Capitolo 1298

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Em: papo...

B: no,ascoltami: non devi preoccuparti di niente. Tu devi parlare come riesci e solo io e la mamma possiamo correggerti: se qualcuno osa dirti qualcosa,tu non devi farci caso e devi venire a dirlo a me. Capito?

Em: va bene papo.

B: tu sei perfetta come sei amore e se non parlassi così non saresti più la principessa che amiamo tanto. Di sicuro non ti devi far mettere i piedi in testa dalla prima papera di gomma che tuo nonno va a trovare.

Em: perché é una papera di gomma?

B: tu fidati e basta: se la tocchi da qualche parte rischi che scoppi come un palloncino.

Emily continua a guardarmi confusa,ma non posso di sicuro spiegarle cosa intendo con queste espressioni,tuttavia non riuscivo a tenermele oltre in gola.

Em: ma ora lei é la mia nuova nonna?

B: lei non é un bel niente amore. Tuo nonno puó fare quello che vuole,ma ti garantisco che quella finta bellona cattiva non metterà un piede in casa nostra.

Em: anche se la mamma é bella,non ha mai detto quelle cose così butte a nessuno.

B: amore ma perché la tua mamma è bella dentro oltre che fuori e non credere a quello che ha detto: sai che la mamma odia doversi allontanare da te.

Em: lo so,infatti non le credo più nemmeno un po' papo.

B: brava la mia principessa.

Le do un bacio sulla fronte,stringendomela di nuovo tra le braccia: le persone potevano farmi qualunque cosa,ma chi toccava i miei figli entrava di sicuro nella mia lista nera.

Em: posso andare a giocare in camera?

B: cosa ne dici se prima facciamo la doccia,così poi sei tutta profumata e pulita per quando arriva la mamma stasera?

Em: va bene,ma voglio andare nella vasca.

B: no,oggi era il turno della doccia.

Em: dai papo...voglio la vasca...

B: niente dai papo: la sai la regola.

Emily alza gli occhi al cielo sbuffando,ma questa volta non mi avrebbe convinto: adorava lavarsi nella vasca,ma non si poteva fare sempre quindi doveva alternare e ieri aveva già fatto un'eccezione,approfittando del fatto che Emma non ci fosse. La prendo in braccio e andiamo di sopra così le faccio la doccia,mettendole un pigiamino pulito per stare in casa e poi la lascio in camera sua a giocare,lasciando la porta aperta per poterla sentire. Torno di sotto e mi metto a guardare la televisione,fino a quando sento suonare e quando vado ad aprire,vedo mio padre.

B: apprezzo che tu sia passato,ma se vuoi parlarmi della Barbie passo,ok?

P: ha un nome Simone.

B: certo,buon per lei.

P: puoi essere civile almeno con me?

Il suo sguardo sembra pregarmi davvero,quindi gli faccio segno di accomodarsi e andiamo entrambi a sederci in cucina,dove gli verso un bicchiere di Spritz.

P: ascolta io lo so che non é stato un primo incontro perfetto,ma...

B: dai,adesso lei non c'é: dimmi la verità. Dimmi che te la tieni intorno solo perché te la fai. Ti prego dimmi così,perchè per quanto orribile possa essere,sarebbe la cosa più sensata.

So che sarebbe una delle cose più stupide da fare,soprattutto alla sua età,ma sarebbe comunque meglio che stare seriamente con una del genere.

P: Simo non la conosco da tanto e quindi non é ancora nulla di così serio,ma non si tratta solo di quello.

B: beh per lei sembra qualcosa di serio,e anche l'anello che ha al dito lo fa sembrare.

P: era solo un regalo Simone e ha scelto lei di metterselo a quel dito,non gliel'ho messo io.

B: allora dovete fare un breefing perché lei non mi sembra sulla tua stessa onda.

P: l'hai vista? É normale che non sia sulla mia stessa lunghezza d'onda.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora