Capitolo 1265

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Emily mi da un bacio sulla guancia,stringendosi al mio collo e dopo un altro passo arriviamo davanti ad una sorta di scivolo con dietro una grande costruzione di plastica che dovrebbe riprodurre una sorta di castello.

A: é qui dietro mamma.

Alex ci indica la parte dietro a questo castello di plastica e quando ci spostiamo,la vediamo seduta con le ginocchia contro il petto. Quando Emma si piega sulle ginocchia per poterle parlare,lei alza lo sguardo e vediamo che ha gli occhi completamente pieni di lacrime.

X: devi...devi andare via,perché se...se mi trova,poi trova anche loro due.

Indica con lo sguardo Emily ed Alex che si é messo vicino a me,riuscendo a stento a parlare tanta é la paura che qualcuno possa essere venuto a cercarla.

E: no,ascoltami devi stare tranquilla. Nessuno vuole farti del male.

X: se quegli uomini vestiti di blu mi trovano,mi riporteranno da lui.

E: no,loro non sono qui per te.

X: li hai chiamati tu?

E: no,non l'avrei mai fatto. Ascolta,sono qui per controllare che non ci sia nessuno che dia fastidio ai bambini.

Continua a restare rannicchiata su se stessa e a piangere,tremando addirittura per la paura,mentre Emma prova a tranquillizzarla,appoggiando una mano sul suo ginocchio.

X: va tutto bene qui ragazzi?

La voce che proviene da dietro di noi,ci fa subito voltare lasciandoci sorpresi perché non ci aspettavamo di ritrovarci davanti proprio uno di quei due poliziotti.

B: sì non si preoccupi,grazie.

X: la ragazza sta bene?

Piega leggermente la testa,osservando la ragazza ancora seduta davanti a noi che nel momento in cui lo vede,inizia a tremare ancora di più.

E: lei...é mia figlia ed é caduta mentre giocava con...

B: con i suoi fratelli.

Mi giro di poco per fargli vedere Emily,rannicchiata tra le mie braccia ed Alex che é sempre rimasto attaccato alla mia gamba. Ho percepito subito che Emma era nervosa e quindi l'ho aiutata,reggendole il gioco.

X: beh siete due genitori giovani allora.

B: già,abbiamo iniziato presto,ma la fortuna é che portiamo anche bene gli anni che abbiamo.

Il poliziotto si mette a ridere per la mia battuta e questo da il modo ad Emma di convincere la ragazza ad alzarsi. Nonostante questo lei rimane dietro ad Emma,ancora spaventata che le possa capitare qualcosa.

B: Alex,perché non vai con la mamma ad aiutare tua sorella?

A: va bene papi.

Faccio l'occhiolino ad Alex perché ha capito subito il motivo per cui io ed Emma abbiamo detto questa piccola bugia,così si allontana con loro due.

X: e tu come ti chiami bella bimba?

Em: papo dice che non posso pallae con chi non conocco cusa.

X: ah. - sorride - Il tuo papà ha ragione allora.

B: si chiama Emily e ha un po' di problemi a fidarsi.

X: non avrai paura di noi,spero.

Em: io non ho paua,ma non mi potteai via dal mio papo!

Emily si stringe ancora di più al mio collo,riuscendo quasi a soffocarmi e questa sua reazione fa scoppiare a ridere l'uomo in divisa davanti a noi.

B: la scusi,ma siccome le abbiamo detto che il vostro lavoro é punire chi fa cose brutte...

X: crede che possiamo portarla via,se qualche volta fa arrabbiare,giusto?

B: esatto.

X: non é la prima che lo pensa e poi ho tre figli anche io,non si preoccupi.

Con lo sguardo mi indica Emma che con Alex e la ragazza sono andati a sedersi sulla panchina: grazie a Dio Emily non sembra aver capito fino in fondo tutta la situazione,altrimenti avrebbe iniziato a fare domande.

Em: alloa non mi potti via?

X: beh devo ammettere che sei una bambina molto dolce ed educata,ma credo che ti lasceremo per sempre con il tuo papà e la tua mamma.

Em: acche se a votte cobbino dei paticci?

X: sì,ma cerca comunque di non combinarne troppi.

Em: hai settito papo? Non mi potteanno mai via!

B: non glielo avrei nemmeno permesso principessa.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora