Capitolo 1262

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Lascio che sia Emma a guidarci tra le stradine,perché so che sceglierà quelle meno trafficate e mi limito a restare in fondo rispondendo a tutte le domande che come al solito Emily mi fa su ogni cosa che il suo sguardo incontra. Dopo circa dieci minuti arriviamo al parco e giusto il tempo di appoggiare e legare le biciclette che Alex ed Emily corrono verso i giochi.

E: non correte così cavolo.

B: non penso serva più dirglielo.

E: lo so,ma qui ci sono i sassi e se cadono si fanno male.

In effetti non ha tutti i torti,perché questo parco a differenza degli altri é privato e ha una pavimentazione ghiaiata che gli permette di essere più pulito. La ragazza dai capelli biondi rimane vicino ad Emma,ma vediamo Emily correre verso di noi e andare da lei a prenderle la mano.

Em: voi venie con noi a giocae?

X: io...

E: vai pure con loro dai.

B: sì,almeno siamo sicuri che non faranno dei pasticci.

X: va bene grazie.

E: puoi lasciarmi la tua borsa se vuoi.

X: non so...

E: non ci guarderó dentro te lo assicuro.

La ragazza rimane a guardare Emma per qualche secondo poi peró Alex inizia a chiamarla,così si convince e dopo aver lasciato la borsa ad Emma,se ne va con Emily.

B: cosa pensi abbia lì dentro da non fidarsi a lasciartela?

E: non lo so,ma ha fatto così anche stamattina prima di lasciarmela,comunque non ho intenzione di guardare.

B: ci sediamo là?

E: sì così li abbiamo sott'occhio.

Andiamo a sederci su una delle panchine che contornano il parco,che essendo domenica pomeriggio é già pieno di famiglie. Siamo praticamente nel quartiere di fianco al nostro e di vista conosciamo alcune persone,che salutiamo con un cenno,ma per il resto non sembra esserci nessuno che conosciamo davvero. Mentre siamo seduti rilassati a guardare i bambini,sento il telefono vibrarmi nella tasca e quando lo prendo,trovo un messaggio di Alex che mi lasci un po' sorpreso.

E: qualcosa non va?

B: no,niente: é Alex che mi ha chiesto se domani posso andare a Milano.

E: é successo qualcosa?

B: no,dice che dobbiamo solo parlare di alcune cose per il disco e che sarebbe meglio farle il prima possibile.

E: strano,di solito te lo dice per tempo.

Il messaggio di Alex mi ha preso alla sprovvista proprio per questo perché di solito quando si trattava di andare a Milano,mi diceva le cose con preavviso,visto che ho una famiglia con cui organizzarmi.

B: cosa faccio?

E: che domanda é? Se ha bisogno,vai.

B: non so se torno in giornata o no. Sei sicura di riuscire a gestirli tutti e due?

E: non preoccuparti,non é la prima volta e poi io fino alla settimana prossima non devo andare da nessuna parte.

B: grazie mille. Mi dai due minuti che gli telefono?

E: certo,li controllo io.

Mi sorride,dandomi un bacio sulla guancia,così mi alzo e vado a chiamare Alex che mi conferma quello che mi ha scritto,dicendomi che con molta probabilità sarei tornato in giornata. Chiudo la telefonata e vedo Emma tornare verso la panchina,con la cuffia di Alex in mano.

B: e quella?

E: ce l'aveva nella tasca della giacca e non se lo ricordava. Gli é caduta e quindi ho fatto che tenerla io per evitare di perderla. - viene a sedersi vicino a me - Allora?

B: mi ha detto che non é niente di ché e che se parto domani mattina,in serata dovrei essere a casa.

E: allora vai tranquillo: tanto i loro orari a scuola sono consecutivi.

Alex iniziava alle otto,mentre Emily alle nove e poi finivano al contrario,ovvero Emily prima e Alex dopo,quindi a livello logistico non sarebbe stato un problema,solo che mi secca quando devo andare senza preavviso. So che anche Emma ha i suoi impegni e anche se non deve andare a Milano,lavora a casa e quindi per noi é sempre meglio organizzarci. Emma sta guardando alcuni messaggi nel suo cellulare,quando vedo Emily venire verso di me.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora