CAPITOLO 16

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Jenna's pov
Quel giorno avrebbe cambiato radicalmente la mia vita.
Avevo paura...avevo sempre avuto paura di ogni cosa.
Ancora non sapevo perché avevo accettato di farmi accompagnare a casa di Tyler, ma me ne pentivo ad ogni metro che ci avvicinava all'abitazione del mio ragazzo.
"Jen, stai tranquilla. Vedrai...poi capirai che stai facendo la cosa giusta." mi disse Victoria, guardandomi dallo specchietto retrovisore.
"Meriti di meglio." aggiunse Michael girandosi verso di me con un sorriso.
"Mi frena solo il fatto che nessuno mi abbia mai amata come mi ama Tyler..." risposi ad entrambi, e conoscevo abbastanza bene Victoria da sapere che avesse alzato gli occhi al cielo.
Probabilmente Michael aveva avuto la sua stessa reazione.
"Ma la vuoi smettere di pensare a lui? Pensa a te stessa per una volta! Tu non ami quel pezzo di merda!" sbottò Victoria, e subito notai Michael appoggiarle una mano sulla gamba, come se stesse tentando di tranquillizzarla.
Non potei fare a meno di sorridere nel vedere quanta dolcezza ci fosse in quel gesto.
Forse nessuno dei due se ne rendeva conto, ma era così.
Continuavo a pensare che quei due fossero davvero strani: prima si odiavano, poi sembravano come fratelli, poi tornavano a comportarsi come due completi sconosciuti...
Ma cosa significava tutto quello?!
"Jen! Siamo arrivati. Dai, scendi!" Victoria mi risvegliò dai miei pensieri, ed io non potevo credere che fossimo già giunti a destinazione.
Era arrivato il momento...
"Che cosa?! Voi non venite con me?" domandai stupita.
"Noi restiamo qua. È compito tuo lasciare il tuo ragazzo." speravo che almeno Victoria sarebbe venuta con me, ma aveva ragione: dovevo arrangiarmi da sola.
"E voi cosa farete qua?" forse non avrei dovuto fare quella domanda, perché non avrei mai saputo la verità.
"Nulla. Ti aspetteremo qui. E se vedremo che le cose cominciano a mettersi male, allora Michael interverrà e lo farà a pezzi." decise tutto Victoria, come se nessuno di noi potesse avere alcuna alternativa.
Inizialmente Michael la guardò un po' stranito, forse pensieroso, ma poi sorrise.
"In effetti...dopo ciò che ha fatto a Luke, farei volentieri a pezzi quel bastardo..." in quel momento mi resi conto di quanto fossero realmente simili quei due.
Luke mi aveva parlato molto di Victoria e Michael...non faceva altro che parlare di loro.
Mi aveva anche convinto a parlare a Victoria dello strano rapporto che lei aveva con Michael.
In qualche modo, Luke sperava che tra loro due potesse nascere qualcosa, ma io che la conoscevo bene, sapevo che non sarebbe successo.
Victoria aveva con Michael lo stesso rapporto che aveva con Luke, ne ero certa.
Ma decisi comunque di assecondare la richiesta di Luke.
"Va bene! Va bene! Lasciate stare! State qui! Vado da sola..." alla fine mi decisi ad uscire da quella macchina.
Dovevo farlo!
Mi chiedevo ancora con quale coraggio mi fossi presentata lì.
Così rimasi un po' davanti alla porta di casa di Tyler, poi suonai il campanello.
Quando venne ad aprire, vidi subito il suo zigomo completamente viola e gonfio.
Ma cosa gli aveva fatto Victoria?!
"Jenna! Non dovresti essere qui, io..." mi disse subito cercando di voltarsi per nascondere il livido che aveva in faccia.
"Tyler, dobbiamo parlare. Per favore...non mandarmi via." lo supplicai.
Ero certa che non sarei riuscita a lasciarlo: vederlo così, mi spezzata il cuore.
"So di cosa vuoi parlare, e mi dispiace, ma...posso spiegarti..." lui cercò subito di darmi delle spiegazioni, ed io non vedevo l'ora di sentirle.
"Tyler...sono qua apposta. Dimmi solo perché l'hai fatto..." non sapevo se quello fosse il modo migliore per cominciare, ma poteva funzionare.
"Perché sono sempre stato innamorato di te, Jen! Ma ora niente ha più senso! Voglio dire...so che tu ami Luke, e la verità è che io non ti ho mai aiutata ad avvicinarti a lui. Ti ho sempre mentito riguardo a questo: non ho mai parlato con lui. Credevo che con quelle foto ti avrei tenuta lontana da lui per averti solo per me, ma non è servito. E so che tutto questo è sbagliato. So che tu non mi ami veramente, quindi credo sia meglio finirla qui. La nostra relazione non ha senso se tu non provi ciò che provo io." non mi aspettavo tale comprensione da parte sua, ma mi stava lasciando lui...
"Tyler...scusami. Mi dispiace davvero tanto per ciò che ti sto facendo passare. Ho voluto provare a stare con te, ho anche provato ad amarti, e tu lo sai! Ma credo che non sia cambiato nulla e...e io continuo a provare dei sentimenti molto forti per Luke..." dovevo ammettere che non fu per niente facile parlargli in quel modo.
Mi sentivo in colpa.
Sentivo di averlo usato per troppo tempo.
"È per questo che non possiamo più stare insieme. Mi dispiace..." concluse lui abbassando lo sguardo.
"Forse è meglio così. Spero che tu possa trovare una ragazza disposta ad amarti davvero, e non come ho fatto io. Nonostante tutto...sei un ragazzo meraviglioso." non potevo dirgli altro, così lo abbracciai, e lui ricambiò con titubanza.
"Grazie Jen. Ti voglio bene." sussurrò lui.
"Anche io...ciao Tyler..." era giusto salutarlo con un semplice 'ciao'?
Forse avrei dovuto dire 'addio', oppure un 'ci vediamo'...ma non sapevo come sarebbero andate le cose in futuro.
"Ciao Jenna..." a quel punto, lui chiuse la porta, e prima di tornare alla macchina, restai lì qualche secondo per comprendere ciò che era appena successo.
Dopodiché, mi avvicinai a passo lento alla macchina di Victoria, da dove proveniva della musica talmente alta che riuscivo a sentirla anche a passi di distanza da lì.
Riuscii solo a intravedere due pazzi che facevano finta di saper ballare, sbracciando e fingendo di avere un microfono in mano.
Michael e Victoria erano completamente fuori di testa.
Ma quando aprii lo sportello dell'auto, subito spensero la musica, e con aria indifferente si guardarano intorno facendo finta che nulla fosse successo.
"Che cazzo stava succedendo qui?" chiesi subito con tono divertito.
"Nulla!" risposero loro velocemente.
"Eh dai...volevo unirmi anch'io alla festa..." dissi guadagnandomi un'occhiata stupita da parte di Michael.
Ma forse lui non sapeva che ballare e cantare in macchina era una cosa che facevamo anche Victoria ed io.
Forse lui mi credeva più seria.
"Solo dopo averci raccontato tutto!" in effetti avrei dovuto dire ai miei amici cosa fosse successo, anche solo per togliermi un peso.
Così, entrambi si voltarno verso di me, ed io iniziai a raccontare.
Dopodiché chiesi a Victoria se potesse accompagnarmi a casa di Luke.
In quel momento avevo bisogno di lui più di qualsiasi altra cosa.
"Forse...forse è meglio chiamarlo prima..." Victoria fece un cenno a Michael, e lui subito prese il cellulare.
Mi chiedevo solo il motivo di ciò che stavano facendo.
Perché avrebbero dovuto avvisare Luke che saremmo andati da lui?
"Okay, sta solo facendo i compiti. Possiamo andare." appena Michael diede la conferma, Victoria accese il motore e partimmo.
Ero ancora più agitata di quando stavamo andando da Tyler.
Come avrei detto a Luke che ero stata lasciata da Tyler?
"Jen, siamo arrivati. Sei pronta?" mi chiese la mia amica fermando la macchina davanti alla villa di Luke.
"No, no! Io ho cambiato idea! Non ci penso nemmeno!" improvvisamente cambiai idea, e non mi sarei mossa da lì: avevo troppa paura.
"Fifona! Scendi subito! Capisci che Luke aspetta solo te?!" Victoria faceva sembrare sempre tutto troppo facile, ma non lo era affatto.
"No! Tu al mio posto cosa faresti?" probabilmente lei avrebbe reagito allo stesso modo in cui stavo reagendo io.
Ma era anche vero che avevamo caratteri molto diversi.
Forse lei sarebbe andata lì e l'avrebbe baciato senza esitazioni.
Perché non potevo semplicemente essere come lei?
"Lo sai che io preferisco che sia il ragazzo a fare il primo passo, ma nel tuo caso...Luke l'ha già fatto più di una volta. Al tuo posto, io sarei già scesa da questa cazzo di macchina e sarei già in casa con lui!" era proprio come pensavo.
"E va bene...scendo. Ma se va male...sappi che sarà solo colpa tua! E anche tua, Michael!" come potevo non aver paura che qualcosa andasse storto?
"E io che cazzo c'entro?!" si lamentò Michael.
"Tu c'entri sempre, idiota!" replicò Victoria, tirandogli un leggero pugno sulla spalla, e mettendosi a ridere.
Beh...forse era arrivato anche il momento di lasciarli soli.
Così finalmente scesi dalla macchina.
Ma chi me l'aveva fatto fare...?!
"Eh dai! Suona quel cazzo di campanello!" urlò Victoria abbassando il finestrino della sua auto.
"Ehm...non può farlo uno di voi due?" chiesi ancora timidamente, sperando che almeno uno di loro potesse aiutarmi.
"Vuoi che uno di noi ci provi con Luke al posto tuo? Okay! Lo faccio io!" Michael aprì lo sportello della macchina, e appena mise un piede sul marciapiede, Victoria lo tirò per un braccio.
"Michael!" lei lo riprese.
"Che c'è?! Non posso provarci con Luke?" non sapevo se mettermi a ridere, o se preoccuparmi.
Ma dovevo ammettere che la scena era parecchio esilarante.
"No! Stai qua con me!" lei continuò a ridere tirandolo per le spalle e facendolo cadere con la schiena sulle sue gambe.
"Okay...ho capito..cercate di non fare troppo casino..." risi allontanandomi definitivamente da loro, e aspettando che andassero via con la macchina.
Ora mi trovavo lì da sola davanti alla porta d'ingresso.
Con un coraggio che non pensavo di avere, suonai finalmente il campanello.
Ero lì ferma ad aspettare, e già mi sudavano le mani.
Appena Luke aprí, cercai di seguire il consiglio di Victoria, e cercai di fare come avrebbe fatto lei.
Così, dopo qualche secondo passato immobile di fronte a lui, allacciai le mani dietro al suo collo, lo feci abbassare alla mia altezza, e lo baciai.
Lo baciai come non avevo mai fatto con nessuno.
Luke cominciò a muovere le labbra sulle mie, e in quel momento provai qualcosa di indescrivibile.
Una sensazione stupenda.
Quando le nostre lingue si incontrarono, le emozioni che provavo aumentarono radicalmente.
Avrei solo voluto provare quelle sensazioni per sempre.
Mi sentivo benissimo, e avrei voluto non staccarmi mai da lui.
"Cazzo, Jen...tu mi farai impazzire..." appena ci allontamammo un po', lui fu il primo a parlare.
Io non ne avrei avuto di certo il coraggio.
Avrei solo voluto dirgli quanto lo amassi...quanto il mio amore per lui fosse aumentato dal momento in cui le mie labbra avevano incontrato le sue.
"Ma...ma stai tremendo. Entriamo in casa! Non puoi restare qua fuori." stavo decisamente tremando, ed era a causa di tutte quelle emozioni.
Quando entrammo, ci sedemmo sul divano, ma io ancora non avevo il coraggio di parlare.
Probabilmente nemmeno lui.
Infatti, tutto ciò che fece, fu appoggiare nuovamente le sue labbra sulle mie.
Lo amavo così tanto!
Speravo solo di non aver fatto un errore a fidarmi così tanto di lui.
Non sapevo nemmeno se volesse veramente una relazione.
"Luke..." non riuscii a dire altro.
Fui solo in grado di sussurrare il suo nome.
In realtà dovevamo parlare...e anche molto.
"Vorrei che questo non finisca mai..." disse rimettendosi seduto composto.
Non potei essere più felice di ciò che aveva detto, ma non sembrava lo stesso per lui.
Non potei ignorare i suoi occhi diventati improvvisamente lucidi, e il suo sguardo basso.
"Non finirà, Luke...non finirà..." lo rassicurai, strofinandogli una mano sulla schiena come piaceva a lui.
"Che...che cosa vuoi dire? Cosa significa?" mi chiese stupito alzando subito lo sguardo, e guardandomi negli occhi.
Aveva degli occhi bellissimi...
"Luke...Tyler mi ha lasciata. Non sarei qui con te se questo non fosse successo." ammisi con un sorrisetto.
Ero felice che fosse stato Tyler a lasciarmi perché io non sarei mai riuscita a farlo.
Non mi importava dell'orgoglio, preferivo essere lasciata, piuttosto che lasciare.
Odiavo far soffrire le persone.
"Oh...ehm...mi dispiace..." sapevo che stava mentendo.
Lo capivo anche solo guardandolo.
"Non è vero che ti dispiace. Non vedevi l'ora che succedesse, non è così?" ero certa che fosse così: a Luke non era mai piaciuto quel ragazzo.
"Hai ragione. Non mi dispiace affatto che avete rotto. Mi dispiace solo del fatto che sia stato lui a farlo..." era gentile da parte sua preoccuparsi per me, ma io non ero mai stata meglio in tutta la mia vita.
"Mi ha lasciato per il mio bene! Per il nostro bene! Ha capito che io non ho mai smesso di amarti, per questo ha deciso di lasciarmi andare...e non poteva prendere decisione migliore." sorrisi avvicinandomi a lui per dargli un dolce bacio sulla guancia.
"Non mi aspettavo che tu mi baciassi così...subito...senza neanche pensarci..." commentò lui.
"In realtà...ho solo cercato di fare ciò che avrebbe fatto Victoria: se avessi seguito il mio istinto...non avrei neanche avuto il coraggio di suonare alla tua porta." era sbagliato cercare di essere chi non ero, ma in quel caso pensai fosse davvero necessario.
"Non farlo mai più." il suo sguardo sembrava quasi...arrabbiato?
Forse non avrei dovuto dirglielo.
"A me piaci così come sei. Mi piace anche la tua timidezza. E non voglio che cambi! Non voglio che tu faccia finta di essere qualcun altro!" non stava criticando Victoria, lo sapevo, ma lei ed io avevamo dei caratteri molto diversi: io ero molto più chiusa, timida, pensavo anche troppo prima di fare o dire qualcosa...lei invece era decisa, impulsiva, e riusciva anche ad essere aperta senza mai dire nulla riguardo a sé stessa.
Avevo già detto che avrei voluto avere il suo carattere?
"A volte è necessario se si vuole fare un passo avanti. È grazie a Vic e Michael se sono qui a casa tua." ammisi.
"Michael? C'era anche lui? Cosa ci facevi con lui?" Luke iniziò a farmi mille domande.
Ma era normale?
"In realtà doveva esserci solo Vic, ma ha voluto a tutti i costi portarsi dietro anche Michael..." in effetti sapevo che non sarebbe servito a nulla far venire con noi anche lui, ma in fondo...era palese che quei due volessero uscire insieme ad ogni costo.
"Non mi chiedo neanche il perché. Sono così carini..." sorrise lui.
"No Luke! Forse non hai capito...! Te lo assicuro! Conosco abbastanza bene Victoria da sapere che Michael è solo un amico. Forse un amico un po'...speciale...ma niente di più." ero certa di ciò che dicevo: era evidente che fossero solo amici.
Si divertivano e basta.
"Ma non conosci Michael. Con Victoria è gentile, dolce, premuroso...mentre con gli altri è uno stronzo insensibile. Anche se non mi lamento, perché Michael mi piace davvero tanto così com'è." sorrise.
Era incredibile quanto Luke tenesse a quel ragazzo.
Ancora mi chiedevo il motivo...
"Che cosa? Hai praticamente detto che ti piace Michael! Ma cosa...?!" improvvisamente diventai un pochino gelosa.
Potevo davvero essere gelosa di un ragazzo?!
Stavo decisamente esagerando...
"Beh...in effetti...è ovvio che mi piace! Mi farei scopare da lui giorno e notte!" rispose con aria soddisfatta.
"Luke! Ma che cazzo! Allora vai da lui! Ti accontenterà subito! Ha detto lo stesso di te..." scherzai facendo la finta offesa.
"L'ha detto davvero?!" mi chiese lui con stupore.
Forse dovevo cominciare a preoccuparmi sul serio...
"Ma sei serio? Stai scherzando, Luke? Io non ci posso credere..." non pensavo di poter essere così gelosa.
Non aveva senso.
Non potevo pretendere che Luke fosse solo e soltanto mio, ma con Michael...
"Stai zitta, scema." sussurrò, e improvvisamente mi baciò ancora.
Come poteva essere reale tutto ciò?
Avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse che quello non fosse solo un sogno.
Anche se in realtà...per me era davvero un sogno...era tutto ciò che desideravo.
Quel bacio fu il più lungo e il più bello che avessi mai ricevuto.
Una sua mano mi accarezza dolcemente un finco, e solo quando il bacio si fece più intenso, ebbi il coraggio di infilargli le dita fra i capelli per sentirlo più vicino a me.
"Spero che tu sia pronta per stasera. Ci aspetta una grande serata..." mi ricordò Luke, staccandosi da me, per poi darmi un altro veloce bacio a stampo.
Mi ero completamente dimenticata della cena di quella sera.
Sarebbe stata davvero una grande serata: finalmente potevo uscire con il ragazzo che amavo senza sentire sensi di colpa, e soprattutto...potevo baciarlo, sentire le sue labbra a contatto con le mie...e non c'era niente di più bello.
"Non posso venire vestita così! Dovrei farmi almeno una doccia e cambiarmi! Dovrei passare da casa mia..." non potevo di certo andare a cena vestita in quel modo.
"Ti accompagno io in moto! Dai, andiamo!" subito si alzò in piedi e mi porse una mano per farmi alzare.
"Ma Luke...c'è mia madre a casa..." la verità era che mi vergognavo a portare un ragazzo a casa mia se c'era mia madre.
Non era mai successo neanche con Tyler.
"Tanto meglio! Voglio che sappia che esci con me." forse avrei dovuto dirlo subito a mia madre.
Avrei dovuto dirle tutto come avevo sempre fatto, ma quella volta volevo aspettare un po'.
"Okay, okay...ma non parlare con lei! Non dirle nulla! Voglio essere io a farlo!" lo avvertii, poi lo seguii fuori di casa, salimmo sulla sua moto, e partimmo verso casa mia.
Quando arrivammo, presi Luke per mano, e lo trascinai dentro casa mia.
Mia madre era sul divano a guardare la TV e subito la salutai dicendole che quella sera sarei uscita con Luke.
Lui restò lì in soggiorno con mia madre, ed io salii rapidamente le scale per andare in camera mia.
Mi feci una doccia veloce, dopodiché scelsi i vestiti da mettermi.
Indossai dei pantaloni a zampa, un top viola con le paillettes, e delle scarpe abbastanza alte, ma non troppo.
Misi solo un po' di mascara.
Poi scesi al piano di sotto dove Luke stava parlando con mia madre.
Mi preoccupava.
Avrei solo voluto sapere di cosa stavano parlando...
"Sono pronta. Usciamo?" intervenni interrompendo la loro conversazione.
Luke si alzò immediatamente e mi prese per mano.
"Jen...sei bellissima." mi sussurrò all'orecchio.
"Divertitevi!" ci disse mia madre, poi uscimmo per salire in moto e andare nel ristorante che aveva prenotato.
Forse quello era il ristorante più bello della città.
"Luke, posso sapere cosa hai detto a mia madre? Non le hai detto nulla, vero?" gli chiesi appena ci sedemmo al tavolo.
"Non proprio...le ho solo detto dove ti avrei portato stasera, e...le ho anche detto quanto mi piaci..." non potevo credere che avesse detto una cosa del genere a mia madre!
Con che coraggio l'aveva fatto?!
"E dai, Luke! Volevo essere io a parlarne con lei!" risi anche se in realtà avrei voluto davvero essere io a dire a mia madre ogni cosa.
"Puoi ancora farlo! Le ho solo detto ciò che provo io..." sorrisi alle sue parole: Luke aveva detto che provava qualcosa per me, ed era incredible.
Durante la cena parlammo molto, e ovviamente parlammo anche di Victoria e Michael, e delle nostre opinioni completamente contrastanti riguardo al loro rapporto.
Fu tutto perfetto, ogni singola cosa, e soprattutto lui: Luke era perfetto.
"Luke? Ti va di andare alla quercia?" non sapevo perché, ma appena uscii dal ristorante, proposi di andare al parco.
Forse perché volevo che iniziasse tutto da lì: dal nostro posto speciale.
"Ma solo le dieci e mezza! Non ti porterò in un parco a quest'ora! È pericoloso!" ovviamente Luke rifiutò.
Ma cosa poteva esserci di tanto pericoloso?
Da quanto ne sapevo, Victoria ci andava sempre da sola anche alle tre di notte.
"Dai! Portami al parco! Per favore, Lukey..." lo pregai protestando quasi come se fossi stata una bambina.
Volevo davvero andarci.
"Va bene...ma dovrai starmi sempre vicino, okay?" gli sarei stata vicina in ogni caso.
Come potevo non farlo?
Avevo bisogno del suo contatto fisico.
Così, salimmo sulla sua moto, e in pochi minuti arrivammo al parco.
Parcheggiò la moto, e iniziammo a camminare mano nella mano per le stradine sterrate del parco.
"Luke! Ho sentito un rumore!" subito mi strinsi a lui avvicinandomi il più possibile per sentirmi al sicuro.
Dovevo ammettere che un po' di paura la avevo, soprattutto ora che avevo sentito quello strano rumore proveniente da un cespuglio.
"Jen, per favore...non cominciare...altrimenti mi cago addosso anch'io!" sapevo quanto Luke fosse un fifone, ma non pensavo lo fosse così tanto.
"Ma tu dovresti difendermi!" gli feci notare, in quanto, fino a prova contraria, il ragazzo fosse lui, e non di certo io...
"E lo farò! Ma così mi metti ansia! Stai tranquilla. Non succederà niente, okay?" lui cercò di rassicurarmi, ed io lo fermai un attimo, approfittando del momento per baciarlo.
Quando ci staccammo, ricominciammo a camminare.
La quercia non sembrava così lontana alla luce del sole...
"Ma cos'è questa musica?!" quando stavamo per arrivare a destinazione, iniziammo a sentire della musica.
Strano...non c'era nessuno.
"Credo di saperlo. Vieni!" Luke mi portò verso il punto da cui proveniva la musica, e quando ci avvicinammo, capii subito che fossero Michael e Victoria.
"Che dici? Gli facciamo un bello scherzo?" non ero convinta che avrebbe funzionato, ma se voleva farlo...
"Secondo me ti prendono a pugni." affermai: conoscendo Victoria, non sarebbe di certo rimasta ferma o zitta davanti ad uno scherzo.
"Cazzate! Sta a vedere!" Luke si tirò su il cappuccio della felpa, in modo tale da coprirsi anche un po' il viso.
Dopodiché corse verso di loro abbassandosi ad abbracciare Victoria da dietro.
Subito Michael reagí, spingendo Luke con forza e facendogli sbattere la schiena contro il terreno.
Michael lo bloccò mettendogli un ginocchio sullo stomaco.
Lo teneva con una mano dal colletto della felpa, e con l'altra mano stava già caricando un pugno.
Non riuscii nemmeno a capire come fosse successo...era stato tutto troppo veloce.
"Mike! Sono io! Lasciami!" gridò Luke, prima che Michael potesse sferrare quel pugno.
"Ma che cazzo! Luke! Sei un coglione! Ti sembra il modo di arrivare in piena notte?" Michael si alzò da lui, ma aveva decisamente ragione.
Chissà se Luke sarebbe stato in grado di proteggermi come Michael aveva fatto con Victoria.
Beh...probabilmente no, ma a me non importava.
Lo amavo così com'era.
Nel frattempo io mi avvicinai guardando Luke con un'espressione che diceva un semplice: 'Te l'avevo detto'.
"Volevo farvi uno scherzo..." sospirò Luke, mettendosi seduto e toccandosi lo stomaco.
"Ti ho fatto male?" chiese Michael rimettendosi seduto accanto a Victoria, e avvolgendole un braccio attorno alle spalle.
"Un po'...ma non importa..." Luke sorrise.
"Peccato...te lo saresti meritato..." intervenne Victoria, evidentemente infastidita da Luke.
"Ciao ragazzi..." quando mi avvicinai del tutto a loro, mi misi in piedi dietro a Luke appoggiando le mani sulle sue spalle, e appena la mia migliore amica mi vide, cambiò subito espressione regalandomi un sorriso.
Sia Michael che Victoria mi salutarono, poi, senza dire niente, Luke mi prese per un polso trascinandomi fino a farmi sedere sulle sue gambe.
Trovai quel gesto così romantico...
"Ma non dovevate andare a cena?" ci chiese subito Victoria.
"Sì, siamo usciti dal ristorante da poco." rispose Luke sorridendo.
Io lo guardai non smettendo di sorridere per quanto fosse stato tutto perfetto fino a quel momento in cui Luke era tornato ad essere il cretino che era sempre stato.
"E l'hai portata qui al parco? Ma qual è il tuo problema, Luke?!" sbottò Victoria.
"Non è colpa sua. Gli ho chiesto io di portarmi qua. Volevo andare alla quercia insieme a lui..." spiegai senza smettere di giocherellare con le ciocche di capelli di Luke.
Probabilmente ero ossessionata dai suoi capelli, specialmente ora che ce li aveva lunghi.
Era così bello...
"Volete anche dirci il motivo?" ci domandò Michael, lanciando un veloce sguardo a Victoria.
"Con piacere..." Luke rispose, e inaspettatamente, mi fece voltare leggermente, in quanto fossi ancora seduta sulle sue gambe, e mi baciò.
Proprio lì, proprio davanti ai nostri amici.
All'inizio sentii un leggero senso di imbarazzo, dopodiché mi lasciai andare.
Le nostre lingue si incontrarono, e il bacio si fece più intenso.
Ma presto finí.
Ero certa che i nostri amici ne avevano già abbastanza di noi.
"Era ora, cazzo!" urlò Michael sorridendo, e lanciando un'altra occhiata a Victoria che intanto aveva appoggioato la testa sulla sua spalla.
"Ce l'avete fatta, eh? Ora tutto il mondo si metterà a cantare l'alleluja..." lei, ovviamente ci prese in giro.
Beh, era molto da lei mettere dell'ironia ovunque.
"E dai...smettetela..." la verità era che mi imbarazzavano quei commenti da parte dei nostri amici, tanto che nascosi il viso nell'incavo del collo di Luke.
"In ogni caso...continuerete ad uscire con noi, vero? Ora, praticamente tutti i nostri amici sono fidanzati: Calum, Grace, tu, e Jenna..." aggiunse Victoria, ed io subito alzai il viso per guardarla.
"Certo che usciremo con voi! Mi aggiungo anche io che sono secoli che non esco con voi." risposi, rassicurando la nostra amica.
Come poteva anche solo pensare che avremmo abbandonato il gruppo?
O meglio...che avrei trascinato Luke fuori dal gruppo.
Non l'avrei mai permesso.
Quelli erano gli unici amici che avevamo, e i migliori che si potessero desiderare.
"Già...ormai sembra che siano tutti fidanzati...tranne voi due e Ashton..." continuò Luke.
Sapevo dove voleva arrivare con quella frase.
Ma probabilmente Michael e Victoria non avrebbero capito.
"Io non voglio tornare con Ashton!" sbottò Victoria, guardando male Luke.
"Nessuno ha detto che è con lui che devi stare..." il sorrisetto che Luke aveva dicendo quella frase, faceva intendere tutto.
"E io nemmeno voglio una ragazza!" intervenne Michael.
Forse mi sbagliavo, ma avevo visto Victoria abbassare lo sguardo per qualche secondo, ed era...strano...
"Anche io non voglio un ragazzo! Non sarei nemmeno in grado di sostenere il peso di una vera relazione..." replicò lei, e potei notare in Michael la stessa reazione che aveva avuto Victoria poco prima.
Ora, ciò che era strano, era il tono di voce di Victoria.
Sapevo che non era vero.
Aveva detto che stava cercando di cambiare, di crescere, e aveva anche detto di desiderare tanto un ragazzo che la faccesse sentire amata...tutto ciò che non aveva avuto per tutti quegli anni.
Ma era anche vero che c'erano momenti in cui lei stessa diceva di voler rimanere single perché stava bene così.
Forse era un po' indecisa a riguardo.
"Credo che ora possiamo smettere di parlarne: sta diventando imbarazzante per tutti." cercai di concludere quella conversazione, in quanto per Victoria e Michael non si stesse mettendo bene.
"Già...forse è meglio che io vada. Il college chiude fra meno di un'ora..." Victoria si alzò, e Michael le prese subito la mano per fermarla.
"Aspettami! Devo riaccompagnarti!" senza dire niente, Victoria sorrise, e lo aiutò ad alzarsi dopo aver recuperato tutte le loro cose.
"Ehm...ragazzi...non è che potremmo venire via con voi? Il parco è un bel po' buio a quest'ora..." intervenne Luke.
"Luke! Sei un cagasotto! Mi dispiace per te, Jen..." commentò Michael mettendosi a ridere.
Beh, aveva ragione, ma a me non importava.
"Dai, venite anche voi, fifoni che non siete altro!" a quel punto ci alzammo anche noi.
Sembrava proprio una classica uscita a quattro: io camminavo mano nella mano con Luke, mentre Michael camminava tenendo il suo braccio attorno alle spalle di Victoria.
Ma in fondo, loro erano solo amici...così dicevano...
"Mike, la mia moto è qua. E la tua dov'è?" quando ci trovammo al di fuori del parco, Luke si avvicinò alla sua moto, ma quella di Michael non c'era.
"La mia...è a casa di Vicky..." rispose velocemente.
"Che cosa? A casa sua? Michael, perché cazzo è a casa sua?" Luke sembrò ingelosirsi, ma sapevo che lo faceva solo perché considerava Victoria sua sorella.
Non mi preoccupavo affatto.
"Perché non volevo lasciarla al parco! E pensa ai cazzi tuoi! Non devo darti spiegazioni!" era ovvio che Michael si fosse incazzato.
Luke non si faceva mai i cazzi suoi, e conoscendo Michael, quella conversazione non sarebbe finita bene.
"Mikey, lascia stare...lo sai..." probabilmente Victoria con quel 'lo sai' intendeva ricordare a Michael di quanto fosse protettivo Luke nei suoi confronti.
"Mi dà solo fastidio quando le persone non sanno farsi i cazzi propri..." lui replicò, mentre Victoria cercava di calmarlo mettendosi davanti a lui, e appoggiandogli le mani sul petto.
Era bello il modo in cui si guardavano, ed era anche bello il fatto che Michael fosse riuscito a mantenere la calma soltanto grazie a lei.
"Dai Mikey...lo sai com'è fatto Luke. Lascia stare, e andiamo. Io devo tornare subito al college." ero pienamente d'accordo con lei: discutere non sarebbe servito a nulla.
"Luke, almeno vai a scusarti..." gli sussurrai evitando di farmi sentire da Michael e Victoria.
Speravo mi ascoltasse, perché non volevo che qualcosa rovinasse quella serata.
"E va bene..." appena Luke si avvicinò a loro, Victoria si spostò, mettendosi accanto a Michael.
"Senti Mike...mi dispiace, okay? Sai che non lo faccio apposta..." fortunatamente Luke fece ciò che gli avevo chiesto.
"Lo so..." rispose Michael abbassando lo sguardo, come se anche lui fosse dispiaciuto di aver perso la pazienza con il suo migliore amico.
E in fondo sapevo che anche lui fosse dispiaciuto.
"Trattala bene, okay?" concluse Luke, dando una pacca sulla spalla a Michael.
Dopodiché, Victoria venne a salutarci dandoci un bacio sulla guancia.
Michael, invece, ci salutò con un semplice 'ciao' e una pacca sulla spalla a Luke.
Poi se ne andarono lasciandoci lì da soli.
"Luke! Era proprio necessario aggredire Michael in quel modo? È il tuo migliore amico! Dovresti fidarti di lui. E poi...non dici sempre che vorresti vederli insieme?" era assurdo come Luke riuscisse ad avere due opinioni così contrastanti.
Doveva decidersi...
"Sì! È ciò che voglio! Ma non posso fare a meno di essere geloso! Vicky è mia sorella..." in quel momento mi sentii un po' esclusa.
Con me non aveva mai fatto così...
"Capisco..." non dissi altro.
Abbassai solo lo sguardo.
Evidentemente non ero poi così importante per lui, non come voleva farmi credere.
Ci ero rimasta un po' male...
"Jen...tesoro...io voglio solo te, e voglio che tu lo sappia!" finalmente aveva capito ciò che provavo in quel momento, e per dimostrarmi ciò che aveva detto, mi prese per i fianchi per attirarmi a sé, e mi baciò.
Non ci misi molto a voltarmi per mettere fine a quel bacio.
Cominciavo ad avere dei dubbi.
Se era così legato a Victoria, probabilmente c'era un motivo...e io non sapevo nulla a riguardo.
"Vuoi...vuoi che ti riporti a casa?" vedendo che io avevo interrotto il bacio, Luke capí che forse dovevamo tornare a casa entrambi.
Così, senza dire niente, io annuii e salimmo in moto.
Quando arrivammo, mi riaccompagnò fino alla porta d'ingresso di casa mia.
"Jen...io...vorrei chiederti una cosa..." mi disse guardandomi negli occhi, e prendendomi le mani.
Improvvisamente cominciai ad agitarmi nuovamente: sentii le mie mani sudare, e il mio corpo tremare esattamente com'era successo quel pomeriggio.
In fondo lo amavo davvero tanto, ma avevo solo bisogno di pensare e di stare un po' da sola.
Chissà cosa avesse avuto da chiedermi...

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