Capitolo 1278

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Pensavo che sapesse cosa fosse,essendo in questo ambiente da molti anni,ma in fin dei conti non mi sorprende il fatto che non glielo abbiano mai accennato,anche perché sarebbe un modo per renderla libera.

E: andresti a vivere da sola,ma per la legge io e Simone dovremmo accertarci che non ti manchi niente,che tu vada a scuola e che i soldi che ti da lo stato vengano usati solo per te.

B: woah amore,hai saputo tutte ste cose da tuo padre?

E: anche,ma soprattutto dai molti episodi di Laws'n Lies.

Simone mi accenna un sorriso scuotendo di poco la testa,perché quella era da un paio di anni la mia serie TV preferita,in cui si parlava di una famiglia di avvocati che svolgevano il loro lavoro per combattere la corruzione all'interno del loro stesso sistema.

L: non dovete farlo. Se dite che mi devono credere,io posso tornare anche nella casa famiglia: non si sta poi così male.

E: non ti faremo tornare là: domani telefoneró a mio padre e troveremo un modo.

L: ma se non lo troviamo?

B: credimi suo padre lo troverà e per noi non sarà un problema occuparci anche di te.

L: ma perché lo volete fare? Nessuno ha mai fatto delle cose per me,senza volere niente in cambio.

Dal suo tono di voce,riesco a percepire la delusione che ha avuto in questi anni e capisco che possa dubitare di noi da questo punto di vista,perché lo farei anche io se fossi al suo posto.

B: ascolta se pensi che lo facciamo per i soldi,non é così: da quel punto di vista non abbiamo nessun tipo di problema,anzi se ti dovesse servire qualcosa in più noi possiamo aiutarti anche in quello.

L: e allora...perché lo fareste?

E: credo di poter parlare anche per Simone,ma avendo due bambini non posso permettere che tu non possa avere una vita normale. Se ne avessero bisogno i miei figli,vorrei che qualcuno li aiutasse.

B: purtroppo sono tanti i ragazzini che come te vivono questa situazione e ovviamente anche se si vorrebbe fare qualcosa per tutti,non si puó,ma aiutare te significa comunque fare qualcosa.

Io e Simone cercavamo sempre di aiutare come potevamo,a partire da alcuni eventi che facevamo per beneficenza ad alcune visite che facevamo ai bambini che purtroppo si trovavano in ospedale. Essendo ormai diventati da anni dei personaggi pubblici era giusto che usassimo la nostra immagine non solo per noi stessi,ma anche per gli altri,specialmente i bambini.

L: io non so se riusciró mai a ringraziarvi.

E: per ora aspetta a farlo,stiamo solo parlando di come potrebbe andare ed é meglio aspettare,ma se anche non dovesse andare come abbiamo detto,tu non devi preoccuparti: non ti lasciamo da sola.

B: imparerai presto che noi Baldasseroni e Muscat non ci arrendiamo mai quando di tratta delle persone a cui teniamo.

Appena finisce di dire questa frase,Simone cerca il mio sguardo ed io non riesco a non sorridergli: questo era diventato un po' il motto della nostra famiglia in questi anni ed era nato da un'idea di Alex ed Emily,ora non ricordo nemmeno più come.

L: sono i vostri cognomi vero?

E: il mio é Muscat perché sono di Malta,mentre il Baldasseroni é lui.

B: io sono completamente di Roma al cento per cento.

L: anche io lo sono perché i miei genitori erano di Roma.

E: sei sempre stata qui? Intendo con le famiglie che hai cambiato,avrai cambiamo molti posti.

L: no,ho cambiato solo zona,ma non ho mai lasciato Roma.

B: e come si fa? É impossibile non lasciarci il cuore e poi anche se si volesse andare via,il raccordo lo rende un po' difficile.

Questa volta non riesco a non scoppiare a ridere perché quando penso che abbia smesso di dire cavolate,trova una battuta ancora più divertente di quella di prima. Anche Lilia sembra averla trovata molto divertente,perché si mette a ridere,mettendosi peró la mano davanti alla bocca per non svegliare Alex.

B: tranquilla,non lo svegli nemmeno con le cannonate come sua madre.

E: stasera sei in forma Mr. Simpatia.

B: peró non é permaloso come lei tranquilla. Il mio campione la prende sempre sul ridere.

E: continua a fare il simpaticone e già che ci sei,porta su il tuo campione.

B: agli ordini.

Simone si alza,portando la mano dritta davanti alla fronte,imitando un soldato sull'attenti e andando a prendere poi lentamente Alex in braccio per andare poi verso le scale.

L: potrei andare anche io a dormire,perché sarei un po' stanca.

E: certo,non devi nemmeno chiedere. Vieni che ti accompagno.

Ci alziamo anche noi dal divano e saliamo al piano di sopra,vedendo Simone che entra nella camera di Alex,mentre io porto Lilia in quella degli ospiti.

E: ti ho lasciato un pigiama là sulla sedia. Se devi andare in bagno non farti problemi ad andare perché tanto non sveglieresti nessuno,stessa cosa se hai sete o fame: alzati e vai pure a prendere quello che vuoi senza chiedere.

L: fame?

E: a me capita,ma non dire che te l'ho detto altrimenti Simone dice che oltre che permalosa e dormigliona,sono anche una mangiona.

L: ok. - mi sorride - Comunque non avró bisogno di niente,grazie.

E: mettiti il pigiama e poi vengo a darti la buonanotte.

L: ehm...ok.

E: esco,chiamami quando hai finito.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora