Capitolo 1266

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Emily inizia a riempirmi la guancia di tanti piccoli bacini,facendo ridere il poliziotto che con un cenno mi saluta. Lo osservo qualche secondo mentre si allontana e raggiunge il suo collega poi anche io vado verso Emma.

B: tutto ok?

Emma si limita ad annuire e in effetti non servono parole,perché riesco a vedere benissimo che la ragazza sembra essersi calmata e anche Alex la sta aiutando,addirittura tenendole la mano.

Em: mom lo sai che mi ha detto il pozzotto che non mi potta via acche se faccio dei paticci?

E: chi si porterebbe via una piccoletta come te eh?

B: più che altro,appena vedono quanto costa darle da mangiare,ce la riportano indietro.

Em: papo non mi pendee in giro.

Emily incrocia le sue piccole braccia contro il petto,facendo l'offesa,così inizio a farle solletico nella pancia e lei si mette a subito a ridere,iniziando a contorcersi tutta.

Em: papo batta dai.

B: non fare l'offesa allora pannolina,lo sai che ti vogliamo bene.

A: papi,posso tornare a giocare o devo restare qui?

B: no,vai pure.

Em: acche io papo,voio giocae con Aex.

E: se vai anche tu,stai sempre vicino a tuo fratello e state qui davanti ok?

A: ci penso io alla nanetta mamma.

Emily gli fa come ormai di consuetudine la linguaccia,ma inizia comunque a muoversi per farsi mettere giù e poi va subito con suo fratello,dandogli la manina.

E: vuoi andare anche tu con loro?

X: no.

E: hai visto che non vogliono farti niente.

X: sì,ma...non voglio andare scusa.

B: non preoccuparti. Volete che vada a prendervi qualcosa da bere?

E: saresti un amore,se lo facessi.

B: qualcosa in particolare?

E: direi che l'acqua é sufficiente.

Le sorrido e vado verso il piccolo chioschetto che c'é in fondo al parco dove le persone vanno per prendere qualcosa mentre sono qui e compro tre bottigliette d'acqua. Una per Emily ed Alex visto che avrebbero bevuto insieme,una per me ed Emma e una per lei. Quando torno tengo d'occhio i bambini che stanno giocando tranquillamente tra di loro su un piccolo scivolo a spirale. Emma é sempre seduta vicino alla ragazza,con il braccio attorno alle sue spalle.

B: eccomi qui.

E: grazie amore.

Do ad ognuna di loro una bottiglietta e rimango in piedi davanti a loro per evitare di sedermi vicino a lei visto che é l'unico posto libero e non voglio metterle agitazione considerato quello che é appena successo.

E: tu non bevi?

B: questa é per i pupi,io bevo un goccio dalla tua.

E: arrivo subito allora.

B: vai tranquilla.

Emma mi sorride,affrettandosi comunque ad aprire la bottiglietta e bevendone velocemente un sorso per poi allungarmela subito,nemmeno stessi morendo di sete.

X: grazie.

B: non preoccuparti,é solo un po' di acqua.

X: anche per questo,ma grazie per non avergli detto chi ero.

E: te lo avevo detto che non ti avrebbero fatto niente.

Non che avessimo potuto dire chi fosse,visto che non sapevamo ancora il suo nome,ma anche se non conoscevano nulla di lei,il fatto che ci fosse qualcuno che non la trattava bene,era sufficiente per non farla riportare da lui.

X: non dovevate mentire per me,io potevo scappare via se mi avesse scoperto.

E: non ti avrebbe scoperto,perché non c'era niente da scoprire: te l'ho già detto,noi non ti faremo tornare da lui. Troveremo un modo per risolvere le cose,vero?

B: certo,lo troviamo sempre.

Emma mi sorride,prendendomi la mano: ormai la conosco bene e purtroppo nel suo sguardo ho letto esitazione e dubbio. Per quanto le sue intenzioni siano belle,lo sa quanto me che di soluzioni ce ne saranno poche,anche perché non avremmo potuto tenerla con noi in eterno.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora