraccio me e Luke.
Ci portò nuovamente al tavolo, e se Luke appoggiò subito la testa sul tavolo, io ordinai un altro bicchiere.
"Credo di essere ubriaco..." ammisi mettendomi a ridere.
"Tu dici?! Non riesci nemmeno a parlare..." commentò Calum prendendomi in giro.
Beh...aveva ragione.
"Testa di cazzo, sei già messo malissimo! Guai a te se ordini altro da bere!" come al solito, Ashton faceva da padre a tutti noi.
Era evidente che avessi perso anche il senso della ragione.
"Ma Luke?" improvvisamente Calum riportò l'attenzione sul nostro amico che ancora non aveva alzato la testa.
"Luke?" cercai di chiamarlo scuotendolo dalle braccia, ma non rispose, e lì persi completamente il controllo.
"Oh mio dio! È morto!" urlai con disperazione continuando a cercare di svegliarlo e scoppiando a piangere.
"No Mike! Luke non è morto! È solo ubriaco e fatto!" Ashton tentò di rassicurarmi, ma io ero completamente nel panico più totale senza un preciso motivo.
"E smettila di urlare così!" aggiunse Calum.
Dopodiché Ashton si alzò e andò da Luke.
In qualche modo riuscì a farlo riprendere, ma non si reggeva nemmeno in piedi.
"Dobbiamo portarlo a casa. Mike, può stare da te vero?" Luke già ci aveva detto che i suoi genitori fossero a casa, e chi abitava più vicino a quel posto, ero proprio io.
Mi limitai ad annuire, e Calum mi aiutò ad alzarmi in piedi, ma appena anche lui rivolse la sua attenzione a Luke che stava davvero male, io andai al bancone del bar e presi velocemente un altro drink.
Da lì in poi non mi ricordai più nulla.
Quel drink era stata la mia rovina.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...