Victoria's pov
Ancora non avevo capito il motivo per cui Luke fosse lì.
Forse Calum l'aveva portato con sé perché sapeva che avrebbe fatto restare me e Michael a casa sua.
Ma non ce n'era affatto bisogno.
Anche se in realtà...non potevo più rientrare al college.
Ora ci trovavamo in un taxi diretto alla villa di Luke.
Avrei tanto voluto restare in quel bar con Michael.
Mi stavo divertendo con lui.
"Potete anche smetterla di tenermi il broncio. Mi sono svegliato a quest'ora solo per voi due idioti che vi ubriacare sapendo che domani c'è lezione!" Luke ci rimproverò, avendogli già fatto presente che doveva lasciarci in pace.
"Noi non siamo ubriachi!" rispondemmo Michael ed io all'unisono, per poi guardarci e scoppiare a ridere.
Dopo poco, senza motivo, Michael ricominciò a darmi baci sul collo.
Lo faceva da tutta la sera da quando avevamo cominciato a perdere ogni consapevolezza delle nostre azioni.
Ed io lo lasciai fare.
Mi trattenni soltanto da non fare lo stesso con lui.
Avrei tanto voluto farlo.
Mi piaceva quella strana sensazione che mi provocava, ma io non riuscivo a smettere di ridacchiare: i suoi capelli mi facevano il solletico.
"Ma che cazzo...?! Prendetevi una stanza!" commentò Luke, e come al solito, noi non lo ascoltammo nemmeno.
Andammo avanti a ridere e a stuzzicarci a vicenda.
"Dai, scendete idioti!" non ci eravamo nemmeno accorti di essere già arrivati.
Così, Luke pagò e ci accompagnò in casa sua.
"Vado a cambiarmi. Sapete già cosa fare." a quel punto, Luke ci lasciò da soli in salotto, mentre lui salì al piano superiore.
"Dici che c'è della birra in cucina?" mi chiese Michael, assicurandosi che Luke fosse già salito.
"Penso di sì. Vai a vedere in frigorifero." gli risposi andandomi a sdraiare sul divano.
Poco dopo, Michael venne a sedersi vicino a me.
"Sicuro che bere ancora sia una buona idea?" gli domandai appoggiando la testa sulle sue gambe, in quanto io fossi ancora sdraiata.
"No. Ma non mi importa." rispose con indifferenza, iniziando poi a giocherellare con i miei capelli.
"Ma che cazzo sta succedendo qui? Possibile che non posso lasciarvi soli un attimo?! Vicky! Alzati! E tu Mike! Dammi quella cazzo di birra!" improvvisamente Luke si piazzò davanti a noi, imponendomi di alzarmi e prendendo la bottiglia che Michael teneva in mano.
"Hey! Ma qual è il tuo problema?" sbottò Michael non alzandosi nemmeno in piedi.
"Mi sembra di avere a che fare con due bambini! Andate in camera! Fra meno di quattro ore dobbiamo svegliarci, porca troia!" Luke urlò ancora.
Cominciavo a capire.
Forse l'effetto dell'alcool stava piano, piano svanendo.
Sì...molto piano.
"Dai, Mikey...andiamo di sopra." gli sussurrai alzandomi.
Lui mi seguì e subito si aggrappò a me.
Quella birra non gli aveva fatto altro che male.
"Credo di essere ubriaco..." ammise lui sorridendomi e sedendosi sulle scale.
"Tu dici? Beh...anche io lo sono. Vieni qui. Ti aiuto a salire." io ero messa decisamente meglio di lui in quanto avessi bevuto un po' meno, così gli misi un braccio attorno alla vita, lo aiutai ad alzarsi e poi lo accompagnai di sopra.
Anche se dovevo ammettere che anche io facevo fatica a mettere un piede davanti all'altro.
"E come al solito...quando voi due siete insieme, io non conto un cazzo..." intervenne Luke.
Effettivamente era vero: Michael ed io lo ignoravamo sempre.
E quella volta facemmo lo stesso.
Senza nemmeno voltarci, salimmo le scale, e andammo nella camera degli ospiti.
"Vai prima tu a cambiarti." appena chiusi la porta della camera, andai a prendere il pigiama di Michael nell'armadio e glielo diedi in modo che lui andasse in bagno a cambiarsi.
Annuì, e dopo aver preso le sue cose, entrò in bagno.
Intanto, io mi cambiai lì, e aspettai Michael sdraiata sul letto.
I minuti passavano...forse era passata mezz'ora, e iniziavo a preoccuparmi.
"Mikey? Stai bene?" non ricevetti risposta, così decisi di alzarmi e andare ad aprire la porta.
Appena entrai in bagno, lo vidi seduto sul pavimento accanto al gabinetto.
"Oh mio dio! Mikey!" non potei fare a meno di precipitarmi da lui.
Gli toccai la fronte, era bollente e tutto sudato.
Sembrava poter svenire da un momento all'altro.
"Sto...sto bene. Ho solo bevuto troppo..." mi disse con un filo di voce e con gli occhi chiusi.
Era strano che stesse così tanto male: solitamente si riprendeva quasi subito.
"Tu...tu scotti! Hai la febbre! Mettiti seduto qui..." non sapevo cosa fare.
Lo aiutai ad alzarsi per farlo sedere sul bordo della vasca, poi andai a prendere un asciugamano e lo bagnai con l'acqua fredda.
"Ecco! Tieni!" gli passai delicatamente l'asciugamano sulla fronte.
Non sapevo davvero cosa fare.
Io non avevo mai ricevuto cure da nessuno: la maggior parte delle volte mi ero arrangiata da sola, oppure c'era la domestica che lavorava da sempre a casa mia che mi curava.
"Perché ti preoccupi tanto per me?" mi chiese accennando un sorrisetto e guardandomi negli occhi.
La verità era che ero completamente nel panico, e non riuscivo a capirne nemmeno il motivo.
"Idiota! Alzati e andiamo a dormire. Hai bisogno di riposo." non risposi nemmeno alla sua domanda...non ne ero in grado.
Avrei potuto dire cose di cui poi mi sarei pentita.
A quel punto gli permisi di appoggiarsi a me per raggiungere il letto.
"Ti vado a prendere un'aspirina?" gli domandai appena si sdraiò.
"No. Sto bene così. Grazie Vicky." ero felice che ora stesse meglio, ma non potevo fare a meno di continuare a preoccuparmi.
"Va bene, ma fammi il favore di svegliarmi per qualunque cosa tu ti senta." gli dissi rimboccandogli le coperte, e dandogli un bacio sulla guancia.
L'asciugamano freddo sulla fronte non era servito: la sua fronte scottava ancora.
A quel punto mi sdraiai anch'io, e dopo averlo preso per mano, chiusi gli occhi.
Entrambi ci addormentammo, e fortunatamente Michael riuscì a stare bene per tutta la notte...o almeno così credevo.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanficOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...