Michael's pov
Quella sera avevo chiesto a mia sorella di restare a casa a dormire, a patto che non sarebbe rimasta con Ashton per la notte.
Sapevo che lei preferiva dormire a casa piuttosto che al college.
Ma quella volta era tutto a favore mio.
Volevo restare da solo con Victoria.
Non c'era un motivo perché lo volevo, ma era così e basta.
Mi piaceva passare del tempo con lei, e questo, ormai anche i muri l'avevano capito.
Solitamente dormivamo nello stesso letto, ma quella volta fui costretto a spostarmi su quello di mia sorella nel bel mezzo della notte.
Non riuscii più a riaddormentarmi, e rimasi sveglio per gran parte del tempo...finché la sveglia non suonò.
Victoria fece un verso di lamento, e dopo essersi girata e rigirata nel letto, si mise seduta di scatto.
"Michael!" subito mi chiamò.
Evidentemente si era resa conto che non fossi più accanto a lei, e forse credeva che me ne fossi andato.
"Mikey? Cosa ci fai lì?" mi chiese appena notò che avevo dormito sul letto di mia sorella.
"E me lo chiedi anche?! Mi hai spinto giù dal letto ben quattro volte! Solo verso le cinque mi sono deciso a venire qua a dormire, altrimenti...come minimo mi sarei rotto un braccio..." spiegai mettendomi seduto.
Non sapevo cosa avesse Victoria quella notte, ma proprio quando mi ero appena addormentato, un suo calcio in pieno stomaco mi aveva fatto letteralmente cadere giù dal letto.
Dopo aver imprecato più volte, ero tornato a cercare di dormire al suo fianco, ma la situazione si era ripetuta per altre tre volte.
Era per quel motivo che avevo deciso di andare a dormire sul letto di mia sorella, anche se mi era dispiaciuto farlo.
"Oh cazzo! Mikey...mi dispiace! Non l'ho fatto apposta..." ero certo che non l'avesse fatto apposta.
Non potevo avercela con lei.
"Non ti sei fatto male, vero?" aggiunse alzandosi e venendo di corsa verso di me per assicurarsi che stessi bene.
"Solo un po' di mal di schiena, ma nulla di preoccupante. Piuttosto...tu come stai? Eri agitata stanotte...hai avuto un incubo?" le chiesi, in quanto in fondo fossi io ad essere un po' preoccupato per lei.
"Non lo so...non ricordo. Forse ho sognato qualcuno che odio particolarmente, ma non so nemmeno chi..." lei concluse sorridendomi in modo strano, poi andò a prendere dei vestiti che avrebbe portato in bagno.
"Basta che quella persona non sia io..." commentai mettendomi a ridere.
"Non sei tu, ma potresti diventarlo." sapevo che non fosse vero.
Il suo era solo un modo per provocarmi.
Era chiaro che lo fosse in quanto avesse tenuto a farmi notare che dal suo armadio aveva preso una mia maglietta.
A quel punto entrò in bagno, ed io ne approfittai per chiamare Ashton.
Ancora non sapevo nulla del giorno precedente.
"Buongiorno Mike! Come va?" lui mi rispose subito, e sembrava anche molto più allegro di quando gli avevo detto che avrebbe potuto vedere mia sorella.
"Un po' di mal di schiena, ma...tutto bene..." ammisi mettendomi a ridere.
"Beh...è segno che vi siete divertiti parecchio ieri sera..." sapevo di cosa Ashton stesse pensando, e forse non avrebbe mai smesso di fare quel genere di commenti.
"Ma vaffanculo! Dimmi di te e Isabelle, piuttosto!" cercai di cambiare discorso.
Non avevo voglia di parlare di me e Victoria, e della discussione che avevamo avuto, anche se era finita nel migliore dei modi.
"Noi...beh...abbiamo solo fatto un giro in centro, siamo andati al cinema, e poi l'ho portata a cena. Nulla di che..." mi disse con un entusiasmo che non gli avevo mai visto, né sentito.
"Nulla di che?! Che cosa?! E...e poi? Vai avanti!" mi stavo interessando alla loro storia più di quanto avrei dovuto, ma mi interessava sapere.
"E poi nient'altro, Mike! Se mi stai chiedendo se l'ho baciata, la risposta è no. Voglio aspettare che sia lei a farlo." pensai subito che l'idea di Ashton fosse più che assurda.
Davvero si aspettava che lei avrebbe preso l'iniziativa?!
"Allora non ci sarà mai un primo bacio. Non dovrei dirtelo, ma...credo che sia il caso che lo faccia tu. Isabelle non farà mai un cazzo..." mi costava dirglielo, ma era necessario.
In fondo...era molto meglio che fosse lui a stare al fianco di mia sorella, piuttosto che un completo estraneo.
"E se...colgo il momento sbagliato? Rovinerei tutto! Ogni singola cosa..." mi faceva quasi tenerezza sentire il mio migliore amico così imbarazzato e timoroso.
Forse dovevo aiutarlo veramente.
"Ash...mia sorella è pazza di te!Purtroppo..." non potei fare a meno di aggiungere quel 'purtroppo': ormai lui sapeva come la pensavo.
"...ma fidati! Ogni momento è giusto. Mia sorella non aspetta altro!" non poteva che essere così, anche se sapevo che Isabelle avesse paura.
Ma dovevano provarci entrambi.
"Quindi...posso farlo? Sicuro che..." ovviamente Ashton era ancora insicuro e spaventato soprattutto da me.
"Fallo prima che io possa cambiare idea!" glielo avrei ripetuto ogni singola volta che aveva un dubbio.
Avrei comunque potuto cambiare idea in ogni momento...
"Ora sai dov'è Isabelle? Non la sento da ieri sera..." solo in quel momento mi venne in mente di non aver avevo sue notizie dalla sera precedente.
Non mi aveva nemmeno mandato il messaggio della buonanotte come aveva sempre fatto.
"Ehm...beh...sì. Ieri sera l'ho riportata a casa, e...penso che abbia detto ai vostri genitori che è uscita con te. Non mi hanno visto. Ora sto andando a prenderla. Fra non molto saremo al college." potevo solo essere felice del fatto che Ashton si stesse occupando così tanto di mia sorella.
"Okay. Io sono qui con Vicky. Allora...ci vediamo più tardi. Tieni d'occhio Isabelle." a quel punto la telefonata terminò.
Volevo solo che Ashton la controllasse in modo che nessun altro potesse avvicinarsi a lei.
"Vicky! A che punto sei?" urlai in quanto fosse in bagno da più di venti minuti.
Ma perché ci metteva tanto?!
"Un attimo! Mi sto truccando!" mi rispose quasi infastidita dal mio richiamo.
"Perché ci metti sempre così tanto?! C'è uno specchio anche qui!" mi lamentai.
Non capivo perché si truccasse sempre allo specchio del bagno quando ce n'era uno anche in camera.
"Michael! Non rompere i coglioni! Ho quasi finito!" decisi di non risponderle più.
Mi buttai soltanto con la schiena sul letto, iniziando a fissare il soffitto finché lei non uscì.
"Era ora, cazzo! Ti ho già detto che non è necessario che tu ti trucchi!" il mio era solo un modo per dirle che era bellissima lo stesso, anzi...lo era anche di più senza trucco.
Lo pensavo davvero, e non mi vergognavo a dirlo ad alta voce.
Così, recuperai i miei vestiti, passai di fianco a lei lasciandole un bacio sulla guancia, e andai in bagno.
Feci una doccia veloce, e dopo essermi vestito, senza neanche chiederlo a Victoria, usai la sua matita per gli occhi.
Sapevo che la lasciava sempre lì a vista per me.
Ultimamente adoravo mettere la matita, e poi...a Victoria piaceva.
Quando uscii dal bagno, rimasi stupito nel vedere che erano tutti lì: oltre a Victoria erano arrivati anche Isabelle e Ashton.
"Mike? Da quando ti metti la matita? Sembri una ragazza..." appena mia sorella mi vide, non mi salutò nemmeno.
Commentò subito il mio look.
Sapeva che odiavo quando lo faceva...
"Stai zitta! Tu sembri la nonna!" la zittii subito.
Il suo stile era anche peggio di quello di nostra nonna, e non esitavo a farglielo notare ogni volta.
"Eh dai, Isabelle! Michael sta benissimo con la matita. Dovrebbe metterla sempre." Victoria mi difese subito.
Sapevo che l'avrebbe fatto.
Lei diceva sempre ciò che pensava...o quasi.
"Sono d'accordo. Rispecchia molto il tuo stile, Mike." aggiunse Ashton.
Evidentemente mia sorella era l'unica che non apprezzava.
"Visto? Piace a tutti. Quindi non rompere!" poteva dire ciò che voleva, ma avrei comunque continuato a fare ciò mi andava di fare.
"Mikey. Aspetta un secondo..." Victoria si alzò, e andò in bagno a prendere nuovamente la matita.
"Abbassati. Te la sistemo: ne hai messa di più da questa parte." mi disse appena tornò.
Io mi sedetti sul suo letto, e lei cominciò a sistemarmi il 'trucco'.
"Ecco. Ora è a posto." concluse lei.
"Grazie stronzetta." le sorrisi dandole un veloce bacio sulla guancia.
Non mi importava di cosa avrebbero pensato i nostri amici, io le volevo bene.
"Vic? Ma quella è la maglietta di mio fratello?" domandò Isabelle.
Ma perché non stava mai zitta?!
"Sì, è mia. E quindi?" risposi io notando che Victoria non sapesse nemmeno cosa dire.
"Ehm...capisco. Beh...Ash? Andiamo e li lasciamo soli?" mia sorella rise, poi Ashton la prese per mano e si alzarono entrambi.
"Già...credo sia una buona idea..." a quel punto uscirono lasciando soli me e Victoria.
Ovviamente nessuno di noi due aveva nulla in contrario in tutto ciò.
"Credo che entro stasera quei due saranno una coppia..." dissi a Victoria, cercando di raccontarle qualcosa riguardo alla mia conversazione con Ashton.
Ormai le dicevo tutto.
Mi risultava così facile parlare con lei...e questo non mi era mai successo con nessun altro.
"Come fai ad esserne così sicuro?" mi chiese non capendo di cosa stessi parlando.
"Ho parlato con Ash. Gli ho detto io di fare il primo passo e di baciarla. Lui aspettava fosse mia sorella a farlo, ma non è giusto che sia la ragazza a cominciare. E poi...Isabelle è troppo timida! Non prenderebbe mai l'iniziativa!" le spiegai velocemente, e lei sembrava aver capito la mia posizione a riguardo.
"Sei sicuro di volerlo?" era bello che lei si preoccupasse sempre di come potessi sentirmi io.
"Sì. Sono sicuro. Prima o poi doveva succedere. Non può rimanere single a vita. E se deve succedere...preferisco che sia il mio migliore a stare con lei, piuttosto che qualcuno di cui nessuno di noi sa nulla." conoscevo Ashton da anni, e sapevo che persona fosse.
Forse non era il ragazzo più adatto a mia sorella, ma era comunque il mio migliore amico.
"È ciò che ho cercato di farti capire fino a ieri! Ma ci sono volute settimane e centinaia di litigate per fartelo capire..." commentò lei, appoggiando poi un braccio attorno alle mie spalle.
"Ma...quindi pensi che sia giusto che sia il ragazzo a fare il primo passo?" aggiunse poi guardandomi negli occhi e sorridendo.
Come se la sua domanda fosse stata ironica.
"Certo che lo penso! Anche se è difficile farlo: tutti noi ragazzi abbiamo sempre paura del rifiuto..." dovevo ammettere che non mi ero mai fatto avanti con nessuna ragazza solo perché avevo paura di essere rifiutato.
Oltretutto...non mi cagava mai nessuna ragazza, o almeno...così avevo sempre creduto.
"Beh...vale la pena provarci, no?" concluse Victoria, scrollando le spalle per poi alzarsi in piedi.
"Andiamo?" aggiunse poi porgendomi la mano per spingermi a seguirla.
Era chiaro che non volesse più parlarne.
Così la seguii e insieme andammo in classe.
Quel giorno, diversamente dagli altri, di lezioni in comune con lei ne avevo ben poche, alcune le avevo in comune con Luke, mentre altre...ero completamente da solo.
Non ne facevo un dramma: ero abituato a restare solo, e in fondo mi piaceva.
Ogni tanto ci voleva un po' di solitudine.
Finalmente arrivò l'ora di pranzo, e come al solito eravamo tutti allo stesso tavolo, mia sorella compresa.
Non mi piaceva il fatto che uscisse con me e i miei amici, ma ormai non potevo farci nulla.
Era così e basta.
"Ragazzi! Stavo pensando...che è da un po' che non usciamo tutti insieme." Calum iniziò subito a parlare.
Ed era vero: non uscivamo da un bel po' di tempo come gruppo.
"...ci sarà un motivo." Victoria commentò ad alta voce, e Calum le lanciò un'occhiataccia.
Inutile dire che lei ce l'avesse ancora con Calum per ciò che aveva fatto a Grace, e forse nessuno di noi l'aveva ancora perdonato del tutto, ma cercavamo sempre di fare finta di niente, cercavamo di passarci sopra.
"Dicevo...cosa ne dite di uscire questo pomeriggio?" Calum andò avanti decidendo di ignorare il commento di Victoria.
"Amore...Vic ed io abbiamo gli allenamenti..." rispose Grace.
"Non vi dispiace se facciamo un'uscita solo tra ragazzi, vero?" effettivamente...un po' mi mancava uscire con i miei migliori amici.
"Io ci sto!" risposi subito senza aspettare la risposta degli altri.
A quel punto, tutti approvarono.
Ovviamente, oltre a Grace e Victoria che avevano gli allenamenti, anche Jenna e mia sorella furono escluse.
"Non ti dispiace che io esca con loro, vero?" mi venne istintivo sussurrare quelle parole a Victoria, in quanto sapesse che passavo ogni singolo pomeriggio con lei anche dopo i suoi allenamenti.
"Mikey, non puoi essere serio! Davvero mi stai chiedendo il permesso per uscire con i tuoi amici? Tu puoi fare ciò che vuoi. Ci vediamo tutti i giorni, ed è giusto che tu esca con loro." ero felice che mi avesse capito.
Ma forse non avrei dovuto sottomettermi così alla mia migliore amica.
Era solo che...non lo sapevo nemmeno io, ma mi sentivo in dovere di farlo.
"Grazie Vicky." a quel punto le sorrisi, dandole un bacio sul collo.
Ormai a nessuno di noi due importava se i nostri amici ci vedessero comportarci così.
Eravamo solo migliori amici...nulla di più.
Non ci importava di ciò che loro avrebbero pensato.
"Ragazzi, io vi saluto. Devo andare in classe a ripassare filosofia." improvvisamente mia sorella si alzò salutandoci, per poi avviarsi verso l'uscita della mensa.
Feci solo un cenno ad Ashton per spingerlo a seguirla, e lui mi ascoltò.
"Amore, devo andare anche io. Mi accompagni?" anche Grace se ne andò salutandoci e trascinando con sé Calum.
Ancora non accettavo il fatto che Grace avesse perdonato il suo ragazzo così facilmente, ma se era felice lei...
"Tesoro, andiamo anche noi?" Luke si rivolse a Jenna, ma dalla sua espressione capii che sarebbero rimasti.
"Hai fretta? Non è ancora suonata la campanella. Stiamo qua..." infatti Jenna si lamentò, e Luke fu costretto a rimanere.
"Okay. Ma dammi un bacio." Luke non si faceva problemi a mostrare a tutti il suo amore per Jenna, ma non era lo stesso per lei.
"No! Non qui!" Jenna arrossí immediatamente e abbassò lo sguardo.
"Eh dai...solo uno..." lui insistette.
"No Luke! Mi vergogno...lo sai." sembrava che a Luke non importasse, così le prese delicatamente il viso e le diede un veloce bacio a stampo.
"Ti sto odiando." replicò lei ridendo.
Era ovvio che non fosse seria.
"Vicky? Andiamo? Tanto non si accorgerebbero nemmeno della nostra assenza..." Victoria sembrava essere d'accordo con me, ed entrambi ci alzammo e uscimmo da lì.
Avevo ragione nel dire che non se ne sarebbero neanche accorti, perché fu proprio così.
"Mikey, io ho lezione qua. Ci vediamo domani." Victoria mi salutò alzandosi in punta di piedi per darmi un bacio sulla guancia, poi entrò in classe.
Io feci lo stesso, e non aspettai altro che la fine delle lezioni.
Avevo davvero voglia di uscire con i miei amici, tanto che fui addirittura il primo ad arrivare davanti al cancello del college.
Odiavo aspettare gli altri...per questo arrivavo sempre in ritardo.
Finalmente arrivarono anche gli altri.
"Ragazzi! Ho bisogno di voi!" Calum fu l'ultimo ad arrivare, e subito iniziò a spiegare.
"Pensavo fosse solo un'uscita per stare un po' tutti insieme..." disse Ashton.
"Sì...beh...anche, ma...ho davvero bisogno di voi per fare una cosa." ancora non capivo cosa avesse in mente Calum.
Cosa aspettava a dircelo?!
"Questo mi dà da pensar male..." risi tirando un leggero pugno sulla spalla a Calum.
"Mike, ti odio! Giuro che è una cosa importante! Abbiamo tutta la giornata per noi: le ragazze passeranno la giornata insieme, me l'ha detto Grace poco fa." e ora cosa c'entrava quello?
"Vicky non mi ha detto niente..." mi sembrava strano che Victoria non mi avesse nemmeno avvisato, ma in fondo perché avrebbe dovuto?!
"Neanche Jenna..." continuò Luke.
"...e neanche Isabelle." aggiunse Ashton.
Possibile che Calum fosse l'unico a saperlo?
"Cosa vi devo dire? Credo che l'abbiano deciso adesso. So solo che saranno tutte e quattro insieme." beh...era molto da loro organizzare tutto all'ultimo.
"Okay...ma questo cosa c'entra?" evidentemente non ero l'unico ad averlo pensato.
Non capivo il nesso.
"Io...giurate di non prendermi in giro?" era davvero così imbarazzante ciò che voleva chiederci?
In ogni caso, nessuno di noi l'avrebbe criticato.
"Beh...ecco...sapete che ultimamente ho fatto molte cazzate...parecchie, direi! E...potrà sembrarvi strano ma questo mi ha aiutato molto a capire ciò che voglio davvero e...e io voglio Grace. Voglio solo lei e nessun'altra. Quindi...ho deciso di fare un passo avanti. Io...io vorrei comprarle un anello." non potevo credere a ciò che avevo sentito.
Mi sembrava così strano...così assurdo!
"Che cosa?! Vuoi sposarla? Non credi che sia troppo presto? I tuoi genitori nemmeno sanno di lei! Lo sai che tu e Vicky..." Luke cominciò ad opporsi a tutto ciò, ed io non potei che fare lo stesso.
"Vicky fa quel cazzo che vuole!" non ci pensai nemmeno a ciò che stavo dicendo, ma lo pensavo davvero.
"...e...e ovviamente anche tu Cal." aggiunsi.
"Cal, ma sei sicuro di voler fare questo passo?" continuò Ashton.
"Ragazzi! Ora basta! Se solo voi mi ascoltate capireste cos'ho da dire! Io non voglio sposarla! Non adesso, almeno. Voglio solo rendere ufficiale il nostro fidanzamento! Tutto qui! Perché non potete semplicemente essere felici per me? Tutti voi avete una ragazza! So che potete capirmi..." Calum pensava di non essere capito, ma non era affatto così.
Anche se...
"Cal...in realtà io non..." io ero l'unico del gruppo che ancora non aveva una fidanzata.
In realtà anche Ashton, ma l'avrebbe avuta presto.
Io invece ero senza speranze...
"Dai, Mike! Per quanto ancora volete nasconderlo?! L'intero college ne parla!" mi avvertì Calum.
Perché io non ne sapevo nulla?
"Che cosa? Chi ne parla? Che cosa dicono?" volevo sapere cosa dicevano di noi.
Probabilmente avevano visto cose che nemmeno esistevano.
"Tutti, Mike...tutti! Hanno visto te e Vic girare per i corridoi mano nella mano, tu che entri nella sua stanza ed esci il giorno dopo...ormai tutti sanno della vostra relazione." mi spiegò, ed io rimasi letteralmente a bocca aperta.
"Già...tutti sanno della nostra relazione, tranne noi! Perché non c'è un cazzo di niente tra me e Vicky! È solo la mia migliore amica, okay?" non potevo che innervosirmi.
Odiavo quando le persone non si facevano i cazzi propri.
E soprattutto, odiavo quando inventavano storie ridicole su ciò che vedevano.
"Tranquillo Mike. Ti crediamo tutti. Vero ragazzi?" Luke tentò di schierarsi dalla mia parte.
Forse era l'unico che mi credeva davvero...gli altri fecero solo finta di farlo, ed era evidente.
"Ora...possiamo andare, per favore? Qualcuno di voi è qui in macchina?" a quel punto Calum ci richiamò.
"Prendiamo la mia. Poi vi riporto qui io." amavo guidare, e mi faceva solo piacere portare in giro i miei amici.
Quando arrivammo in centro, c'era l'imbarazzo della scelta per quanto riguardasse i negozi.
"Ragazzi? Voi dove mi consigliate di andare?" ci chiese Calum guardandosi intorno.
"Vuoi sapere qual è il posto migliore in questo momento? Quello lì!" risposi subito, ricevendo un'occhiataccia da parte di tutti.
"Mike! Quella è una birreria..." replicò Calum.
Già...avevo proprio voglia di andare lì.
"Sì, e quindi? Cosa c'è di meglio di una birra fresca prima di girare per negozi?" pensai che quella fosse l'idea migliore, e poi...sarebbe stato bello stare ad un tavolino di un bar con i miei migliori amici.
"In effetti...si potrebbe fare. Cosa ne dici Cal?" fortunatamente, almeno Ashton era dalla mia parte.
Sapevo che non avrebbe mai rifiutato una buona birra.
"E va bene. In fondo...abbiamo tutto il pomeriggio..." anche Calum accettò.
Così entrammo direttamente in quel posto, ordinammo delle birre, e ci sedemmo ad un tavolino.
Era bello restare lì a ridere e scherzare con loro come se ci conoscessimo da tutta la vita.
Era incredibile come Luke, Ashton e Calum fossero entrati a far parte della mia quotidianità diventando anche i miei migliori amici.
E tutto in così poco tempo.
Solitamente facevo fatica a fidarmi...a trovare degli amici veri...e loro erano veri amici, quelli che tutti desidererebbero.
Come dei fratelli separati alla nascita.
Ovviamente, lo stesso valeva per Victoria.
Non avrei saputo cosa fare senza di lei.
"Oh cazzo! Siamo qui da quasi un'ora! Credo proprio che dobbiamo iniziare le nostre ricerche..." dissi rendendomi conto che il tempo stava passando anche troppo in fretta.
A quel punto uscimmo da lì, e iniziammo a camminare per le vie del centro in cerca di qualche gioielleria.
"Hai già in mente qualcosa? Sai come vuoi l'anello?" Ashton si interessò cercando di capire cosa avremmo cercato.
"In realtà...non proprio. Voglio sorprenderla. Voglio prenderle l'anello più bello che ci sia." Calum era sempre stato quel tipo di ragazzo che puntava sul lusso e sui soldi per fare colpo.
Eravamo così diversi.
A me invece, bastavano i piccoli gesti...qualcosa di semplice.
"E...con un anello...tu vorresti farti perdonare per le cazzate che hai fatto? Amico...ha senso se poi lo farai ancora?" intervenne Luke, che fino a quel momento non aveva parlato molto.
Io la pensavo esattamente come lui.
Pensavo non sarebbe stato possibile, ma Calum cadeva ai piedi di ogni ragazza un po' provocante che gli si presentasse davanti.
Un anello non avrebbe fatto di lui una persona migliore.
"Lo faccio anche per farmi perdonare...anche se in realtà l'ha già fatto. Ma giuro che non farò più cazzate, e con un regalo del genere voglio farlo capire anche a lei." alzai gli occhi al cielo per le assurdità che avesse detto.
Ormai lo conoscevamo abbastanza da sapere che sarebbe successo ancora.
"Quante volte l'hai giurato prima di scoparti altre ragazze?" tenetti a dire quasi a provocarlo, ma non potei farne a meno.
"Non potete giudicarmi solo perché mi sono fatto la sorella della mia ragazza! Non avete visto quanto è sexy?! Chi di voi non l'avrebbe fatto al mio posto?!" non potevo credere che l'avesse detto davvero.
Victoria faceva bene ad avercela ancora con lui.
"Nessuno di noi l'avrebbe fatto, Cal! Per prima cosa: perché Grace è la mia migliore amica, ed è molto più bella di Naomi. E seconda cosa: Naomi è odiosa, oltre che essere una troia!" Ashton era stato sincero al cento per cento con Calum, e aveva fatto più che bene.
"Oltretutto...non è solo questo! Cal, ti sei già dimenticato della ragazza che ti sei portato a letto un mesetto fa? Grace non lo sa ancora, vero?" continuai.
Spesso Calum ci raccontava delle sue avventure, e spesso si comportava anche peggio di Ashton.
"Come potrei dimenticarlo?!" Calum rise, guadagnandosi una sberla sulla nuca da parte mia.
"Coglione! Hai già dimenticato il motivo per cui siamo qui?!" sbottai trattenendomi dal prenderlo a pugni.
"Ah...sì...giusto..." finalmente si riprese dai suoi pensieri tornando a concentrarsi sulla sua ragazza.
Avrei tanto voluto che Grace scoprisse tutto ciò che Calum le nascondeva.
Volevo bene a Calum...in fondo era uno dei miei migliori amici, ma quella povera ragazza non si meritava tutto quello.
Era sempre stata una ragazza dolcissima, e forse troppo ingenua.
Non avrebbe mai fatto soffrire il suo fidanzato, invece lui...faceva sempre quel cazzo che voleva.
Avevo perso il conto di tutte le volte che l'avesse tradita.
Ma non erano affari miei.
Appena arrivammo davanti ad una gioielleria, Calum si fermò.
"Hey, amico! Ti senti bene?" Ashton andò subito a rassicurarlo.
Il nostro amico sembrava non stare per niente bene.
"No...mi sento una merda! Sarò stato un completo coglione, e lo sono tutt'ora, ma io amo Grace più della mia stessa vita! Forse avete ragione: non dovrei fare questo passo..." Calum cominciò ad asciugarsi le guance.
Stava piangendo, e improvvisamente sentii come se dovessi dargli il mio supporto...anche se non se lo meritava.
Da quando avevo dei sentimenti?!
"Se la ami davvero, allora fallo. Nessuno può impedirtelo, e non hai nulla da temere. Tu la ami, e lei ti ama talmente tanto da aver perdonato ogni tua cazzata senza neanche esitare. Vi meritate di essere felici insieme." continuò Luke, andando ad abbracciare Calum.
Io non dissi nulla in quanto non fossi poi così d'accordo con ciò che stavano dicendo, ma mi unii all'abbraccio solo per far sentire meglio il mio migliore amico.
"Tranquillo Cal. Ora asciugati le lacrime, e entriamo." fu l'unica cosa che riuscii a dire prima che si strofinasse gli occhi con la manica della felpa.
Non potevo credere che avessimo fatto piangere il nostro migliore amico.
Eravamo stati degli stronzi, ma in fondo era ciò che pensavamo davvero di lui.
"Sì...okay...grazie ragazzi..." sapevo che ci aveva ringraziati solo per gentilezza: eravamo stati proprio noi a farlo sentire così.
"Dai! Entriamo e scegliamo l'anello più bello che hanno, okay?" Ashton gli sorrise, dopodiché entrammo nel negozio.
C'era silenzio, e una sola signora di mezza età era dietro al bancone che lucidava una collana.
Mi faceva uno strano effetto entrare lì.
"Buongiorno ragazzi. Come posso aiutarvi?" la signora ci accolse subito riponendo ciò che aveva in mano e sorridendoci calorosamente.
"Ehm...salve io...vorrei comprare un anello...credo..." Calum era completamente intimidito.
Non sapeva neanche come dirlo.
"Un anello come? Uomo? Donna?..." domandò la signora, in quanto Calum non avesse dato nessuna spiegazione.
"Oh...ehm...è per la mia ragazza..." nel dirlo arrossí, e la signora gli sorrise.
"Che tipo di anello vuoi? Hai già in mente qualcosa?" lei continuò con le domande.
Calum era troppo timido per fare un discorso completo.
"Vorrei prenderle un anello di fidanzamento..." disse ancora guardando ovunque tranne che la signora.
Era evidente il suo imbarazzo.
"Ah! Benissimo! Ma...scusa se te lo chiedo...non sei troppo giovane per sposarti?" quella era la stessa identica domanda che gli avevamo fatto anche noi.
Era più che lecito chiederlo.
"Già...lo sono, ma...sarebbe solo per rendere ufficiale la nostra relazione. Niente di più al momento..." confessò.
"Capisco. Aspetta solo un attimo che prendo ciò che ho da farti vedere." a quel punto la signora si abbassò e aprì un cassetto tirando fuori tre scatole piene di anelli, tutti ordinati in file e colonne.
"Ecco. Questi sono alcuni di quelli che ho." disse lei.
Calum diede un'occhiata veloce, ma non sembrava convinto.
"Ehm...qual è il più costoso?" Calum puntava sempre sul prezzo delle cose per stupire Grace.
Era una cosa che io odiavo.
L'amore non doveva essere comprato.
"Quelli con un prezzo più elevato sono da questa parte. Vuoi vedere quelli?" probabilmente, come tutti, anche lei pensava che un ragazzo della nostra età non potesse permettersi certe cose, ed era normale pensarlo.
"Assolutamente sì! Quello che costa di più è anche il più bello, no?" lui sembrava emozionato.
Finalmente aveva preso confidenza con quel posto.
Così seguí la signora dalla parte opposta del negozio.
Lei tirò fuori altre scatole e indicò al nostro amico alcuni degli anelli più costosi.
"Prendo questo!" Calum aveva già scelto, e tutti noi non potremmo che essere felici per lui, ma allo stesso tempo perplessi.
"Sicuro? Il prezzo è molto alto..." forse anche la signora era perplessa almeno quanto noi.
"Non mi importa dei soldi. Sono sicuro di voler prendere questo. Alla mia ragazza piacerà." Calum sorrise cordialmente.
"Okay. Allora lo impacchetto. Intanto firma qui." la signora gli diede un foglio da firmare, probabilmente una ricevuta...o qualcosa del genere.
E nel frattempo lei gli preparò la scatolina con dentro l'anello.
"Ecco a te. Ah! Sei uno Hood. Conosco la tua famiglia." probabilmente aveva appena capito il motivo per cui a Calum non importasse dei soldi.
"Già...tutti conoscono la mia famiglia..." commentò lui.
Il che era vero.
C'erano alcune famiglie lì a Sydney che erano molto conosciute grazie al lavoro dei genitori, e quella di Calum era una di quelle.
"Beh...allora buona fortuna con la tua ragazza." a quel punto la signora ci congedò, e dopo aver ritirato il pacchetto e salutato, tutti uscimmo dal negozio.
"Cal. Allora? Quando lo darai a Grace?" anche Ashton sembrava emozionato all'idea che la sua migliore amica presto sarebbe stata fidanzata ufficialmente con Calum.
In fondo...tutti noi lo eravamo.
"Non lo so, ma il più presto possibile. Forse potrei chiedere consiglio alle ragazze per organizzare qualcosa." pensai subito che organizzare addirittura qualcosa fosse decisamente eccessivo.
D'altronde...non si stavano mica per sposare.
"Penso che apprezzerebbe di più se faceste tutto in privato...solo voi due." dissi subito, in quanto io al suo posto avrei fatto così.
"Forse hai ragione. Allora...troverò il momento giusto e vi farò sapere ogni cosa!" Calum sorrise accettando il mio consiglio, che modestamente era il migliore.
"Credo sia un ottima idea! Ora andiamo? Facciamo qualcos'altro? È ancora presto..." propose Luke vedendo che fossero appena le cinque e mezza del pomeriggio.
"No! Aspettate! Ho visto una cosa. Voi aspettatemi qui." la verità era che avevo visto qualcosa che mi aveva colpito particolarmente in quel negozio.
Ci pensavo dal momento in cui eravamo entrati, e alla fine decisi che forse avrei dovuto fare anche io un acquisto lì.
Senza neanche aspettare un consenso da parte degli altri, entrai e andai subito dalla signora che aveva servito Calum poco prima.
"Ehm...salve..." anche io mi ritrovavo nella stessa condizione di Calum.
Non sapevo come esprimermi.
"Sei tornato perché anche tu vuoi prendere un anello alla tua ragazza?" lei scherzò subito.
Ma io non ci trovavo nulla di divertente in quanto io fossi l'unico single del gruppo.
"No...no...in realtà io non ho nemmeno una ragazza..." tenetti a dire, facendo un falso sorriso.
"Volevo...vedere quella collana, se possibile..." proprio all'ingresso c'era una collana in una teca che richiamò subito la mia attenzione.
Era una collana dove il ciondolo ricoperto di diamanti era a forma di mezza luna con appesa una stella al centro.
"Certo. La prendo subito." la signora andò a prenderla, poi portò la collana sul bancone per farmela vedere, ma io non avevo dubbi: l'avrei presa immediatamente.
"La compro!" presi subito la carta di credito, e dopo aver pagato e firmato anche io un foglio che nemmeno lessi, uscii con la scatoletta che la signora aveva preparato anche per me.
Quando uscii, i miei amici stavano tutti fumando una sigaretta, ma vennero subito verso di me a chiedere spiegazioni.
Sapevo sarebbe successo...
"Quindi, Mike...per chi è quella collana?" Luke mi parlò appoggiandomi un braccio attorno alle spalle.
Non sapevo nemmeno come facessero a sapere ciò che avevo comprato.
"Come fate a sapere cos'ho preso?!" chiesi subito.
"Abbiamo visto da qua. Allora? Per chi è? Non ci dici niente?" aggiunse Calum.
"Hey, hey! È per...mia sorella! Contenti adesso?" non dissi altro, non avevo nulla da dire...
"Che cosa?! È il suo compleanno? Oh mio dio! Non ne sapevo niente!" Ashton si preoccupò immediatamente.
Come poteva non sapere quando fosse il compleanno di Isabelle, se era praticamente la sua ragazza?!
"No, Ash! Non è il suo compleanno!" risposi ridendo.
"Ah...ma...festeggia qualcosa? Altrimenti devo prenderle anche io qualcosa." era giusto che Ashton reagisse così, ed io non avevo nulla in contrario in tutto ciò.
"No, tranquillo. È...solo una cosa...nostra..." sorrisi senza dire nient'altro.
Non avrei saputo cosa dire.
"Ehm...okay...se lo dici tu..." concluse Ashton non del tutto convinto.
"Nessun altro deve comprare qualcosa qui, vero?" domandò poi Luke che sembrava non vedesse l'ora di andarsene da lì.
"No Luke...nessuno. Possiamo andare." dissi ridendo.
Così tutti insieme tornammo a girare per le vie del centro.
Ci aspettava ancora una lunga giornata...
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...