Ashton's pov
Avevo come la sensazione che quella mattina sarebbe stata diversa dalle altre...e avevo ragione.
Calum mi aveva chiamato invitandomi ad andare a correre con lui all'aria aperta.
Ultimamente lo facevamo spesso, e mi piaceva quella brezza mattutina sulla pelle.
Era come...rigenerante.
Ormai era quasi diventata un'abitudine.
"Hey Ash! Io più tardi dovrei vedermi con Grace. Che ne dici di passare a prenderla a casa sua? Se vuoi...poi passiamo anche dal college a prendere Isabelle, così facciamo un'uscita a quattro, se ti va." la sua proposta mi piaceva parecchio.
Cosa c'era di meglio che passare una giornata con i propri migliori amici e con la propria ragazza contemporaneamente?
"Va bene, ma credo che prima sia meglio farci una doccia a casa tua..." eravamo entrambi completamente sudati: non potevamo presentarci in quel modo dalle nostre fidanzate.
Così, andammo a casa sua.
Fortunatamente aveva anche dei vestiti per me: a volte dormivo a casa sua, e puntualmente gli lasciamo i miei vestiti da lavare in modo che fossero già lì per la volta successiva.
"Io sono pronto. Ash! Sbrigati!" Calum mi richiamò.
Ogni volta che si trattava di Grace, lui riusciva ad essere pronto in un attimo.
"Arrivo! Mi sto solo sistemando i capelli!" ultimamente mi mettevo sempre la cera sui capelli, e mi ci voleva sempre un po' più di tempo, ma ne valeva la pena.
"Andiamo a piedi, o prendiamo la mia macchina?" domandai appena finii di prepararmi.
"Andiamo a piedi. Grace abita a pochi minuti da qua." sapevo esattamente dove abitasse, ed effettivamente ci avremmo messo solo poco più di un paio di minuti.
Così uscimmo di casa e ci incamminiamo verso la villa di Grace.
"Sei sicuro che non stia dormendo? Sono appena le otto del mattino..." solo in quel momento feci caso a che ore fossero, e forse era un po' troppo presto.
"Non credo...dobbiamo vederci alle nove. E in ogni caso...non preoccuparti ho le chiavi di casa sua." se Calum era sicuro, allora non avrei aggiunto altro.
Infatti, quando arrivammo a destinazione, lui aprì subito la porta.
Ma ciò che ci trovammo davanti, non fu di certo ciò che ci aspettavamo.
"Grace! Ma che cazzo significa tutto questo?" Calum fu il primo a parlare, ma io nemmeno sapevo cosa dire.
Rimasi lì fermo a guardare le ragazze sdraiate sul pavimento con bottiglie e bicchieri ovunque.
La cosa peggiore?
C'era anche la mia ragazza...
"Oh cazzo...Cal! Cosa ci fai qui?" Grace tentò di alzarsi, ma era evidente che fosse talmente tanto ubriaca da non riuscire neanche a stare in piedi.
"Dovevi uscire con me! Non ricordi?" Calum sembrava parecchio infastidito, e lo ero anche io.
"Porca merda! Cal! Chiudi quella cazzo di bocca!" in quel momento intervenne anche Victoria che stava cercando di dormire.
"Mi ero completamente dimenticata dell'uscita! Ragazze...dobbiamo alzarci..." a quel punto, Grace si alzò invitando le sue amiche a fare lo stesso.
Isabelle, invece, sembrava essersi già addormentata, ma venne svegliata.
"Ma come cazzo siete vestite?!" quando le vidi tutte e quattro in piedi davanti a me, non riuscii a non commentare il loro abbigliamento.
"Ash! Mi sei mancato!" Isabelle corse immediatamente verso di me aggrappandosi con le braccia al mio collo.
"Isabelle...quanto hai bevuto?! Anche i tuoi vestiti odorano di alcool!" l'odore di alcool era anche fin troppo forte, ed io non potei far altro che respingere la mia ragazza nonostante volesse solo baciarmi.
Ero così arrabbiato!
"Non ho bevuto molto...ma mi sei mancato tanto..." inaspettatamente Isabelle spinse il suo corpo contro il mio facendo scendere la sua mano fino al cavallo dei miei pantaloni.
Mi costava molto farlo, ma dovetti allontanarla ancora una volta.
"Cosa c'è che non va? Non vuoi essere il mio terzo bacio della serata?" a quelle parole mi allontanai subito da lei guardandola con disgusto.
"Il tuo terzo bacio?! Ma che cazzo ti salta in mente? Mi hai tradito! Isabelle! Mi hai tradito con ben due ragazzi! Ma ti rendi conto di ciò che hai fatto?! E poi...me lo dici così? Come se tutto ciò fosse normale..." se non fosse stata ubriaca, avrei rotto con lei all'istante.
Onestamente...non sapevo neanche se l'avrei perdonata.
"Dove cazzo siete state?" Calum continuò rivolgendosi e tutte loro.
Anche io avrei tanto voluto sapere cosa avessero fatto quella sera.
"Cal, rilassati! Siamo solo andate in discoteca a divertirci un po'..." rispose Jenna che fino a quel momento non aveva parlato.
"In discoteca? E io dovrei rilassarmi? Ma state scherzando?! E tu Grace...mi avevi detto che non ci saresti andata senza di me! Che cazzo hai fatto lì?" evidentemente Calum sospettava della sua fidanzata, e forse faceva bene.
"Posso assicurarti che Grace è stata l'unica a non aver fatto proprio nulla. Ovviamente...a parte bere come se non ci fosse un domani." a quella provocazione di Jenna, tutte loro scoppiarono a ridere.
"Non c'è un cazzo da ridere! Come faccio a credevi? Siete completamente ubriache, e siete tutte e quattro vestite come troie!" Calum non stava affatto esagerato.
Era vero che il loro abbigliamento non fosse poi così consono.
"Hey! Non giudicarci!" si difese Grace.
Nel frattempo, Isabelle non faceva altro che starmi addosso per tentare di provocarmi, e ormai non mi risultava neanche più tanto difficile respingerla: la rabbia che provavo nei suoi confronti era davvero troppa.
"Cal...potresti chiamare Michael, per favore? Credo che sia meglio che lui porti Isabelle a casa sua." Isabelle non poteva tornare al college, ed io non avevo voglia di stare con nessuna di loro dopo aver saputo che Isabelle mi aveva tradito.
"Michael ti vuole parlare..." nel frattempo, Calum aveva già telefonato al fratello della mia ragazza, ed era ovvio che volesse delle spiegazioni.
"Mike...devi venire qui a casa di Grace." arrivai subito al punto, senza troppi giri di parole.
"Innanzitutto...come cazzo ti sei permesso di svegliarmi a quest'ora del mattino? E seconda cosa...dimmi cosa sta succedendo e cosa c'entra mia sorella in tutto questo!" sapevo che Michael si sarebbe arrabbiato con me per il fatto di averlo svegliato.
Solitamente mi insultava e non mi parlava per giorni...
"A quanto pare le ragazze sono andate in discoteca, si sono ubriacare tanto da non riuscire a stare in piedi, e tua sorella mi ha tradito con ben due ragazzi diversi! Ora mi faresti un grande favore se tu venissi qua a riprendertela!" parlavo di lei come fosse un oggetto, ma ancora non avevo accettato il fatto che mi avesse tradito.
"Okay...okay, capisco. Arrivo subito. Porto anche Luke...è qui con me." fortunatamente avevano dormito insieme a casa di Michael.
Almeno sapevo che sarebbero arrivati in pochi minuti.
Infatti, presto arrivarono entrambi.
Luke si precipitò subito da Jenna aiutandola a reggersi in piedi.
Lei non disse niente.
Si limitò a buttarsi tra le braccia di Luke.
"Ash...ti dispiace se la porto a casa tua? Non so dove altro andare, e..." subito Luke chiese il mio permesso, ed io lo lasciai andare.
Non avevo nemmeno voglia di parlare.
"Michael! Tu hai intenzione di fare qualcosa, o te ne starai lì impalato a fissare Vic?" da quando aveva messo piede in quella casa, Michael non fece altro che rimanere lì fermo con lo sguardo su Victoria.
Inutile dire che lei fece lo stesso.
"Ehm...scusate...io...devo andare in bagno." a quel punto, Victoria corse al piano di sopra, e Michael le corse dietro.
Tutto ciò non aveva senso!
Io avevo chiamato Michael per portare via sua sorella, e non per correre dietro a Victoria!
"Isabelle...Hai le chiavi di casa di tuo fratello?" speravo le avesse, altrimenti anche io non avrei saputo dove portarla.
Fortunatamente le aveva, e mi porse subito la sua borsetta.
Poi, ancora una volta si gettò tra le mie braccia.
Avrei continuato a respingerla, e di questo ne ero certo.
"Buona fortuna Cal. Fammi sapere come vanno qui le cose." a quel punto uscii trascinando Isabelle per un braccio.
Sapevo che non avrei dovuto trattarla in quel modo, ma non riuscivo proprio a sbollire la rabbia che provavo nei suoi confronti.
Arrivammo finalmente a casa di Michael senza neanche rivolgerci la parola.
"Vai a farti una doccia e mettiti un vestito decente. Ti aspetto qui." le dissi con freddezza sedendomi sul letto della camera degli ospiti, in quanto quella di Michael fosse chiusa a chiave.
Lei fece esattamente ciò che le avevo detto, dopodiché venne a sedersi accanto a me, e ancora una volta provò a baciarmi.
"Isabelle! Lasciami stare!" sbottai alzandomi in piedi.
Lei mi guardò negli occhi per qualche secondo, poi scoppiò a piangere.
"Puoi piangere quanto vuoi! Dovevi pensarci prima! Ora è troppo tardi!" cercai di essere freddo e di non cedere, ma mi era difficile farlo.
Avevo troppi sentimenti, e ne provavo troppi per lei.
"Mi...mi stai lasciando?" mi domandò con le lacrime agli occhi.
"Non lo faccio adesso, solo perché sei ubriaca." era la verità.
Al momento non me la sentivo di rompere con lei.
"Ma...ma Ash...io ti amo tanto..." ancora non sapevo cosa fare.
Non sapevo se davvero potessi fidarmi ancora di lei.
"Anche io, Isabelle! Anche io ti amo, ma non posso fare finta di niente! Tu mi hai tradito con due ragazzi! Ben due, cazzo! E...e non so nemmeno perché tu l'abbia fatto! Perché, Isabelle? Perché? Io non ti ho mai fatto niente! Non ti ho mai fatto soffrire, e ci sono sempre stato per te! Cos'è cambiato tra noi?!" ormai anche io ero sul punto di piangere.
Ma sarebbe stato inutile.
In fondo, lei era ubriaca, e presto si sarebbe dimenticata di ogni cosa.
"Scusa...Ash mi dispiace...io...io..." la mia ragazza non sapeva cosa dire, ma delle semplici scuse non mi sarebbero bastate.
"Senti Isabelle...ne parleremo quando sarai sobria, okay? Ora dormi." a quel punto uscii dalla stanza, e la lasciai sola.
Restai in salotto per qualche ora a guardare la TV continuando a ripensare a cosa fosse successo, e soprattutto a cosa avrei dovuto fare.
Io amavo Isabelle, ma non sapevo se sarei riuscito a fidarmi ancora di lei.
Ero solo...deluso.
"Ash...non mi sento molto bene..." improvvisamente sentii la voce della mia ragazza alle mie spalle, ed io mi alzai immediatamente.
Nonostante tutto, non potevo fare a meno di preoccuparmi per lei.
"Cosa ti senti? Forse...devi andare in bagno! Hai bevuto troppo e..." mi precipitai da lei, e anche se sapevo che fosse proprio ciò che voleva, lo feci lo stesso.
"Non preoccuparti...ho vomitato fino a poco fa." ammise lei andando a sedersi sul divano, ed io la seguii.
"Ti ricordi di ciò che è successo?" domandai con estrema freddezza.
"Non proprio..." ero certo che stesse mentendo.
Lei si ricordava tutto molto bene, ma mentire le sarebbe convenuto di più.
"Allora ti rinfresco la memoria: hai baciato due ragazzi...mi hai tradito!" era l'ennesima volta che lo ripetevo, ma lei continuava a fare finta di niente.
"Mi dispiace Ash..." non osai nemmeno guardarla negli occhi.
Ero semplicemente disgustato.
"Ash...per favore, guardami! Ero ubriaca, e non capivo cosa stavo facendo..." se l'avessi guardata negli occhi avrei ceduto, ed io non potevo farlo.
"Anche Grace era ubriaca, ma lei non ha tradito Cal! E Jenna? Nemmeno lei ha tradito Luke!" ero furioso.
Non poteva averlo fatto davvero.
A volte dimostrava tutta la sua immaturità, e questo non mi piaceva affatto.
"Ash...ti prego...io ho bisogno di te! So di aver sbagliato, e sono pronta ad ammetterlo. Ma cosa posso fare per farmi perdonare? Ti giuro che farei davvero di tutto per te...farei di tutto per non perderti! Credimi Ash...io ti amo davvero." non mi aspettavo delle parole così belle da parte sua, e qualcosa mi diceva di perdonarla.
"Anche io ti amo davvero, ma...non lo so Isabelle...è che...se l'hai fatto una volta...potresti rifarlo un'altra volta ancora." il mio era un modo per dirle che non sapevo se fidarmi ancora di lei, ma forse avrei dovuto.
Non ero in grado di portarle rancore.
"Ti giuro che non accadrà mai più. Ash, non voglio che le cose cambino tra noi..." Isabelle mi stava letteralmente supplicando, ed io non potevo far altro che perdonarla.
"Ash...ti prego dimmi qualcosa..." i suoi occhi erano lucidi, e forse quella volta ero io quello debole, ma istintivamente la baciai.
"Ti amo Bella..." sussurrai staccandomi appena da lei.
In quel momento mi sentivo debole per avere ceduto, ma risentire le sue labbra sulle mie, mi fece capire che ciò che provavo per lei potesse superare anche l'orgoglio.
Ero felice di aver ceduto.
"Scusa..." Isabelle si staccò dalle mie labbra solo per scusarsi un'altra volta.
"Non parlare..." le dissi sollevandola un po' per farla sedere a cavalcioni sulle mie gambe.
Inaspettatamente, lei mi sfilò la maglietta.
In fondo...era proprio ciò che volevo in quel momento.
Volevo lei.
Presto i suoi vestiti fecero la stessa fine dei miei, ma lasciai che fosse lei a togliermi anche i pantaloni.
Volevo essere sicuro che lei volesse ciò che volevo anche io.
Fortunatamente fu proprio così.
"Vuoi farlo davvero sul divano di tuo fratello?" le chiesi ridendo.
Non avevo nulla in contrario in tutto ciò, ma se Michael l'avesse saputo...si sarebbe immediatamente sbarazzato di quel divano.
"Non mi interessa! Viani qui, Irwin..." lei non aggiunse altro.
Si limitò a trascinarmi in modo che io potessi sdraiarmi su di lei, e a quel punto entrai in lei non smettendo di baciarla neanche per un secondo.
Dopo quella litigata, era come se non lo facessimo da mesi.
Era bello sentirla ancora mia.
Era bello sentirla ansimare sotto di me gemendo il mio nome.
Ed era bello raggiungere il culmine del piacere con le sue labbra sulle mie.
"Ti amo così tanto...amore mio..." le dissi baciandola ancora e accarezzandole i capelli.
Dopo il sesso restavano sempre sdraiati uno accanto all'altra a guardarci, a baciarci, ad accarezzarci...ed era una sensazione semplicemente bellissima.
"Non lasciarmi mai, Ash..." a volte quelle parole mi spaventavano.
Non credevo al 'per sempre', ma con lei volevo provare a crederci.
"Non lo farò..." la mia era più una promessa a me stesso, piuttosto che a lei.
Per una volta volevo essere un buon fidanzato, e il fatto che io la amassi veramente, mi incoraggiava a provare a fare del mio meglio con lei.
"Forse dovremmo almeno vestirci...mio fratello potrebbe arrivare da un momento all'altro." dopo un paio di minuti, Isabelle si mise a ridere, poi si alzò e indossò solo mutande e reggiseno.
"Amore...ti prego vestiti..." mi disse lanciandomi addosso i miei boxer.
"Altrimenti...?" cercai di provocarla, e ci riuscii.
"Altrimenti ti aspetterà un secondo round..." ammise voltandosi di spalle.
Sapevo che fosse imbarazzata a parlare di certe cose.
"Un secondo round non mi dispiacerebbe...ma credo che dovrai aspettare un po'..." affermai abbracciandola da dietro dopo aver indossato i miei boxer.
Non fece neanche in tempo a voltarsi verso di me, che proprio in quel momento qualcuno suonò alla porta.
"Hey! Vado io! Non puoi presentarti alla porta in quel modo! Sei praticamente nuda!" non volevo che qualcuno la vedesse così.
"Perché no? È sicuramente mio fratello. E lui mi ha visto nuda più volte di quante mi abbia visto tu..." detto questo, lei si avviò verso la porta.
"Sappi che sono geloso anche di lui!" scherzai...anche se in realtà un po' lo ero davvero.
In ogni caso la seguii, e quando aprì non ci trovammo di certo Michael davanti.
"Ah...siete voi. Ash, vedo che ti scopi ancora la sfigata..." era Catherine che senza neanche considerare Isabelle, entrò in casa venendo subito verso di me.
"...e vedo anche che sei in forma...come sempre." con aria da snob mi diede un bacio sulla guancia, accarezzandomi poi tutto l'addome fino ad arrivare all'elastico dei miei boxer.
Mi chiedevo solo come Michael potesse stare con una troia del genere.
E presto l'avrebbe anche sposata.
"Catherine, stai dalla tua parte. Ho una fidanzata!" mi dava fastidio anche solo che mi toccasse.
Odiavo quella ragazza.
E per dimostrarle che ero impegnato, presi Isabelle e la misi davanti a me abbracciandola da dietro ancora una volta.
"Non importa." con aria indifferente, Catherine scrollò le spalle, poi si guardò intorno.
"Dov'è il mio Mike?" aggiunse, notando che lì c'eravamo solo Isabelle ed io.
La mia ragazza mi lanciò uno sguardo beffardo, poi iniziò a parlare.
"Cerchi mio fratello? Beh...mi dispiace dirtelo, ma...lui è con Victoria. Anzi, non mi dispiace affatto che sia con lei!" Isabelle la provocò, ed io feci fatica a trattenere le risate.
"Con quella troia?! Aveva detto che non l'avrebbe più vista! Ma ora mi sentirà!" Catherine era palesemente infastidita.
Si comportava come se fosse stata sua madre, e questo era decisamente insopportabile.
"Se vuoi puoi chiamarlo, ma non ti risponderà. Come ti ho già detto...è piuttosto impegnato in questo momento." continuò Isabelle notando che Catherine avesse già preso in mano il suo cellulare per telefonare a Michael.
Lei alzò gli occhi al cielo, e fece comunque partire la chiamata.
Evidentemente la mia ragazza aveva ragione: Michael non sembrava affatto intenzionato a rispondere.
"Questo è ingiusto!" Catherine si lamentò, poi uscì sbattendo la porta.
A quel punto scoppiai a ridere.
Avevo trattenuto le risate per troppo tempo.
"Come facevi a sapere che non avrebbe risposto?" le domandai subito con stupore.
"Perché so che quando lui è con Vic, non risponde mai al telefono, e...anche perché l'ho chiamato anche io appena mi sono svegliata..." beh, se non conosceva lei Michael, chi altro avrebbe dovuto conoscerlo?!
"Mi chiedo cosa stiano facendo quei due...sono insieme da ore!" ero curioso di sapere come stessero andando le cose tra loro.
Sapevo che da poco avevano avuto la loro ultima discussione, e in realtà avrebbe dovuto essere anche il loro ultimo incontro, ma sembrava inevitabile che trovassero ancora il modo di rivedersi.
Infatti, anche se io avevo chiamato Michael per portare via Isabelle, lui non aveva nemmeno fatto caso a lei: si era precipitato da Victoria senza neanche salutare me, o Calum, o le ragazze.
"Ash...è inutile che ci speri. Mike è completamente condizionato da Catherine, e Vic è talmente testarda e orgogliosa che sarebbe in grado di allontanare mio fratello per l'ennesima volta." forse aveva ragione, ma in qualche modo speravo che quei due tornassero insieme.
Non lo speravo soltanto perché odiavo Catherine, ma anche perché Michael e Victoria stavano davvero bene insieme.
Sarebbero stati davvero una bella coppia.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...