Capitolo 1227

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Mi sorride,alzando il sopracciglio con quel suo solito modo malizioso e forse inizio a capire cosa intenda con il termine "superficiale" e non so nemmeno perché sono arrivata a pensare che potesse esserci qualche cosa di negativo.

B: allora,se io dovessi ragionare con qualcos'altro anziché con la testa e con il cuore,posso dire che vedo una ragazza da urlo.

Il suo sorriso rimane fermo sul suo viso,mentre i suoi occhi iniziano a percorrere la mia figura riflessa sullo specchio e le sue mani si posano sui miei fianchi.

B: sei pronta a sentirmi parlare senza filtri?

E: ma non eri stanco tu?

B: per ammirarti e farti complimenti,mai.

E: ok,gioco secondo le tue regole: vai.

B: perfetto. Allora partiamo dalle tue gambe.

Simone si abbassa di poco,giusto per riuscire ad accarezzarmi le gambe,partendo dalla caviglia fino alle cosce,fermando poi le mani sui miei fianchi. Lo conosco abbastanza da sapere che le sue intenzioni sono molto più che buone,ma so anche che in minima parte lo diverte stuzzicarmi in questo modo.

B: personalmente le adoro: lo sai che se potessi te le staccherei e me le porterei con me tutto il tempo. Le adoro in ogni loro centimetro.

E: woah...anche se continuo a trovare inquietante il fatto di staccarmi le gambe,grazie.

B: di nulla: ora sto semplicemente facendo la mia prima analisi.

E: ora a cosa vuoi passare?

B: beh,visto che sono qui direi ai tuoi fianchi e al tuo sedere.

E: va bene.

Mi lascio scappare una piccola risata,ma cerco di trattenermi visto che Simone sta stringendo le mani sui miei fianchi e poi la mia risata se ne va completamente nel momento in cui mi sento letteralmente "strizzare" il fondoschiena.

E: ehy!

B: oh dai,lo so che ti piace.

E: forse,ma non lo ammetteró mai.

B: dopo sei anni non serve che lo ammetti,ma come vuoi. Comunque,torniamo a noi: il tuo sedere é da perdere la testa e sembra fatto di marmo,mentre i tuoi fianchi li adoro a prescindere.

E: perché a prescindere?

B: perché lo sai che basta che li muovi di poco e non capisco più niente.

Questa volta non mi trattengo e scoppio a ridere perché in effetti su questa cosa mi avevano spesso preso in giro anche i nostri amici: a volte beccavano Simone a fissarmi letteralmente anche solo mentre camminavo.

B: non prendermi in giro,io a differenza tua ammetto le mie debolezze.

E: ok,allora credo sia giusto che io ammetta le mie: mi piace da morire quando mi tocchi il sedere o il resto in generale.

Prendo le sue mani togliendole dai miei fianchi e mettendomi le sue braccia attorno alla pancia,lo stringo intorno a me. Simone si lascia trasportare subito e segue i miei movimenti,infilando la testa tra i miei capelli e fermandosi ad annusarmi il collo.

B: hai messo anche il profumo alla vaniglia cavolo.

E: beh so quanto ti piace.

B: oh lo so che lo sai. Io peró dovrei finire un discorso,ma tu sei una sirena.

Lo osservo mentre apre gli occhi mordendomi leggermente la spalla: mi chiamava così da un paio di anni,precisamente da quando eravamo andati a vedere un film a Malta. Tra le varie scene ce n'era una leggermente spinta,dove il ragazzo veniva ammaliato dalla sua fidanzata in un momento non molto opportuno e per questo l'aveva chiamata così.

E: beh continua se vuoi,sono curiosa ormai.

B: perfetto. - mi da un bacio sulla spalla - Poi posso spendere due parole sulla tua schiena che forma una vera e propria curva perfetta con il tuo sedere.

Mi sfiora la schiena con il dito,percorrendola tutta lungo la mia spina dorsale,facendomi venire letteralmente i brividi,soprattutto per il modo in cui i suoi occhi rimangono fissi nei miei mentre lo fa.

B: arriviamo poi al tuo seno che tu preferivi prima. Beh,io lo adoravo prima e non posso non amarlo anche adesso,ma questa penso sia solo una debolezza di noi maschi.

E: lo avevo capito: già dopo la nascita di Alex,se avessi potuto avresti fatto i salti di gioia.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora