Capitolo 1188

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Non ci sono tante culle come in una nursery,ma solo tre incubatrici e siccome nelle altre due,ci sono due cartellini azzurri,il mio sguardo va subito sulla prima a partire da destra. La riconosco subito,anche se l'ho vista per pochissimi minuti e poi il mio occhio cade sul cartellino,attaccato davanti.

"Emily Baldasseroni nata il 13/09/2023 alle ore 16:18".

La mia principessina non aveva rispettato la scadenza prefissata,ma sono contento di vederla e anche se ancora é piccolina e avrà bisogno di più attenzioni,sono felice che stia bene. Tutti rimangono ammaliati a guardarla dal vetro,facendole moltissimi complimenti e anche Alex prova a guardare,ma essendo troppo basso,Conrad lo prende in braccio.

C: hai visto come é bella la tua sorellina?

Al: ma é minuscola.

B: anche tu eri piccolo appena nato.

Al: non così: io ero già un ometto,me lo ha detto la mamma.

R: allora va bene così.

Rosanna guarda sia me che Conrad,facendoci capire di lasciar cadere lì il discorso: Alex non aveva ancora accettato l'idea di una sorella e contraddirlo anche se solo nelle minime cose,non era una cosa azzeccata da fare.

S: Simo é davvero bellissima.

B: grazie Sà.

An: assomiglia molto a te sai.

S: Andre ho appena detto che é bellissima: come puó assomigliare a mio fratello?

Al: papà é bellissimo zia.

B: non mi serve dire altro.

An: mi dispiace Sara,ma i bambini sono la voce della verità.

Mia sorella tira una pacca dritta nello stomaco di Andrea,facendo scoppiare Alex a ridere: noi siamo abituati alle maniere molto "gentili" di Sara e ormai anche Andrea.

P: ha i lineamenti eleganti di Emma peró.

Al: no,nonno: lei non é come la mamma. Io sono come lei.

R: tesoro entrambi assomigliate sia alla mamma che al papà.

Al: io assomiglio a loro: lei é solo uguale agli altri bambini,solo che ha la coperta rosa.

C: Alex non parlare così.

Fortunatamente Alex chiede scusa,senza bisogno che nessuno glielo chieda: era un bambino molto educato,ma ogni tanto andava ripreso e grazie a Dio,ascoltava sempre Conrad. Anche io ed Emma sapevamo essere severi quando serviva,ma vedere che anche il nonno,che solitamente lo spalleggia in tutto,gli dice di non fare una cosa,gli fa capire che é davvero sbagliata.

C: e comunque,non sforzatevi a cercare somiglianze: é tutta suo nonno.

Questa frase ormai é diventata un cult da parte sua: avremmo potuto avere mille figli che ci scommetto tutto quello che ho,lo avrebbe detto ogni singola volta. Dopo la sua battuta,restiamo a guardare la piccolina ancora per qualche momento,poi torniamo nella sala d'attesa. Alex,va a giocare nell'area dei bambini con i genitori di Emma mentre io,mia sorella ed Andrea restiamo con mio padre. Prima non avevo avuto il tempo né la mente libera per farlo,ma ora mi faccio finalmente raccontare come é andata. Mio padre non tralascia nessun dettaglio,dal loro pranzo "divertente" al momento in cui le si sono rotte le acque e poi tutto il tempo che hanno passato in ospedale. Ringraziarlo non é sufficiente e anche se mi piacerebbe pensare il contrario,non credo che avrei potuto fare di meglio: era riuscito a gestire Emma nel miglior modo possibile. Andiamo poi tutti al bar dell'ospedale,più che altro perché Alex vuole la sua merenda,ma anche per riempire un po' l'attesa. Non possiamo fare molto visto che entrambe dormono,quindi per passare il tempo ci mettiamo a parlare. I genitori di Emma non avevano avuto problemi a lasciare il lavoro all'improvviso: Conrad perché era di fatto il capo di sé stesso e Rosanna perché aveva un orario che poteva gestirsi da sola. Mia sorella invece,aveva avuto due giorni liberi dall'ospedale e aveva voluto tenere Alex,visto che tra qualche giorno avrebbe ricominciato l'asilo. Io ero nel bel mezzo della scelta di tutte le foto dello shooting quando ho ricevuto la chiamata di mio padre: ho lasciato tutto senza pensarci un attimo e sinceramente non mi sarebbe importato di quando sarei andato a finirlo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora