CAPITOLO 13

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Michael's pov
Avevo sempre sospettato di lui.
Non mi era mai piaciuto quel ragazzo, ed evidentemente avevo sempre avuto ragione.
"E smettila di piagnucolare! Dovevi pensarci prima di fare certe cazzate! Prima a Victoria, poi ad Ashton, a Calum, a Grace...e ora a Luke! Non sai contro chi ti sei messo, bastardo!" sbottai tenendolo per il colletto della maglietta.
Ovviamente, non gli avrei fatto niente, ma questo lui non lo sapeva.
Le minacce funzionavano sempre.
Infatti, lui non smetteva di piagnucolare, implorandomi di lasciarlo andare.
Ma ormai era troppa la rabbia che mi ribolliva nelle vene.
Non gliel'avrei fatta passare liscia dopo ciò che aveva fatto ai miei amici.
"Per favore, lasciami! Giuro che non farò mai più niente del genere! Lo giuro!" anche lui era uno di quelli letteralmente terrorizzati da me, ma in fondo lui era uno senza palle, e aveva paura di tutti.
"Tyler! È troppo tardi per le scuse!" dissi con tutta la calma che mi era rimasta.
"Mi dispiace! Sono stato obbligato a farlo! Mi hanno pagato!" confessò lui, e subito collegai tutti i punti.
Come avevo fatto a non pensarci prima?
Victoria aveva detto di aver visto una ragazza pagare Tyler nel parcheggio del college, e ora tutto aveva più senso.
Ma come aveva fatto ad abbassarsi a quei livelli per dei miseri soldi?!
"Sei una testa di cazzo!" a quel punto lasciai il colletto della sua maglietta, spingendolo in modo da farlo cadere con la schiena per terra.
Ma iniziai a sentii dei passi, e subito Tyler si mise seduto, spaventato da qualcuno alle mie spalle.
Appena mi voltai, vidi Victoria venire a passo deciso verso di noi, ma era come se nemmeno mi avesse visto.
Andò dritta verso Tyler, e senza che me lo aspettassi, gli tirò un energico pugno in pieno volto.
"Tu! Sei solo una merda! Ti diverti tanto a rovinare la vita degli altri? E per cosa? Per dei cazzo di soldi! Infilateli nel culo quei soldi di merda!" urlò lei spintonandolo per farlo ricadere per terra.
"Vicky! Cosa ci fai qui?" non mi piaceva il fatto che anche lei fosse lì.
Non avrei mai voluto che mi vedesse litigare con qualcuno, soprattutto se quella lite sarebbe finita male.
Ma sembrava proprio essere stata lei a farla finire male.
"Non azzardarti a dire neanche una sola parola, o te ne pentirai!" Victoria non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
Era concentrata solo su Tyler.
Voleva farlo soffrire, e ci stava riuscendo.
Era da stronzi, lo sapevo, ma provavo piacere non vederlo lì sdraiato a terra dolorante per il pugno che gli aveva sferrato Victoria.
Ma era abbastanza.
"Vicky. Lascia perdere. Non ti abbassare a questi livelli. Andiamo." le dissi piano mettendole le mani sulle spalle.
"Non toccarmi!" sbottò lei spingendomi lontano.
Non mi aspettavo un gesto del genere da parte sua.
"E tu! Stai giù!" urlò contro Tyler, notando che stava tendano di alzarsi, ma si rimise subito giù alle parole di Victoria.
Lei rimase lì a guardarlo per qualche secondo, dopodiché lo guardò con aria disgustata, e se ne andò quasi correndo.
"Te lo sei meritato, bastardo! Sappi che se farai ancora cazzate, te la vedrai con me! E sarà molto peggio...lo sai." conclusi con la certezza che in futuro non avrebbe più fatto niente.
Poi corsi più veloce che potevo per raggiungere Victoria.
"Vicky! Aspetta!" quando riuscii a raggiungerla, la fermai toccandole una spalla.
"No!" rispose continuando a camminare per la sua strada senza neanche voltarsi per guardarmi.
"Sono incazzato almeno quanto te, okay? Prendertela con me non servirà a nulla! Almeno fammi il favore di fermarti, non ce la faccio più a correre..." dissi non riuscendo a stare dietro al suo passo: non ero allenato come lei.
Fortunatamente lei si fermò, e finalmente si voltò a guardarmi negli occhi.
"Cosa cazzo vuoi? Hai intenzione di dirmi che non avrei dovuto essere qua? Che dovevo rimanere al college? Beh, sappi che non me ne frega un cazzo!" parlò subito con aria di sfida, e con le braccia incrociate al petto.
"Assolutamente no! Anzi, credo anche che tu abbia fatto bene a picchiare Tyler..." iniziai, e intanto vidi un sorrisetto comparire sul suo volto, ma non avrebbe ceduto, non l'avrebbe mai fatto.
"...ma non per questo devi tirare in mezzo anche me! Pensi che spintonandomi o trattandomi di merda le cose possano cambiare? Capisco come ti senti, ma non è questo il modo. Risolveremo le cose insieme, okay?" capivo perfettamente ciò che provava.
Luke era anche il mio migliore amico, e avrei fatto di tutto per difenderlo, ma volevo che capisse che prendersela con me, o con il resto del mondo, non sarebbe servito a nulla.
"Tutto questo non ha senso..." commentò lei dandomi le spalle, per poi ricominciare a camminare, ma quella volta a passo più lento.
Forse, in fondo voleva che io restassi con lei.
E ciò mi permise di riuscire ad avvicinarmi tanto a lei da poterla abbracciare da dietro per fermarla definitivamente.
"Risolveremo tutto noi due insieme...ci sono io qui con te..." le sussurrai all'orecchio, e lei si irrigidí di colpo...non parlò nemmeno.
Solo dopo qualche secondo riuscì a muoversi per voltarsi verso di me.
Forse ce l'avevo fatta.
Forse ero riuscito a tranquillizzarla, e forse anche a farle capire che reagire in quel modo non sarebbe servito a sistemare le cose.
"Allora? Ci stai?" le chiesi sorridendole, in quanto lei continuasse a non proferire parola.
"Dillo che lo fai apposta a guardarmi negli occhi in quel modo!" disse lei dopo un po'.
Victoria aveva sempre ammesso che le piacevano i miei occhi, e anche che forse sarebbe riuscita a cedere solo guardandomi.
E...beh...perché non approfittarne?
"E tu dillo che lo fai apposta a provocarmi per farmi passare per quello stronzo!" ogni volta era così: lei mi provocava, cominciavamo a litigare, e quello stronzo ero sempre io.
Anche se dovevo ammettere che a volte succedeva anche il contrario, e spesso ero io a provocarla.
"Senti Michael...lasciamo perdere e dimmi soltanto cosa ti ha detto quel bastardo..." cambiava sempre discorso quando sapeva di non aver ragione.
Ormai avevo imparato a capirla.
"Mi ha detto che è partito tutto con una foto che ha scattato a te e Luke mentre vi baciavate. L'aveva pubblicata solo perché lui era innamorato di Jenna, e voleva farle capire che a Luke non importava di lei. Poi si è intromessa anche Julia Sanders che voleva riprendersi Ashton, quindi l'ha pagato per scattare foto a te e a Luke. Ha smesso quando Julia gli ha detto di farlo, probabilmente non era più interessata ad Ashton." spiegai dicendole tutto ciò che avevo scoperto.
O meglio...tutto ciò che con la forza avevo fatto confessare a Tyler...
"Julia me l'aveva detto. Non mi aveva detto chi fosse a pubblicare le foto, ma con lei avevo già chiarito. E riguardo al video, invece?" non mi aspettavo che avesse parlato con Julia Sanders: dalle voci che giravano, avevo sempre creduto che si odiassero.
"Riguardo al video...dice che è stata una ragazza a mandarglielo, e l'ha pagato perché lo inviasse a tutti. Ha detto che non l'aveva mai vista prima, e nemmeno gli ha detto il suo nome. Non voleva pubblicarlo, ma dopo aver visto che Luke si era ravvicinato così tanto a Jenna...allora ha fatto quel che ha fatto..." continuai a spiegare, e in quel momento anche lei realizzò cosa fosse successo.
"Ma certo! Il parcheggio del college! Altro che appunti! Quel bastardo stava organizzando tutto questo!" sbottò parlando più a sé stessa, che a me.
Poi, senza dire nient'altro, iniziò a camminare.
"Dove stai andando, adesso?" le chiesi, raggiungendola velocemente.
"Da Luke." non aggiunse altro, e non mi guardò nemmeno in faccia.
Continuava a camminare a passo deciso.
"Vengo con te." mi affrettai a dire.
Avevo detto che avremmo risolto tutto insieme, e così dovevamo fare.
"Fai quello che vuoi. Neanche Luke la passerà liscia." a quelle sue parole, ebbi un po' paura per ciò che avrebbe potuto fare.
"Vicky! No! Non a Luke! Lui è la vittima di tutto questo! Non puoi prendertela con lui." la verità era che ero indeciso: avrei dovuto schierarmi dalla parte di Victoria?
In fondo non aveva del tutto torto.
Era stato Luke a fare cazzate.
Oppure avrei dovuto schierarmi dalla parte di Luke?
Lui poteva aver sbagliato, ma non per questo qualcuno doveva rovinargli la reputazione, oltre che la vita.
"Non sarebbe una vittima se non fosse stato così coglione! Davvero non l'hai ancora capito, Michael? Chi può essere quella ragazza, se non Jessica? Quella troia ha fatto il lavaggio del cervello a Luke! E se ti ricordi...non aveva preso molto bene la loro rottura." effettivamente, non avevo nemmeno pensato a chi potesse essere la ragazza di cui parlava Tyler.
Inizialmente non mi importava neanche perché avevo dato per scontato che l'unico colpevole fosse Tyler e che dovesse essere l'unico a pagare per ciò che aveva fatto.
"Dovremmo parlarne con Luke. Sei qui in macchina?" a quel punto pensai che andare a parlare direttamente con il nostro migliore amico fosse la cosa migliore...anche se avevo paura per come avrebbe potuto reagire Victoria.
"Sì! E con o senza di te, io andrò da lui! Allora? Sali?" mi chiese appena arrivammo alla sua macchina.
"Sono qua in moto. Ti raggiungo da Luke." mi resi conto di aver lasciato la mia moto davanti alla casa di Tyler, così andai a prenderla e partii.
Quando arrivai davanti alla villa del mio migliore amico, Victoria mi stava aspettando nella sua auto nel vialetto della villa.
Io parcheggiai la moto lì a fianco, e scendendo, andai ad aprire la portiera a Victoria.
"Porca merda, Michael! Mi hai fatto spaventare!" lei imprecò uscendo dall'auto e spintonandomi.
"Eh che cazzo! Ma la smetti?!" ero già stanco del suo comportamento.
Anche io ero incazzato, ma non per questo me la prendevo con chi mi stava intorno.
"No! Stai zitto!" avrei tanto voluto risponderle, ma non potevo.
Non era il momento di litigare, o sarebbe finita male per entrambi.
"Aspetta! E se ci fosse sua madre?" sapevo che Victoria aveva le chiavi di casa di Luke, ma non potevamo entrare come se nulla fosse.
"Lo saprei. E ti assicuro che non c'è." quando entrammo, era come se non ci fosse nessuno: il salotto era vuoto.
Ma Victoria sapeva perfettamente dove andare, infatti salì le scale.
Sapeva che Luke era in camera sua.
Istintivamente, io misi una mano sulla maniglia della porta per aprire.
Ma senza dire niente, Victoria mi fermò.
Luke stava parlando al telefono con qualcuno, ed evidentemente, lei voleva ascoltare quella conversazione.
"Ti giuro che è stato solo un momento di debolezza! Non ero in me!" sentimmo dire da Luke.
"Lo so che non avrei dovuto farlo, ma..." non riuscì a finire la frase...probabilmente era stato interrotto.
"No, dai...Jen...per favore...mi conosci! Lo sai che non ho mai fatto queste cose! E poi...è successo molto tempo fa..." non avevo pensato a come avrebbe potuto reagire Jenna riguardo a quel video, ma sembrava non aver reagito bene.
Beh...era questo lo scopo di Tyler.
"Questo...significa che non vorrai più venire a cena con me?" Victoria mi aveva raccontato di ciò che si erano detti Luke e Jenna quella mattina, sapevo anche della cena, e anche che probabilmente si erano baciati, ma non era certa che l'avessero fatto.
"Jen...ti prego...non dire così! Io...io..." la voce di Luke cominciava a spezzarsi, ma era come se stesse cercando di trattenersi dal non farsi sentire piangere da Jenna.
Dopo quell'ultima frase, ci fu solo silenzio.
"Vaffanculo!" Luke urlò improvvisamente, poi sentimmo un rumore di qualcosa cadere sul pavimento.
"Luke? Possiamo entrare?" chiese poi Victoria, bussando alla porta.
Nella sua voce c'era dolcezza, ma sapevo che non sarebbe durata, era tutta apparenza.
"Cosa...cosa ci fate qui?" Luke aprí subito la porta, asciugandosi velocemente le lacrime dagli occhi.
"Razza di cretino che non sei altro! Cosa pensavi di fare, eh? Ti sembra normale tutto questo? Potevi scegliere un altro modo per rovinare la tua vita!" urlò Victoria, spingendo Luke con forza, quasi facendogli male, e facendolo ricadere sul suo letto.
"Vicky, ora calmati, okay? È già abbastanza difficile questa situazione, e in questo momento Luke non è nemmeno in grado di reagire." abbracciai Victoria da dietro nel tentativo di tenerla ferma da qualunque cosa avesse intenzione di fare.
Sembrava che le mie parole sussurrate al suo orecchio avessero funzionato.
Infatti, lei si bloccò immediatamente.
Sembrò irrigidirsi esattamente come era successo prima, e non disse una parola.
"Lascia parlare me, okay?" continuai, sciogliendo quella sorta di abbraccio, e andandomi a sedere accanto a Luke.
"Vicky? Ti siedi qui vicino a me?" le proposi, vedendo che restava lì ferma in piedi, come se improvvisamente non sapesse cosa fare.
Così le presi una mano, lei venne a sedersi vicino a me, e restammo mano nella mano.
Nel frattempo, Luke non faceva altro che guardare il vuoto e singhiozzare di tanto in tanto.
Sapevo che aggredirlo come stava facendo Victoria, non sarebbe servito a nulla.
Luke era evidentemente distrutto dopo la conversazione con Jenna.
"Luke...credo che tu ci debba delle spiegazioni..." dissi a bassa voce accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo.
"Giuro che è stata la prima ed ultima volta che l'ho fatto. Non è da me fare certe cose..." Luke iniziò a giustificarsi.
"E allora perché l'hai fatto?" il mio tono di voce era parecchio spazientito.
Non capivo.
Non capivo il motivo di ciò che aveva fatto.
"Io...io...sono stato spinto a farlo! Non volevo..." ammise, e i singhiozzi aumentarono.
Si stava rendendo conto di aver rovinato ogni cosa.
"Cosa significa? Sei stato obbligato a farlo?" mi stupii di ciò che aveva detto.
Come si poteva obbligare una persona a bere e drogarsi contro la sua volontà?
La cosa più strana era il fatto che Luke avesse ceduto.
Avevo sempre pensato che in fondo avesse un carattere debole, ma non fino a quel punto.
"Non proprio...in fondo sono stato io ad accettare.. Anche se...inizialmente avevo rifiutato..." in quel momento, Victoria mi strinse la mano, come se stesse cercando di scaricare la tensione, ed io le accarezzai il dorso della mano con il pollice per farle capire che non c'era nulla di cui preoccuparsi, che avremmo risolto tutto insieme come le avevo promesso.
"È stata Jessica, vero?" intervenne Victoria, non osando nemmeno guardarlo negli occhi.
"Sì, ero con lei. Ma Jess non c'entra nulla! Dico davvero! Lei ha solo insistito che provassi quella roba. Mi ha offerto qualche canna e abbiamo bevuto alcuni superalcolici. Lei ha insistito, ma sono stato io a cedere..." Luke continuava a voler difendere quella ragazza, ma presto avrebbe smesso di farlo.
Se solo avesse saputo cosa aveva fatto...
"Ma sei fuori di testa? Sei pure svenuto! E chissà cos'è successo dopo! Probabilmente nemmeno ti ricordi..." Victoria continuava a provocarlo, e lui nemmeno reagiva.
"Già...nemmeno mi ricordo. Ma non è colpa sua!" Luke sospirò fissando il pavimento.
"Continuerai a difenderla se ti dicessi che è stata proprio lei a vendere quel video a Tyler?" sbottò Victoria alzandosi in piedi e mettendosi proprio davanti a Luke, che per qualche secondo alzò lo sguardo su di lei, poi ricominciò a fissare il pavimento.
Ma Victoria teneva ancora stretta la mia mano, così la trascinai per farla sedere nuovamente accanto a me.
"A venderlo? Cosa c'entra Tyler? Di cosa stai parlando?" forse lei non avrebbe dovuto dirglielo così direttamente.
Avremmo dovuto dirglielo con calma.
"Luke...senti...ti spiego meglio: sono riuscito a localizzare chi ha inviato quel video, e ho scoperto che è stato Tyler. Vicky ed io siamo andati da lui e ci ha confessato che è stato pagato per fare ciò che ha fatto. Ed è stato pagato anche per pubblicare le foto di te e Vicky mentre vi baciavate. È stato lui fin dall'inizio!" spiegai lasciando Luke a bocca aperta.
Nemmeno lui credeva a ciò che stavo dicendo.
"Ma perché? Perché ha deciso di rovinarmi la vita così?" Luke si lamentò coprendosi il viso con le mani...cominciando poi a piangere più di quanto non stesse già facendo.
"Perché lui è innamorato di Jenna! Voleva solo tenerti lontano da lei, e quello era l'unico modo che aveva per farlo." pensai che Tyler dovesse amare davvero tanto Jenna per arrivare a fare qualcosa del genere.
"Questo non è giusto! Ora Jenna mi odia! Ha detto che...che non vuole più venire a cena con me e...e che forse è meglio non vederci più. Non era così che doveva andare a finire! Non mi merito tutto questo!" Luke continuò a piangere.
Vederlo così mi faceva star male.
Odiavo vedere piangere mio 'fratello'.
"Sai che non lo pensa davvero. Lei ti ama. E appena si renderà conto di ciò che ha fatto Tyler, si lasceranno e lei verrà da te." sembrava così facile dirlo, ma sapevo che non lo era affatto.
Nonostante tutto, Jenna era davvero testarda.
"Parlerò io con Jenna. Se lo farete voi, probabilmente non vi crederà." Victoria aveva ragione.
Doveva andare lei a parlarle, anche perché ultimamente io non andavo molto d'accordo con lei.
Ma era solo a causa di Tyler.
In fondo...Jenna era stata la prima persona che avevo conosciuto quando ero arrivato lì al college, la prima con cui avevo legato, e l'unica che mi aveva accettato fin da subito.
"Riuscirai davvero a farle cambiare idea? Per favore, Vicky...fai il possibile...il meglio che puoi...io...io non riesco a stare senza di lei." Luke era decisamente innamorato di Jenna, e finalmente se ne stava rendendo conto.
"Fidati, mi darà ascolto. E comunque...questa mattina l'hai baciata?" domandò lei con curiosità, ma mantenendo sempre quell'espressione vuota e priva di sentimenti.
"No! Come potevo farlo davanti a tutto il college? E poi...lei sta ancora con Tyler...purtroppo..." già immaginavo che non lo avesse fatto.
Luke non si sarebbe mai spinto così oltre con una ragazza fidanzata, e d'altronde nemmeno io l'avrei mai fatto.
E poi...al college davanti a tutti...era decisamente troppo rischioso.
"Lo sapevo! Sei un cretino, Luke!" sbuffò Victoria, scuotendo la testa in disapprovazione.
"Ma è fidanzata! Non posso baciare una ragazza fidanzata!" lei subito lo guardò male, stupita dalle sue parole.
"Ah no? Non lo faresti? Ne sei sicuro? Perché con me l'hai fatto...e sapevi benissimo che stavo con Ashton, quello che hai sempre considerato il tuo migliore amico..." Victoria si alzò ancora in piedi, puntando il dito contro a Luke, come se lo stesse colpevolizzando di ogni cosa.
"Tu non ti sei tirata indietro!" replicò lui singhiozzando ancora.
"Neanche Jenna l'avrebbe fatto! Non fare il finto bravo ragazzo! Perché non lo sei! Non lo sei affatto! Soprattutto dopo ciò che hai fatto in quel video!" lei alzò la voce, e di lì a poco, la situazione sarebbe degenerata.
Così mi alzai anche io, e subito presi Victoria per i fianchi, spingendola a sedersi sulle mie gambe, almeno sarei stato certo che non si sarebbe più mossa da lì.
"Vuoi stare ferma, per favore?" le sussurrai all'orecchio, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita.
"Capisci che voglio andarci piano con lei? Non volevo rovinare tutto! Non proprio ora che ricominciavamo a vederci...ma è tutto finito!" continuò Luke ignorando ciò che era successo tra me e Victoria.
"Michael...mi dispiace...io...io...devo andare..." improvvisamente lei si alzò di scatto dalle mie gambe.
"Dove vai?" le chiesi.
"Da Jenna. Vado a parlarle. È meglio che io me ne vada da qui." non capivo cosa avesse...non capivo il motivo di quel suo scatto.
Ma non ebbi il tempo di chiedere altro.
Lei uscì semplicemente dalla stanza, e poi da casa, voltando le spalle sia a me, che al suo migliore amico.
"Ma cosa le prende?!" domandò Luke, guardandomi sorpreso del comportamento di Victoria.
"Non lo so...oggi è parecchio nervosa. Ha anche preso a pugni Tyler..." dissi con naturalezza scrollando le spalle.
Forse avrei dovuto evitare di dirlo a Luke, ma l'avrebbe scoperto in ogni caso.
"Cos'ha fatto?! E tu eri con lei? Perché non l'hai fermata?" era incredibile che nonostante ciò che stava passando lui, si preoccupava di quelle cose inutili.
"Certo che l'ho fermata! Ovviamente solo dopo che lo ha preso a pugni. Scusa Hemmo, ma non puoi capire quanto sia stato gratificante vedere quel bastardo a terra." dovevo ammettere che se lo meritava, e mi sentivo soddisfatto di ciò che aveva fatto Victoria.
Era una ragazza davvero tosta, e mi piaceva quel suo lato...finché non 'faceva la tosta' con me, ovviamente.
"Potrei darti ragione. Spero solo che Jenna capisca con chi ha a che fare. E...e dannazione! Vorrei esserci io al posto di Tyler...ma non accadrà mai..." sospirò con la consapevolezza di non avere più alcuna possibilità con lei.
"Stai dicendo di essere innamorato di lei? Sei sicuro di ciò che dici?" non ero convinto che Luke facesse sul serio.
Lo conoscevo, e sapevo che non era adatto ad una vera e propria relazione.
D'altronde...come tutti noi.
A parte Calum e Grace: loro avevano preso tutto fin troppo sul serio.
"Può essere, Mike...non lo so...voglio solo provarci. Voglio capire se posso provare qualcosa di più di quello che già provo per lei. Ma ormai è troppo tardi...l'ho persa per una cazzata...l'ho persa per colpa di Jessica. Non pensavo potesse essere in grado di fare una cosa del genere..." improvvisamente Luke ricominciò a piangere, ed io lo abbracciai, permettendogli di piangere sulla mia spalla.
Nemmeno sapevo cosa fare...
"Non preoccuparti. Vicky saprà come fare. È la migliore amica di Jenna. Chi meglio di lei la conosce? Vedrai che Jenna cambierà idea. Stai tranquillo..." cercai di rassicurarlo.
Non sapevo cosa sarebbe successo in realtà, ma sapevo che Victoria poteva essere molto convincente e persuasiva, e che Jenna si lasciava condizionare fin troppo facilmente.
Forse non sarebbe stato semplice come sembrava, ma Victoria poteva farcela.
"Ora cosa ne dici di guardare un po' di TV e di bere un po'? Ho ancora la vodka di ieri, ti va?" gli proposi dopo qualche minuto in cui nessuno di noi due parlo.
Lui si limitò ad annuire, ed io andai a prendere dal mio zaino la bottiglia.
"Ma è già quasi a metà! Non era chiusa fino a ieri sera?" Luke notò subito quel particolare appena cominciai a bere.
"Sì, ma...ho passato il pomeriggio al college con Vicky e ne abbiamo approfittato per berne un po'..." in realtà ne avevo bevuta più io che lei.
Victoria aveva detto di non voler esagerare dopo averne bevuta una intera la sera prima.
Ma io...beh...non avrei rifiutato.
Così, senza dire nulla, Luke mi prese la bottiglia dalle mani e cominciò a bere lunghi sorsi.
"Hey! Hey! Vacci piano!" lo fermai, tirandogli via la bottiglia.
Se l'avessi lasciato fare, avrebbe bevuto l'intera bottiglia di vodka in un sorso solo.
"Scusa...è che non voglio pensare alla mia vita completamente rovinata..." evidentemente lui seguiva ancora la regola 'bere per dimenticare'...beato lui che riusciva a farla funzionare.
Ormai su di me non aveva più effetto...
"Oh cazzo! Sì! Ma certo! Mi è venuta in mente una cosa! Dammi il tuo cellulare!" ebbi una specie di illuminazione.
Qualcosa si poteva fare, si poteva recuperare almeno una minima parte di reputazione che Luke aveva perso.
E non c'era nulla di più facile.
Così mi alzai, e andai subito al suo computer.
Lo accesi, inserii la password che ormai sapevo anch'io, e collegai il cellulare di Luke.
"Cosa stai facendo?" mi chiese perplesso, vedendomi digitare cose all'apparenza insensate sul suo computer, ma sapevo ciò che facevo.
"Annullo la pubblicazione del video. In teoria...eliminandolo del tutto, dovrebbe cancellarsi dal cellulare delle persone che l'hanno ricevuto. A meno che non l'abbiano archiviato, o...salvato da qualche altra parte..." gli spiegai continuando ad inserire dati e codici sul computer.
"Grazie Mike, ma ormai l'avranno visto quasi tutti. E l'unica persona che avrei voluto che non lo vedesse, l'ha già visto. Ormai non mi importa più di nulla..." non lo ascoltai nemmeno.
Sapevo che non si rendeva nemmeno conto di quanto io potessi migliorare la situazione...o almeno stavo provando a farlo.
"A Jenna ci penserà Vicky. Lasciami fare. Sono certo che non l'hanno visto tutti, e chi l'ha visto, non potrà più vederlo, e nemmeno inoltrarlo a qualcuno. Quindi, lasciami fare." gli lanciai solo uno sguardo.
Aveva ricominciato a bere.
Ormai avrebbe finito tutta la bottiglia, ma se poteva farlo stare meglio, allora dovevo lasciarlo fare.
Non avevo tempo di fermarlo.
Ci misi più di due ore a completare ciò che stavo facendo, ma potevo finalmente dire di avercela fatta.
"Sì, cazzo! Ce l'ho fatta!" urlai, alzandomi in piedi ed esultando come se avessi vinto un premio.
"Luke?" quando mi voltai, vidi la bottiglia di vodka vuota sul pavimento, e lui era sdraiato su un fianco, rannicchiato su se stesso.
Si era addormentato.
Non potevo crederci.
Ma come faceva ad addormentarsi così facilmente ovunque si trovasse?
Cosa avrei potuto fare ora che Luke dormiva?
*7:48 p.m.;
Hey Vicky! Come va con Jenna? Appena puoi chiamami! <3*
La prima cosa che mi venne in mente di fare, fu quella di scrivere a Victoria.
Dovevo aggiornarla riguardo a ciò che avevo fatto.
Sapevo che lei non usava quasi mai il cellulare quando era in compagnia di qualcuno, ma quella volta fece un'eccezione.
Infatti, mi arrivò una chiamata da parte sua solo dopo pochi minuti.
"Mikey? Tutto bene?" Victoria non mi salutò nemmeno.
Andò subito al punto.
Forse era un po' preoccupata dal messaggio che le avevo mandato.
"Io sì, ma Luke si è addormentato, e...intanto io ho novità..." le risposi, sorridendo tra me e me.
"Come cazzo fa ad addormentarsi così ogni volta?! Comunque...che novità hai?" mi chiese.
Il suo tono di voce era piuttosto spazientito, e non ne capivo il motivo.
"Lasciamo perdere Luke! Ho una buona notizia! Sono riuscito ad annullare la pubblicazione di quel video. Nessuno ce l'ha più. Prova a controllare!" le spiegai brevemente ciò che ero riuscito a fare, e per un paio di secondi, ricevetti solo del silenzio.
"Oh mio dio! Michael, sei un cazzo di genio! Ho già detto che ti adoro?" lei sembrava più felice che mai in quel momento.
Beh, era ora.
"Vorrei che tu lo dicessi più spesso, ma...grazie! In ogni caso...hai parlato con Jenna?" quella era l'unica cosa che volevo sapere davvero.
Speravo che Jenna avesse capito, o che almeno Victoria fosse riuscita a farle cambiare idea.
"Sì, e devo ammettere che è andata meglio di quanto mi aspettassi. Ha capito che è successo molto tempo fa, e le ho raccontato di Jessica, di tutto ciò che ha fatto a Luke, e...sembra che voglia tornare ad uscire con lui. Vero troietta?" mi misi a ridere per il soprannome che Victoria aveva dato alla sua amica.
E non potei essere più felice di sapere che Jenna aveva capito.
Non vedevo l'ora di dirlo a Luke.
"Non ho detto che ci uscirò ancora. Ho detto che ci devo pensare, ma che probabilmente sarà un sì." le rispose Jenna, ribadendo ciò che già le aveva detto.
"Ma stai zitta! Tu andrai a cena con lui e basta!" evidentemente Victoria si era dimenticata che io ero ancora in ascolto dall'altra parte del telefono, ma cominciavo ad interessarmi alla loro conversazione.
"Mikey, fidati, uscirà con lui. Comunque è tutto a posto lì?" aggiunse lei, cambiando radicalmente discorso.
"Tutto a posto. Non abbiamo ancora distrutto niente." scherzai facendola ridere, ed io mi unii alla sua risata.
"...per ora. In ogni caso, tienimi aggiornata, ci sentiamo più tardi." mi piaceva quel 'ci sentiamo più tardi'.
Quando lo diceva lei, sapevo che era vero, e ogni volta non vedevo l'ora di risentirla.
"Ah! Vicky! Vuoi uscire con me domani pomeriggio?" mi affrettai a domandarglielo prima che potesse mettere fine a quella telefonata.
"Certo! Ma non chiedermelo in questo modo! Così sembra quasi un...appuntamento. Mi metti ansia..." lei rise prendendomi in giro per il modo in cui gliel'avevo chiesto.
"Che cazzo vuoi? Come avrei dovuto chiedertelo? Io esco, tu ci sei?" mi misi a ridere, e cercai di riformulare la domanda, ma poco mi importava.
In fondo, era con Victoria che stavo parlando.
"Ti ho già detto che ci sono! Idiota!" rispose.
"Sì...okay...ti voglio bene anch'io, stronzetta!" la provocai, sapendo che quel soprannome con cui lei mi aveva chiamato, fosse solo un modo per dirmi che in fondo, ma molto, molto in fondo, anche lei mi voleva bene.
Non c'era per niente odio, o rabbia nel suo tono di voce, anzi...potei sentire una piccola risata da parte sua.
"Io no! Odio tutti!" scherzò lei, continuando a ridere.
"Sì anche io...soprattutto te!" beh, era sempre meglio di provare indifferenza.
"Sì ma deciditi! O mi odi, o mi vuoi bene!" perché voleva farmelo dire per forza? Era necessario?
"Direi...una via di mezzo...e tu? Lo ammetterai mai?" non avrei mai detto ciò che stava cercando di faremi ammettere, ma forse l'avrebbe fatto lei.
"L'ho ammesso fin troppe volte. Non farmene pentire." disse lei.
Peccato che l'avesse sempre detto quando era ubriaca.
"Smettetela di flirtare!" improvvisamente mi arrivò un cuscino addosso: Luke si era svegliato, e chissà da quanto tempo, ormai.
"Scusa Vicky, ma il cretino si è svegliato. Ti scrivo più tardi." ormai non potevo far altro che congedarla.
Non potevo andare avanti a parlare con lei se Luke ascoltava ciò che ci dicevamo.
"Okay, poi fammi sapere. A dopo Mikey!" la telefonata finí lì, ed io riportai l'attenzione sul mio migliore amico.
"Da quanto tempo ci stavi ascoltando?" domandai subito a Luke rilanciandogli il cuscino che lui stesso mi aveva tirato.
"Da quando le hai chiesto di uscire. Tu urli sempre! Come potevo non svegliarmi?" io urlavo? Ma non era vero! Io non urlavo mai!
"Siete insopportabili! Mi sembrava di ascoltare la conversazione di una coppia. Da quanto tempo eravate al telefono? Victoria non sta mai al telefono per più di cinque minuti!" iniziò lui, tornando per un attimo ad essere geloso.
Forse non avrei mai capito quel ragazzo...
"Luke! Ma ti fai i cazzi tuoi? Vicky ed io non andremo mai oltre l'amicizia! Quando lo capirai?!" forse sarei riuscito ad avere con lei lo stesso rapporto che aveva con Luke, ma sicuramente non oltre.
Non ci pensavo nemmeno!
Eravamo troppo simili, e non avrebbe mai funzionato.
"Come vuoi tu...ma fossi in te, un pensierino ce lo farei..." lui sospirò, poi sdraiandosi ancora e mettendo le braccia dietro alla testa, fissando il soffitto.
Pensai che forse Luke avesse bevuto troppa vodka.
Come poteva dire una cosa del genere?
"Fossi in te, tornerei a dormire! Così non spari cazzate!" scherzai lanciandomi letteralmente sopra di lui per farlo stare zitto.
"Mike! Porca troia! Alzati! Pesi!" gridò Luke, pregandomi di lasciarlo in pace, ma non l'avrei fatto.
"Solo se chiudi quella cazzo di bocca!" insistetti, non volendo più parlare di nulla che riguardasse le ragazze.
Non ne potevo più di tutti quei suoi problemi amorosi.
Fortuna che io non provavo nulla...
"Va bene! Giochiamo all'xbox?" mi propose, ed io mi alzai immediatamente.
Era chiaro che mi conoscesse bene.
Non averei mai rifiutato di giocare ai videogiochi.
E forse avremmo giocato per ore prima di cenare.

Forbidden Love 2 // 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora