Luke's pov
Avevo appena riaccompagnato Jenna sotto casa sua, ma non me ne sarei andato da lì prima di averle chiesto una cosa.
"Jen...io...vorrei chiederti una cosa..." le dissi guardandola negli occhi e prendendole le mani.
Sentii le sue mani tremare, esattamente com'era successo quando l'avevo baciata per la prima volta quel pomeriggio stesso.
"S...sì...dimmi..." sussurrò lei con timidezza.
Odiavo il fatto che stesse facendo di tutto per non guardarmi negli occhi, ma dovevo farlo io il passo.
"Però devi guardarmi..." le sorrisi prendendole il mento per farle alzare lo sguardo verso di me.
Appena puntò i suoi occhi nei miei, ricominciai a parlare.
"So che probabilmente questo non è il momento più adatto, o forse lo è...non lo so...sarai tu a stabilirlo. In ogni caso...spero davvero che lo sia perché voglio chiederti di essere la mia ragazza." dissi ogni parola velocemente, prima che la paura e la timidezza potessero prendere il sopravvento su di me, ed ero certo che sarebbe successo.
Appena vidi Jenna abbassare ancora una volta lo sguardo, capii di aver sbagliato tutto.
Avevo rovinato ogni cosa per l'ennesima volta.
Ormai non sapevo più cosa fare...
"Se..se non vuoi...lo capisco. So di averti fatto soffrire per molto tempo, ma..." aggiunsi sospirando.
"Luke...non lo so...non so cosa dire. Ci dovrei pensare. Forse è ancora troppo presto. Voglio dire...Tyler mi ha lasciato proprio oggi. Non so se voglio davvero impegnarmi ancora in un'altra relazione. Credo sia troppo presto, e poi...ho ancora troppi dubbi..." il fatto che lei avesse ancora molti dubbi su di me, faceva male.
Mi conosceva da tutta la vita!
Beh...forse era proprio per questo che non si fidava del tutto...
Probabilmente nemmeno io mi sarei fidato di me stesso.
"Che tipo di dubbi? Jen...ho dimostrato di tenere davvero a te! Mi piaci davvero!" insistetti, forse solo perché non ero abituato ad un rifiuto.
"Questo non basta! Saresti disposto a non portarti più a letto altre ragazze? A non limonare più con ogni ragazza che ti capita davanti? Ci hai mai pensato? Avere una relazione significa questo. Saresti in grado di rinunciare a tutto quello che hai sempre fatto?" quelle sue parole mi spaventarono più di qualunque altra cosa.
I dubbi stavano venendo anche a me.
Forse anche io, come Victoria, Michael, e Ashton, non sarei stato in grado di sostenere una vera e propria relazione.
"Io...Jen..." non sapevo cosa dire, e mi sentivo uno stupido.
Come potevo non aver pensato alle conseguenze della mia richiesta?
"Non ci avevi pensato, vero?" abbassai subito lo sguardo.
"Luke...non ti sto dicendo che non vorrò mai essere la tua ragazza. Voglio solo fare le cose con calma. Quando riuscirai a dimostrarmi di poter cambiare, allora accetterò, e sarò la ragazza più felice del mondo. Ma devo fidarmi di te, e...e per ora non ci riesco del tutto..." aggiunse lei sorridendo.
Purtroppo, però, questo non riuscì a tranquillizzarmi.
Non sapevo se sarei cambiato...non potevo farlo così da un giorno all'altro.
"Ma Jen...io pensavo che..." da quando era venuta a casa mia e mi aveva baciato, io avevo dato per scontato che ormai fossimo una coppia, e pensavo l'avesse capito.
Ma mi sbagliavo.
Ci avevo creduto troppo.
"So a cosa pensavi. Ci siamo baciati più volte, ma non è questo che fa di noi una coppia. Mi dispiace di avertelo fatto credere..." Jenna si scusò, ma forse ero io a doverlo fare.
Perché mi sentivo così in colpa?!
"Va bene così...non preoccuparti..." sospirai, per poi lasciarle le mani, e indietreggiare di qualche passo.
"Usciremo ancora. È una promessa. Buonanotte Luke..." lei si avvicinò ancora a me, ma quella volta mi congedò con un semplice bacio sulla guancia.
Avrei tanto voluto sentire ancora le sue labbra sulle mie, ma era giusto così.
"Buonanotte Jen." conclusi con un falso sorriso.
Dopodiché, salii sulla mia moto e partii velocemente.
Non vedevo l'ora di arrivare a casa.
Solo quando entrai mi ricordai che mia madre non ci sarebbe stata.
Avrei voluto parlare con lei...ne avevo bisogno.
Ma come al solito ero da solo.
Non mi restava che chiudermi nella mia stanza.
Mi veniva solo da piangere.
Come avevo fatto a rovinare una serata così perfetta?
Se avessi potuto, sarei tornato indietro nel tempo.
Odiavo ritrovarmi da solo in momenti come quello.
Avevo bisogno di qualcuno, altrimenti avrei passato la notte a piangere come un cretino.
C'erano solo due persone che avrei voluto al mio fianco, ma Victoria era al college, e ormai non poteva più uscire in quanto fosse passata la mezzanotte.
Restava solo Michael.
Così presi il cellulare, e dopo essermi sdraiato sul letto, lo chiamai.
"Chi rompe i coglioni?" Michael rispose dopo pochi squilli con la voce impastata dal sonno.
Probabilmente non aveva nemmeno guardato chi fosse il mittente.
Sapevo quanto odiava essere svegliato.
"Mike...sono io..." singhiozzai non sapendo nemmeno come iniziare.
"Oh merda! Luke! Cos'è successo?" mi chiese subito, e sentii un rumore, segno che si era messo seduto.
"Potresti...potresti venire qua a casa mia? Per favore..." avevo bisogno di un fratello come lui.
Speravo fosse disposto a raggiungermi nonostante l'orario.
"Ehm...Hemmo...io...vorrei venire da te, ma...non posso..." non me lo aspettavo da parte sua.
Cosa c'era che non andava?
"Mike...perché non puoi? Ho bisogno di te...ti prego..." insistetti, ma lui sospirarò, poi sentii un'altra voce in sottofondo.
Non riuscii a capire cosa stesse dicendo, ma riconobbi immediatamente la voce.
"Fanculo! Andate a fanculo entrambi!" avrei dovuto capirlo che Michael avrebbe passato la notte con Victoria.
Era ovvio che nessuno dei due potesse uscire da lì.
Decisi solo di concludere quella telefonata.
Lanciai il cellulare sul letto e ricominciai a piangere sul mio cuscino.
Non potevo nemmeno contare sui miei migliori amici.
Poco dopo, il mio cellulare squillò, e subito risposi, anche se sapevo che non avrei dovuto farlo.
"Senti Luke, sono rimasto qui a dormire con Vicky, e quindi? Ne abbiamo solo approfittato dell'assenza di Isabelle. Non per questo devi avercela con noi." Michael iniziò immediatamente a giustificarsi.
In fondo non potevo dargli torto: loro non potevano sapere cosa sarebbe successo dopo che erano andati via.
"Sì...lo capisco...non importa..." risposi a bassa voce.
"Mi dispiace Luke...te l'ho detto: mi piacerebbe essere lì da te in questo momento, e anche a Vicky piacerebbe. Ma non possiamo uscire dal college. Se vuoi possiamo parlarne al telefono." non sarebbe stata la stessa cosa dire tutte quelle cose al telefono, ma avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno.
"Io...io...Mike, ho combinato un casino..." ammisi, ricominciando a singhiozzare.
"Cazzo, Luke! Cos'hai fatto?" Michael sembrava davvero preoccupato per me, e ciò mi fece sentire un pochino meglio.
"Da dove vuoi che cominci? Forse...dicendodi che Jenna era gelosa e decisamente infastidita dalla scenata che ho fatto a te e Vicky?" sbottai, parlando velocemente.
Non sapevo nemmeno se avesse capito ciò che avevo detto...
"Davvero? Solo per questo? Dovrebbe sapere come sei, dovrebbe sapere quanto sei protettivo con Vicky. Ma in effetti...al suo posto anche io sarei stato geloso..." forse Michael aveva ragione, ma non potevo farci nulla.
Ero sempre stato così, ma per lei dovevo cambiare.
Mi chiedevo solo se ce l'avrei fatta.
"Okay, ma...non è finita qui..." iniziai facendo un grosso respiro per riuscire a continuare a parlare senza singhiozzare troppo.
"Quando l'ho accompagnata a casa...le ho chiesto di essere la mia ragazza..." ammisi senza aggiungere altro.
"Cosa? Ma io pensavo che lei fosse già la tua ragazza! Vi siete baciati davanti a noi, e...e tutto il resto..." evidentemente anche Michael non ci credeva.
Era stupito almeno quanto me.
"Un bacio non fa di due persone una coppia!" quella volta fu Victoria a parlare, ed era la stessa cosa che aveva detto anche Jenna.
In effetti, anche Victoria ed io ci eravamo baciati molte volte, avevamo anche fatto sesso, ma non eravamo mai stati una coppia.
Non avevo pensato a questo.
"Eh che cazzo! Lasciatemi parlare! Jenna non ha accettato! Non mi vuole!" urlai, interrompendo la loro 'amichevole' conversazione.
E come se non bastasse, ricominciai a piangere.
Perché non potevo semplicemente essere forte come i miei migliori amici.
Piangevo più di un bambino...
"Stai scherzando? Come può non aver accettato? È pazza, per caso?" sbottò Michael.
E subito sentii Victoria riprendere Michael per ciò che aveva detto della sua amica.
Lui sussurrò uno 'scusa', poi riportò la sua attenzione a me.
"È strano che abbia detto che non vuole essere la tua ragazza. Ha sempre confermato di essere innamorata di te! Voglio dire...è assurdo!" continuò Michael.
"Ha detto che se voglio stare con lei devo accettare il fatto di non poter più né baciare, né scopare con altre ragazze e...e io...non so se sono pronto a fare questo passo. Non avevo pensato alle rinunce che avrei dovuto fare stando con lei..." quello era ciò che mi aveva detto Jenna, ed io forse non ero ancora pronto.
"Luke! Non puoi essere serio! Avere una fidanzata porta a questo! Non lo sapevi? E comunque...se tieni davvero a lei, e se la ami, allora ce la farai a cambiare per lei. Non sarà facile, ma almeno provaci. Non credo che ti abbia detto di non uscire più del tutto, o di non andare più alle feste, ma stai solo attento a quello che fai. Dimostrale di amarla!" sembrava proprio che l'unico a non capire niente fossi proprio io.
Ma cosa potevo farci?
"E tu, Mike? Ci riusciresti? Cosa faresti al mio posto?" volevo sapere se proprio lui che continuava a dirmi tutte quelle cose, avrebbe agito davvero in quel modo.
"Devi provarci! Io..." iniziò lui, ma sentivo come se non potesse capirmi.
E ciò mi faceva solo innervosire.
"Tu cosa? Hai mai avuto una ragazza?! Io non credo proprio!" forse la mia era solo una provocazione.
Non ne sapevo nulla riguardo.
"Ma che cazzo vuoi?! Mi hai chiamato per avere dei consigli, e io te li sto dando! Non stiamo parlando di me, e nemmeno voglio parlarne! Che cazzo di problemi hai?" avevo decisamente toccato un argomento che non avrei dovuto toccare.
Non avrei dovuto tirare in mezzo Michael, soprattutto perché non sapevo nulla sul suo passato.
"Ma io non so cosa fare!" continuai disperato.
"Vuoi dei consigli da qualcuno che abbia una ragazza? Allora chiama Calum! O chi cazzo vuoi te! Fottiti, Luke! Hai rotto il cazzo!" sbottò lui alzando la voce.
Dovevo avergli ricordato qualcosa di poco piacevole.
Sicuramente era qualcosa di cui non avrebbe voluto parlare.
"No! Mikey!" sentii prima un forte rumore, poi la voce di Victoria sempre più vicina.
"Luke, mi senti? Resta lì! Michael ha lanciato il cellulare per terra. Arrivo subito." ora sapevo cosa fosse stato quel rumore.
"Sì...ti sento..." risposi sospirando.
"Perfetto! Aspetta lì!" dopodiché sentii le loro voci lontane, ma riuscivo a capire cosa stesse succedendo.
"Mikey! Ora calmati, per favore..." Victoria stava evidentemente cercando di calmare Michael, ma anch'io sapevo che i risultati sarebbero stati scarsi.
"Non dirmi di calmarmi, cazzo! Quello stronzo non capisce un cazzo!" lui urlò, e per un secondo pensai che se avesse continuato così, avrebbero scoperto che c'era un ragazzo nel dormitorio delle ragazze.
"Non è uno stronzo! È il tuo migliore amico, e anche il mio! Capisci che si trova in una situazione di merda? Vuole solo essere aiutato!" lei cercò di difendermi, e non potei ringraziarla abbastanza.
"È lui che non capisce me! Mi chiama per dei cazzo di consigli, e poi rifiuta e ignora ogni mia singola parola solo perché io non ho una ragazza! Che cazzo ne sa lui? Che cazzo ne sa se ne ho avute in passato?!" Michael continuava ad alzare la voce, poi sentii un altro rumore forte...molto forte.
Subito dopo un altro ancora, come una porta che sbatteva.
"Vicky! Che cazzo sta succedendo? Vicky rispondimi!" gridai nel tentativo di farmi sentire.
Ero preoccupato più che mai.
"Vicky! Cazzo!" continuai.
"Luke! Eccomi!" fortunatamente Victoria venne a rispondermi.
Potevo tirare un sospiro di sollievo.
"Oh mio dio! Stai bene? Cos'è successo?" non potei far altro che riempirla di domande.
"Certo che sì! Michael non mi toccherebbe mai! Stai tranquillo! È solo che...ha tirato un pugno al muro e ora si è chiuso in bagno. Sono davvero preoccupata per lui...si sarà fatto male..." se non avessi conosciuto così bene Victoria, avrei detto che si stesse sentendo in colpa, anche se in realtà ero io quello che doveva sentirsi in colpa.
Stavo combinando un casino dietro l'altro.
Un giorno o l'altro mi sarei ritrovato completamente solo...
"Lascialo calmare un po'..." le consigliai solo per paura che anche solo inconsapevolmente, Michael potesse fare qualcosa a Victoria.
"No, Luke...io vado da lui adesso! Tu non capisci! Non posso lasciarlo solo! Voglio stare con lui in questo momento! Io...non importa. Aspetta lì. Devo andare da lui..." ancora una volta mi ritrovai a dover aspettare lì in silenzio, ma almeno avrei ascoltato tutto.
"Mikey? Mikey, apri per favore..." Victoria iniziò a bussare alla porta, e riuscii a sentire Michael aprire subito.
Se l'avessi fatto io mi avrebbe mandato via con un insulto...
"Che cazzo vuoi?" sbottò ancora Michael.
"Sapere come stai. Ti fa male?" probabilmente lei stava parlando riguardo al pugno che Michael aveva tirato al muro.
Era ovvio che gli facesse male.
"A chi importa?!" commentò lui.
"A me importa! E ora fammi il favore di andarti a sedere. Vado a prenderti un po' di ghiaccio." per un paio di minuti non sentii più nulla.
Quasi mi stavo stancando di restare lì in attesa...
"Va meglio?" Victoria ricominciò a parlare dopo quel lungo silenzio.
"Credo...credo di sì..." rispose lui.
Sentivo le loro voci più vicine, forse erano seduti sul letto.
"Dico davvero, Mikey...non devi preoccuparti di nulla. Non finché sarai qui con me." sorrisi sentendola parlare in quel modo.
Non era mai stata una da frasi sdolcinate, ma quella volta era diverso.
Era stata davvero gentile con Michael.
"Mi dispiace per come ti ho trattata..." quella era anche la prima volta che sentivo Michael davvero dispiaciuto, e faceva bene ad esserlo.
"Non fa niente. Ora andiamo a dormire, okay? Abbiamo entrambi bisogno di riposo, soprattutto tu! Dai, vieni qui..." a quel punto sentii un lieve rumore, forse si stavano mettendo sotto le coperte.
"Vicky? Mike? Ci siete? Io sono ancora in linea..." in qualche modo cercai di farmi sentire.
Davvero si erano dimenticati di me?
"Seriamente ragazzi? Comunque buonanotte anche a voi, eh..." continuai, ma ormai non mi restava altro che attaccare.
Beh...almeno ora non piangevo più.
Forse perché ero preso dalla loro storia...se così si poteva chiamare.
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Forbidden Love 2 // 5sos
FanfictionOrmai le cose stavano cambiando...io stavo cambiando. Pensavo non potesse accadere, ma forse mi sbagliavo. Dovevo solo capire quale fosse la causa di tutto questo, e non sarebbe stato facile, perché non lo sapevo nemmeno io, e probabilmente non l'av...