Victoria's pov
Iniziai ad essere gelosa, anche se in fondo non ne avevo motivo: Michael non stava facendo niente con quella ragazza...o almeno così sembrava.
"Il tuo fidanzato? È lui? Perché è con un'altra?" i miei cugini sembravano anche più sospettosi di me.
"Io lo uccido! Credo che sia arrivato il momento di presentarvelo." detto questo, iniziai a camminare a passo svelto verso di lui con i miei cugini al mio fianco.
"Vicky? Cosa ci fai qui?" appena mi vide, Michael venne subito ad abbracciarmi.
"Chi cazzo è quella?!" gli sussurrai all'orecchio a denti stretti.
Non volevo farmi sentire dagli altri, ma volevo immediatamente delle spiegazioni.
"Oh, ehm...lei è mia cugina Cassie." Michael sciolse l'abbraccio presentandomi la ragazza.
"Pensavo che tu non avessi cugine." ero ancora sospettosa, perché oltre a non avermene mai parlato, ero quasi certa che lui non avesse cugini.
"...di secondo grado." aggiunse per farmi capire meglio.
"Stai tranquilla. Sono davvero sua cugina di secondo grado. E tu devi essere Victoria, giusto? Mike non fa altro che parlare di te." dovevo ammettere che mi sentivo in imbarazzo.
Ero sul punto di fare una scenata di gelosia, ma mi ero sbagliata, e fortunatamente Michael mi aveva anche fermata in tempo.
"E invece voi chi siete?" aggiunse Cassie indicando i miei cugini.
"Loro sono..." iniziai, ma venni subito interrotta da mio cugino più grande.
"Lui è mio fratello, e io...sono il fidanzato di Vic." disse con sicurezza abbracciandomi da dietro e appoggiando il mento sulla mia testa.
Non potevo credere che mio cugino l'avesse detto davvero.
Non sapevo nemmeno come reagire.
"Il suo...cosa?! Che cazzo sta succedendo?!" Michael si arrabbiò subito e fece qualche passo verso di noi.
Il suo sguardo faceva quasi paura.
"Ho detto che sono il suo ragazzo. Mi hai chiesto tu di dire chi fossi..." insistette mio cugino con tutta tranquillità.
Come faceva ad essere così calmo?
Beh...forse non conosceva Michael bene come lo conoscevo io.
"Tu! Pezzo di merda! Stai lontano da lei! Non ti permettere di toccarla! Tu non sei un cazzo di nessuno! Sono io il suo ragazzo! Tu te ne devi andare a fanculo, hai capito?!" improvvisamente Michael sbottò scagliandosi contro mio cugino.
Lo spinse via da me con forza, e appena vidi che stava per caricare un pugno, io mi misi in mezzo per fermarlo.
"Hey! Hey! Michael calmati!" cercai di calmarlo inutilmente perché peggiorai solo la situazione.
"Calmarmi?! Tu mi tradisci con questo coglione e io dovrei calmarmi?! Io lo faccio a pezzi! Giuro che lo faccio a pezzi!" urlò imprecando contro di me e contro mio cugino.
Era ovvio che se la sarebbe presa anche con me.
"Okay. Mi piace. Lo approvo: questo ragazzo fa proprio per te. Comunque...piacere di conoscerti, io sono suo cugino Steve." con tutta tranquillità, mio cugino andò da Michael porgendogli una mano.
L'aveva solo messo alla prova...
"Che cosa?" chiese Michael non capendo cosa stesse succedendo.
"Sono il cugino di Vic. Volevo solo vedere se tu fossi adatto a lei. Complimenti, hai superato la prova." dovevo aspettarmelo da parte di mio cugino.
Era comunque un incosciente: doveva aspettarsi una reazione del genere da parte sua.
"Ma vaffanculo! Andate a fanculo tutti!" detto questo, Michael si allontanò da noi andando a sedersi su una panchina.
Si sedette stringendosi le ginocchia al petto ed io lo raggiunsi subito seguita dai miei cugini e dalla cugina di Michael.
"Mikey..." gli sussurrai strofinandogli una mano sulla schiena.
"Vicky...un attimo. Devo riprendermi dall'infarto che mi avete fatto prendere." lui alzò il capo respirando profondamente.
Non pensavo potesse reagire in quel modo.
"Voi siete dei bastardi! Ti stavo per picchiare! Ti avrei fatto a pezzi veramente!" Michael si rivolse a mio cugino.
Sapevo che fosse vero: lui sarebbe stato davvero capace di tutto quando si trattava di me.
"Giuro che non ne sapevo niente." mi difesi mettendomi a ridere.
"Steve! Te l'avevo detto che è psicopatico almeno quanto me!" rimproverai anche Steve per la sua 'geniale' idea di provocare Michael.
Io l'avevo già avvertito.
"Strano...anche Mike mi ha detto che tu sei psicopatica..." aggiunse sua cugina.
Beh...non ne ero stupita.
"Se stiamo insieme, ci sarà pure un motivo, no?" risposi ridendo e abbracciando Michael che finalmente si aprì tornando a sedersi normalmente e avvicinandosi a me.
"Ma davvero hai picchiato molti ragazzi per averci provato con Vic?" chiese improvvisamente mio cugino.
Non volevo che glielo dicesse: era solo una confidenza che avevo fatto a loro.
"Io...non l'ho fatto apposta!" Michael si giustificò abbassando lo sguardo.
"Non l'hai fatto apposta?! Mikey! Hai picchiato Luke, un ragazzo al pub, uno in spiaggia, uno al college...devo andare avanti?!" dissi scherzando, ricordandomi di tutte le persone che erano state attaccate da lui.
Solo ora mi rendevo conto di quante fossero.
"Hai picchiato Hemmings?! Era ora che qualcuno lo facesse! Quel ragazzo è troppo stupido..." a quelle parole di mio cugino, Michael gli lanciò un'occhiataccia.
Io invece sapevo che a loro non andasse molto a genio Luke.
"È il mio migliore amico..." disse Michael, mentre io gli presi la mano per tranquillizzarlo.
Lui odiava quando qualcuno parlava male di Luke.
"Anche tu lo odiavi..." mi ricordai che inizialmente anche Michael odiava Luke.
Non faceva altro che insultarlo.
"Lo odiavo perché stava con te. Mi dava fastidio, okay?!" Michael mi aveva già spiegato quanto lui fosse infastidito dal fatto che io avessi una sorta di relazione con Luke...e ne era ancora parecchio infastidito.
"Non chiedermi il perché! Non lo so nemmeno io..." aggiunse sapendo che avrei chiesto spiegazioni.
"Evidentemente mi amavi anche quando mi odiavi." scherzai mettendomi a ridere.
Non sapevo nemmeno cosa avessi detto...
"Non lo so, ma ora non importa più." disse lui mettendomi un braccio attorno alle spalle.
"Come sta il nostro cucciolo?" dopo un po' cambiai discorso spostando l'argomento sul piccolo gattino che avevamo trovato il giorno precedente.
"Aspettate...di cosa state parlando? Credo di aver capito male..." Cassie si intromise.
"Ci siamo persi qualcosa?" continuò mio cugino.
Io ancora non avevo capito di cosa stessero parlando.
"Ma cosa...?! No! Non è come sembra! Anche se...avrebbe potuto esserlo...ma è solo un gatto! Abbiamo solo un cucciolo di gatto!" spiegò Michael.
Poteva benissimo evitare di parlare di quell'argomento: faceva sempre soffrire entrambi.
"In che senso? Cosa significa che avrebbe potuto essere come sembra?" chiese mio cugino.
Mi sentivo così in imbarazzo...
"Non mi va di parlarne. Facciamo un giro da qualche parte?" cercai di non rispondere, e sperai che quell'argomento non venisse più fuori.
Così mi alzai e presi la mano di Michael tirandolo per farlo alzare in piedi.
"Volete venire a casa mia?" ci propose Michael alzandosi.
"Sì! Non vedo l'ora di vedere il nostro piccolo!" esultai rendendomi conto che mi fossi già affezionata a quel gattino.
"Va bene, ma noi dobbiamo essere a casa per l'ora di cena." mio cugino rispose parlando a nome di tutti noi.
Non potevamo stare fuori fino a tardi.
A quel punto ci incamminammo tutti verso casa di Michael.
"E tu vieni qua, stronzetta." Michael mi attirò subito a sé dandomi un bacio sulla tempia, mentre gli altri ci seguirono stando a qualche passo indietro da noi.
Probabilmente stavano facendo amicizia con la cugina di Michael.
Quando arrivammo, io corsi subito su per le scale e entrai in camera di Michael per andare a prendere il gattino, poi lo protai di sotto dove ormai tutti si erano già accomodati sul divano.
Michael mi aveva tenuto un posto accanto a sé, mentre mio cugino Steve si sedette in mezzo tra suo fratello e Cassie.
"Vorrei sapere perché è tranquillo solo quando ci sei tu. Hai visto camera mia? L'ha completamente distrutta!" Michael si lamentò accarezzando con un dito la testolina del cucciolo che tenevo in braccio.
"Sicuro che sia stato il gatto? A me sembra così bravo..." forse il gatto era più ordinato di lui, quindi la differenza non si vedeva nemmeno.
"È tutta colpa tua!" mi accusò senza un apparente motivo.
"Stai zitto! Piuttosto...mi vai a prendere qualcosa da bere? C'è ancora il mio té alla pesca?" gli domandai spingendolo ad alzarsi.
Come al solito mi facevo servire da lui.
"Vado subito...voi volete qualcosa?" sapevo che mi avrebbe accontentato, così andò a prendere tutto ciò che gli avevamo chiesto.
"Grazie amore. Arrivo subito. Porto su il cucciolo." detto questo, tornai velocemente in camera di Michael, misi il gatto nella sua cuccia, e tornai giù.
Michael mi prese subito per un braccio facendomi sedere sulle sue gambe.
Non volevo che lo facesse davanti agli altri.
"Stai fermo!" gli sussurrai appena le sue mani iniziarono ad accarezzarmi le gambe fino ad arrivare all'inguine.
"Tanto non siamo gli unici..." commentò facendomi un cenno verso sua cugina e mio cugino Steve che già si stavano baciando.
Ma com'era successo?!
E poi...si erano conosciuti solo da qualche ora!
"Non ci posso credere..." non sapevo se ridere o piangere.
Avrei dovuto fare o dire qualcosa?
"Amore...andiamo di sopra..." lui iniziò a provocarmi baciandomi il collo.
Sperava che io cedessi, ma non sarebbe successo.
"Ma sei impazzito? Mikey, non possiamo!" mi chiedevo come potesse farmi certe proposte mentre c'erano i nostri cugini proprio lì con noi.
"Domani. Ti prego..." non capivo cosa avesse in quegli ultimi giorni: ultimamente aveva sempre strane voglie.
"Vedremo." non dissi altro perché lui sapeva che non volevo mi chiedesse di fare l'amore: se capitava, lo facevamo.
"Michael? Scusate se vi interrompo...ma non è che avresti un'altra cugina, o una sorella da presentarmi?! Perché a quanto pare sono il quinto in comodo..." mio cugino si lamentò, ed io lanciai subito uno sguardo a Michael.
Ero certa che mi avrebbe capita all'istante.
Non c'erano bisogno di parole.
"No...Vicky. Non ci pensare nemmeno! So a cosa stai pensando, e la risposta è no!" era come se mi avesse letto nel pensiero.
"Sì! Michael ha una sorella. È single." risposi io al posto di Michael.
Forse sarebbe stata una buona idea presentare Isabelle a mio cugino.
"Non è più mia sorella! E comunque...non penso proprio che la sopporteresti. È una stronza e ti tradirebbe dopo pochi giorni. Credimi! La odieresti esattamente come la odio io." evidentemente Michael era ancora in contrasto con Isabelle.
"Mikey, prova! Se Isabelle trovasse un fidanzato, probabilmente lascerà in pace noi!" quello era l'unico motivo per cui insistevo tanto.
Isabelle mi odiava solo perché lei era rimasta single.
"Va bene, va bene. Quando tornerete in città, te la presenterò. Ma poi non dire che non ti avevo avvertito." alla fine Michael cedette.
Speravo lo facesse.
"Aspetta...ma quando partirete?" domandò Michael forse pensando che sarebbero rimasi in città.
"Questa sera. Rimane qui solo una nostra zia perché è di Melbourne, ma noi..." appena mio cugino iniziò a parlare, Michael lo interruppe mettendosi ad urlare.
"Cosa?! Zia Kate è qui e tu non mi hai detto nulla?! Vicky! Come hai potuto?!" ma perché gridava sempre?
"Cazzo, Mikey! Mi hai spaccato un timpano! Zia Kate starà qui qualche giorno. Farai in tempo a vederla." gli spiegai cercando di tranquillizzarlo.
"Si può sapere come fai a conoscere zia Kate?" improvvisamente intervenne anche Steve.
"Lei ci ha ospitati a casa sua per qualche giorno. Mi ha aiutato a superare momenti molto difficili della mia vita, e...in fondo mi ha fatto un po' anche da madre. Devo molto a lei. E poi...mi ha aiutato un po' anche con Vicky, quando la nostra relazione sembrava andare a pezzi." Michael parlava sempre bene di zia Kate ed era incredibile quanto avessero legato quei due.
"Deve tenere davvero molto a te." affermò mio cugino.
"Beh, penso di sì: mi è stata accanto anche quando non stavo con Vicky..." effettivamente era vero: anche quando Michael aveva deciso di rompere con me, mia zia non l'aveva mai abbandonato.
"In ogni caso...credo che d'ora in poi ci vedremo spesso." aggiunsi cambiando discorso.
Ovviamente mi riferivo al fatto che ora tra Cassie e Steve sembrava proprio che ci fosse qualcosa.
"Non è necessario. Sai che Cassie abita fuori città proprio dove abitiamo noi?" affermò Steve mentre Cassie appoggiò la testa sulla spalla di mio cugino.
Ancora non potevo credere a ciò che era successo.
"Ma state già insieme?!" domandai con stupore.
"Diciamo di sì. Continueremo a frequentarci e vedremo come andranno le cose." rispose lei.
Era tutto così assurdo.
"Davvero? Ma vi conoscete solo da qualche ora..." continuò Michael.
"E quindi? Ci siamo innamorati..." affermò lei sorridendo e lanciando uno sguardo a Steve.
Io ero certa che per mio cugino non fosse lo stesso, ma di certo non mi sarei intromessa.
"Fate ciò che volete. Non sono di certo cazzi miei..." concluse Michael riportando l'attenzione su di me.
"Ehm...comunque noi dovremmo andare. Sono quasi le sette." non ci eravamo nemmeno resi conto che si fosse fatta già sera.
Dovevamo andare davvero...anche se volevo stare con il mio Michael.
"Io voglio stare qui..." mi lamentai abbracciando Michael così forte da non lasciarlo andare.
"Amore...dobbiamo andare via anche io e Cassie. Ti scrivo dopo. Dai, alzati." a quel punto Michael si alzò in piedi tenendomi in braccio in quanto io non mi volessi staccare.
"Vuoi che te la stacco?" scherzò mio cugino.
"No, non preoccuparti. Ci penso io. Voi cominciate ad andare. Noi arriviamo subito." così, tutti uscirono ed io rimasi lì con Michael che mi fece scendere da lui.
"Allora? Andiamo anche noi?" mi chiese ridendo e avvicinandosi a me.
Io non risposi.
Misi le mani sulla sua nuca spingendolo ad abbassarsi alla mia altezza per baciarmi.
Non avevamo potuto farlo fino a quel momento, ma ora che eravamo soli, potevamo eccome!
Ovviamente lui ricambiò il bacio.
Mise le mani sul mio sedere e mi attirò contro il suo bacino senza staccarsi dalle mie labbra.
Ancora mi chiedevo come fosse possibile che sentivo la sua mancanza anche se sapevo che l'avrei rivisto già il giorno successivo.
"Ti amo principessa. Non vedo l'ora che sia domani. Ora usciamo anche noi: gli altri ci stanno aspettando." concluse staccandosi dalle mie labbra, ma non da me: le sue mani erano ancora sul mio sedere.
"L'ultimo..." gli chiesi un ultimo bacio, poi finalmente andammo dagli altri.
"Cassie, se vuoi tu vai a casa. Io accompagno Vicky." dopo un po', Michael propose di accompagnarmi, ed io ne fui felice.
"No. Ne approfitto per accompagnare anche Steve." Cassie rispose continuando a camminare verso casa mia.
Quando arrivammo a destinazione, Michael salutò i miei cugini.
"Amore, scrivimi appena arrivi a casa, okay? Ci vediamo domani." io salutai Michael dandogli un veloce bacio a stampo, e Steve fece lo stesso con Cassie.
"Lo farò. A domani principessa." così, dopo aver salutato anche sua cugina, loro andarono via e noi entrammo in casa.
Venne ad aprirci zia Kate che subito iniziò con le domande.
"Come mai quel sorriso? Fammi indovinare...hai visto Mike, vero?" lei sapeva che l'unica cosa che potesse rendermi così felice era solo vedere Michael, e infatti era proprio così.
"Sì, e ha detto che in questi giorni vuole vederti. Non domani perché domani lui ed io avremo da fare per tutto il giorno." forse detto così suonava male, ma dovevamo davvero fare molte cose il giorno successivo.
"Vic! Non c'era bisogno di dirlo!" mia zia sembrava stupita...o forse sconcertata.
"No! No! Dobbiamo andare dal veterinario per il nostro gattino!" spiegai sapendo che lei avesse pensato male.
"Avete preso un gatto insieme? Non è troppo impegnativo?" domandò ancora.
"L'abbiamo trovato ieri vicino alla sua casa in montagna e abbiamo deciso di tenerlo. E comunque non penso che sia troppo impegnativo: direi che dopo ciò che ci è successo, siamo preparati a tutto." mia zia sapeva di cosa stessi parlando perché c'era anche lei.
"Cos'è che è successo?" chiese mio cugino che come al solito voleva sapere tutto.
"Qualche mese fa ha avuto un aborto per il troppo sforzo fisico. E...forse non avrei dovuto dirlo..." non avrebbe decisamente dovuto dirlo, ma ormai era fatta.
"Già...non lo sa nessuno a parte lei, quindi...non dite niente né ai vostri genitori, né ai miei! A nessuno!" sperai di potermi fidare, altrimenti non volevo nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto.
"Okay, ma...questo significa che...stavamo per avere un cuginetto! Ma...com'è potuto succedere? Proprio, tu che sei sempre attenta a queste cose..." replicò Steve.
E ora come gli spiegavo com'era successo?
"Ehm...okay...io vado di là, almeno voi parlate di ciò che volete, eh..." mia zia concluse andando in cucina dai nostri genitori.
"Quindi? Me lo dici com'è successo?" insistette Steve prendendomi per un braccio e facendomi sedere sul divano accanto a lui e a suo fratello.
"Non devo spiegarti come si fanno i bambini!" mi misi a ridere perché in fondo non c'era nulla da dire.
"Voglio solo sapere com'è possibile che tu sia rimasta incinta! Tu sei sempre attenta a queste cose..." continuò volendo altre spiegazioni.
Beh...cos'altro potevo fare?
"Che palle! Devi farti i cazzi tuoi!" sbottai alzando gli occhi al cielo.
Ma poi sospirai decidendo che in fondo potevo anche dirglielo.
"L'abbiamo...fatto...in una vasca idromassaggio e...il preservativo si è sfilato. Ora che lo sapete entrambi, non fatemi più domande a riguardo...per favore." avevo già detto anche fin troppo.
Ne avevo abbastanza.
"Improvvisamente mi è venuta voglia di picchiare Michael..." ammise Steve evidentemente arrabbiato.
Ma cosa avevano tutti contro di lui?!
"Hey! Non è colpa sua se è successo! Stai dalla tua parte, okay?! Lascia stare il mio Mikey!" difesi subito Michael perché non era assolutamente colpa di nessuno.
Forse un po' era colpa mia, in quanto i giorni successivi a quello dell'accaduto, io avessi deciso che non ci fosse più bisogno di usare protezioni.
Poi, in quel momento sentii il mio cellulare vibrare per l'arrivo di un messaggio, o forse due.
Sapevo che era Michael, così mi precipitai a prendere il cellulare per rispondere.
Era l'unica persona a cui rispondevo immediatamente.
"Michael mi ha appena inoltrato il contatto di Cassie...te lo mando." dissi a Steve alzando gli occhi al cielo perché speravo che quel messaggio fosse per me.
"Mi ha mandato anche quello di sua sorella..." aggiunsi inviando il contatto a mio cugino.
"Sai? Ho cambiato idea: improvvisamente non mi va più di picchiare Michael. Ma anzi, lo adoro!" esultò Steve che evidentemente si era dimenticato di chiedere il numero a Cassie.
"Ma io posso scrivere a Isabelle? Davvero volete farmela conoscere in questo modo?" domandò mio cugino un po' titubante all'idea di conoscere una ragazza da dietro uno schermo.
"Sì! Scrivile. Hai il permesso di Michael. Non preoccuparti: prima o poi la incontrerai." rassicurai mio cugino che scrollò le spalle e probabilmente iniziò a scriverle, Steve a Cassie, mentre io a Michael.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...