CAPITOLO 35

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Isabelle's pov
Ormai era già un po' che aspettavamo mio fratello e Victoria.
Eravamo già tutti lì al ristorante, e mancavano solo loro.
Mi chiedevo soltanto cosa stessero facendo quei due.
I ragazzi continuavano a chiedere di loro, ma nessuno sapeva rispondere.
Perché ci mettevano tanto?
Anche se avessi scritto a Michael, sapevo che non mi avrebbe risposto...soprattutto se stava guidando.
Solo in quel momento Grace, che era seduta accanto a me, mi tirò una leggera gomitata, per poi farmi un cenno verso la vetrata all'ingresso del ristorante.
Inizialmente non capivo cosa volesse che io guardassi, ma poi riconobbi mio fratello e Victoria.
In realtà non stavano facendo nulla: erano solo lì fermi a parlare tra loro, mentre Michael con una mano teneva quella di Victoria, e con l'altra spostava delle ciocche di capelli dal viso di lei.
Effettivamente erano molto vicini, ma non ci vedevo nulla di male in tutto ciò.
Sapevo che erano solo amici...anche se era evidente che si piacessero.
"Secondo me adesso si baciano..." Grace mi sussurrò quelle parole all'orecchio in modo che nessuno potesse sentire.
Infatti, sembrava che solo noi due sapessimo cosa stesse succedendo fuori dal ristorante.
Neanche Jenna se n'era accorta.
Tanto meno i ragazzi che erano addirittura seduti di spalle.
"Io non credo..." le risposi sempre a bassa voce.
Dopo tutto ciò che lei aveva detto quel pomeriggio, ero certa che non sarebbe successo nulla tra loro...almeno per il momento.
Infatti avevo ragione: i due misero fine a quel momento senza fare niente, dopodiché entrarono.
Non si tenevano nemmeno per mano.
Erano distanti, come se volessero far credere che non fosse successo nulla.
In fondo...nessuno li aveva visti.
A quel punto, loro ci salutarono.
Victoria andò a sedersi tra Grace e Jenna, mentre Michael si sedette esattamente di fronte a lei.
C'era come una divisione tra noi: da una parte le ragazze, e dall'altra i ragazzi.
Ognuna seduta di fronte al proprio fidanzato.
Ovviamente tranne Victoria ed io che ancora non avevamo un fidanzato, anche se io frequentavo Ashton.
"Era ora! Ci avete messo un'eternità!" appena si sedettero, Luke fu il primo a lamentarsi.
Lo fece a nome di tutti.
"Scusate! Abbiamo avuto qualche problemino...tecnico. Diciamo così." Michael si mise a ridere, lanciando uno sguardo di intesa a Victoria.
"Beh, ci avete messo un po' a risolverlo. Ma meglio per voi..." commentò Calum.
Ci misi un po' a capire cosa intendesse dire, ma alla fine capii.
"Oh dio! Che schifo!" forse la mia espressione risultò fin troppo schifata.
"Un giorno capirai, cara sorellina. Sei ancora troppo piccola per queste cose." non mi piaceva quando Michael mi metteva in ridicolo davanti ai suoi amici solo perché ero più piccola di lui.
"Io avrei qualcosa da ridire, visto che ho la stessa età di tua sorella..." Grace mi difese subito, ma eravamo completamente diverse: lei era sempre stata più libera, aveva un fidanzato già da più di sei mesi, e chissà quante cose aveva già fatto con lui!
Invece io...ero sempre rimasta chiusa in un guscio a causa del mio passato, e di mio fratello.
Non avevo mai avuto neanche un ragazzo...
"E comunque diciamolo che non è come sembra, vero Mikey?" Victoria intervenne tenendo a precisare che tra lei e mio fratello non ci fosse stato assolutamente nulla.
Ma allora perché ci avevano messo così tanto?
Forse non l'avremmo mai saputo.
"Esatto! Posso confermare la sua versione. I problemi tecnici erano ben altri." continuò Michael ricominciando a ridere come un deficiente.
A volte sapeva essere così stupido...
"Non vogliamo sapere i dettagli...grazie." sembrava che Ashton fosse l'unico a sospettare ancora di quei due, ma se era vero che non c'era niente tra loro, io avrei cercato di far cambiare idea ad entrambi.
A quel punto il cameriere arrivò e tutti ordinammo i nostri piatti.
Nel frattempo parlammo del più e del meno...anche di cose personali.
Finalmente mi sentivo anch'io parte del gruppo, ed era solo grazie ad Ashton.
In parte era anche grazie a mio fratello che aveva accettato che io uscissi con il suo migliore amico, ma dovevo tutto ad Ashton.
Potevo dire di essere stata aiutata molto, anche da chi non avrei mai creduto di poter essere aiutata, e una di quelle persone era proprio Victoria che aveva sempre fatto di tutto per far ragionare Michael...e ci era anche riuscita.
"Ragazze, ma non è settimana prossima la competizione di cui parlavate un po' di tempo fa? Mi è venuto in mente giusto adesso." a metà della cena, Michael tirò fuori l'argomento cheerleader.
Un argomento di cui io avrei solo voluto evitare di parlare.
"Purtroppo sì. Ho troppa ansia..." ammise subito Grace.
"Non dirlo a me...ogni giorno sento sempre di più l'ansia. Credo che morirò prima della gara..." Victoria scherzò, guadagnandosi una risata da parte di tutti quanti.
"Hey! Non puoi morire! Non possiamo fare a meno di te nella squadra!" ovviamente Grace rimase al gioco.
Probabilmente al loro posto sarei morta di ansia pure io, ma purtroppo non ero in squadra...
"Ma anche fuori dalla squadra non possiamo fare a meno di te!" si intromise mio fratello.
A volte mi sembrava solo di vedere un Michael completamente cotto e innamorato di quella ragazza seduta di fronte a lui: la guardava come se fosse stata l'unica ragazza sulla terra.
Ma poi mi venivano in mente le loro parole...e mi rendevo conto che non ci sarebbe stata possibilità di vederli come una coppia.
A volte cercavo di tirare fuori il discorso quando ero da sola con lui, ma tutto ciò che riusciva a dirmi era che fosse molto bella, simpatica, e esattamente come lui...con mille interessi in comune.
Vista così, poteva sembrare la coppia perfetta, ma come loro dicevano: c'era quel carattere di merda che li ostacolava, e ciò non sarebbe mai cambiato.
"Mike...ma quanto romanticismo questa sera..." Ashton non aspettò altro che prenderlo in giro, e anche se era un'affermazione davvero pessima, mi misi a ridere lo stesso solo perché era stato Ashton a parlare.
"Ma quale romanticismo?! Io odio i sentimenti! E poi...vorreste negarlo? Riuscireste a fare a meno di lei?" probabilmente nessuno del gruppo sarebbe riuscito a fare a meno di Victoria.
Tutti le volevamo bene.
Senza di lei, il gruppo non sarebbe stato lo stesso.
Anzi! Probabilmente non sarebbe nemmeno esistito.
"Tu non riusciresti di sicuro." intervenne Luke rispondendo a mio fratello.
"E voi invece?" Michael rispose con un'altra domanda a cui ancora non avevano risposto.
"Nemmeno noi ovviamente!" confermò Luke.
"Eh basta ragazzi! Seriamente state pensando al fatto che io possa morire davvero?! Ho già l'ansia, non fatemene venire di più..." Victoria fermò tutti cercando di cambiare argomento.
In effetti doveva sentirsi proprio a disagio nel sentire parlare di lei in quel modo.
"Già...torniamo a parlare di quanta paura abbiamo per quella cazzo di gara!" Grace tornò subito a parlare della competizione, ed io mi sentiii completamente esclusa.
Anche Jenna doveva sentirsi così.
"Bene! Allora siete pronte per spaccare il culo alle avversarie?" Michael sembrava essere diventato improvvisamente un fan di quello sport.
Strano...aveva sempre odiato ogni sport e ogni genere di attività fisica.
"Più che il culo...speriamo che si spacchino qualche arto." Victoria rise lanciando un'occhiata a Grace.
Era chiaro che si fossero capite.
"Gli arti se li spaccheranno quando cadranno." rispose lei.
"Hey! Siete terribili! Non pensavo ci fosse così tanta rivalità fra squadre." non potevo credere che Calum non lo sapesse.
In tutti gli sport c'era rivalità con le squadre avversarie.
"Quando sarai lì, vedrai con i tuoi stessi occhi." Grace si rivolse a Calum, che come tutti potevano immaginare, sarebbe andato a vedere la sua fidanzata gareggiare.
"Perché? Tu vai a vederle, Cal?" chiese Michael.
"Certo che ci vado! Non posso perdere una competizione così importante per la mia ragazza e per la squadra." Calum sembrava quasi più emozionato di Grace, e forse era giusto che lo fosse.
"Ricordati che ci andrai con i miei genitori." pensai subito quanto dovesse essere imbarazzante per Calum restare lì seduto insieme ai genitori della sua ragazza.
Ma forse a lui non dava fastidio.
"Sì...lo so..." Calum sbuffò.
Magari nemmeno andava d'accordo con loro.
"Benissimo! Allora tienimi un posto vicino al tuo." appena pronunciò quelle parole, tutti si voltarono increduli verso mio fratello.
Anche io ero parecchio incredula.
Come avevo già detto: lui odiava tutti gli sport.
"Perché mi guardate tutti così?! Voglio solo andare a fare il tifo per Vicky! Non posso?" il gesto di mio fratello era bellissimo.
Victoria mi aveva detto che i suoi genitori non ci sarebbero stati.
Non erano mai andati a nessuna delle sue competizioni, e questo la faceva stare male.
Potevo vederlo anche dal suo sguardo in quel momento.
Michael era praticamente l'unica persona che aveva, l'unica da cui avrebbe ricevuto supporto e affetto.
Erano quelli i gesti che mi facevano capire quanto mio fratello fosse una persona meravigliosa.
"Io dico che fai bene! È ciò di cui ha bisogno. E poi...un po' di tifo farà bene a tutte quante noi." ero sicura che anche Grace sapesse la storia di Victoria.
Era per questo che intervenne in difesa di mio fratello.
"E a me farà bene un po' di compagnia." anche Calum lo difese, ma non ero sicura che lui sapesse il motivo di tutto ciò.
"Ma se a questo punto andassimo tutti? Cosa ne dite?" si aggiunse Ashton, proponendo di andare tutti insieme a vedere quella competizione.
"Non se ne parla!" inspiegabilmente Victoria rifiutò.
Pensavo le facesse piacere avere lí i suoi amici a supportare lei e la squadra.
Ma sembrava non fosse così...
"Eh dai! Non hai mai permesso nemmeno a me di venire a vedervi..." non potevo credere che neanche Luke fosse mai andato ad un'esibizione della squadra.
Eppure si conoscevano da tutta la vita.
"Nemmeno io voglio che veniate tutti!" evidentemente anche Grace era d'accordo con Victoria.
"Perché no? Pensavo potesse farvi piacere..." continuò Ashton che sembrava un po' dispiaciuto.
Poverino...mi faceva pena.
"Infatti ci fa piacere, ma...è imbarazzante, okay?" spiegò Grace.
Non mi aspettavo che la pensassero in quel modo.
Cosa c'era di tanto imbarazzante?
"Appunto! Ci vergognamo che i nostri amici ci guardino!" aggiunse Victoria.
"Ma cosa avete da vergognarvi? Tu e Grace siete le più brave della squadra!" replicò Calum che evidentemente era già andato a vederle più di una volta.
"E tu come fai a saperlo?" gli chiese subito Luke.
Beh, non era difficile da intuirne il motivo.
"Io c'ero. Ho visto anche le gare di qualifica. Quella di settimana prossima sarà l'ultima, la più importante." Calum lo disse come se non ci fosse nulla di strano, ma gli altri rimasero stupiti di saperlo.
"Vicky! Perché non mi hai mai detto niente?! Sarei venuto a vederti anche alle altre! Se solo l'avessi saputo..." Michael sembrava esserci rimasto molto male.
"Perché ne abbiamo parlato solo il mese scorso quando le gare di qualifica erano già finite." Victoria si giustificò, ma l'umore di mio fratello sembrava non essere cambiato.
Era evidente che fosse dispiaciuto.
"Scusate un attimo...posso capire che Calum ci vada...ma perché Michael sì, e noi no?" forse Luke fece la domanda di cui tutti avremmo voluto sapere la risposta.
Anche io me lo stavo chiedendo, e onestamente, anche io ero curiosa di conoscere la risposta.
Se solo Victoria fosse stata in grado di darne una...
"Beh...perché lui...è stato il primo a chiedermelo e...non lo so, okay?!" infatti, la risposta non fu delle migliori.
Ma cosa significava?
"Il primo a chiedertelo? Io te lo chiedo da più di quindici anni! Anche quando non facevi la cheerleader!" Luke si lamentò ancora, e a quel punto non potei non pensare che avesse ragione.
Mio fratello si era offerto solo una volta di andarla a vedere e lei subito aveva accettato, mentre Luke...in tutti quegli anni era solo stato allontanato.
Tutto ciò era strano, ma non poi così tanto se ci pensavo bene.
"Diciamo che...Michael mi ha preso in un momento di debolezza, tu sei solo stato sfortunato per tutti questi anni..." forse non potevo neanche immaginare a quale momento di debolezza avesse assistito mio fratello, ma qualunque fosse stato, aveva aiutato il loro rapporto.
Potevo vederlo dai loro sorrisi in quel momento, e dal fatto che non avevano smesso un attimo di guardarsi negli occhi.
"Mike! Svelami il tuo segreto!" sembrava che Luke non avesse mai capito davvero Victoria in tutti quegli anni.
L'unico che ci era riuscito era Michael, e continuavo a pensare che dovesse esserci un motivo.
"Quale segreto?! Io non ho fatto proprio niente..." mio fratello si mise a ridere continuando a lanciare sguardi a Victoria.
"Hai fatto più di quanto tu creda..." gli disse lei a bassa voce.
Forse solo io l'avevo sentita, perché nessuno aveva fatto molto caso alla sua risposta, e forse era meglio così.
"Okay! Ci rinuncio! Ma quindi? Non ho ancora capito...possiamo venire a vedervi, oppure no?" Luke insisteva, anche se la risposta fosse già parecchio chiara.
"Fate quello che volete. Ma...se non venite, non mi offendo affatto, eh! Anzi...non preoccupartevi...non disturbatevi a fare tutta quella strada..." Victoria aveva praticamente detto in modo indiretto di non andare, ed io ero d'accordo con lei solo perché pensavo che lei e mio fratello avrebbero dovuto stare un po' soli...anche se ultimamente quei due stavano anche fin troppo soli.
Pensavo che più tempo sarebbero rimasti da soli, più si sarebbero resi conto di ciò che provavano l'uno per l'altra.
Ma fino a quel momento...non aveva nemmeno funzionato.
"Concetto afferrato." alla fine Luke si arrese, e anche Grace fu felice di sapere che oltre al suo ragazzo e a mio fratello, nessuno di loro si sarebbe presentato.
Ovviamente poi cambiammo discorso.
Non ci fu neanche un secondo di silenzio tra noi, e questo era bello.
Era bello che in ogni caso avessimo sempre qualcosa da dirci.
La cosa migliore era che nel nostro gruppo non c'erano sottogruppi: tutti parlavano con tutti, e tutti stavano con tutti.
Non eravamo come gli altri: anche se tra noi c'erano ben due coppie, sapevamo che gli amici venivano prima di tutto.
Anche se poi...era normale che ogni tanto ci fosse qualche effusione tra le coppie, soprattutto tra Grace e Calum.
Mentre Luke e Jenna erano molto più riservati.
"Cosa ne dite di fare qualcosa di diverso e passare la serata al college? Possiamo stare lì fino alla chiusura, almeno Vic e Isabelle saranno già lì." Calum propose qualcosa di diverso dal solito.
Avevo come la sensazione che stesse nascondendo qualcosa.
Tutto ciò aveva un secondo fine.
Ne ero certa.
"Al college? E cosa facciamo lì? Non c'è niente..." Grace fu la prima a protestare, e l'avrei fatto anch'io se non fosse stato per il fatto che per me sarebbe stato decisamente più comodo.
"Ma sì! È solo per fare qualcosa di diverso. Al posto che andare al parco, andremo al college. Cosa cambia?" intervenne Michael.
C'era decisamente qualcosa sotto...
"Per me è uguale...sempre parco è..." anche Jenna concordò.
"Se a voi va bene...allora andiamo lì..." Grace accettò solo perché tutti erano d'accordo, anche se Victoria era l'unica che non si era ancora espressa.
In ogni caso, sapevo che se andava bene a mio fratello, andava bene anche a lei.
Così i ragazzi si alzarono e andarono a pagare la cena anche per noi, anche se per me avrebbe pagato Michael in ogni caso...
"Abbiamo già pagato. Noi andiamo fuori a fumare. Chi viene?" propose Ashton tornando al tavolo.
Michael si sedette: lui non fumava.
E ad Ashton si aggiunsero solo Luke, Calum e Jenna, che a quanto pareva aveva cominciato a fumare già da un po'.
"Jen? E tu da quando fumi?" Victoria, essendo la sua migliore amica, subito si interessò.
"In realtà da pochi mesi. Ma un pacchetto mi dura anche due settimane..." spiegò per poi uscire insieme agli altri.
Michael si alzò subito e si sedette accanto a Victoria prendendo il posto di Jenna che era appena uscita.
Lui appoggiò la testa sulla sua spalla, mentre con una mano prese quella di Victoria.
"Sei già stanco?" gli chiese lei quasi incredula.
Era chiaro che non lo fosse.
Voleva solo stare vicino a lei.
"Un po'. Perché? Tu no?" Michael sembrava stupito che lei non lo fosse, ma doveva anche capire che non tutti erano pigri come lui.
"No! Per niente! Farei festa per tutta la notte!" Victoria sembrava più energica che mai, e ovviamente non sembrava affatto stanca, ma anzi...tutt'altro!
"Tu sei pazza! Dopo tutte le ore di allenamento che avete fatto, riesci ad essere ancora così piena di energie?! Ma come fai?" effettivamente, in confronto a Grace, Victoria sembrava molto più euforica, come se la giornata fosse appena cominciata.
Eppure non aveva nemmeno bevuto...
"Questione di abitudine, razza di pigrone!" anche lei sapeva che Michael non era affatto un tipo atletico, e i risultati si vedevano.
Se solo si fosse allenato insieme ad Ashton quando glielo aveva chiesto, avrebbe avuto sicuramente un fisico più tonico, e sicuramente le ragazze sarebbero anche state più attratte da lui, ma a lui non importava.
Non si era mai sentito del tutto sicuro di sé con il suo corpo, ma aveva la fortuna di riuscire a fregarsene di quello che la gente avrebbe pensato di lui.
"Allora? Cosa sono queste facce depresse?" Ashton entrò cercando di portare allegria in quanto Grace avesse passato tutto il tempo al cellulare, Michael appoggiato alla spalla di Victoria, ed io che tentavo di ascoltare ciò che si dicevano quei due...finché non mi persi tra i miei pensieri.
"Ash! Non hai fumato erba, vero?" mi venne istintivo chiederglielo appena si avvicinò a me.
Non mi dava fastidio che lo facesse, ma poi doveva anche guidare.
"Assolutamente no, Bella. Puoi controllare se vuoi." Ashton mi sorrise, porgendomi le mani per farmi alzare.
Mi stava dicendo la verità, altrimenti me ne sarei accorta.
A quel punto, tutti ce ne andammo dal ristorante.
"Quindi ci vediamo tutti al college?" chiese Luke salendo sulla sua moto insieme a Jenna.
Tutti confermarono, e lì ognuno di noi raggiunse il proprio mezzo.
Quando salii in macchina con Ashton, io ero seduta sul sedile accanto a quello del guidatore, mentre Grace e Calum erano sui sedili dietro di noi...e avevano già cominciato a baciarsi.
Erano così carini!
Intanto Ashton appoggiò una mano sulla mia gamba, ed io misi la mano sopra la sua sorridendo.
Mi sentivo così bene con lui...
"Quando vi deciderete a prendere la patente, voi due?" Ashton si rivolse a Calum e Grace ridendo, forse l'aveva fatto per interrompere il loro lungo bacio.
"Quando avrò voglia di studiare per la patente." Calum rispose unendosi alla risata di Ashton.
"In realtà...un accompagnatore mi farebbe comodo: dobbiamo sempre prendere il taxi..." Grace si lamentò, e in effetti non le si poteva dare torto: nessuno dei due aveva la patente, e l'unica soluzione che avevano ogni volta era quella di girare per la città a piedi, oppure prendere in taxi.
Fortunatamente, anche se io non avevo la patente, un passaggio lo trovavo sempre: da Ashton, con cui mi frequentavo già da un po', oppure da mio fratello...anche se spesso mi mandava a quel paese e mi diceva di arrangiarmi da sola.
"Amore...ma non ho voglia..." Calum replicò alla sua fidanzata.
"Ti ci iscrivo io a scuola guida!" continuò lei.
"Quest'estate vedremo, okay?" lui concluse ricominciando a baciarla.
Si vedeva quanto fossero innamorati.
Onestamente, anche io volevo una relazione romantica come la loro.
In realtà avrei voluto avere una relazione e basta.
Possibilmente con il ragazzo per cui avevo perso la testa, ovvero Ashton.
Ma ormai stavo cominciando a perdere le speranze: sembrava non volesse fare nemmeno il primo passo.
Non facevamo altro che tenerci per mano.
Né un gesto di affetto, né un semplice bacio sulla guancia...nulla!
Infatti, quando arrivammo al college, la prima cosa che fece fu quella di camminare tenendomi per mano, senza fare nient'altro.
Guardavo Victoria e mio fratello e mi sembravano molto più complici di noi: almeno...Michael le teneva un braccio attorno alla vita per avvicinare Victoria a sé.
Eppure erano solo amici...
"Si può sapere cosa ci facciamo qui?" la prima a prendere parola fu Victoria.
Nessuno di noi capiva perché fossimo lì.
"Facciamo solo un giro per il college. Non l'abbiamo mai visto durante la notte..." rispose Calum trascinando letteralmente Grace con sé.
Eravamo a pochi passi dal campo da football, e tutti si fermarono lì.
Vidi i ragazzi dare una pacca sulla spalla a Calum, poi si allontanarono facendo fare qualche passo indietro anche a noi.
Sembrava fossimo le uniche ignare di tutto.
"Mikey? Ma che cosa sta succedendo?" Victoria ripeté la domanda anche a Michael abbassando la voce per non farsi sentire.
"È ciò di cui ti parlavo questo pomeriggio. Ora lo vedrai." le rispose lui, dandole un dolce bacio sulla tempia.
Sembrava tenesse più a lei che a me.
A quel punto, Calum venne a prendere Grace per mano, facendola avanzare di qualche passo.
Ero l'unica a non capire dove avrebbe portato tutto ciò?
"Grace...amore mio...ti ricordi questo posto? È stato qui che ci siamo baciati per la prima volta. Me lo ricordo come se fosse ieri. Sinceramente...non ho preparato un discorso. Sai che sono più bravo a scrivere che a parlare e...non so cosa penserai. Forse penserai a tutto ciò che ti ho fatto, a quanto io ti abbia fatto soffrire, e a quanto io sia un coglione. Ma voglio dirti che ti amo, Grace. Ti amo con tutto me stesso...e...e non ti chiederei di essere ufficialmente la mia fidanzata, se così non fosse..." dopo quel discorso, Calum tirò fuori dalla tasca del giubbotto una scatolina che aprì davanti agli occhi della sua ragazza facendo sbucare un anello così luccicante che potevamo vedere benissimo anche noi a passi di distanza.
"Oh mio dio! Mi stai chiedendo di rendere ufficiale la nostra relazione?!" evidentemente Grace non riusciva a realizzare ciò che il suo ragazzo le aveva appena chiesto.
"Certo! Se tu sei d'accordo ovviamente." Calum le sorrise imbarazzato, e Grace si coprí il viso con le mani annuendo più volte.
"Sì! Sì! Certo che sono d'accordo, amore mio! Ti amo così tanto!" lei si precipitò ad abbracciare il suo ragazzo per poi baciarlo appassionatamente.
"Amore...amore...devo ancora darti l'anello..." Calum si staccò da Grace, e finalmente le infilò quell'anello al dito, per poi ricominciare a baciarla subito dopo.
"Ora capisci perché non ho potuto parlartene?" Michael si rivolse a Victoria, tornando a parlare di ciò di cui stavano parlando prima.
"Sei un idiota! Potevi dirmelo, cazzo!" rispose lei scherzando.
"Sapevo che avresti passato il pomeriggio con le tue amiche, e c'era anche Grace. C'era rischio che lei lo venisse a sapere anche solo per sbaglio. Poi la sorpresa non sarebbe riuscita..." mio fratello spiegò velocemente la situazione, e lei capí.
Aveva ragione: non poteva rischiare di mandare un messaggio a Victoria che probabilmente avrebbe letto anche Grace.
"Hey! Voi due! Andate a casa!" a quel punto, Ashton si allontanò da me, correndo verso la nuova coppia ufficiale.
Quei due non avevano smesso di baciarsi neanche per un secondo, ma l'arrivo di Ashton li fece staccare immediatamente.
Dopodiché, tutti noi andammo a complimentarci con loro.
Eravamo davvero felici...tutti quanti noi lo eravamo.
Probabilmente avremmo svegliato tutto il college con le nostre urla, ma non ci importava: dovevamo festeggiare.
Quella non era una cosa da niente.
Era una cosa davvero importante per Calum e Grace.
Un passo decisivo per la loro relazione.
"Che ne dite? Domani sera aperitivo in centro? Offro io!" Calum organizzò subito qualcosa per festeggiare, in quanto quella sera ormai fosse troppo tardi.
Da lì a poco il college avrebbe chiuso.
"Assolutamente sì! Dobbiamo festeggiare!" Ashton approvò subito, e lo stesso facemmo anche noi.
Come potevamo rifiutare?
Un aperitivo, era pur sempre un aperitivo.
Ciò significava che per la prima volta sarei uscita a bere con gli amici di mio fratello.
Mi chiedevo soltanto se lui fosse d'accordo...ma non avevo neanche il coraggio di chiederglielo.
"Potrai venire anche tu, topolina!" era come se Michael mi avesse letto nel pensiero venendo da me a sussurrarmi quelle parole.
Era un po' che non usava quel nomignolo con me.
Evidentemente, quella situazione lo aveva reso anche fin troppo di buon umore.
"Grazie Mike!" non potei fare a meno di abbracciarlo forte, e stranamente lui ricambiò.
Ma tutto ciò che notai fu qualche occhiata da parte di Victoria.
Anche lei era stata lasciata sola per un attimo, esattamente come io ero stata lasciata sola da Ashton.
La capivo...o forse no.
"Oh cazzo! Ragazzi! Stanno chiudendo i cancelli! Dobbiamo andarcene! Veloci!" non ci eravamo accorti che il custode stesse chiudendo il college.
Così, tutti iniziammo a correre verso l'uscita, pregando il custode di aspettare solo qualche minuto, niente di più, e fortunatamente accettò.
"Ragazzi, ci vediamo domani. Ora...Grace ed io andiamo." Calum aveva parecchia fretta di andarsene, e detto questo, strinse la sua fidanzata a sé, per poi spingerla contro il cancello non staccando le labbra dalle sue.
Era un bacio anche più che appassionato.
"Okay...okay...andate. Non vorremmo vedervi fare sesso qua..." Ashton li prese in giro, ma se non avesse detto nulla, probabilmente sarebbe successo davvero.
I due, senza dire nulla, si allontanarono continuando a baciarsi, senza guardare in faccia nessuno di noi, senza neanche salutarci.
"Tesoro? Ti riporto a casa?" anche Luke si offrì di riportare a casa la sua ragazza, ma lei si avvicinò a lui, appoggiandogli le braccia sulle spalle.
"Da te! Hai casa libera, vero?" evidentemente, l'amore che c'era tra Grace e Calum era anche contagioso: girava troppo amore nell'aria, il che non mi dispiaceva.
"Non me lo faccio ripetere due volte! A domani ragazzi!" Luke saltò subito sulla sua moto, e con lui anche Jenna, e subito sfrecciarono via.
Qualcosa mi diceva che anche Luke e Jenna avrebbero fatto un gran passo quella notte: da quanto ne sapevo, Jenna era ancora vergine.
Sì...probabilmente ancora per poco.
"Ash! Riporta a casa mia sorella. Io resto qua con Vicky." quella di Michael sembrava più un'impostazione che altro.
Il suo tono di voce era duro, ma il sorriso che aveva nel guardare Victoria, diceva tutt'altro.
"Ehm...sì...va bene. Quindi...Isabelle, vieni?" Ashton sembrava imbarazzato, ed io non ne capivo il motivo.
Forse era perché c'era mio fratello...
"Irwin! Che sia a casa dei nostri genitori! Ah! E vi avverto che non c'è casa libera. Ho già avvisato mamma che saresti tornata tardi. Le ho detto che saresti uscita con me, quindi...nel caso ti chiedesse qualcosa, reggimi il gioco." Michael sembrava aver già pensato a tutto.
Era incredibile...
"Ho perso il conto delle volte che me l'hai ripetuto, Mike. E comunque...anche voi due fate i bravi, eh!" a quel punto Ashton diede una pacca sulla spalla a mio fratello.
Poi, prendendomi per mano, mi portò alla sua auto e partí verso casa dei miei genitori.
Quando arrivammo, parcheggiò un po' distante da dove abitavo.
"Ti va di fare un pezzo a piedi?" mi propose, ed io accettai.
Mai e poi mai sarei riuscita a dirgli 'no'.
Così scendemmo lì.
Cominciammo a camminare mano nella mano, ma dopo qualche passo si fermò prendendomi entrambe le mani e mettendosi di fronte a me.
Non capivo...forse voleva dirmi qualcosa.
"Posso fare una cosa?" mi chiese sorridendo, ed io annuii.
Non sapevo nemmeno di cosa si trattasse...
"Chiudi gli occhi..." io feci esattamente ciò che mi aveva detto, e subito dopo sentii le sue labbra sulle mie.
Era una sensazione indescrivibile.
Era tempo che sognavo quel momento, e finalmente mi trovavo lì a viverlo.
Quando si staccò, non fece altro che guardarmi negli occhi, ma io non riuscivo a sostenere il suo sguardo.
"Bella...voglio anche chiederti se...vuoi essere la mia ragazza. Se non accetti...capirò, dico davvero! Sai che voglio andarci piano con te." Ashton sembrava molto preoccupato, ma io una risposta già la avevo.
"Ash...io voglio stare con te dal giorno in cui ti hi visto per la prima volta! Pensi davvero che io possa rifiutare?!" ero innamorata di lui anche quando sapevo quanto fosse sbagliato esserlo, ovvero quando era il fidanzato di Victoria.
Se ci pensavo, mi sentivo ancora in colpa...
"Quindi...quindi...wow! Stiamo insieme? Davvero?" lui esultò incredulo della mia risposta che confermava ciò che provavo.
"Sì Ash! Finalmente sei il mio ragazzo! Non potrei essere più felice di così!" detto questo, ci baciammo un'altra volta.
Ma quella volta non era un semplice e veloce bacio a stampo: le nostre labbra si muovevano, ma le nostre lingue avevano ancora paura di incontrarsi.
"Ash! Aspetta..." improvvisamente mi venne in mente una cosa a cui non potei fare a meno di pensare.
Qualcosa che mi allontanò dal mio nuovo ragazzo.
"Bella...c'è qualcosa che non va? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Ashton si preoccupò subito, come se stesse cercando di scusarsi pur non avendo fatto niente.
"No...no. È che...non credo che tutto questo sia una buona idea. Se mio fratello lo venisse a sapere..." la mia preoccupazione più grande era Michael.
Cosa avrebbe detto lui?
Probabilmente avrebbe ucciso Ashton, e chiuso me in un convento.
"E chi pensi che abbia organizzato tutto questo?! Bella...è stato Mike a farlo. Posso giurartelo. Altrimenti non avrei fatto questo passo. Non l'avrei mai fatto senza il suo consenso!" non potevo credere che fosse stato Michael a dirgli di fare almeno il primo passo con me, ma Ashton sembrava assolutamente sincero.
Sapevo che non mi avrebbe mai mentito se in ballo c'era anche l'amicizia con il suo migliore amico.
"Dici...dici davvero? È stato lui a dirti di farlo?" anche se sapevo che fosse la verità, volevo chiedere lo stesso una conferma.
"Certo che è stato lui! Io non volevo farlo! Avevo paura e...ho sempre aspettato che fossi tu a fare il primo passo in modo da essere certo che tu fossi pronta. Ma Mike mi ha detto che tu non l'avresti mai fatto, e che se volevo stare con te dovevo sbrigarmi. È per questo che mi ha chiesto di riaccompagnarti a casa. Anche se...credo che il fatto che lui abbia deciso di dormire con Victoria, giochi tutto a suo favore..." lui si mise a ridere nel pronunciare quell'ultima frase, ed io mi unii alla sua risata.
La pensavo esattamente allo stesso modo.
"Allora mio fratello non è poi così stronzo come pensavo..." ammisi pensando a quanto avessi sofferto ultimamente a causa sua.
"Lui è fatto così. Non possiamo farci nulla. Ma è davvero una bella persona. Altrimenti non sarebbe il mio migliore amico." sapevo che avesse ragione.
In fondo...Michael era una persona fantastica, e a modo suo me l'aveva sempre dimostrato.
Tutto ciò che faceva, l'aveva sempre fatto a fin di bene, soprattutto per proteggere me.
"Ora vieni. Ti riporto a casa prima che i tuoi genitori se la prendano con Mike..." a quel punto, scherzando, mi prese per mano e andammo a piedi verso casa mia.
Forse dovevamo sbrigarci.
Era davvero molto tardi, e la mamma avrebbe sicuramente dato la colpa a Michael.
Quando arrivammo sotto casa mia, per qualche secondo restammo lì a guardarci, come se nessuno di noi due sapesse cosa fare.
"Ash...quindi...ci vediamo domani al college, vero?" fui io a parlare per sciogliere quell'imbarazzo.
Ma non fu facile per me.
"Ehm...sì...certo che ci vediamo! A domani." detto questo, lui venne lentamente verso di me dandomi un dolce bacio a stampo.
Poi se ne andò lasciandomi lì con un sorriso stampato in faccia.
Quando entrai in casa, fortunatamente mia madre dormiva, ed io riuscii a raggiungere camera mia senza farmi vedere.
Mi feci una doccia veloce, e dopo aver indossato anche il pigiama, mi misi a letto controllando le notifiche sul mio cellulare prima di mettermi a dormire.
C'era solo un messaggio da parte di mio fratello, che subito lessi.
Me l'aveva mandato parecchi minuti prima.
*00:18 a.m.; mittente: Mike;
Topolina! Allora com'è andata con Ash?*
Leggendo quel messaggio ebbi la conferma che Ashton mi avesse detto la verità.
In fondo, perché avrebbe dovuto mentirmi?
*00:39 a.m.;
Tu sapevi tutto! Dovevi dirmelo!*
Ero felice di sapere che fosse d'accordo, ma avrebbe almeno potuto parlarmene.
*00:40 a.m.; mittente: Mike;
Ovvio che lo sapevo! Gli ho detto io di farlo. Ma ancora non mi hai risposto. Com'è andata?*
Evidentemente mio fratello era ancora sveglio.
Non c'era da stupirsi: chissà cosa stavano facendo quei due...o cosa avevano fatto...
*00:40 a.m.;
Posso finalmente dirti che la tua sorellina ha un fidanzato! Sono felicissima Mike!*
Sorridevo scrivendo quelle parole.
Ancora non ci potevo credere.
Con Ashton era stato una specie di colpo di fulmine...almeno per me.
Mi era piaciuto fin da subito, e finalmente era il mio ragazzo.
Non avevo mai avuto così tanta fortuna in vita mia.
*00:41 a.m.; mittente: Mike;
Non ricordarmelo...devo ancora abituarmi a questo. Ora vado. Ho da fere. Tu vai a dormire che è tardi! Buonanotte!*
Non sapevo cosa volesse dire con quel 'ho da fare', ma sembrava avesse fretta.
Così decisi di non rispondergli e di mettermi finalmente a dormire.
Non mi ero mai addormentata con così tanta felicità, e con tanta consapevolezza che il giorno dopo sarebbe stato un giorno meraviglioso.

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