Victoria's pov
Finalmente arrivammo a casa del nostro migliore amico, anche se il tragitto non fu poi così lungo.
Il tempo passava sempre troppo in fretta quando ero con Michael...
"Oh mio dio! Mike! Come stai?" appena Luke ci aprì la porta di casa sua, abbracciò subito Michael che ovviamente nemmeno ricambiò.
"Ehm...va meglio. Mi basta essere fuori da quel posto di merda..." appena Luke decise di sciogliere l'abbraccio, Michael rispose.
Poi entrò in casa come se quella fosse stata casa sua.
Avevo già paura.
Infatti, io lanciai subito uno sguardo a Luke, nella speranza che capisse ciò che volevo dirgli.
Fortunatamente lui accennò un sorrisetto, riuscendo anche a non farsi vedere da Michael che nel frattempo si era già buttato sul divano.
Ciò mi faceva intendere che Isabelle e Ashton fossero effettivamente andati via.
Non c'era assolutamente nessun rischio che lui si accorgesse di qualcosa.
"Ma quindi...cosa ti hanno fatto all'ospedale?" Luke si sedette accanto a Michael sul divano, ed io feci lo stesso, sedendomi anch'io accanto a Michael.
"Flebo, medicine...e minchiate varie. Probabilmente avevo solo bisogno di riposo: mi sono addormentato per un po' e mi sono sentito subito meglio." Michael spiegò tutto velocemente, come se il suo ricovero non fosse stato poi così rilevante, ma lui era un ragazzo molto riservato.
Luke ed io sapevamo bene com'era fatto Michael.
"Ma il medico non ti ha detto niente?" probabilmente Luke voleva sapere se gli avessero dato delle cure, o qualcosa del genere.
"Oh...questo dovresti chiederlo a Vicky..." non mi aspettavo che Michael volesse parlare di questo con Luke.
Era proprio necessario?!
Già mi aspettavo una scenata anche da parte sua.
"Ancora con questa storia?! Michael, ti ho già detto che quel dottore non ci stava provando con me! Ho solo scambiato due chiacchiere con lui!" Luke si voltò immediatamente verso di me non esitando a lanciarmi un'occhiataccia.
"Due chiacchiere?! Sei stata ore a parlare con quello lì!" replicò Michael.
"Eh basta, Michael! Ne basta già uno che fa scenate di gelosia...non mettertici anche tu!" sembrava che entrambi si fossero alleati contro di me.
Ma cosa c'era di sbagliato?
"Vicky...non prendertela con lui. Gli ho chiesto io di tenerti d'occhio. Gliel'ho chiesto dal momento in cui ho scoperto che uscivate insieme." rimasi letteralmente a bocca aperta per ciò che avevo sentito.
Come poteva averlo fatto?!
E poi...per quale motivo?
"L'avrei fatto comunque..." Michael sussurrò come se non volesse farsi sentire, dopodiché fece finta di nulla prendendo il suo cellulare dalla tasca.
Non feci caso nemmeno a cosa stesse facendo, finché Michael non portò il telefono all'orecchio, e tutti noi sentimmo la suoneria di un iPhone provenire dal giardino sul retro della villa di Luke.
"Mikey? Perché stai chiamando Luke?" fu la prima cosa che pensai...anche se in realtà non aveva senso.
Michael si alzò di scatto, lanciando un'occhiata assassina a Luke.
Continuavo a non capire.
"Che cazzo ci fa il cellulare di mia sorella qui a casa tua?!" solo in quel momento capii tutto.
Dovevo fare qualcosa.
"Mikey...mi sono dimenticata di dirti che Isabelle era venuta qua per vedere come stavi. Nessuno le aveva detto che eri in ospedale." sapevo che Luke non sarebbe stato in grado di inventare nessuna scusa.
Ma a me venne il lampo di genio.
Era molto credibile come scusa.
"Oh...ehm...okay. Ma perché è nel giardino?" Michael non sembrava più sospettoso dopo le mie parole, ma era comprensibile pretendere una spiegazione.
"Io...io le ho offerto da bere e siamo andati lì..." speravo che Michael avesse creduto a quella storia, ma forse non era ancora nelle condizioni giuste per arrabbiarsi veramente o per reagire male.
"Sappi che anche se mi fido di te e anche se lascerei tranquillamente Isabelle nelle tue mani, ti tengo d'occhio! Ti tengo d'occhio Hemmo!" era bello che finalmente Michael riuscisse a fidarsi di Luke, ma forse faceva male a farlo.
Se solo avesse saputo cosa aveva fatto Luke.
Intanto Michael uscì sul giardino sul retro per andare a prendere il cellulare di Isabelle, lasciando me e Luke da soli in salotto.
"Vicky...mi sento tanto in colpa! Lui si fida di me, ed io l'ho tradito! Cosa dovrei fare?!" non sapevo nemmeno cosa dire a Luke, se non che era stato un cretino.
"Luke, sai già come la penso. Mi dispiace ma stavolta ti arrangi da solo. Io non voglio sapere nulla di questa storia. Ho già litigato abbastanza con Michael, e non voglio perderlo per una cazzata che hai fatto tu." avevo sempre coperto Luke, ma quella volta avrei fatto come se io non fossi stata a conoscenza di nulla.
Avevo troppa paura di perdere un amico come Michael.
Tenevo troppo a lui.
"Vicky andiamo al college?" mi chiese Michael appena ci raggiunse nuovamente in salotto.
"C'è tua sorella. Se vuoi possiamo andare a fare un giro da qualche parte." non mi sarei mai abituata all'idea di stare con Michael ed Isabelle contemporaneamente.
"Al college andrà bene. Nel caso le dico di andare a casa." forse Michael aveva ragione, ma sarebbe stato diverso stare con lui se c'era anche sua sorella.
"E se andassimo a prendere un gelato in centro?" gli proposi facendo di tutto per non far scomodare Isabelle dal college.
Michael non poteva avere il controllo su tutto ciò che faceva lei.
"Se vedo del cibo, giuro che vomiterò! Non voglio mangiare niente almeno fino a domani." sentire Michael parlare in quel modo faceva male: lui aveva sempre fame...e ciò significava che ancora non stava bene del tutto...
"E va bene. Allora vai a prendere di sopra le tue cose. Ti aspetto qui." a quel punto Michael salì le scale andando al piano di sopra.
"Cosa farete al college?" era incredibile che con qualsiasi persona io uscissi, Luke dovesse sempre farmi domande.
Ecco perché inizialmente non gli avevo detto che uscivo con Michael.
"Eh io cosa ne so? Potremmo guardare la TV, chiacchierare, suonare la mia chitarra...non lo so, Luke!" non mi facevo problemi a rispondere alla sua domanda.
Non avevo nulla da nascondere.
Quella era solo la verità.
"Okay...ma almeno per questa sera evitate di uscire. Non credo che sia una buona idea che Mike prenda ancora freddo." Luke mi tirò una pacca sulla spalla.
Era bello che si preoccupasse tanto del suo migliore amico.
"Se c'è Isabelle...Michael non dormirà al college. Credo che tornerà a casa sua." era ovvio che Michael non sarebbe rimasto.
Con sua sorella lì con noi sarebbe stato tutto diverso.
"Allora mi farai sapere come andrà." mi sorrise.
"Solo se mi andrà di farlo." scrollai le spalle ridendo.
Mi faceva sempre ridere il fatto che lui fosse così curioso.
Ma forse anche io lo ero.
"Uscirai con Jen oggi?" anche io ero curiosa di sapere cosa avrebbe fatto lui dopo che Michael ed io saremmo andati via.
"Andrò a casa sua. Mi manca così tanto...eppure l'ho vista solo qualche ora fa. Io la amo..." Luke cambiava sempre espressione quando parlava di Jenna.
Si vedeva che ne fosse follemente innamorato.
Eppure, fino a poco tempo prima, nemmeno aveva mai pensato a lei in quel modo...
"Okay! Okay! Ho capito! Ma non mettere incinta la mia migliore amica, eh!" lo presi in giro, non volendo nemmeno pensare a ciò che avrebbero fatto quei due.
"Non penso proprio che sia possibile! Non si sente ancora pronta a farlo, e sinceramente non mi importa. Voglio solo stare con lei. Anche se a volte vorrei davvero andare a letto con lei. Però...non posso dirglielo. Se lo sapesse mi lascerebbe immediatamente! Penserebbe che io sia come tutti gli altri, ma non è così!" Luke tenette subito a difendersi.
Sembrava davvero intenzionato a cambiare, ma forse non ce l'avrebbe fatta.
In fondo lui era Luke, il mio migliore amico da sempre, e lo conoscevo piuttosto bene.
"Se riuscirai a non soddisfare i tuoi bisogni con altre ragazze, allora va bene. Sappi che se tradirai Jenna, sarò la prima a saperlo, e Jenna lo saprà subito dopo di me." lo avvertii.
Lui sapeva che l'avrei fatto senza problemi.
Jenna meritava il meglio.
"Ci proverò. So solo di amarla, e al momento non mi importa di nessun'altra ragazza." in quel momento tornò Michael interrompendo la nostra conversazione.
Forse era un bene che l'avesse fatto.
Michael non ci guardò nemmeno in faccia.
Era troppo impegnato nel guardare lo schermo di un cellulare che non era suo.
"Michael? Stai davvero controllando il cellulare a Isabelle?!" non potevo credere a ciò che stava facendo.
Come si permetteva di controllare anche le sue chat?!
"Certo! È mia sorella e ci faccio quello che voglio!" avevo paura che Michael trovasse qualcosa.
Ma ero abbastanza sicura che l'incontro tra Isabelle e Ashton fosse stato organizzato a voce, e non via messaggio.
"Allora? Trovato qualcosa?" intervenne Luke incrociando le braccia al petto e guardando Michael con aria di sfida.
Se avesse continuato così, avrebbe scoperto tutto...
"Stranamente no. Ho anche provato a ripristinare tutto ciò che è stato cancellato, ma non ho trovato nulla. Qualcosa non mi convince..." Michael era troppo sveglio...al contrario di Luke.
Non gli si poteva nascondere niente, ma ce la dovevamo fare.
Soprattutto perché io non volevo andarci di mezzo.
"Dovresti essere contento. Questo significa che sta facendo esattamente ciò che le hai detto. Quella ragazza è fin troppo brava..." parlai come se non sapessi nulla di ciò che era successo qualche ora prima.
"Già...forse hai ragione. Magari...in questi giorni dovrei parlare con Ash..." Michael sospirò forse pensando a cosa fare.
Speravo stesse cambiando idea...
"Vuoi permettergli di riavere contatti con Isabelle?" continuavo a lanciare sguardi a Luke.
Avevo quasi paura che lui dicesse qualcosa a causa dei sensi di colpa.
"Non lo so...vorrei solo cominciare a parlare con lui di mia sorella. Forse si merita una possibilità, ma voglio prima capire le sue intenzioni. Ho solo...paura...capisci?" finalmente aveva capito...o quasi.
Sapevo che aveva solo bisogno di tempo.
"Paura di cosa? Non c'è motivo di preoccuparsi." guardavo Michael come per tranquillizzarlo.
Volevo che capisse che io gli sarei stata accanto in ogni caso.
"Ho paura che lui la usi solo per soddisfare sé stesso! Ash ha sempre fatto così..." capivo la preoccupazione di Michael.
Non doveva essere facile per lui.
"Mikey...lui non ti farebbe mai una cosa del genere, soprattutto ora che sa che si tratta di tua sorella." ora che Ashton sapeva chi fosse davvero Isabelle, l'avrebbe trattata ancora di più con rispetto, di quanto non avrebbe fatto quando non sapeva nulla.
C'era in ballo anche la sua amicizia con Michael: bastava una sola mossa sbagliata, e avrebbe perso entrambi.
"Lo so...ed è per questo che voglio parlargli. Ma non adesso. Non sono ancora pronto a farlo." il rapporto tra Michael e Ashton non era mai cambiato più di tanto dal momento in cui la verità era venuta a galla.
Evitavano soltanto di parlarne, e questo bastava per mantenere l'amicizia che avevano sempre avuto.
"Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno." io gli sorrisi dolcemente, e lui fece lo stesso.
Non potevo dirgli altro.
"Okay! Ma ora potete andarvene da casa mia?! Vorrei andare dalla mia ragazza, se non vi dispiace!" alla fine Luke sbottò, spingendoci letteralmente fuori da casa sua e sbattendoci la porta in faccia.
"Quel ragazzo ha dei problemi..." commentò Michael rimanendo qualche secondo fermo lì.
Eravamo rimasti entrambi a bocca aperta...
"Io l'ho sempre detto! Ora cosa facciamo? Chiamiamo l'ennesimo taxi della giornata, o andiamo a piedi?" gli chiesi.
Per me non c'era differenza: il college non era tanto distante da lì.
In meno di un quarto d'ora a piedi saremmo arrivati senza problemi.
"Dopo aver passato quasi tutta la giornata chiuso in quel posto di merda, credo proprio di aver bisogno di stare un po' all'aria aperta...se per te va bene." non avevo nulla in contrario.
Almeno per quel giorno avrei fatto tutto ciò che voleva lui.
Ovviamente sempre nei limiti della mia sopportazione.
Ma non potevo andargli contro dopo tutto ciò che gli era successo.
Così accettai, e insieme andammo al college.
Quando arrivammo, andammo direttamente in camera mia, e quando aprimmo la porta trovammo Isabelle seduta alla scrivania a studiare con una musica inascoltabile di sottofondo.
"Ancora con questa musica di merda?!" Michael andò subito a spegnerle la musica, e appena lo vide, Isabelle scattò in piedi.
"Non è musica di merda! È Mozart! E...finalmente Mike! Come stai?" Isabelle sembrava felicissima di rivedere suo fratello.
Infatti, andò subito ad abbracciarlo.
Michael esitò molto a ricambiare, ma alla fine le appoggiò solo un braccio sulla schiena.
Era freddo come il ghiaccio.
"Sei più vecchia della nonna. E comunque adesso sto bene. Sai? Ho provato a chiamarti, ma..." Michael iniziò, ed io subito ricominciai ad avere paura.
Avrebbe scoperto tutto, me lo sentivo...
"Davvero? Scusa...io non l'ho sentito...e credo che..." Isabelle iniziò a cercare il suo cellulare ovunque, e Michael decise di sbatterglielo sulla scrivania.
"...credo che tu l'abbia lasciato a casa di Luke. Qualche giorno ti dimenticherai anche dove abiti..." lei sembrava spaventata, ed era evidente che non sapesse cosa dire.
"Io...io...Michael, posso spiegarti..." era completamente in panico nonostante Michael avesse il sorriso sulle labbra.
"Non ce n'è bisogno. So già tutto." lui si limitò a scrollare le spalle, per poi togliersi le scarpe e buttarsi sul mio letto.
"Davvero? E...e sei d'accordo?" io approfittai del fatto che Michael non ci stesse guardando per fare un cenno a Isabelle per farle capire che in realtà lui non sapesse nulla.
"Se sono d'accordo del fatto che sei andata da Luke e vedere come stavo? Perché non dovrei esserlo? Potrei lasciarti da sola con lui ed essere completamente tranquillo..." probabilmente, dopo ciò che aveva sentito, Isabelle ne avrebbe approfittato.
Speravo non succedesse, ma da lì in poi sarebbe stato inevitabile.
"Oh...ehm...okay..." a quel punto Isabelle andò a sedersi sul suo letto, recuperando dalla scrivania il libro da cui stava studiando.
"Vicky? Cosa fai lì in piedi? Vieni qui!" Michael mi chiamò, invitandomi a raggiungerlo sul mio letto.
Io andai subito a sedermi su un angolo verso i suoi piedi.
Volevo mantenere una certa distanza.
"Intendevo vicino a me, stronzetta!" improvvisamente Michael si alzò mettendosi seduto, mi abbracciò, e mi trascinò giù con lui.
Mi ritrovai completamente sdraiata sopra di lui, intenta a divincolarmi per liberarmi dalla sua presa.
Nessuno di noi due riusciva a smettere di ridere.
Il motivo?
Non lo sapevamo nemmeno noi.
"Lasciami idiota!" urlai continuando ad agitarmi inutilmente.
"Altrimenti? Mi soffocherai con un cuscino?" Michael scherzò non lasciandomi neanche per un secondo.
"Potrei pensare di farlo..." lo provocai, provando inutilmente a prendere un cuscino.
Ovviamente nemmeno ci riuscii.
Smisi di divincolarmi solo quando mi ricordai che non eravamo soli in quella stanza.
Sentii un senso di imbarazzo.
Infatti, quando entrambi ci voltammo a guardare Isabelle, notammo che ci stava fissando forse da quando avevamo cominciato a fare i cretini insieme.
"No, no...continuate pure..." Isabelle ci prese subito in giro, e Michael, come risposta, prese un cuscino e lo lanciò beccando sua sorella proprio in faccia.
"E tu fatti i cazzi tuoi!" rise Michael, stringendomi ancora di più a sé.
"Mikey! Mi fai male!" urlai unendomi alla sua risata.
Lui allentò un po' la presa, ma ero sempre lì: sdraiata a pancia sotto sul suo corpo.
"Mi sto facendo i cazzi miei. Ho solo detto che potete continuare a fare la coppietta felice. Ma almeno datevi un bacio." in quel momento non potei odiare Isabelle di più.
Ci stava mettendo in imbarazzo.
Sapeva bene che tra noi non c'era assolutamente nulla.
"Hey! Ma la smetti?! Come mai così allegra e gioiosa oggi?" Michael decise di ignorare ciò che ci aveva detto sua sorella.
Ma quella domanda l'aveva fatta per un motivo.
Forse aveva capito tutto ma voleva solo fare finta di niente.
Intanto Michael si mise seduto, portandomi a sedere sulle sue gambe.
Sentivo sempre una strana sensazione quando mi sedevo su di lui.
Mi sentivo strana...
"Io? Ehm...si beh...ecco..." Isabelle non sapeva cosa dire.
Non poteva di certo dire che era felice di essere riuscita a vedere Ashton dopo così tanto tempo.
"Fammi indovinare...hai preso un altro ottimo voto in latino, vero?" cercai di intervenire, sperando che lei capisse il mio gioco.
"Sì! Sì! Proprio così! Ho preso il voto più alto." fortunatamente lei capí.
Fece anche finta di vantarsene.
Beh, la recita era venuta bene.
"Bravissima topolina! Non ci assomigliamo affatto, eh..." Michael si mise a ridere.
In fondo aveva ragione: erano due persone completamente differenti.
"Io non direi...siete fratello e sorella...e qualcosa in comune dovete pur averla..." qualcosa doveva pur esserci.
Ne ero certa.
"Forse...Ashton dice che abbiamo gli stessi occhi, o...qualcosa del genere..." evidentemente Michael aveva parlato di Isabelle con Ashton.
Ovviamente non ne sapevo niente, ma mi sembrava così assurdo ciò che Ashton pensava.
Non era affatto vero...
"Che cosa? Magari avessi gli occhi come i tuoi!" era proprio ciò che pensavo anche io: Isabelle aveva gli occhi scuri, mentre Michael...aveva gli occhi della più bella tonalità di verde che io avessi mai visto.
"In effetti...Ashton mi ha sempre detto di vedere qualcosa di familiare in te. Forse gli ricordavi Michael." quando Ashton era il mio ragazzo, mi parlava spesso di Isabelle.
Diceva di averla già vista...che gli ricordasse qualcuno.
E ora i punti si univano.
Forse avrei dovuto capire fin da subito che lui provasse interesse per lei nonostante in quel periodo fosse ancora il mio ragazzo.
"Io non assomiglio a mio fratello! Lui è brutto!" scherzò Isabelle mettendosi a ridere.
"Io avrei qualcosa da ridire..." ammisi ridendo, non pensando nemmeno a ciò che avevo detto.
Me ne pentii immediatamente.
Perché ero così impulsiva?
"Che cosa?!" dissero loro all'unisono, bloccandosi immediatamente per guardarmi con aria stupita.
"Perché mi guardate così? Non ho mai negato che tu sia un bel ragazzo! Esattamente come non l'ho mai negato di Luke, di Ash, e nemmeno di Calum. Non è colpa mia se tutti i miei migliori amici sono dei bei ragazzi..." quello era l'unico modo che avevo per tirarmi fuori da quella situazione così imbarazzante.
Che figuraccia...
"Beh...allora...grazie stronzetta!" Michael mi ringraziò dandomi un bacio sulla guancia.
Continuavo a sentirmi strana seduta sulle sue gambe.
Dovevo trovare una scusa per alzarmi.
"E tu invece, Mike? Cosa ne pensi di Victoria?" Isabelle sembrava interessata a continuare la conversazione.
Odiavo quella situazione!
Non poteva stare zitta?
"Beh...Vicky è solo...Vicky. Cosa dovrei dire di lei?" rimasi delusa dalla sua risposta.
Davvero non riusciva a dire niente di me?
"Seriamente Michael? Dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme, riesci a dire: 'Vicky è solo...Vicky'? Grazie mille..." cercai di non sembrare davvero offesa ridendo leggermente.
"E che...ti voglio tanto bene...? Non sono bravo in queste cose, okay?" non sapevo nemmeno cosa dire.
Forse ero io che lo stavo mettendo in imbarazzo.
"Vic? Posso parlarti un attimo?" Isabelle intervenne alzandosi in piedi e chiamandomi.
Mi fece un cenno verso la porta del bagno, ed io finalmente trovai una scusa per alzarmi dalle gambe di Michael.
Non vedevo l'ora!
Così, seguii Isabelle verso il bagno, ma forse Michael non aveva capito.
"Hey! Tu stai qua! Sono cose da ragazze!" subito lo fermai, mettendogli una mano sul petto e spingendolo a tornare a sedersi.
Fortunatamente mi ascoltò, anche se sembrava piuttosto infastidito.
"Odio le cose da ragazze..." commentò Michael, sbuffando e sedendosi sul mio letto.
A quel punto, Isabelle ed io andammo in bagno chiudendoci la porta alle spalle.
Avevamo molte cose da dirci...
"Vic! Mio fratello è cotto di te!" lei iniziò subito a parlare.
Avrei potuto mettermi a ridere per ciò che aveva detto.
"Ma che cazzo dici? Non ha nemmeno saputo dire qualcosa su di me!" non capivo come lei potesse pensare una cosa del genere.
Era ridicolo...
"Eh dai, Vic! Conosco mio fratello! Fidati se ti dico che è cotto di te!" perché tutti continuavano a dirlo?
Non aveva senso.
Mi ero sempre comportata allo stesso modo anche con Luke, eppure quando lo facevo con lui nessuno si faceva strane idee su di noi.
"Facciamo finta che sia vero...perché me lo stai dicendo?" ancora non capivo quale fosse il punto.
"Perché è evidente che a te piaccia Michael. Voglio dire...il modo in cui lo guardi, il modo in cui ti prendi cura di lui...cosa aspettate a dichiararvi?! Non so se tu lo sai, ma quando due persone si piacciono così tanto, è giusto che si mettano insieme..." Isabelle sembrava sarcastica.
A un certo punto avevo anche smesso di ascoltare le sue cazzate.
"A me Michael piace molto. Voglio dire...è bello, interessante, simpatico...ma posso considerarlo solo un semplice amico, okay? Non riusciremmo a sopportarci se fossimo una coppia. Credimi...andrebbe a finire molto male..." sapevo che il carattere che avevamo ci impediva di andare oltre all'amicizia.
Ma non sarebbe mai successo in ogni caso...
"Capisci che non cambierebbe assolutamente nulla?! Se vuoi due vi metteste insieme, avreste lo stesso rapporto che avete adesso, solo con qualcosa in più. Il fatto che non riuscireste a sopportarvi è solo una stupida scusa!" avrei voluto urlarle contro che nulla di ciò che stava dicendo fosse vero.
Ma non potevo...
"Isabelle! Qual è il tuo problema? Perché insisti tanto per farmi mettere con tuo fratello?" quella domanda sorse spontanea.
Non capivo la sua insistenza.
C'era qualcosa sotto?
"Perché con te è felice! Non l'ho mai visto sorridere in quel modo! E...e lo stesso vedo in te! Ti vedo diversa da quando hai cominciato ad uscire con lui. Hai una luce diversa anche negli occhi. Voi due siete fatti per stare insieme!" Isabelle continuava ad insistere.
Mi ci volle una grossa forza di volontà per non andarmene sbattendole la porta in faccia.
"Smettila con queste cazzate! Solo lui ed io sappiamo ciò che c'è tra noi, e non andremo mai oltre a questo. Quando cazzo lo capirai? Quando comincerai a farti i cazzi tuoi?!" sbottai.
Parlare di Michael in quel modo mi innervosiva molto.
Non c'era un motivo...era così e basta.
"Okay. Ora calmati. Ma un giorno potrò dirti 'te l'avevo detto', vedrai!" decisi di non risponderle.
La ignorai, e per qualche secondo, nessuna di noi due parlò.
Avevo decisamente bisogno di togliermi quella rabbia di dosso.
"E...con Ash com'è andata?" dopo un po' decisi di farle quella domanda che mi tormentava da tutto il pomeriggio.
Ero curiosa.
Dovevo sapere.
"È andata benissimo! Mi piace sempre di più ogni volta che lo vedo...ogni volta che ci parlo." pensai subito che si stesse affezionando troppo ad Ashton.
Non andava affatto bene.
"Quindi...vi siete baciati? State insieme adesso?" continuai, vedendola subito abbassare lo sguardo.
Forse non avrei dovuto farle quella domanda.
"No, no...niente di tutto questo. Vogliamo fare le cose con calma. Lui piace a me, ed io piaccio a lui, ma vuole aspettare che tutto si sistemi. Ha detto che se Michael non approverà, allora sarà meglio non vederci più. Questo fa male...fa davvero molto male, ma dobbiamo accettarlo. Oggi siamo riusciti a vederci dopo tanto tempo, ma non possiamo sempre organizzare incontri segreti a casa di Luke." era giusto che Ashton volesse aspettare il consenso di Michael.
Solo così non sarebbero successi altri drammi.
"Allora sarai felice di sapere che in questi giorni tuo fratello parlerà con Ashton. Forse vuole dargli una possibilità." non sapevo se avrei dovuto dirglielo, oppure no...ma ormai era fatta.
E poi...Michael mi aveva assicurato che l'avrebbe fatto, quindi era la verità.
"Oh mio dio! Dici davvero?! Wow! Tu fai davvero miracoli!" lei esultò abbracciandomi forte, ed io ovviamente non riuscii nemmeno a ricambiare.
"Non esultare troppo, okay? Se Ashton dice anche solo una minima cosa sbagliata, sarà tutto finito. E questa volta non ci saranno altre possibilità. Spera solo che Ashton non faccia e non dica cazzate." era brutto da dire, ma era la verità.
"Non so se essere felice, o preoccupata..." Isabelle sospirò.
Mi faceva pena.
Non capivo perché Michael dovesse trattarla in quel modo.
"Non lo so, Isabelle. So solo che tutto questo è ingiusto e...e vorrei solo capire perché Michael si comporta così. Ci deve pur essere un motivo..." volevo che Isabelle me lo dicesse.
Ma forse non c'era un motivo.
Forse Michael era solo il classico fratello maggiore iperprotettivo.
La cosa fastidiosa era che lo era solo quando faceva comodo a lui: non era nemmeno in grado di abbracciare sua sorella...
"Un motivo c'è...e riguarda me, uno sbaglio che ho fatto io in passato. Ma Michael non vuole che ne parli con nessuno..." non mi aspettavo che dietro tutto ciò ci fosse davvero un motivo, ma non volevo nemmeno saperlo se Michael non voleva.
Doveva essere lui a parlarmene.
"Non importa. Sono cose vostre, ed io non sono tenuta a saperlo. Ma esci da questo guscio che Michael ti ha creato. La vita è tua! E per quanto io voglia bene a tuo fratello, devo ammettere che spesso esagera con te. Capisco che voglia proteggerti...qualunque cosa sia successa. Ma non può impedirti di vivere gli anni migliori della tua vita! Prenditi i tuoi spazi!" non volevo andare contro ad uno dei miei migliori amici, ma era così.
Sapevo di avere ragione.
"Come posso farlo? Michael è mio fratello! Mi ha fatto da padre, da migliore amico...si è sempre preso cura di me. I nostri genitori sono sempre stati poco presenti. Oltretutto...Michael nemmeno ha un buon rapporto con loro...e io non posso abbandonarlo..." Michael mi aveva detto molte volte quelle cose riguardo alla sua famiglia, ma non pensavo fosse così importante per Isabelle.
"Non ti sto dicendo questo! Il mio è solo un consiglio. Credo solo che sia giusto che lui ti lasci più libera, che ti lasci sbagliare da sola. Non può manipolare la tua vita in questo modo..." ormai continuavo a ripetere le stesse cose, ma lei non capiva.
"Ma Vic...io non posso fare assolutamente nulla! Ci ho provato, e hai visto anche tu com'è andata a finire! Lui non mi ascolta! Non mi lascia nemmeno parlare!" Isabelle aveva ragione.
Non le aveva mai dato la possibilità di dire nulla.
"Isabelle...è solo questione di carattere, e tu lo sai. Come riesco a tenergli testa io, puoi benissimo farlo anche tu. Michael mi ascolta, accetta le mie proposte, fa ciò che gli dico...e tutto perché io mi faccio rispettare. Non mi sottometterei mai a nessuno, e questo Michael l'ha capito. Se ci sono riuscita io che non sono nessuno per lui, puoi benissimo riuscirci anche tu." non avevo altro da dire.
Avevo un carattere forte almeno quanto quello di Michael, e lo sapevo.
Per questo ci avevamo messo molto a trovare un punto d'incontro...un punto di equilibrio.
Ma ero riuscita ad ottenere ciò che volevo con lui.
Doveva farcela anche Isabelle.
"Ma io non ci riesco! So che dovrei svegliarmi, so che non dovrei lasciare che gli altri mi sottomettano, ma io non ci riesco! Il mio carattere è questo, e non posso farci nulla!" insistette.
"Sì che puoi farci qualcosa! Devi solo volerlo!" ero convinta che fosse lei a non voler reagire, ma doveva farlo.
"Qui, l'unica che può fare qualcosa sei tu! Sei l'unica che riesce ad ottenere tutto ciò che vuole da mio fratello! Ti prego...fai qualcosa!" ogni volta mi trovavo ad affrontare i problemi degli altri quando non ero nemmeno in grado di risolvere i miei.
Mi chiedevo solo il perché.
Perché proprio io?!
"Ho già fatto tutto ciò che potevo! Non posso fare altro! Ora Michael parlerà con Ashton. Non ti assicuro niente, ma per ora, questo è ciò che conta. Pensa solo al fatto che ci possa essere anche una minima possibilità che tu possa stare con Ashton ed essere felice con lui. Pensa solo a questo, okay?" le sorrisi solo per rassicurarla, ma sapevo che nulla sarebbe stato facile.
"Ci proverò. Grazie Vic. E grazie anche per tutto ciò che fai per mio fratello." ancora una volta Isabelle mi abbracciò, ma quella volta mi sforzai di ricambiare.
Fingere era l'unica cosa che avrebbe potuto farla stare meglio.
"Ora torniamo da Michael, okay? È quasi un'ora che siamo chiuse qui." a quel punto mi misi a ridere, e prendendo Isabelle per un braccio, aprii la porta ed uscii dal bagno con lei.
"Mikey, ti va di..." appena uscii mi rivoli subito a lui...prima di accorgermi che stava dormendo.
Era rannicchiato sul mio letto, e tra le braccia stringeva la mia giacca che avevo lasciato sul bordo del letto.
"Ha dormito tutto il giorno! Come cazzo fa ad avere ancora sonno?!" mi lamentai.
Volevo chiedergli di uscire a cena con noi...
"Fossi in te, mi chiederei perché abbraccia la tua giacca..." lei mi prese in giro tirandomi una leggera pacca sul braccio.
"Ehm...perché è la prima cosa che a trovato?!" non c'era altra spiegazione.
Non capivo perché Isabelle ponesse tanta attenzione a quel piccolo ed insignificante gesto.
"Questo è ciò che pensi tu. Eh dai! Guardalo!" ero già stanca di sentirla.
"Isabelle...lascia perdere e andiamo a mangiare fuori, okay?" quello era l'unico modo per evitare il discorso, ed io non avevo più voglia di parlare del mio rapporto con Michael.
Non avrebbe avuto senso farlo se ciò che si diceva non era la verità.
"E mio fratello? Lo lasciamo qui?" mi chiese lei prima di uscire dalla stanza.
"Sì. Quando saremo tornate, lui starà ancora dormendo." conoscendo Michael, sapevo che sarebbe stato così.
In ogni caso...di cosa avrei dovuto preoccuparmi?
Di essere uscita con sua sorella?!
No di certo...
"Prendo la borsa e arrivo. Dove andremo?" ci pensai un po' prima di rispondere.
Un'idea ce l'avevo...anche se era rischioso.
"Ehm...andiamo da KFC? Ce n'è uno qua vicino...verso il centro..." tutti sapevano che ce n'era uno vicino al college.
"Ma non è lì che lavora Ashton?" era proprio quello il punto, e forse Isabelle ancora non l'aveva capito.
"Sì. Qualcosa in contrario?" sicuramente non avrebbe rinunciato a vederlo ancora anche se solo per pochi minuti, in quanto Ashton non avrebbe potuto allontanarsi da dietro il bancone.
"Non so se sia una buona idea. Se Michael lo sapesse..." iniziò Isabelle, ma io la interruppi subito.
"Se Michael lo sapesse, non potrebbe dire assolutamente nulla. Andiamo solo fuori a cenare. Lui sa che quello è il posto più vicino dove andare. Non preoccuparti." sapevo che non c'era nulla da temere.
Michael avrebbe capito.
A quel punto Isabelle accettò, e con la mia auto, nonostante ci avremmo messo solo pochi minuti ad arrivare, andammo da KFC.
Quando entrammo, la fila per ordinare era praticamente inesistente.
C'erano pochissime persone.
"Isabelle? Vic? Cosa ci fate qui?" appena ci vide, Ashton sorrise come mai l'avevo visto fare.
"Siamo qui solo per cenare, ma...non ringraziatemi..." nonostante avessi detto di non voler tradire la fiducia di Michael, forse lo stavo facendo, ma indirettamente.
Era diverso da ciò che aveva fatto Luke.
"Bella...mi manchi così tanto..." Ashton non mi prestò più attenzione.
Si rivolse solo ad Isabelle con uno strano soprannome, ed era giusto così.
"Mi manchi tanto anche tu...ma fra poco tutto questo finirà. Mike ha intenzione di parlarti. Forse ci permetterà di vederci ancora." Isabelle raccontò tutto ad Ashton, e lui non esitò ad abbracciarla da dietro il bancone.
"Ma è fantastico! Non vedo l'ora! Dico davvero...vorrei tanto tornare a vederti ogni singolo giorno..." mi sentivo già la terza in comodo, ma Ashton era così dolce con Isabelle...
"Okay...ora basta! Siamo qui solo per mangiare!" dovetti dividerli.
Loro non potevano stare insieme.
Non se anche io ero con loro.
"Vic...ti prego...ci siamo rivisti solo oggi dopo tanto tempo. So che vuoi stare dalla parte di Michael, e...e avrai tutti i tuoi buoni motivi per farlo, ma non impedirmi anche tu di vederla..." non sapevo cosa dire.
Mi dispiaceva per loro, ma mi sarebbe dispiaciuto di più per me stessa quando avrei perso Michael a causa loro.
"No! Io non voglio far parte di tutto questo! Ho sbagliato a venire qui con lei, okay? Ma le cose sono due: o le smettete di stare qui a parlare, o io me ne vado. Ma questa volta sarete voi a coprire me! Io me ne tiro fuori, e mi lascerete fuori da tutto questo!" non volevo essere cattiva con loro.
Volevo solo far valere le mie ragioni.
"Io resto! Voglio aspettare che Ash finisca il turno. Mi hai detto tu di prendermi i miei spazi, ed io voglio farlo. A partire da adesso!" Isabelle voleva fare la ribelle per una volta, ma non ci sarebbe riuscita...non avrebbe mai funzionato.
Doveva prendere la decisione giusta, ma chi mi assicurava che l'avrebbe fatto?
Se era testarda come suo fratello...sarebbe stata la fine.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...