CAPITOLO 69

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Michael's pov
Finalmente il college era finito, e il primo mese di vacanza era già quasi finito.
Ciò significava che presto Victoria avrebbe compiuto gli anni, e anche che avremmo raggiunto un mese di fidanzamento.
Casualmente accadeva lo stesso giorno.
Il nostro rapporto non faceva che migliorare di giorno in giorno, e grazie a lei riuscii anche a trovare un clima di pace con i miei genitori: mia madre aveva ammesso di aver esagerato parlando così male di Victoria, ma nonostante ciò, mi disse che non l'avrebbe comunque accettata.
Probabilmente non l'avrebbe mai fatto, ma a me non importava.
Invece, con mia sorella ancora non riuscivo ad avere lo stesso rapporto che avevo prima, ma almeno ero tornato a parlarle.
Mentre con i nostri amici...tutto andava bene come sempre.
Da quando stavo con Victoria, eravamo tornati ad uscire tutti insieme anche il pomeriggio, ma Isabelle ormai non faceva più parte del nostro gruppo a causa di Ashton.
In ogni caso, le ragazze non avevano mai smesso di esserle amiche.
Ma evitavano sempre di parlare di mia sorella, in quanto Ashton ci stesse ancora male.

Quel giorno era il compleanno di Victoria, nonché il nostro mesiversario, e forse io ero quello più agitato tra tutti.
Sapevo che lei odiava quel giorno, in quanto le riportasse alla mente brutti ricordi.
Infatti, non aveva voluto organizzare nulla se non una cena con me solo perché facevamo un mese insieme.
Ma io avevo già preparato tutto, e non ero da solo: tutti quanti mi avevano aiutato, ed eravamo stati tutti abbastanza bravi da non farci beccare.
Sarebbe stata una festa a sorpresa, e speravo che l'avrebbe apprezzato.
"Quindi noi ti aspettiamo qua, e intanto tu vai a prendere Vicky?" mi chiese Luke quando ormai era già tutto pronto.
Avevo prenotato un locale in cui saremmo rimasti a mangiare la pizza e poi il gelato: i cibi preferiti da Victoria.
Ci sarebbe stato anche un DJ che ovviamente avevo pagato per suonare tutta la musica che piaceva alla mia ragazza.
Dopodiché saremmo andati alla sala giochi.
Beh...la serata stava per avere inizio, ed io ero più emozionato che mai.
"Sì. Ora vado! Spero che non mi uccida per ciò che ho fatto..." scherzai, ma lo pensavo davvero, e la maggior parte di loro sapevano il motivo.
"Ma smettila! Sarà felicissima! Ora muoviti!" concluse Luke spingendomi ad andare.
Così salii sulla macchina che ancora prendevo in prestito da mio padre, e guidai fino a casa di Victoria sapendo che i suoi genitori non ci sarebbero stati per quella sera: ormai il college era chiuso e lei era stata costretta a tornare a casa dei suoi genitori.
Quando arrivai, entrai direttamente a casa sua, e poi nella sua stanza vedendola in piedi davanti all'armadio indossando solo indumenti intimi.
"Hey!" lei mi salutò subito senza neanche voltarsi.
"Hey! Pensavo fossi già pronta..." le dissi.
"A quanto pare no...non so cosa mettere. Vieni qui tu?" lei cambiò discorso, ed io la raggiunsi davanti al suo armadio per poi abbracciarla da dietro.
"Vuoi che scelga io?" alla mia domanda, lei annuì facendo gli occhi dolci, e sapevo che lo faceva solo perché era consapevole di essere estremamente in ritardo.
"Sai che ti farei vestire in modo provocante, ma poi sarei un pochino geloso..." ammisi sapendo che se avessi scelto qualcosa che avrebbe messo in risalto le sue forme così perfette, tutti i ragazzi lì presenti l'avrebbero guardata come se avessero voluto portarsela a letto.
E onestamente, tutto ciò mi rendeva geloso.
"Scegli ciò che vuoi...io ho perso le speranze..." sbuffò lei buttandosi sul letto.
Guardai un po' nel suo armadio, e alla fine optai per un vestito che le arrivava poco sopra al ginocchio, ma comunque super attillato.
"Questo va bene?" le chiesi facendole vedere ciò che avevo scelto.
"Sappi che ucciderò ogni ragazzo che ti si avvicinerà." la avvertii prima che potesse accettare.
Avere una fidanzata così perfetta portava a questo...
"Ormai mi va bene tutto..." a quel punto lei si alzò e indossò il vestito.
Inutile dire che non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
"Sei così bella..." sussurrai dando voce ai miei pensieri mente lei si sistema a i suoi luoghi capelli biondi e mossi che mi piacevano tanto.
"E io non ti ho ancora detto quanto tu sia bello con i capelli pettinati e questa camicia che ti toglierei all'istante..." Victoria venne verso di me sistemandomi il colletto della camicia nera che indossavo.
Sapevo che a lei piaceva quando mi vestivo un po' elegante.
"Non mi provocare..." le dissi attirandola a me per baciarla, facendo poi scendere le mie mani sul suo sedere.
"Amore...ti ho comprato dei regali per il nostro mese insieme..." improvvisamente lei si staccò da me e corse verso un angolo della stanza prendendo dei pacchetti.
Lì scartai subito, e il primo era una felpa in edizione limitata di Fortnite: uno dei miei videogiochi preferiti.
Era stupenda! La adoravo!
E poi c'erano ancuni videogiochi.
"Alcuni di quelli non sono ancora usciti qui." mi spiegò.
"Cazzo! Ma come hai fatto ad averli?!" ero così felice che non riuscivo a smettere di sorridere.
"Ho le mie conoscenze..." sorrise soddisfatta.
"Ecco perché ti amo così tanto! Grazie Vicky! Grazie davvero!" non avrei mai smesso di pensare a quanto io fossi fortunato ad essere il suo fidanzato: lei mi conosceva così bene!
"Ti amo Mikey..." concluse, andando poi a mettersi le scarpe.
"Anche io ho qualcosa per te, ma un regalo te lo darò più tardi, e...l'altro è a casa mia. Anzi...consideralo doppio, perché uno è nei miei pantaloni..." scherzai provocandola.
Era inevitabile che succedesse proprio quella sera.
"Allora non vedo l'ora di scartare l'ultimo regalo..." beh...modestamente, era ovvio che non vedesse l'ora, ed io potevo dire lo stesso.
"Guarda! Sono alta come te!" dopo aver messo le sue scarpe col tacco, si mise davanti a me sentendosi alta.
"Sì...certo...ti piacerebbe!" non era per niente alta come me, e mai lo sarebbe stata.
La verità era che non volevo che lo fosse.
Come avevo già detto: a me piaceva il fatto che non fosse alta.
"Ora andiamo, che siamo già abbastanza in ritardo..." le dissi prendendola in braccio e portandola al piano di sotto.
"Perché lo stai facendo?" mi chiese stupita dal mio gesto.
"Perché ti conosco abbastanza bene da sapere che con quelle scarpe ti saresti spaccata una caviglia scendendo le scale." sapevo che ormai le sue caviglie fossero particolarmente instabili a causa dello sport che praticava, e almeno per quella sera volevo che non si facesse male.
Così, uscimmo di casa, e con la macchina la portai al locale.
Quando arrivammo, si fermò stupita di vedere lì tutti i nostri amici.
"E voi cosa ci fate qui?" domandò subito.
Fortunatamente stava sorridendo: avevo già paura.
"Li ho invitati io per il tuo compleanno. So che pensavi me ne fossi dimenticato, ma ho già organizzato tutto, e loro mi hanno aiutato. Ti prego...non mi uccidere..." le spiegai velocemente che non avrei mai potuto dimenticarmi del suo compleanno.
"Oh mio dio! Tutto questo è incredibile! Grazie Mikey, e grazie anche a tutti voi!" lei era felice e dopo avermi dato un bacio a stampo, andò a salutare tutti: Luke, Jenna, Calum, Grace, Ashton...e sì, c'era anche mia sorella che non faceva altro che stare attaccata alle sue amiche per evitare Ashton.
Ah, e ovviamente c'era anche Julia.
Agli altri non andava molto a genio, ma era amica di Victoria.
Dopodiché iniziammo a mangiare, e Victoria sembrava stupita anche della musica che avevano cominciato a mettere.
Mi lanciò uno sguardo capendo che in tutto ciò c'entrassi io.
"Ti stupisce che proprio io abbia pensato anche alla musica?!" mi ritenevo un esperto in musica.
Come poteva esserne stupita?!
"Mi conosci così bene! Ti amo!" ormai avevo imparato a conoscere ogni aspetto di lei e mi piaceva il fatto di averla resa così felice.
Appena finimmo di mangiare, arrivò il momento dei regali, e il mio lo tenne per ultimo.
"Oh...mio...dio! Michael, ma...non ci posso credere! Noi andremo...wow!" non aveva parole quando estrasse dalla busta il mio regalo.
"Sì Vicky. Andremo in Giappone, ad Osaka! Te lo ricordi? Ti avevo promesso che un giorno ti avrei portata lì." ovviamente quel viaggio era per due persone.
Non l'avrei di certo fatta andare da sola.
"Non pensavo l'avresti fatto davvero! Era una promessa che mi avevi fatto all'inizio...quando ci eravamo appena conosciuti. Ma...grazie Mikey, io...sono senza parole." lei mi ringraziò abbracciandomi e baciandomi come se non mi avesse visto per mesi.
"Quindi? Quando partite?" ci domandò Calum interrompendo il nostro bacio.
"A metà agosto. Ho già prenotato il volo, e una mega suite presidenziale per due persone. Staremo lì per sette notti." Victoria mi guardò con stupore.
Forse non si aspettava un posto così bello.
"Suite presidenziale?! Wow, Mike! Questa volta ti sei superato!" disse Ashton evidentemente contento per noi.
"Farei di tutto per la mia principessa." sorrisi dando un veloce bacio a stampo a Victoria.
"Lei una principessa?! Sì...certo...finché non la trovi a fare gare di rutti con Grace e la squadra..." commentò Luke mettendosi a ridere, e mettendo anche in imbarazzo le ragazze.
"È anche per questo che la amo." risposi restando completamente indifferente.
Se lo facevamo noi ragazzi, perché loro non potevano fare lo stesso?
"Ma...cosa?! Amore! Da te non me lo sarei mai aspettato!" disse Calum rivolgendosi a Grace.
"Michael? Non avevi detto di avere qualcos'altro per Vicky?" mi domandò Luke cambiando discorso.
Lui sapeva tutto, ma non sapeva ciò che avevo comprato per lei.
"Sì, ma è a casa mia. Non potevo portarlo qua! Forse piacerà più a me, che a lei, ma...va bene così." a me sarebbe sicuramente piaciuto, e forse anche a Victoria...ma soprattutto a me.
"Allora sarà qualche nuovo giocattolo sessuale..." affermò lui con sicurezza.
"No! Non abbiamo bisogno di quelle cose!" risposi ridendo.
Mentre Victoria si nascose il viso con una mano.
Stavamo mettendo le ragazze troppo in imbarazzo?
"Okay! Ora basta! Seconda tappa?" a quel punto decisi di mettere fine ad ogni discussione, così mi alzai e proposi di andare.
"Quale seconda tappa?" mi chiese Victoria ignara di tutto.
"La sala giochi...ovviamente..." detto questo, andammo direttamente lì e Victoria ne fu felice.
Anche lei adorava quel posto.
Appena entrammo, io mi misi subito a giocare con Luke, Calum con Ashton, e le ragazze giocavano per conto loro a qualche passo da noi.
Tutti ci stavamo divertendo, e andammo avanti così per ore.
La cosa più bella era vedere che anche Julia fosse riuscita ad integrarsi bene, e nessuno fu escluso in nessun modo.
"Vi spiace se vi rubo Victoria per una partita?" ad un certo punto decisi di stare un po' con la mia ragazza.
"Perché non facciamo delle partite di coppia?" propose Grace sorridendo.
Effettivamente si poteva fare.
"Okay! Io me ne tiro fuori..." disse Julia facendo qualche passo indietro.
"Tranquilla, faremo a turno." le dissi rassicurandola.
Poi presi per mano Victoria e la portai davanti al videogioco a cui avremmo giocato.
"Julia? Giochi tu con me?" improvvisamente Ashton chiamò Julia.
Era evidente che volesse evitare di stare troppo vicino a mia sorella.
Io gli lanciai un'occhiataccia, ma le cose non sarebbero cambiate.
"Grazie Ash, ma preferisco aspettare il prossimo turno." lei rifiutò lanciando uno sguardo a Isabelle.
Julia voleva solo essere d'aiuto, ma non sarebbe servito.
"Isabelle, vieni con me. Amore...gioca tu con Ash." non mi aspettavo che Calum avrebbe rinunciato a stare con Grace per accontentare mia sorella, ma gliene fui grato.
"Julia, se vuoi puoi giocare con me la prossima partita. Potete alternarvi tu e Isabelle." non mi sarei neanche mai aspettato che lui decidesse di includere anche Julia.
"Ehm...s..sì. Grazie..." lei iniziò a balbettare come se fosse intimidita da Calum.
Eppure si era sempre presa gioco di lui.
"Ah! Con Cal va bene, ma con me no?! Grazie Julia..." Ashton si finse offeso, ma poi si mise a ridere.
"Io...è che..." lei non sapeva cosa dire, e improvvisamente divenne rossa in volto.
"Hey! Tranquilla, sto scherzando!" Ashton si scusò notando il disagio di Julia, e così iniziammo a giocare.
Victoria ed io vincemmo la maggior parte delle partite, e dovevo ammettere che era stato quasi sempre merito suo: ultimamente era diventata molto brava con i videogiochi...speravo solo non diventasse più brava di me.
Non potevo perdere contro di lei!
"Fanculo! Tu mi fai perdere!" sbottò Victoria alla fine di quella partita persa.
"Ma se finora abbiamo vinto sempre noi!" le ricordai.
Ma lei si alzò e si allontanò da me.
"Jen, togliti! Io gioco con Luke!" ci rimasi un po' male, ma in fondo ero sicuro che con Jenna avrei vinto lo stesso.
Beh...avevano vinto Calum e Julia che istintivamente esultò abbracciandolo.
"S...scusa...non volevo..." lei però si scusò appena si rese conto di ciò che aveva fatto, e subito Grace le lanciò un'occhiataccia.
Tutti sapevamo quanto lei fosse gelosa.
Lo era più di chiunque altro, ma appena Julia si scusò, Grace sorrise.
Evidentemente anche lei aveva cominciato a fidarsi.
"Okay! Luke...tu sei anche peggio di Michael! Torno da lui!" a quel punto, Victoria decise di tornare da me.
"Hey! Non è vero! Io sono bravissimo!" Luke protestò.
Ma Victoria venne da me ugualmente.
"Vic, ma ti decidi? Ti avviso...non mi alzerò un'altra volta!" scherzò Jenna lasciando il posto alla mia ragazza.
"Ho fatto la mia scelta." affermò Victoria.
Ero felice che avesse deciso di giocare ancora con me, così si sedette.
"Sappi che mi vendicherò stronzetta!" le dissi come minacciandola.
A quel punto, un'altra partita iniziò, e andammo avanti così per altre ore divertendoci tutti insieme.
Finché non sentii arrivare un messaggio a mia sorella, e subito le chiesi chi fosse...anche se già lo sapevo.
"È la mamma. Chiede quando torniamo a casa...sono quasi le sei del mattino..." le sei del mattino?!
Com'era possibile? Eravamo lì da così tanto tempo?
"Ma perché deve sempre rompere i coglioni?! Io non torno a casa! Se vuoi torna tu." io avrei portato Victoria a casa mia, e non sarei di certo tornato a casa dei miei genitori per accompagnare lei.
"Mi accompagni?" mi domandò Isabelle.
"No! Ho altri programmi! Fuori non è buio! Puoi andare da sola." il sole stava già sorgendo, ed ero tranquillo sul fatto che potesse andare a casa da sola.
"Isabelle, se vuoi posso accompagnarti. Adesso andrò a casa anche io." Julia si offrì di portare a casa mia sorella, e per me sarebbe stato solo un bene.
"E mi lasciate senza una compagna di gioco? Non si fa così..." Calum protestò scherzando.
"Forse siamo rimasti qui troppo tempo. Facciamo un giro?" proposi cambiando discorso in quanto notai che Julia si stesse sentendo in imbarazzo all'affermazione di Calum.
Tutti accettarono la mia proposta, e uscimmo dalla sala giochi.
"Quindi...noi andiamo..." disse Julia salutandoci, e ringraziandomi per averla invitata.
"Credo che andrò anche io." intervenne Ashton.
Effettivamente lui sarebbe stato solo l'amico in comodo, in quanto tutti noi avessimo una fidanzata.
Così, Julia e mia sorella andarono via, e Ashton fece lo stesso dopo averci salutato e fatto ancora gli auguri a Victoria.
Noi altri, invece, andammo al parco restando seduti sul prato a chiacchierare.
Ma dopo pochi minuti, Victoria ed io cominciammo a distrarci.
Non facevamo altro che guardarci scambiandoci dolci sguardi.
Lei aveva testa appoggiata sulla mia spalla.
Con una mano le accarezzavo la gamba, mentre con l'altra tenevo la sua mano accarezzandone il dorso con il pollice.
Evitavamo di baciarci sono perché eravamo davanti ai nostri amici.
"Dannazione! Ma ve ne volete andare?! Andate a casa e divertitevi! Cosa fate ancora qui?!" sbottò Luke richiamando la nostra attenzione.
"No, no...non c'è problema...possiamo restare con voi..." risposi quasi con imbarazzo.
La verità era che avrei davvero voluto portare Victoria a casa mia proprio in quel momento, ma non era corretto nei confronti dei nostri amici.
"Non preoccupartevi. Andate!" insistette Calum.
Così, mi alzai e aiutai Victoria a fare lo stesso.
"Grazie di tutto..." lei ringraziò i nostri amici che sarebbero rimasti lì con le loro ragazze, poi andammo via.
"Finalmente posso baciarti..." appena salimmo in macchina, Victoria si sporse verso di me baciandomi intensamente.
"Aspetta di arrivare a casa." mi costava fermarla, ma dovevo farlo.
Così, misi in moto l'auto e guidai fino a casa mia.
"Sei pronta per la sorpresa?" le chiesi provocandola quando arrivammo a destinazione.
Lei annuì mordendosi il labbro inferiore, ed io la trascinai subito in camera mia dove avevo lasciato sul mio letto una scatola.
Io le feci segno di andare ad aprire il regalo, e lei lo fece.
"Mikey? Cos'è? Cos'hai in mente?" sorrise lei estraendo dalla scatola un body intimo sexy e delle manette.
"È esattamente ciò che sembra..." sussurrai prendendola per i fianchi e spingendola contro il mio corpo.
"Indossalo..." le dissi all'orecchio e dandole dei baci sul collo.
Così, lei si sfilò il vestito, entrò in bagno, e quando uscì rimasi a bocca aperta: era così sexy...
"Non dire una parola!" lei mi provocò con lo sguardo e mordendosi il labbro.
Poi venne verso di me spingendomi con violenza sul letto.
Ora era lei ad avere il controllo su di me.
Mi fece sdraiare, e dopo essersi messa a cavalcioni su di me, iniziò a sbottonarmi la camicia molto lentamente.
Poi passo ai pantaloni...sempre molto lentamente.
L'attesa era snervante.
Quando finalmente rimasi solo con i boxer, ribaltai la situazione.
Ora lei era sotto di me, e le slacciai quel completino che le avevo fatto indossare, per poi toglierglielo lentamente.
A quel punto non esitai a legarle i polsi alla testiera del letto con le manette che avevo preparato.
Mi misi sopra di lei e la baciai, poi scesi baciandole il collo.
Scesi ancora leccando le parti più sensibili del suo corpo, partendo dal seno fino ad arrivare alla sua intimità dove mi soffermai con la lingua.
La sentii ansimare per il piacere, e dopo un po' infilai due dita in lei muovendole avanti e indietro.
Il fatto che non potesse muoversi, mi faceva avere il completo controllo su di lei, e non c'era cosa più bella di sentirle ansimare il mio nome.
Poi mi fermai tornando a baciarla.
"Michael...cazzo...sbrigati..." Victoria parlò col fiato corto chiedendomi di più, ma io tornai a baciarle il collo lasciandole un paio di succhiotti che il giorno dopo sarebbero stati parecchio visibili.
"Michael..." ansimò ancora, e a quel punto, mi misi il preservativo e entrai in lei iniziando con un ritmo lento.
Continuai fino ad intensificare le spinte e la velocità del movimento.
La vidi inarcare la schiena ansimando e raggiungere l'orgasmo.
Dopo un po' venni anche io, e mi sdraiai sopra di lei per riprendere fiato prima di uscire dalla sua intimità.
Poi la liberai dalle manette che le bloccavano i polsi e mi sdraiai accanto a lei.
Victoria si spostò appoggiando la testa sul mio petto, ed io le accarezzavo i capelli.
La verità era che ormai eravamo entrambi stanchi morti...volevamo solo dormire, ma non l'avremmo fatto: preferivamo stare lì a farci le coccole in silenzio.
Ma forse il sonno prese il sopravvento, e lei si addormentò su di me.
La lasciai lì in quanto a me non desse per niente fastidio, e non volevo nemmeno svegliarla.
Dopo poco mi addormentai anche io.
Ormai raramente soffrivo di insonnia, ed era tutto merito di Victoria.
E quella volta dormii benissimo, anche più del solito.
Forse a causa della splendida serata che avevo passato con lei.

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