Victoria's pov
La mattina seguente venni svegliata dalla sveglia di Michael.
Ovviamente io non l'avevo messa...
"Michael...spegni la sveglia..." mi lamentai con la voce ancora impastata dal sonno, notando che eravamo esattamente nella posizione in cui ci eravamo addormentati.
Lui mugugnò qualcosa, dopodiché spense la sveglia e tornò ad abbracciarmi da dietro.
Non pensavo l'avrebbe fatto.
Credevo che si sarebbe creato un momento di completo imbarazzo...che non ci saremmo neanche più guardati in faccia.
Esattamente com'era sempre successo quando ci avvicinavamo così tanto.
Era incredibile di come tutto potesse cambiare in una sola notte, ma non quella volta.
Era sbagliato voler restare tra le sue braccia?
In qualche modo mi sentivo al sicuro, soprattutto dopo ciò che aveva fatto per me la sera precedente.
Ma sapevamo di non poter restare lì, infatti, Luke venne a bussare alla nostra porta.
"Piccioncini! Svegliatevi! Io vi aspetto giù!" ultimamente Luke era piuttosto mattiniero, e tutti sapevamo il perché.
Dovevamo ringraziare Jenna.
"Mikey...vai prima tu..." non avevo proprio voglia di alzarmi e andare a prepararmi.
Volevo qualche minuto in più di riposo.
Così, senza dire niente, Michael si alzò e subito sentii un brivido di freddo sulla mia schiena per l'improvvisa mancanza del calore del suo corpo.
"Vicky? Mi presti la tua matita per gli occhi?" mi chiese lui dopo qualche minuto.
"Astuccio nero nella mia borsa sulla scrivania." gli indicai, non muovendomi nemmeno da lì.
Poi sentii la porta del bagno chiudersi, ed io chiusi ancora gli occhi come se stessi cercando di riaddormentarmi.
Non mi resi nemmeno conto di quanto tempo rimasi lì sdraiata.
Aprii gli occhi solo quando sentii una mano sulla mia spalla.
"Vicky. Io sono pronto. Adesso dovresti alzarti." mi sussurrò lui all'orecchio.
Quando aprii gli occhi, notai subito il colore nero sotto i suoi occhi ed io sorrisi.
Il verde dei suoi occhi risaltava ancora di più.
Ma non dissi niente.
Mi alzai e basta, poi presi dei vestiti puliti dall'armadio, e andai in bagno.
Ormai in quegli armadi c'erano anche i vestiti di Michael, oltre ai miei e a quelli di Luke.
Forse Michael dormiva lì anche più spesso di quanto lo facessi io.
Quando uscii dal bagno, recuperai le mie cose, e con Michael scesi al piano di sotto dove Luke stava sparecchiando proprio in quel momento.
"Voi volete qualcosa?" ci domandò anche se sapeva benissimo che Michael ed io non facevamo mai colazione.
Entrambi rispondemmo che eravamo a posto così, poi uscimmo di casa.
"Dormito bene?" appena salimmo sulla mia macchina, il primo a rompere il ghiaccio fu Luke...come sempre.
"Mai dormito meglio, amico mio." affermò Michael, ed io non potei fare a meno di sorridere all'idea che non avesse sofferto ancora di insonnia.
"Nonostante tutto...anche io ho dormito alla grande." non potevo negare che se non fosse stato per Michael, probabilmente non avrei dormito affatto: sarei rimasti lì a pensare e ripensare alla vita di merda che avevo sempre avuto.
Ma fortunatamente, nessuno aggiunse altro.
Non sapevo dove avrebbe portato quell'argomento.
Sicuramente a qualcosa di cui avrei voluto evitare di parlare.
Quando arrivammo al college, restammo un po' con Calum, Grace e Ashton, finché non ci raggiunse anche Jenna.
Luke subito si irrigidí, e restò lì a fissarla con lo sguardo perso.
"Ciao ragazzi! Vic? Posso parlarti un attimo?" Jenna andò subito al punto, e senza aspettare una mia risposta, mi trascinò a qualche passo di distanza dai miei amici.
"Jen, cosa succede? Sembri preoccupata..." Jenna mi sembrava piuttosto agitata.
Era strana...
"Sì...beh...in effetti lo sono. Tyler non è venuto oggi...e non mi risponde neanche al cellulare." non potevo credere che fosse davvero quello che la preoccupasse.
"Tanto meglio!" sorrisi.
"No, Vic! Non capisci? Ho paura che gli sia successo qualcosa! Non si è mai comportato così..." continuò guardandosi intorno di tanto in tanto, forse nella speranza che Tyler potesse arrivare.
"Oppure si vergogna troppo di ciò che ha fatto, e non vuole farsi vedere da te..." quella poteva essere l'unica soluzione.
Tyler sapeva che Michael ed io avremmo raccontato tutto sia a Jenna, sia a Luke.
"Ma che senso avrebbe? Lui è il mio ragazzo! Non può finire così..." sembrava esserci rimasta davvero male, ma io ero felice del fatto che probabilmente Jenna non stesse più con Tyler, e sarebbe stato felice anche Luke.
"Jenna! Non puoi continuare a stare con quel coglione, se sei innamorata di Luke! Devi rompere con lui! Devi farlo al più presto!" ero sempre stata convinta che la loro relazione non avesse mai avuto senso, e dovevano lasciarsi.
"Okay! Hai ragione! Ma non così. Non è così che deve finire! Voglio almeno parlargli e dirgli come stanno le cose, ma non è facile..." replicò lei.
Almeno, ormai avevo la certezza che avrebbe lasciato Tyler in ogni caso.
Ma la conoscevo abbastanza bene da sapere che avrebbe aspettato che fosse lui a lasciare lei.
"E quindi? Vai da lui oggi pomeriggio e parlate. Gli devi solo spiegare che ti sei ravvicinata a Luke. Tyler sa benissimo che sei ancora innamorata di lui." Jenna non sembrava per niente convinta di ciò che le stavo dicendo.
Aveva paura, ed era evidente.
"Mi accompagni tu da lui? Ti prego, Vic...ho bisogno di un supporto morale..." mi supplicò.
Ci pensai un attimo prima di rispondere, ma alla fine mi ritrovai costretta ad accettare.
"Eh va bene...verrò con te. Devo solo avvisare Michael che non potrò uscire con lui..." quel pomeriggio avrei dovuto uscire con lui: me l'aveva chiesto il giorno precedente, come se fosse stato un appuntamento, ma avrei dovuto rimandare.
"Allora non importa. Esci con lui. In fondo...devo arrangiarmi da sola con Tyler." anche se aveva ragione, la mia amica veniva prima di tutto, quindi non mi importava della sua opinione.
"Sai cosa? Michael viene con noi! Se a te va bene, ovviamente..." sapevo che lui avrebbe accettato, ma forse Jenna no.
Non andavano molto d'accordo ultimamente, ed era proprio a causa di Tyler.
"Vic...capisco che tu voglia stare con lui, ma...perché dovrebbe venire con noi? Cosa c'entra lui in tutto questo?" Jenna non poteva averlo detto davvero!
Mi faceva venire una tale rabbia...
"Michael può aiutarci! Se non fosse stato per lui, non sapremmo nulla riguardo alle foto, nulla riguardo al video...e ora tutto il college parlerebbe di quel cazzo di video di merda se Michael non avesse annullato la pubblicazione!" iniziai ad alzare la voce, ma mi fermai.
"...e poi...Tyler è completamente terrorizzato da Michael, e questo può essere d'aiuto." aggiunsi tornando ad avere un tono di voce normale.
Non volevo che lei capisse quanto fossi infastidita quella sua ultima frase.
"Sì, è vero. Va bene...fallo venire. Ma lui resta in macchina! Non voglio che faccia qualcosa a Tyler..." forse non sapeva che Michael non gli avrebbe mai fatto niente: non era quel genere di ragazzo.
"Stai tranquilla. Penso a tutto io. Ci vediamo dopo." a quel punto la congedai, e salutandola freddamente mi incamminai verso la mia classe.
Le sue parole mi avevano davvero fatto alterare: come poteva dire che Michael non c'entrava niente?
Come se non avesse fatto nulla per farla stare con Luke...ridicolo...!
Quando entrai in classe, la lezione era già cominciata, e Michael era già seduto all'ultimo banco.
Non aveva nemmeno messo lo zaino sulla sedia per occupare il posto a me, tanto nessuno si sarebbe seduto vicino a lui, e ancora mi chiedevo il perché.
Se solo l'avessero conosciuto veramente...
"Benarrivata signorina Brooks." commentò il professore appena mi vide.
"Fanculo." sussurrai ignorando tutti e andandomi a sedere vicino a Michael.
Speravo che il professore non mi avesse sentito, ma in realtà...poco mi importava.
"Vicky! Cos'è successo con Jenna? Mi sembrava parecchio preoccupata. È a causa di Luke?" Michael iniziò con le domande, ma il professore ci lanciò uno sguardo, ed io feci cenno con una mano a Michael per fargli capire di aspettare.
"Mikey, è complicato. Devo spiegarti..." iniziai dopo qualche minuto, con l'immancabile occhiataccia da parte del professore.
"In che senso? È successo qualcosa?" mi chiese.
E quella fu la terza volta che il professore ci guardava.
"Ora basta! Andate fuori entrambi!" urlò il professore.
Figuriamoci...
"Eh che cazzo! Ma sempre noi?" replicai, anche se sapevo che avrei dovuto stare zitta.
"Lo dica che ce l'ha con noi!" anche Michael non riuscì a stare zitto.
"Ho detto: andate fuori!" ripeté ancora il professore, indicandoci la porta con un gesto della mano.
"Con piacere, cazzo! Non vedevo l'ora!" aggiunse Michael, prendendomi per mano, e portandomi fuori insieme a lui.
Inevitabilmente, io che ero dietro di lui, sbattei la porta.
"Non è possibile che quello stronzo mandi fuori sempre noi! Ci sono altre venti persone in classe!" mi lamentai andandomi subito a sedere per terra con la schiena appoggiata al muro.
"Sono sicuro che ce l'abbia con noi..." aggiunse Michael sedendosi accanto a me e non lasciandomi la mano nemmeno per un secondo.
"Ragazzi! Cosa fate qui? Siete stati mandati fuori un'altra volta? Cosa avete combinato oggi?" ad un certo punto, alzammo lo sguardo, e c'era la bidella che ci stava parlando.
Ormai conosceva bene anche Michael, oltre che a me.
Eravamo conosciuti dal personale del college come i ribelli di turno che combinavano guai.
Ormai tutti ci conoscevano per quello.
E soprattutto lei, la bidella che ci vedeva sempre fuori dalla classe.
"Assolutamente nulla! Stavamo solo parlando. Voglio dire...non eravamo gli unici a farlo, ma puntualmente manda fuori sempre noi!" spiegò Michael con fare arrabbiato.
"Credo che vi abbia preso di mira. Non potrei dirvelo, ma quello è uno stronzo: se gli state antipatici, farà di tutto per prendersela con voi." la bidella ci rispose con tutta sincerità.
Era davvero simpatica, e sapevamo che era dalla nostra parte.
"Abbiamo notato! È più il tempo che passiamo qua in corridoio, che quello che passiamo in classe." dissi guardando Michael.
"Almeno siamo in due..." replicò lui, ricambiando il mio sguardo e accennando un sorriso.
"Che carini. Continuo a pensare che voi due fareste una bella coppia." non era la prima volta che ce lo diceva, e ormai non era neanche più la sola a dirlo.
Ma ero anche abituata a questo genere di commenti, in quanto la maggior parte dei miei amici fossero maschi.
Ogni volta che uscivo con uno di loro, il commento che sentivamo era sempre lo stesso.
"Ma no...siamo solo amici. Abbiamo un bel rapporto, ma niente di più." ammisi senza troppi giri di parole.
Come avevo sempre detto: non avevo nulla da nascondere.
"E il biondino, invece? Il bravo ragazzo che riuscivi sempre a mettere nei guai..." mi chiese ancora, e appena pronunciò le parole: 'bravo ragazzo', Michael ed io scoppiammo a ridere.
Era ovvio che stesse parlando di Luke, e lui non era affatto un bravo ragazzo.
"Intendi Luke Hemmings? Lui è solo un po' più tranquillo di noi. È bravo solo qui al college. E comunque...è il nostro migliore amico, è come un fratello per noi." le spiegai velocemente.
"Avete tutti e tre un rapporto invidiabile. Godetevi questi anni finché potete. Ora vi lascio soli. E fate i bravi la prossima volta!" la bidella ci congedò, e se ne andò.
"Che donna! Magari i professori fossero tutti come lei..." ammise Michael, guardandola andare via.
"Ammitilo! Te la scoperesti, eh?!" lo presi in giro scherzando.
In fondo, la bidella aveva l'età dei nostri genitori.
"Non sai quanto!" ironizzò mettendosi a ridere.
Ecco perché eravamo così amici: si potevano fare battute del genere senza che nessuno di noi due potesse scandalizzarsi.
"E comunque non mi hai ancora detto cos'è successo con Jenna." aggiunse dopo qualche minuto di silenzio.
Quasi mi ero dimenticata di ciò che gli stavo dicendo quando eravamo in classe.
"Ah! Giusto! In poche parole...Tyler non è venuto a lezione, Jenna vuole lasciarlo, e questo pomeriggio io la accompagnerò a casa di quel coglione. Vieni con noi?" speravo che Michael non si offendesse del fatto che non sarei uscita con lui come mi aveva chiesto.
"Non è necessario che ci sia anche io solo perché dovevamo uscire insieme." non capivo se Michael non avesse voglia di venire con noi, o se davvero pensava che lui non c'entrasse nulla.
"Ma abbiamo bisogno di te! Tyler ti teme, e questo può aiutare! Per favore Mikey...voglio che venga anche tu..." speravo che accettasse.
In fondo, perché non avrebbe dovuto?!
"In effetti...è vero: potrei farlo correre via piangendo, soltanto avvicinandomi a lui. Okay! Ci sarò!" sapevo che fosse la verità, ma Tyler non era l'unico a reagire così alla presenza di Michael.
Bastava far caso al fatto che nessuno si sarebbe mai seduto accanto a lui neanche in classe.
"Beh...è stato facile convincerti..." commentai.
"Sappi che lo faccio solo se poi mi porterai a bere qualcosa!" come potevo dire di no?
Era ovvio che dopo aver risolto la questione con Jenna, Michael ed io saremmo usciti insieme.
"Andata!" conclusi.
Dopodiché, aspettammo il suono della campanella per andare nelle nostre rispettive classi.
Quella era l'unica lezione in comune che avevamo prima della pausa pranzo.
Ma almeno non avrei rischiato di essere sbattuta fuori ancora una volta.
Quando finalmente la campanella suonò, cercai di raggiungere il più velocemente possibile la mensa, in modo da non incontrare troppa gente, ma questo non bastò...
"Hey Brooks! Come va?" era Julia, ma perché mi stava parlando?
Forse aveva saputo che Tyler era stato scoperto?
"Sanders! Senti devo dirti una cosa..." iniziai subito.
Anche se non avrei voluto vederla, mi sentivo in dovere di raccontarle cosa fosse successo.
"Anche io. Ma comincia prima tu..." ero stupita del fatto che improvvisamente a Julia fosse sparito quel suo solito sguardo e atteggiamento da snob.
Forse era davvero seria quando aveva detto di dovermi dire qualcosa.
Forse era una cosa importante...
"Okay. So di Tyler! So delle foto, del video...so praticamente tutto! Ma perché non me l'hai detto prima?" le spiegai, ma lei non sembrava per niente stupita.
"Senti...ho ammesso di aver pagato Tyler per scattare delle foto a te e ad Hemmings, ho ammesso anche di averlo fatto per riavere Ashton, ma ormai non mi interessa più tutto questo: né Ashton, né niente, né nessuno. Capisci che non potevo dirti di Tyler? Non volevo fare la spia. Non l'avrei mai fatto. E fidati...è meglio che tu l'abbia scoperto da sola..." forse aveva ragione: al suo posto nemmeno io avrei fatto la spia dicendo che era stato lui.
"Ora però il problema è un altro. A quanto pare non sei stata l'unica a pagarlo. Hai visto il video che è stato inviato ieri pomeriggio?" Julia non aveva parlato di nessun video...forse non l'aveva visto.
"In effetti ne ho ricevuto uno, ma non ho fatto in tempo a vederlo. Si è cancellato da solo e...credo che sia ora che io cambi il mio cellulare. Ma sai chi è stato a pagare Tyler per pubblicarlo?" fui felice del fatto che lei non l'avesse visto, e nessuno lì al college ne parlava.
Michael era stato davvero bravo.
"Sì...è l'ex ragazza di Luke. Ma credo che non si possa fare niente. È anche molto più grande di noi..." forse era la prima volta che mi rendevo davvero conto che nessuno di noi avrebbe potuto fare qualcosa riguardo a Jessica.
"Non sapevo nemmeno che avesse una ragazza. Evidentemente lei non ha preso molto bene la loro rottura. In ogni caso...ora che avete fermato Tyler...non credo avrete più problemi. Era lui la causa di tutto." non avevo pensato a quello, ma chi poteva sapere di cosa sarebbe stata davvero capace Jessica?
"Spero vivamente che tu abbia ragione..." sospirai, abbassando lo sguardo.
Volevo davvero che tutto quello schifo finisse, ma forse non sarebbe stato possibile.
"Già...comunque volevo parlarti di un'altra cosa, e forse è meglio andare in bagno a parlarne. Non qui davanti a tutti." quasi mi ero dimenticata del fatto che anche lei dovesse parlarmi.
Dovevo essere impazzita a seguirla fino in bagno, ma lo feci lo stesso.
Prima di cominciare a parlare, andò a controllare che nei bagni non ci fosse nessuno.
"Julia! Vuoi dirmi cosa sta succedendo?" le chiesi spazientita da tutto quel mistero.
"Ora sì. Victoria, ascoltami. So che non siamo mai andate d'accordo, ma sono davvero preoccupata per te." sembrava seria, e veramente preoccupata, ma non capivo.
"Preoccupata per me? E per cosa? Mi stai prendendo per il culo?" io non riuscii nemmeno a prenderla sul serio.
Mi misi a ridere.
"No, Victoria! Dico davvero! Ascoltami!" insistette, ed io le feci cenno di continuare.
"Tu stai uscendo con...non so come si chiami, ma è quel ragazzo alto, biondo tinto...quello punk! Stai uscendo con lui, vero?" stava parlando di Michael, e a quel punto capii tutto.
Non potei che innervosirmi.
L'avrei presa a pugni in quel preciso istante...
"Senti Julia, devi smetterla! Non ti permetterò di provarci anche con lui, se è lui ciò che vuoi!" forse avrei dovuto dirle che uscivo con lui solo come amico e che non c'era niente di più, ma in quel momento non mi venne in mente nient'altro.
"Fammi parlare! Non voglio provarci con lui, e nemmeno mi piace! Io odio i punk, ma..." ricominciò lei.
"Ma cosa? Che cosa c'entra Michael? E poi...come fai a sapere che esco con lui?" ogni volta che qualcuno parlava di lui, diventavo nervosa...come se volessi proteggere il mio amico.
Volevo solo capire cosa Julia volesse da lui.
"Dannazione! C'ero anche io al locale ieri sera. Ti ho visto, e ti ho anche salutata, ma forse tu non mi hai visto. Eri con lui e ad un certo punto siete usciti mano nella mano. Per questo sono venuta a parlarti! Ah! E ho visto anche Hemmings e la tua amica...come si chiama? Ah! Jenna! Sono carini insieme, devo ammetterlo!" com'era possibile che io non l'avessi né vista, né sentita?
Beh...effettivamente mi stavo divertendo con Michael.
"Hai visto anche loro? E...e sai se si sono baciati?" non sapevo perché gliel'avessi chiesto, ma volevo saperlo.
"Che io sappia...no. Ma non sono affari miei. Io ero lì con le mie amiche, e non stavo di certo a guardare cosa faceva la gente intorno a noi. In ogni caso...non importa. Il fatto è che sono preoccupata per te, per le voci che girano sul ragazzo con cui esci..." mi irrigidii sentendo quelle parole.
"Che voci girano su di lui?" andai subito al punto.
Qualsiasi cosa fosse stata, dovevo saperla.
"Brutte...voci molto brutte. Cose sul suo passato...qualcosa di molto grave. È strano che tu non sappia nulla." mi spiegò, ma ancora non capivo.
Perché tutti sapevano, e io no?
"Cosa può aver fatto di tanto grave? Aver dato fuoco a un albero? Dai...è ridicolo!" forse era un pochino piromane, ma non pensavo proprio che avesse fatto qualcosa del genere.
E poi...non sarebbe stato nemmeno poi così grave come voleva farmi credere Julia.
"Molto peggio!" era evidente che lei non volesse parlare più di tanto.
"Tu lo sai? Julia, dimmelo!" provai comunque a farla parlare, ma non sarebbe servito.
"Certo che lo so! Ma il fatto è che non so se quelle voci siano vere. Per questo non voglio dirti niente. Non voglio buttare merda addosso a quel ragazzo, che oltretutto nemmeno conosco." pensai che fosse carino da parte sua, ma avrei dovuto credere alle sue parole?
"Io...io non lo so, Julia. Michael è un ragazzo fantastico...è il mio migliore amico e...e gli voglio molto bene..." non potevo credere di averlo detto.
Era davvero il mio migliore amico?
Come era arrivato ad esserlo?
"Aspetta...cosa?! Pensavo uscissi con lui! Pensavo fosse il tuo ragazzo!" Julia sembrava stupita.
Non pensavo che Michael ed io, da fuori sembrassimo così tanto una coppia.
"Infatti esco con lui tutti i giorni. Non puoi capire quanto io tenga a lui, ma non è il mio ragazzo. Però...ora che mi hai detto questo..." improvvisamente era come se non conoscessi più Michael, e ciò mi spaventava.
Forse non l'avevo mai conosciuto veramente.
"No! Senti...credo che tu abbia interpretato male ciò che ti sto dicendo: io non ho nessuna intenzione di rovinare la vostra amicizia...o qualsiasi altra cosa possa esserci tra voi, ma voglio solo che tu stia attenta, perché questa è una cosa seria. Dico davvero: guardati le spalle." evidentemente la sua non era una presa in giro.
"Lo farò. Grazie Julia. Ci...ci vediamo...credo..." conclusi titubante, e a quel punto, non avevo più motivo di restare lì.
Così, me ne andai ripensando a ciò che mi aveva detto Julia.
Quando arrivai in mensa, raggiunsi subito il tavolo dei miei amici, ma non mi sedetti nemmeno.
"Michael...dobbiamo parlare." dissi subito ad alta voce, attirando l'attenzione anche dei nostri amici che avevano uno sguardo più che perplesso.
"Certo. Dimmi." lui era completamente disponibile a parlare con me, ma non potevamo parlare lì davanti a tutti.
L'avrei messo in cattiva luce davanti a loro.
E non potevo permetterlo.
"Non qua. Ho bisogno di parlarti in privato. Usciamo un attimo, per favore." forse la mia serietà era esagerata, ma cominciavo a preoccuparmi davvero.
"Ehm...va bene. Ma è tutto a posto?" mi chiese alzandosi e seguendomi fuori dalla mensa.
"Michael...forse tu già lo sai, ma girano delle voci su di te...sul tuo passato, e..." iniziai non sapendo bene cosa dire.
Non volevo ferire i suoi sentimenti...se mai ne avesse avuti.
Ma era giusto parlarne con lui.
"Oh cazzo! Lo sapevo...! Senti Vicky, posso spiegarti! Davvero...io...io..." Michael subito si allarmò, e qualcosa mi diceva che quelle voci fossero vere.
"Michael! Io non so che cosa dicono di te, e non so nemmeno di cosa si tratta. Vorrei solo fidarmi di te, ma a quanto pare è una cosa seria..." avrei dovuto non dire che in realtà non sapevo niente, così mi avrebbe detto tutto, ma mi fidavo di lui...mi fidavo come non mi ero mai fidata di nessun altro.
"Promettimi solo una cosa: promettimi che non ascolterai nessuna voce. Devi fidarti...per favore. Sai che non ti ho mai mentito. Mi conosci più di chiunque altro..." Michael cominciò a giustificarsi, e a pregarmi di non dare retta a nessuno.
Notai i suoi occhi lucidi, e non potevo smettere di guardarli.
Stavo male al solo pensiero di vederlo piangere, e non doveva succedere...non a causa mia.
"Mikey...io non sono qui per accusati. Volevo solo parlarne con te. Era la cosa più giusta da fare." Michael continuava a guardarmi con aria speranzosa, e anche preoccupata.
"Ma promettimi che ti fiderai di me. Voglio che tu mi creda..." come potevo non farlo?
Soprattutto davanti a quegli occhi così verdi e lucidi...come ricoperti da un velo di paura e tristezza.
"Saprò mai la verità?" quella mia domanda fu inutile: la risposta sarebbe stata un secco 'no'.
"La saprai...te lo posso giurare. Prima o poi ti dirò tutto, ma non adesso. Non allontanarti da me per questo...per favore..." improvvisamente, il Michael stronzo e ribelle che conoscevo, si era trasformato in un ragazzo fragile e pieno di paure.
Ma tutti avevamo un lato di noi che restava sempre nascosto.
"Pensi davvero che delle voci di corridoio possano farmi cambiare opinione su di te? Beh, ti sbagli. Mi basta sapere che un giorno saprò la verità, ma voglio saperla da te, e da nessun altro. Potrai sempre contare su di me, okay?" quelle parole mi uscirono senza neanche pensarci, e forse erano troppo dolci per essere uscite proprio dalla mia bocca.
Non capivo nemmeno cosa mi stesse succedendo...
"Non pensavo che l'avrei mai detto, ma...non potrei essere più felice di averti conosciuta. Grazie...grazie davvero Vicky." chi l'avrebbe mai detto che Michael potesse dire qualcosa del genere?
Da dove arrivavano tutti quei sentimenti?
"Potrei dire lo stesso." affermai, dopodiché, senza che me lo aspettassi, lui mi abbraccio forte, appoggiando il mento sulla mia testa come non aveva mai fatto prima.
Era un abbraccio diverso dal solito, uno di quelli da cui non avrei mai voluto uscire...uno di quelli che mi faceva stare bene...ma bene davvero.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...