CAPITOLO 75

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Michael's pov
Era appena passata una settimana.
Una settimana da quando eravamo arrivati ad Osaka, e una settimana da quando le cose tra me e Victoria andavano magnificamente.
Finalmente era tornata ad essere la mia fidanzata.
Ero stato così stupido a lasciarla, ma fortunatamente fui abbastanza forte da riuscire a reagire e farmi aiutare da uno psicologo.
Ero solo caduto in una forte depressione...avevo smesso di credere in me stesso, e se ero riuscito a superare il tutto, era anche grazie a Victoria, ma soprattutto grazie a sua zia Kate che mi era stata accanto in ogni momento nonostante io avessi allontanato sua nipote.
Mi sentivo davvero amato.
Lei era come una vera madre, e ci teneva davvero a me.
Mi faceva piacere che mi avesse invitato ancora a casa sua con Victoria.
Presto avrei rivisto zia Kate, ma al momento non ci pensavo.
Pensavo solo al fatto che fossimo sull'aereo di ritorno per Sydney, e che per un'intera giornata avrei dovuto 'nascondere' la mia ragazza.
"Amore? Sei sicura che sia una buona idea tornare a Sydney? Non possiamo andare direttamente da tua zia?" le chiesi durante il viaggio.
Avevo solo paura di passare qualche guaio con le nostre famiglie, ma forse non sarebbe successo: avere una casa tutta mia aveva anche i suoi vantaggi.
"Fidati di me. È necessario tornare prima a Sydney." lei sorrise lasciandomi un dolce bacio a stampo.
"Mi fido! Ti sto solo chiedendo il motivo per cui insisti tanto!" mi misi a ridere perché era evidente che nascondesse qualcosa, e chi più di me la capiva?!
Beh...nessuno.
"Ma è possibile che con te non posso avere un segreto?! Mi devi sempre rompere i coglioni?!" non mi aspettavo una reazione del genere da parte sua, ma almeno non sembrava arrabbiata.
Ci rimasi solo un po' male.
"Quali segreti?" mi preoccupava solo il fatto che lei avesse dei segreti con me, quando aveva giurato che mi avrebbe sempre detto tutto.
"Eh che cazzo! Ti ho comprato un regalo per i nostri tre mesi insieme! L'ho preso ad Osaka perché...sai che non ti avevo preso nulla, e...volevo rimediare. L'ho fatto spedire a casa tua. Volevo solo che tu lo trovassi lì. Volevo farti una sorpresa..." improvvisamente mi sentii in colpa per aver insistito tanto.
Avrei solo dovuto fidarmi.
Lei voleva farmi una sorpresa, ed io l'avevo rovinata.
"Scusa...io...non me l'aspettavo. Non sapevo che..." ero davvero dispiaciuto per ciò che avevo fatto.
Ero stato così stupido!
"Hey...non preoccuparti. Voglio solo che tu sia felice, e...spero ti piaccia. Quando arriveremo lo vedrai." fortunatamente non l'aveva presa male, infatti non esitò a baciarmi ancora una volta con dolcezza.
Il viaggio proseguì normalmente.
Ormai ci restavano solo un paio d'ore di volo, e presto arrivammo a destinazione.
Ovviamente andammo direttamente a casa mia, e quando arrivammo rimasi stupito nel vedere un enorme scatolone davanti al portone.
"È per te!" Victoria mi spinse ad andare ad aprirlo, ed io mi precipitai a portare lo scatolone in casa.
Quando lo aprii, ci trovai all'interno un modellino a grandezza naturale di Darth Vader.
Lo volevo da un po', ma non avevo mai avuto l'occasione di comprarlo, e ora ce l'avevo.
"Vicky! Io ti amo! È decisamente meglio dell'anello che ti ho regalato io!" ero così felice di quel regalo che le saltati letteralmente addosso per baciarla, facendola quasi cadere.
"Hey! Amore...calmati, okay?" lei si mise a ridere per la mia reazione, ma sapevo che fosse quella la reazione che si aspettava.
"È che sono così felice! Sono fortunato ad averti tutta per me." ero consapevole del fatto che lei odiasse che la considerassi mia, e anche io odiavo farlo perché mi sembrava di avere a che fare con un oggetto, e non volevo trattarla in quel modo.
Ma quella volta...volevo davvero che fosse mia.
"Tutta tua...ogni volta che vuoi!" le sue provocazioni funzionavano sempre su di me.
Non capivo come facesse, ma la verità era che qualsiasi cosa lei dicesse...io cadevo letteralmente ai suoi piedi.
Era come se non ci fossimo mai lasciati.
Come se lei fosse rimasta la mia ragazza nonostante le due settimane di lontananza.
"Ora andiamo a sistemare le cose e a farci una doccia. Dobbiamo riposarci: domani dobbiamo svegliarci presto." dopo avermi dato ancora un bacio, lei si staccò da me e lasciando in salotto la sua valigia, salì al piano superiore.
Non avremmo disfatto i bagagli se il giorno successivo saremmo partiti nuovamente.
"Cosa intendi dire con 'farci una doccia'? È per caso un invito?" ovviamente la seguii tentando di provocarla e dandole una pacca sul sedere.
Se il suo era un invito...non l'avrei di certo rifiutato.
"Se vuoi fare la doccia con me...fai pure." anche lei decise di provocarmi, ed io non mi sarei tirato indietro.
Così andammo in camera mia, e dopo aver preso i vestiti con cui avremmo dormito, entrammo in bagno.
"Vuoi davvero fare la doccia con me?" le chiesi ancora incredulo della sua proposta.
"Sì...certo...la doccia. Vieni qui idiota!" improvvisamente Victoria mi attirò a sè togliendomi subito la maglietta e i pantaloni.
Io feci lo stesso con i suoi vestiti, e presto ci trovammo nudi sotto la doccia a baciarci come se non ci vedessimo da mesi.
"Amore...non ho il preservativo..." la avvisai appena mi accorsi che lei volesse di più.
"Se non importa a te, non importa nemmeno a me." beh...valeva lo stesso per me.
"Dovresti cominciare a prendere la pillola. Sai quello che rischiamo." in realtà non lo consideravo un vero e proprio rischio: mi sarei preso le mie responsabilità in ogni caso.
"Comincerò a prenderla domani stesso. Ma ora facciamolo. Ho bisogno di te..." anche io avevo davvero bisogno di lei.
Così iniziai a baciarla nuovamente, poi lei scese lungo il mio collo succhiando la mia pelle fino a lasciarmi un segno violaceo.
Speravo che quel succhiotto non fosse troppo visibile: il giorno dopo saremmo andati da sua zia che se ne sarebbe sicuramente accorta.
Anche se non mi importava più di tanto, perché Kate sapeva che Victoria ed io avevamo continuamente rapporti, ma sarebbe comunque stato imbarazzante.
Senza pensarci, mi vendicai facendo un succhiotto anche a lei, poi iniziammo a fare l'amore.
Fu bellissimo, e onestamente, dovevo ammettere che fu ancora più bello senza l'uso del preservativo.
La sentivo mia completamente.
Sentivo ogni sensazione, e tutto ciò mi piaceva parecchio.
"Sei così bella..." dissi quando ormai erano lunghi minuti che avevamo finito di fare ciò che stavamo facendo.
Era bella veramente.
Era perfetta.
"Tu sei bello! Sei dannatamente bello, e...cazzo! Mi piaci così tanto..." sentire quelle parole mi rendeva davvero felice, perché nessuno mi aveva mai detto quelle cose.
Era anche grazie a lei se mi sentivo almeno un pochino più sicuro di me stesso.
"Ti amo." le dissi sussurrandole all'orecchio.
"Ti amo Mikey." mi rispose dandomi un ultimo bacio sulle labbra.
Dopodiché ci facemmo veramente una doccia...insieme.
Quando uscimmo e ci asciugammo, io uscii dal bagno per lasciarla un po' sola e andai a sdraiarmi a letto.
Dopo poco, mi raggiunse sdraiandosi accanto a me e appoggiando la testa sul mio petto.
Era incredibile che nonostante la nostra temporanea rottura, lei si sentisse ancora di più legata a me, e anche io mi sentivo molto più vicino a lei.
"Credo di aver fatto più sesso in questa ultima settimana, che in tutta la mia vita." scherzai facendo ridere anche lei.
In realtà era vero: c'erano giorni in cui l'avevamo fatto anche più e più volte in un solo giorno...spesso anche senza preservativo: per questo insistevo sul fatto che Victoria avrebbe dovuto iniziare a prendere la pillola.
"Dovresti esserne felice, no?" rispose Victoria guardandomi negli occhi.
Meno male che avevamo sempre affermato che la nostra non fosse una relazione basata sul sesso...
"È ovvio che tutto questo mi piaccia! Qualunque ragazzo desidererebbe essere al mio posto!" chiunque avrebbe voluto avere una ragazza come Victoria, ed io ero fortunato perché lei aveva scelto proprio me.
"E se...io decidessi che non voglio più fare l'amore con te?" la sua domanda era seria, e ciò mi spaventava.
"Cosa intendi dire?" le domandai con preoccupazione.
"Tranquillo, non voglio rompere con te. Ho solo fatto una domanda. Staresti con me anche se non facessimo più l'amore?" solo in quel momento capii dove volesse arrivare, e avevo già una risposta.
"Amore...io ti amo, okay? Non desidero altro che stare con te, e...vorrei che tu fossi la mia fidanzata anche se non facessimo più l'amore." non avrei mai negato che mi piacesse davvero tanto fare l'amore con lei.
Come potevo dire il contrario?
Come ogni ragazzo, mi piaceva il sesso, ma con lei era diverso: se lei non avesse più voluto farlo, io avrei aspettato anche anni.
"Era ciò che volevo che tu dicessi. Grazie amore mio." concluse, poi io la baciai dolcemente.
"Ora cerchiamo di dormire, okay? Buonanotte principessa." le sussurrai dopo un paio di minuti.
"Buonanotte amore mio." detto questo, io la strinsi tra le mie braccia, e lei si addormentò con la testa appoggiata al mio petto.
Poi mi addormentai anche io.

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