Inghilterra, Hogwarts, 26 gennaio, 1928

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I due fratelli Scamander erano stati convocati da Silente. Il professore era certo di aver trovato, finalmente, qualcosa in comune tra le diverse storie. Una pozione che era certo di poter ricreare con l'aiuto dei due fratelli. Newt era infastidito: a causa della lettera di Silente aveva dovuto rimandare la sua ricerca di una casa per Tina e Tolliver. Theseus aveva notato che non era proprio in sé, ma non aveva detto nulla. Silente continuava a parlare loro della pozione magica e dei diversi componenti di cui aveva bisogno.

All'improvviso la porta si spalancò. I due fratelli saltarono immediatamente in piedi, la bacchetta alla mano, pronti a difendersi e a difendere Silente che nel frattempo, invece, era rimasto tranquillissimo. Un infuriato Tolliver fece il suo ingresso. Newt non fece in tempo a difendersi, quando uno dei suoi pugni lo raggiunse allo stomaco. Dopo anni ed anni di lavoro con creature pericolose, però, il colpo non gli fece praticamente nulla. Ma qualcosa dentro di lui scattò: Tolliver aveva appena provato di essere un uomo violento. Non appena alzò nuovamente la mano per colpirlo nuovamente, Newt lo afferrò per il colletto e lo sbatté contro il muro, immobilizzandolo. Theseus e Silente furono subito alle sue spalle, puntando le bacchette contro l'americano.

«Ma cosa diavolo ti è preso?» Ringhiò Newt infuriato.

«Devi stare lontano da Tina!» Sbraitò Tolliver tentando di liberarsi, ma il magizoologo aveva una presa ferrea. «Lei è mia, hai capito? Mia!»

«Prima cosa.» Sibilò, la furia cieca che minacciava di sopraffarlo. «Ricordati in quale casa stai vivendo e finché vivrai sotto il mio tetto, starai attento a come mi parli.» La sua voce divenne più simile ad un ringhio sommesso. «Seconda cosa: Tina non è né mia, né tua. Non è un oggetto. È una persona, una donna! Una donna che neanche ti meriti.» La sua voce era talmente bassa e vibrante che un velo di terrore scese negli occhi di Achilles. «E ora stammi bene a sentire: Tina avrà anche scelto te, ma io la amo con tutto me stesso e se la farai soffrire, in qualunque modo, te la vedrai come me e passerai i più brutti quindici minuti della tua vita, è chiaro?» Quando non rispose, Newt ripeté con un ruggito. «Sono stato chiaro?» Quello si limitò ad annuire e Newt lo lanciò senza sforzo verso la porta, facendolo atterrare ad un paio di metri di distanza con un tonfo. «E ora vattene!»

Tolliver non se lo fece ripetere due volte e fuggì con la coda fra le zampe. Newt stava fremendo di rabbia. Lo avrebbe ucciso se non ci fossero stati Theseus e Silente lì accanto a lui.

Suo fratello gli poggiò una mano sulla spalla. «Newt, stai bene? Vuoi che lo arresti?»

«No.» Ringhiò il magizoologo, passandosi una mano fra i capelli. «Ma se osa anche solo sfiorare Tina, potrai arrestarlo... Dopo che avrò finito con lui.»

«Newt!» Lo redarguì Theseus, voltandolo verso di lui. «Qualsiasi cosa accada, non devi fargli del male o passerai dalla parte del torto, chiaro?»

«Sì...» Mormorò piano Newt. «Ho capito.»

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now