Capitolo 1290

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Em: scusa Lily,non volevo.

L: non preoccuparti. - le fa l'occhiolino - Adesso diró ad Emma di prenderli anche per te.

Em: sì! Grazie,sono buonissimi!!

B: ci manca solo altra roba dolce a casa nostra.

Casa nostra era peggio della casa di Hansel e Gretel: ogni novità entrava a far parte della nostra dispensa e non solo per accontentare i bambini,ma anche la mamma. Grazie a Dio tutti avevamo un metabolismo in grado di bruciare quello che mangiavamo,altrimenti sarebbe stato davvero un problema.

Em: no dai papo,prometto che non ne mangio più così tatti.

B: promettilo davvero peró.

Em: prometto.

Mi da il mignolino della mano e lo stringe al mio per sancire la sua promessa,ma so benissimo che sarebbe stata valida per poco vista la sua golosità.

B: vieni,che adesso dobbiamo andare. Saluta.

Em: ciao Lily! Spero di venire qui da te pretto.

L: guarda che ci vediamo stasera piccolina.

Em: davvero?

B: certo amore: Lilia viene a cena da noi per salutare la mamma e Alex che ritornano.

Em: evvai! Mi porti i cioccoatini allora?

B: Em...

L: va bene,ti porto quelli che ho avanzato intanto che Emma ti compra il pacchetto nuovo.

Em: grazie!!

Emily ritorna verso di lei,andando ad abbracciarle le gambe: anche i bambini si erano affezionati molto a lei,soprattutto perché a volte capitava che a causa dei nostri impegni,lei li tenesse per noi. Emily si allontana e viene da me,così la prendo in braccio e andiamo verso la porta.

L: grazie per essere venuti.

B: non dirlo nemmeno,ci vediamo stasera.

Mi sporgo per darle un bacio sulla fronte e dopo averla salutata ancora una volta,io ed Emily ce ne andiamo,tornando in macchina e mettendoci in strada verso il ristorante in cui mi aveva dato appuntamento mio padre. Non che mi stupisse il fatto che avesse scelto un posto molto rinomato,ma questa volta non capivo il bisogno di scegliere un posto così elegante. Dopo tutto eravamo solo noi tre e per di più era un semplice pranzo: anche se avesse dovuto dirmi qualcosa di importante,non era necessario tutto questo. Arriviamo circa quindici minuti dopo l'orario concordato,perché purtroppo ci siamo trattenuti un po' di più da Lilia e poi il traffico non mi ha aiutato per niente. Parcheggio davanti al ristorante e scendiamo subito,giusto il tempo di slacciare Emily dal suo seggiolino.

Em: papo,dov'é il nonno?

B: deve essere già dentro amore.

Em: allora andiamo che ho fame.

B: ma se hai mangiato i cioccolatini poco fa.

Em: papo quello era solo un assaggio prima del panzo.

Lo sguardo di Emily mi fa scoppiare a ridere perché dà questa cosa per scontata,guardandomi come se fossi l'unico a non capirlo. Le prendo la manina ed entriamo,fermandoci vicino all'ingresso e cercando l'attenzione di un responsabile di sala o di uno dei mille camerieri che stanno facendo avanti e indietro.

B: mi scusi?

X: sì,mi dica.

B: dovrebbe esserci una prenotazione a nome Baldasseroni.

X: ah,certo. Mi segua,la stanno già aspettando al tavolo.

Come sospettavo,conoscendo la puntualità di mio padre,era già arrivato,ma non capisco perchè abbia detto che "mi stanno aspettando",visto che c'è solo mio padre. Immagino sia stata soltanto una forma di cortesia,così seguiamo il ragazzo,ma mano a mano che percorriamo la sala,vedo mio padre di spalle,seduto al tavolo di fianco con una ragazza dai capelli lunghi neri. Pensando a quanto piaccia a mio padre fare il playboy della situazione,immagino sia una normale cliente e che lui l'abbia invitata a sedersi mentre ci aspettava. Quando peró arriviamo al tavolo,vedo che davanti a lei é tutto apparecchiato e che aveva anche già iniziato a bere qualcosa.

X: signore,é arrivata la persona che stava aspettando. Vi lascio un po' di tempo poi ritorno per ordinare.

P: grazie mille.

Mio padre lo conceda con un sorriso,poi si alza per salutare Emily,ma io sono troppo occupato ad osservare questa ragazza. Avrà più o meno la mia età e sembra una di quelle influencer che si vedono su Instagram,anche se il modo in cui é vestita suggerirebbe un altro tipo di lavoro.

P: Simone? - mi scuote la spalla - Simo ci sei?

B: sì scusa.

Cerco di riprendermi un attimo guardandomi intorno e vedo che Emily é ancora vicino a me e sta guardando quella ragazza esattamente confusa come me.

Em: chi é papo?

B: io non lo so...

P: perdonatemi. Simone volevo presentarti Federica. Federica,lui é Simone mio figlio.

B: Federica...?

La ragazza si alza,allungando il braccio per porgermi la mano quindi gliela stringo,non senza un attimo di esitazione perché spero non sia semplicemente una delle conquiste di mio padre e che abbia avuto la stupida idea di portarla ad un pranzo con mia figlia.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora