Capitolo 1343

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Un normalissimo e semplice bacio che peró basta a lasciare Emma senza parole,infatti quando mi allontano,la vedo guardarmi confusa.

E: possibile che le cose non vadano mai come le programmiamo?

B: non so nemmeno perché abbiamo provato a programmarlo...quando si tratta di figli,é sempre successo così.

E: sembravi scosso...

B: anche tu Emma. Non che non sia una cosa importante,ma mi hai fatto spaventare a morte.

E: scusa,ma...io non sapevo come l'avresti presa.

B: come vuoi che la prenda: non posso che essere felice.

Finalmente sul viso di Emma compare un piccolo sorriso e le sue labbra,prima distese in una linea dritta,si curvano leggermente verso l'alto prendendo la mia mano tra le sue.

B: non ci credo....ecco perché eri tutta strana oggi.

E: non ero strana.

B: certo che lo eri,specialmente per la storia di Alex.

Solo ora mi ricordo della frase di Emma quando aveva detto che ci mancava un altro bambino: in effetti oggi aveva leggermente esagerato nel voler sapere cosa avessi saputo da Alex.

E: questo é quello che mi preoccupa Simo.

B: cosa? Alex?

E: beh sì,ma tanto lui quanto Emily. Come faremo a dirglielo?

B: con le parole? Dicendogli che avremo un altro bambino?

Non riesco a capire questo timore da parte di Emma,dato che anni fa avevamo già detto ai ragazzi che ci sarebbe piaciuto ampliare la famiglia.

E: Simo possibile che non capisci?

B: cosa? Lo sapevano: é vero,non é successo prima,ma é successo ora.

E: Simo,Alex ha diciassette anni e quindi come pensi che ci guarderà quando glielo diremo?

B: ma dai Emma. - trattengo la mia risata - Penso sia da un pezzo che con la sua intelligenza,abbia capito come si fanno i bambini.

E: questo lo so,ma un conto é saperlo in generale,un conto é sapere che i suoi genitori lo hanno fatto a pochi metri da lui.

Se prima ho cercato in tutti i modi di frenare la mia risata,ora non ci riesco e mi lascio andare: Emma era sempre rimasta la stessa di sempre,preoccupata per ogni minima cosa.

E: non ridere forte che svegli tutti! E soprattutto non di me.

B: non rido di te,ma...Emma non puoi essere seria. Alex sa tutto perfettamente e anche fin troppo bene.

E: ora non esagerare: lui é ancora un ragazzo.

B: un ragazzo che ha una fidanzata da un anno e con la quale non credo giochi più a nascondino da un pezzo,quindi...

Senza rendermene conto continuo a sorridere pur sapendo quanto questo argomento le dia fastidio e infatti,nemmeno un secondo dopo,mi ritrovo un cuscino sbattuto sulla faccia.

E: sei un cretino! Smettila di dire queste cose!

Emma si alza,mettendosi davanti a me con le mani appoggiare ai fianchi e guardandomi in modo seccato,ma risultando come sempre molto buffa e poco credibile.

B: dai,vieni qui! - le prendo la mano e la faccio sedere sulle mie gambe - Lo stress non va bene per il bambino.

E: non cominciare...

B: shh...niente paranoie da mamma e lascia che ti aiuti a rilassarti.

Con la mano le accarezzo la guancia,scendendo poi a sfiorarle il collo e iniziando così a baciarla. Inizialmente sento che ha capito che sto cercando di farle cambiare argomento,ma quasi subito dopo per lei é inevitabile lasciarsi andare. Continuiamo a baciarci per un paio di minuti per poi allontanare le nostre labbra e unire le nostre fronti.

E: sei tremendo sappilo.

B: perché? Volevo solo darti un po' di baci.

E: certo e anche farmi smettere di parlare.

B: beh...quella é stata una dolce e piacevole conseguenza.

Come sempre le mie battute riescono a farla sciogliere e a farla ridere,tanto che per silenziare la sua risata,si appoggia sulla mia spalla.

E: e a Emily? Che diremo?

B: oh Emma dai,lascia perdere. Vedrai che quando domani glielo diremo,loro...

E: non ci penso nemmeno! Non riesco a dirglielo domani.

B: invece sì. Dobbiamo dirglielo subito.

E: no Simo....per favore: devo pensare a come farlo prima e...

B: e niente. Ora basta paranoie e ansie.

Le prendo la testa tra le mani,posando un leggero bacio sulla sua fronte per poi aiutarla ad alzarsi,alzandomi a mia volta.

E: Simo ascolta...

B: no...ora tu vai di sopra che andiamo a letto. Ci penso io a portare Emily.

Conoscendo la sua testardaggine,pensavo volesse continuare a ribattere,invece mi fa un piccolo sorriso e rientra,andando a dare un piccolo bacio ad Emily per poi andare subito di sopra. La seguo dentro e vado a prendere quel sacco di patate di Emily sul divano: é leggerissima,ma quando bisogna tirarla su a peso morto,é un macigno. La sistemo nel suo letto,rimboccandole le coperte e dandole un piccolo bacio tra i capelli. Vado poi velocemente in bagno e prima di andare a dormire,passo davanti alla camera di Alex dove prima di entrare,busso.

A: sì?

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora