Victoria's pov
Erano già passate due settimane da quando avevo incontrato Michael, e anche da quando aveva iniziato un percorso di sedute da uno psicologo.
Come promesso, lui faceva sempre sapere a mia zia come andavano le sue sedute, e a me faceva sempre sapere se stava bene.
Inutile dire che nonostante questo, io non l'avevo più visto.
Solo mia zia qualche volta lo incontrava, ma non sempre mi diceva tutto ciò che succedeva.
In ogni caso, riuscivo ad essere felice almeno un po'.
Sapere che Michael stava bene, mi aveva reso forte abbastanza da reagire ed uscire di casa.
Ormai tutti i nostri amici sapevano della nostra rottura, ma solo Ashton e Isabelle sapevano il vero motivo di tutto ciò.
In quelle due settimane ero uscita con le ragazze, con Luke, e spesso anche con Ashton.
Ovviamente non era successo niente tra noi: io non smettevo di essere follemente innamorata di Michael, e tutti riuscivano a capirmi.
Da quanto ne sapevo, Michael usciva con Luke anche più di quanto non facessi io, e spesso usciva anche con i ragazzi.
Mi faceva piacere sapere che anche lui fosse riuscito a reagire in qualche modo.
Era la prova che parlare con uno psicologo gli stava facendo veramente bene, e speravo che presto avrebbe accettato di rivedermi anche solo per tornare ad essere amici come eravamo sempre stati.
"Vic! Posso entrare? È urgente!" improvvisamente sentii bussare alla porta della mia camera, e subito mi precipitai ad aprire.
Era mia zia, e sapendo che Michael fosse sempre in contatto con lei, le sue parole mi spaventarono.
"Zia! Cos'è successo?!" domandai con tono preoccupato.
"C'è Mike al telefono. Vuole parlarti adesso." lei mi porse subito il suo cellulare, ed io mi chiesi perché lui non avesse chiamato me.
Così presi il telefono di mia zia e iniziai a parlare.
"Mikey! Come stai?" ero così felice di sentire la sua voce dopo così tanto tempo.
"Vicky! Finalmente posso dirti che mi sento meglio! So che sono solo all'inizio di questo percorso, ma sento che le sedute dallo psicologo mi stanno davvero aiutando. Ora...sono un pochino più sicuro di me, e...non so davvero come ringraziare te e tua zia per tutto ciò che avete fatto per me." mi fece davvero piacere sentire quelle parole.
Sembrava stesse bene dopo tanto tempo.
"Non c'è bisogno che tu ci ringrazi. Meriti il meglio, e non smetterò mai di dirtelo." lui meritava di essere felice, e forse ci stava riuscendo.
"Ehm...riguardo a questo...ti va di vederci? Se non vuoi incontrarmi...lo capisco, ma..." non lo lasciai nemmeno finire di parlare.
Non avevo bisogno di sentire altro da lui.
"Mikey! Certo che mi va di vederti! Quando vuoi!" non vedevo l'ora di riabbracciarlo.
Mi mancava così tanto...
"Allora...va bene. Ma...ti va di portare anche tua zia? Per favore..." la telefonata era in vivavoce, quindi mia zia sentì ogni cosa, ed io le lanciai uno sguardo per capire cosa ne pensasse a riguardo.
"Ehm...sì! Sì...va bene." non potevo che accettare, anche se avrei voluto vedere Michael da sola.
"Se...se non avete niente da fere...potete venire a casa mia anche adesso. Se volete..." ancora una volta guardai mia zia, e lei annuì.
"Assolutamente sì! Ci prepariamo e arriviamo, okay?" misi fine alla chiamata, e subito mi alzai dal letto per prepararmi.
"Hey! Rilassati! So che sei felice di vederlo, ma stai calma!" mia zia si mise a ridere vedendo quanto io fossi agitata.
"È che...non me l'aspettavo! Sono così...emozionata..." lo ero davvero, e non sapevo nemmeno spiegare il motivo.
"Senti...non so cosa tu ti aspetti da questo incontro, ma c'è un motivo se vuole che venga anche io. Credo che ora Michael si senta pronto a raccontarti il suo passato, ed è per questo che vuole anche me. Perché io so già tutto." non avevo pensato che Michael avesse voluto vedermi per quel motivo.
Dovevo ammettere di essere parecchio curiosa di sapere cosa fosse davvero successo.
"A me va bene. Sinceramente mi basta anche solo vederlo, perché mi manca davvero tanto. E...non so cosa mi dirà, ma qualsiasi cosa sia, io l'accetterò." quella era la verità.
Volevo solo vederlo e abbracciarlo forte.
"Allora vai a prepararti e andiamo!" concluse lei.
Così andai a prepararmi, e in poco tempo ero già pronta.
Mia zia mi aspettava al piano di sotto, ed io la raggiunsi.
Poi, entrambe uscimmo di casa, e con la sua macchina andammo da Michael.
Non vedevo l'ora di arrivare, e quando finalmente arrivammo a destinazione, io fui la prima a scendere dalla macchina correndo verso l'entrata di casa di Michael.
"Vic! Aspetta! Prima di suonare il campanello...promettimi che ci andrai piano con lui. Per favore...non fare cazzate." odiavo il fatto che continuasse a ripetermelo.
Non l'avrei fatto.
Almeno...non appositamente.
Così suonai alla porta e Michael venne subito ad aprire.
Come avevo promesso, rimasi lì ferma senza avvicinarmi.
Ma fu lui a saltarmi letteralmente addosso abbracciandomi forte, ed io ricambiai con molto piacere.
Era bello stare ancora tra le sue braccia.
Mi era mancato dannatamente tanto.
Poi Michael abbracciò mia zia, ed entrammo in casa.
Stranamente ci fece accomodare in cucina dove sul tavolo c'erano fogli sparsi ovunque.
"Io...Vicky...io vi ho fatto venire qui perché...volevo raccontarti il mio passato. Ora sono pronto a farlo, e non mi importa di come reagirai. Penso solo che sia giusto che tu sappia la verità. E...capirò se poi deciderai di non parlarmi mai più, ma..." Michael era evidente agitato, tanto che stava parlando così velocemente che quasi non capii.
Ma io lo tranquillizzai accarezzandogli la schiena come facevo sempre.
"È tutto a posto. Sai che io ti starò sempre accanto...qualunque cosa accada." dissi accennando un sorriso.
Poi lanciai uno sguardo a mia zia che già sapeva tutto, e infatti restò in disparte.
Forse Michael l'aveva voluta lì solo per avere un supporto morale.
"Beh...allora...inizio a dirti che sono stato accusato di omicidio a causa di ciò che ho fatto, ma questo già lo sai, e...ho dovuto affrontare diversi processi in tribunale, e questi sono tutti i documenti che provano che ciò che dirò è la verità. Poi sarai tu a scegliere se credermi, o no." lui iniziò evitato il mio sguardo.
Lanciai uno sguardo veloce a tutti quei documenti, ma forse avrei dato un'occhiata a quelle carte dopo aver sentito l'intera storia.
Anche se non ne avevo affatto bisogno: io gli credevo perché sapevo che non mi avrebbe mai mentito.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...