Inghilterra, Derbyshire, 22 ottobre, 1929

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«Newt, sono a casa.»

«È arrivata mamma.» Disse a Nicholas, mettendolo giù. «Vai a prenderla.» Nico gattonò verso la porta d'entrata, seguito dal padre, ma Tina non era da sola. «Oh, salve.»

«Signori, mio marito, Newt Scamander.» Lo presentò sua moglie affiancandolo. «E loro sono Rachel, Estella, Clair ed Ed.» Lo guardò con un sorriso a trentadue denti. «Sono i miei colleghi americani.»

«Ah, i famosi Auror che sostituiranno quella sottospecie di marmaglia che il ministero chiama Auror.» Rise Newt, prima di stringere le mani a tutti loro. «Benvenuti in Inghilterra. Siamo felici di avervi qui.»

Il tipo di nome Ed sembrava lì lì per svenire. «Chiediglielo, non morde.» Rise Tina.

Newt guardò incuriosito l'Auror americano che si mise a frugare nel suo cappotto, tirando fuori una copia dei suoi libri. «Signor Scamander, è per me un vero onore conoscerla... Mi farebbe un autografo, per favore?»

Newt si accigliò, guardò sua moglie un secondo, poi scoppiò a ridere. «Ma certo!» Gli prese dalle mani tremanti i due volumi. «Venite, vi offriamo un tè...» Si corresse con un sorriso. «Un caffè, volevo dire.» Si sedettero intorno al focolare e il magizoologo firmò le due copie, prima di restituirle al proprietario. «Spero che siano stati di suo gradimento.»

«Eccome!» Esclamò contento Ed. «Ma la prego, mi chiami Ed e mi dia del tu.»

«Allora non c'è bisogno di essere così formali.» Disse Newt facendo un gesto di noncuranza con la mano. «Se Tina vi ha chiamati è perché siete delle brave persone. Se lei si fida, allora anch'io mi fido. Scommetto che diventeremo ottimi amici.»

«Ma...» Ed abbassò la voce. «Sono veramente qua? Le tue creature intendo.»

«Certo, sono nello scantinato...» Gli sorrise malizioso. «Vuoi vederle?»

«Posso?»

«Come no.» Si alzò e chiamò. «Nico, vieni da papà, andiamo a trovare Spina.»

«Pina!» Esclamò tutto contento il bimbo, gattonando velocemente dal suo papà. «Papà!»

Lo prese in braccio. «Fai ciao ai signori.»

«Tao.» Nicholas fece ciao con la sua manina.

«Oh, Mercy Lewis, e tu come ti chiami?» Mormorò con occhi sognanti Clair, avvicinandosi al bimbo. «Mamma mia, ma sei bellissimo.»

«Si chiama Nicholas.» Lo presentò Newt.

«Ciao, Nicholas.» Si avvicinarono anche le altre ragazze, per accarezzargli la testolina e dargli dei buffetti gentili sulle guance. «È un amore!»

Quando finalmente smisero di adorarlo, Newt accompagnò Ed nel seminterrato. L'uomo si era fatto improvvisamente silenzioso. Aveva uno sguardo malinconico negli occhi. Per il resto sembrava una persona a modo. Era sulla sessantina, in forza e piuttosto allenato. Aveva occhi vispi, curiosi e concentrati. Gli piaceva.

Dopo aver fatto il giro di tutte le creature, Ed sospirò. «Sono davvero magnifiche, tutte quante.»

«Posso farti una domanda?» Chiese Newt, ricevendo in risposta un cenno del capo. «Il nome Nicholas... Ti ha fatto cambiare.» Lo vide nuovamente, quel luccichio di malinconia nel suo sguardo. «Perdonami, non sono affari miei... È solo che, sei nuovamente diventato malinconico.»

«Pina!» Chiamò Nicholas. «Pina.»

«Sì, vai da Spina.» Lo poggiò a terra e il piccolo gattonò velocemente verso lo scenario dello spinato.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now